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Due David di Donatello al film “A Ciambra”. Miglior Regia a Carpignano

Roma – Si porta a casa due David di Donatello il film girato a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, “A Ciambra”. Il film conquista così due statuette, Miglior Regia, quella dell’italo – statunitense Jonas Carpignano e Miglior Montatore a Affonso Gonçalves. Il film di Carpignano era candidato a sette nomination, tra cui Miglior Film, Miglior Fotografia, Sceneggiature Originale, Produttore e Suono. A premiare Carpignano come miglior regista è stato l’attore Pierfrancesco Favino. La storia di “A Ciambra” è di quelle che toccano il cuore.

La storia di Pio e della sua famiglia di etnia rom

In Calabria, nella comunità rom di Gioia Tauro, la Ciambra, vive Pio, adolescente sveglio e smaliziato cresciuto molto in fretta. Tra alcol, fumo e furti, segue le orme criminali del fratello Cosimo, intessendo relazioni con tutte le diverse realtà etniche e sociali presenti nel suo degradato quartiere.Il film era stato anche selezionato per rappresentate l’Italia agli Oscar come migliore film in lingua straniera, per poi essere escluso dalle nomination lo scorso dicembre 2017.

Rende, Jonas Carpignano conquista il pubblico con “A Ciambra”

RENDE (CS) – Si è svolta ieri pomeriggio, presso il cinema Garden, la proiezione del lungometraggio “A Ciambra” di Jonas Carpignano. Si tratta dell’unico film italiano candidato agli Oscar del 2018. «Jonas ci ha restituito l’esatta foto, quanto mai realistica, di uno spaccato di vita che può accadere nella Ciambra così come in ogni periferia del mondo». Queste le parole del sindaco Marcello Manna alla presentazione al pubblico del film. L’evento, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, ha visto la numerosa partecipazione di curiosi e di appassionati del settore.

Una storia che parte da lontano

Alla presenza dell’autore nato a New York, ma emigrato ormai da sette anni a Gioia Tauro, un nutrito pubblico ha assistito alla proiezione de “A Ciambra” e partecipato al dibattito con il regista. L’assessore alla cultura Marta Petrusewicz ha voluto condividere con la sala i ricordi che la legano al regista. «Credo che, da ragazzino, Jonas desse per scontata l’armonia razziale della sua famiglia e della scuola, senza rendersi conto quanta fatica costasse. Così crebbe non “mulatto”, ma nero e bianco, non italo-americano, ma italiano e americano».

La realtà de “A Ciambra”

Dopo la visione del film il cineasta si è intrattenuto in un dibattito con i presenti. Il regista ha spiegato i motivi per i quali ha deciso di intraprendere questo percorso in quel di Gioia Tauro. Una realtà che ormai conosce dal 2011 e dalla quale non si è più staccato. Il mondo de “A Ciambra” è un luogo a sé fatto di tradizioni ma anche di forti problematiche sociali. «L’obiettivo del film non è quello di cambiare a stretto giro le cose – conclude Carpignano – ma di analizzare quello che è il personaggio. Avere la presunzione di modificare il loro status, sin da ora, sarebbe controproducente e con un fallimento preannunciato».

“A Ciambra” in proiezione gratuita al Garden

RENDE (CS) – “A Ciambra tra identità e multiculturalismo” è il titolo dell’incontro promosso dal comune di Rende per domani 27 ottobre, alle h 18,00 al cinema Garden, con il regista Jonas Carpignano, il cui film è stato candidato dall’Italia al premio Oscar 2018. In collaborazione con Calabria Film Commission e AGIS, l’evento celebra il cineasta newyorkese trapiantato a Gioia Tauro.

Ingresso gratuito al cinema per la proiezione del film

Si partirà con la proiezione gratuita de “A Ciambra” al cinema Garden e si proseguirà con il dibattito a più voci. Parteciperanno all’evento porgendo i saluti istituzionali il sindaco di Rende Marcello Manna, le assessore Petrusewicz e Pasqua, Pino Citrigno e Francesco Loreto rispettivamente presidente e direttore della Calabria Film Commission ed Eugenio Attanasio per il Premio “Mario Gallo”. Modererà l’incontro la giornalista Simona De Maria.
«Jonas Carpignano – ha affermato Marta Petrusewicz – oltre ad essere un regista di eccezionale talento e con un’ottima preparazione e apprendistato (ha studiato film a Wesleyan, la Film School alla NYU, ha fatto da assistente a Spike Lee e a Wilma Labate), Jonas ha una sensibilità particolare verso le questioni razziali, di migrazione, di esclusione. Sensibilità particolare dovuta alla sua biografia che lo colloca sempre in-between, tra diverse identità e diverse forme, e al contempo lo rende un tramite. I suoi film sono tutti tra il documentario e la storia, tra il docu e la fiction».
«L’evento – ha sottolineato Marina Pasqua- è stato pensato in anticipo rispetto alla candidatura agli Academy Award: lo sguardo attento da parte della nostra amministrazione al fenomeno della emergenza sociale e al racconto di una società multiculturale e relegata ai margini, ci ha portati, infatti, a organizzare un incontro pensato soprattutto per le giovani generazioni. Le questioni identitarie e culturali sono fondanti per le politiche inclusive che Rende, città dell’accoglienza, aspira a diffondere».
«Essere riusciti a portare in città Jonas Carpignano – ha dichiarato Marcello Manna – è motivo d’orgoglio per l’intera nostra provincia. L’evento è infatti esplicitazione dell’idea di una comunità che sia più inclusiva, aperta e tollerante».

“A Ciambra”, il film ambientato a Gioia Tauro candidato agli Oscar

ROMA – “A Ciambra”, di Jonas Ash Carpignano, ambientato nella comunità rom di Gioia Tauro, è candidato per l’Italia alla selezione del Premio Oscar per il miglior film in lingua non inglese. Lo ha deciso oggi la commissione di selezione istituita presso l’Anica. L’annuncio delle nominations è previsto per il 23 gennaio 2018, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 4 marzo. La designazione di “A Ciambra” è stata decisa dalla Commissione di Selezione per il film italiano da candidare all’Oscar istituita dall’Anica lo scorso 4 agosto, su invito dell'”Academy of Motion Picture Arts and Sciences”, riunita davanti a un notaio e composta da Nicola Borrelli, Cristina Comencini, Carlo Cresto-Dina, Felice Laudadio, Federica Lucisano, Nicola Maccanico, Malcom Pagani e Francesco Piccolo.