Il Cosenza si è fermato ad Aprilia.

Si ferma, dopo più di due mesi, la striscia di risultati utili consecutivi del Cosenza, che si imbatte in un ottimo Aprilia, quadrato e chiuso nel primo tempo, rapido e fortunato nel secondo. Non una tragedia per gli ospiti, che mantengono la vetta grazie alla clamorosa debacle interna del Teramo con il Castel Rigone, ma comunque tre punti in meno che avrebbero potuto fare morale e classifica, e che invece lasciano i Lupi a quota ventinove.

Cappellacci cambia modulo, tornando al 4 -3 -3, differentemente dal 4 – 4 – 1 – 1 visto nell’ultima gara casalinga contro l’Ischia. Calderini al centro dell’attacco, Mosciaro ed Alessandro sulle fasce. Si accomodano in panchina Napolano e De Angelis, che rientra tra i convocati dopo due turni di stop dettati da problemi fisici. Nelle retrovie confermato Bigoni basso a destra per lasciare spazio a Criaco mezzala.

Il primo tempo è a ritmi davvero compassati, e non succede praticamente nulla. I due portieri si ritrovano spettatori non paganti, specie quello padrone di casa. Il Cosenza arriva in porta solo con calci piazzati, come accade per la punizione che Criaco spara alto dai trenta metri, mentre l’Aprilia prova più volte pericolose sortite offensive ben frenate, però, da un’ottima linea a quattro il cui perno centrale, Guidi, chiama ottimamente il fuorigioco in almeno quattro occasioni. Per il resto, davvero nulla da segnalare, se non un tiraccio di D’Anna che rischia di sorprendere Frattali ed un rigore in movimento che Alessandro spara sulle gambe di un difensore. Merito della noia di questo primo tempo a due difese inattaccabili ed inespugnabili.

La ripresa inizia con tutt’altro piglio per l’undici di Cappellacci, evidentemente strigliato a dovere dal Mister negli spogliatoi. Dopo otto minuti l’occasione più grossa di tutta la partita: bellissimo dialogo Calderini – Mosciaro e pallone a liberare Alessandro: l’esterno argentino solo davanti al portiere spara sulla traversa. Notevole il disappunto dell’ex Chieti e dei quaranta supporters giunti fino in provincia di Latina per sostenere il Cosenza. Neanche il tempo di disperarsi che Mr. Frattastic deve superarsi su una botta di Ferrari involatosi in porta. Entra De Angelis al posto di Calderini, ed il peso specifico di una prima punta nel ruolo di una prima punta si sente: l’ex Melfi fa tutto quello che è in suo potere, tenendo il pallone finché può provando a far salire la squadra in più di un’occasione, ma l’Aprilia in contropiede è pericolosissimo e serve di nuovo il miglior Frattali per intervenire su D’Anna, che spara addosso al numero uno in uscita. Il minuto quarantatré è lo snodo cruciale, nonché la miglior fotografia della dura legge del gol cantata dagli 883: imbucata per Criaco che invece di scartare il portiere e depositare in rete cerca un compagno che non c’è. Sul rovesciamento di fronte Montella mette un pallone tagliato fuori dall’area, Corsi trova

il tiro della domenica e Frattali è sorpreso. Vantaggio Aprilia e risultato che non cambia. Goal sbagliato, goal subìto: questo il bello, questo il brutto del calcio. Dipende da che angolazione si guarda.

Buona prestazione comunque degli uomini di Cappellacci, che rispondono nella ripresa ad un’Aprilia che, nel primo tempo, aveva preso le giuste misure alla capolista. In palla soprattutto un sorprendente Meduri, mentre deludono Alessandro e Calderini. Ora restano due partite al giro di boa, in casa contro il Martina Franca ed in trasferta a Teramo, nella terra di Cappellacci per lo scontro diretto con l’inseguitrice più prossima. Bisogna solo superare la paura del San Vito e sbloccarsi in terra propria, dopodiché tutto sarà più semplice. Nel frattempo, non ci costa nulla goderci questo primo posto in solitaria che fa sempre un bell’effetto, benché l’impressione data dalle ultime giornate sia quella di una sfida di ciapanò.

Francesco La Luna

 

 

APRILIA – COSENZA 1 – 0

Aprilia: Ragni; Cafiero, Del Duca, Martino, Frigerio; Amadio, Corsi; Montella (44′ st Iannascoli), Mazzarani, D’Anna (’35 Ferraro); Barbuti (Ferrari 9’st).

Cosenza: Frattali; Bigoni, Guidi, Blondett, Mannini; Meduri, Giordano, Criaco; Mosciaro, Calderini (’15 De Angelis), Alessandro (’32 Napolano).

MARCATORI: Corsi (A), 45’st.

AMMONITI: Guidi, Mannini (C); D’Anna, Ferrari (A)

 

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