Archivi tag: gioia tauro

Spaccio di cocaina e hashish sulla statale 18 anche davanti i minori: arrestati in quattro

GIOIA TAURO (RC) – La Polizia ha eseguito quattro misure cautelari nei confronti di tre uomini e una donna, italiani e residenti a Gioia Tauro, accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini svolte nel centro della città gioiese, hanno permesso di accertare che gli indagati effettuavano le cessioni di droga, cocaina, marijuana e hashish, nelle più svariate ore del giorno anche in aree densamente popolate, incuranti dei ignari passanti ed addirittura, in alcuni casi, della presenza di minori.

I riscontri investigativi hanno consentito di individuare due diverse “piazze di spaccio”, una delle quali proprio al centro della città. L’altra, invece, sulla strada statale 18, all’ingresso della cittadina. Due persone sono finite carcere, mentre le altre due, sono state sottoposte al divieto di dimora nel comune di Gioia Tauro.

Oltre 650 chili di cocaina arrivati in Calabria, blitz della Finanza

GIOIA TAURO (RC) – Le fiamme gialle e i doganieri in servizio al porto gioese hanno sequestrato 654,300 chili di cocaina purissima a seguito di un’attività di analisi e riscontri su oltre 2.000 contenitori provenienti dal continente sudamericano. I militari della Guardia di Finanza ed i funzionari doganali, con l’ausilio di sofisticati scanner in dotazione ad ADM, sono riusciti ad individuare la sostanza stupefacente abilmente occultata in un container carico di banane diretto al porto greco di Salonicco.

La cocaina, proveniente dal porto di Guayaquil in Ecuador, è risultata di qualità purissima e avrebbe potuto essere tagliata dai trafficanti di droga fino a 4 volte prima di essere immessa sul mercato, fruttando alla criminalità un introito di circa 200 milioni di euro.

Beccato di notte in auto con 87 chili di cocaina. Arrestato 36enne

GIOIA TAURO (RC) – I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 36 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, per detenzione di stupefacenti, dopo essere stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di cocaina. Nel corso di un servizio di controllo del territorio nella zona marina di Gioia Tauro, in piena notte, i militari hanno notato un’autovettura che alla vista della pattuglia ha subito invertito il senso di marcia. Insospettiti hanno raggiunto il fuggitivo dopo pochi metri, e lo hanno sottoposto ad un controllo.

L’attenzione dei carabinieri è stata attirata dalla presenza di tre borsoni scuri, appoggiati sul sedile posteriore, che, hanno scoperto, contenevano 63 panetti plastificati per un totale complessivo di 87 chili di cocaina, risultata con un elevato grado di purezza. Il 36enne è stato associato al carcere di Palmi dove è stato poi convalidato l’arresto.

“Easy Voucher”, attestano il falso per avere buoni Covid: denunciati in 107

GIOIA TAURO (RC) – E’ stata ribattezzata “Easy Voucher”, l’operazione che ha portato alla denuncia, alla Procura di Palmi, di 107 persone per i reati di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico e tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in ordine a richieste non spettanti di sussidi economici, disposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri già nel 2020. Si tratta dei cosiddetti buoni spesa previsti durante la pandemia da Covid 19, per fare fronte ai disagi economici delle famiglie.

 

Le indagini hanno permesso, attraverso un’attenta attività di analisi documentale in relazione alle 410 istanze presentate e degli allegati certificati, in riscontro anche a un esame incrociato tra le verifiche esperite sul territorio e gli accertamenti info-investigativi, di appurare numerose irregolarità nelle procedure di attestazione e l’assenza del possesso dei requisiti previsti. Diverse sono state le irregolarità emerse dagli accertamenti espletati sui soggetti richiedenti il sussidio, in particolare difformità rilevate sull’indicazione della reale residenza o dei componenti il nucleo familiare.

 

Irregolare il 25% delle istanze presentate

 

Le difformità sono state riscontrate a carico di 107 cittadini, di cui 94 italiani e 13 stranieri, pari a circa il 25% delle istanze presentate, hanno impedito l’elargizione dei sussidi a soggetti non aventi diritto, per un tentato danno erariale complessivo stimato in circa 34.500 euro.

 

Tale attività d’indagine, si inserisce, nel complesso, in un più ampio contesto di varie attività di verifiche condotte dai militari del Gruppo di Gioia Tauro, già a partire dall’anno 2020, che hanno portato dapprima al deferimento di 37 persone, 50 a seguire ed infine di 177, tra cittadini italiani e migranti , che sommandosi agli odierni deferiti, annoverano un totale, nel complesso, di 211 persone segnalate all’Autorità Giudiziaria, per violazioni inerenti la normativa sul reddito di cittadinanza e ai buoni spesa elargiti per le difficoltà connesse all’epidemia in atto.

 

 

Estorsione con ‘cavallo di ritorno’, 7 arresti nell’operazione Trailer free

VIBO VALENTIA  – Estorsione consumata e tentata, con il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”, ricettazione, detenzione illegale e porto abusivo di arma da fuoco. Sono i reati per cui i carabinieri hanno arrestato sette persone nel corso dell’operazione denominata “Trailer Fee“, scattata nel corso della notte. L’indagine, è coordinata dalla Procura di Vibo Valentia ed ha colpito un pericoloso gruppo criminale operante tra la Piana di Gioia Tauro e il Vibonese. L’attività investigativa è scaturita dalla denuncia del furto di un rimorchio di autoarticolato, avvenuto nel maggio 2020 a Mileto. Significativo il ruolo attivo tenuto da parte della vittima, che ha fornito la sua collaborazione, consentendo l’identificazione di tutti i responsabili.

 Nella notte, oltre 50 militari dell’Arma, hanno dato esecuzione al provvedimento cautelare, procedendo contestualmente a numerose perquisizioni. 

Smaltimento illecito di rifiuti e incendi dolosi: 5 arresti, 90 denunce e sequestri

GIOIA TAURO (RC) – Si è chiusa l’operazione “Madre Natura” contro lo sversamento illecito di rifiuti e incendi dolosi nell’area di Gioia Tauro. Cinque arresti, 90 denunce e 26 veicoli sequestrati è il bilancio del blitz  eseguito stamattina all’alba dai carabinieri nelle province di Reggio Calabria, Mantova e Ravenna. Le persone arrestate sono state raggiunte da da un’ordinanza di custodia cautelare perché ritenute responsabili, a vario titolo, di combustione illecita di rifiuti, incendio ed evasione. Uno di loro era evaso dai domiciliari per appiccare le fiamme ai cumuli di immondizia.

 Il sequestro, disposto dal gip su richiesta della Procura di Palmi, riguarda un’indagine, condotta dai carabinieri di Gioia Tauro, iniziata nel 2019 e che ha avuto risvolti fino ad oggi.

L’operazione è nata con il fine di arginare il fenomeno dello smaltimento illecito di rifiuti, pericolosi e non, tra i quali eternit, pneumatici usurati, materiale plastico e di risulta da attività di edilizia, vernici ed altro che, negli ultimi anni, avevano ormai trasformato il quartiere in Contrada Ciambra e la via Asmara di Gioia Tauro in vere e proprie discariche a cielo aperto, deturpando profondamente l’ambiente e minando l’incolumità e la salute pubblica dei residenti, specialmente a seguito degli episodi di incendi dolosi di vario materiale avvenuti nel corso degli anni. Gli accertamenti hanno consentito di accertare l’esistenza di discariche a cielo aperto dove venivano sversati rifiuti di ogni tipologia, ad opera di privati cittadini. Stando all’inchiesta, allo scopo di liberare le strade dai cumuli di rifiuti, inoltre, diversi indagati erano soliti appiccare incendi che nel giro di poco tempo si propagavano coinvolgendo la vegetazione.

In alcuni casi solo grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, allertati dai carabinieri, sono state scongiurate conseguenze peggiori e disastri ambientali. Gli inquirenti hanno anche accertato una serie innumerevole di condotte illecite come attività di gestione non autorizzata di rifiuti e violazione di sigilli relativamente alle aree sottoposte a sequestro. Sequestrati 26 veicoli utilizzati per gli sversamenti illeciti dei rifiuti.

 

Maxi sequestro di cocaina al porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) – 932 chili di cocaina purissima, stivata in un container che trasportava cozze surgelate proveniente dal Cile e divisa in 800 panetti. È ciò che hanno individuato e sequestrato i funzionari dell’Agenzia delle dogane e monopoli di Gioia Tauro nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico internazionale insieme agli uomini del Comando Provinciale di Reggio Calabria della Guardia di finanza, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia.

L’ingente quantitativo di droga è stato scoperto, dopo una complessa attività di indagine eseguita dai funzionari doganali e dagli uomini della Guardia di Finanza, tramite analisi di rischi e riscontri fattuali su oltre 2.200 contenitori provenienti dal continente americano. La scansione radiogena dei container, effettuata con le sofisticate attrezzature in dotazione all’Agenzia delle dogane, ha consentito il ritrovamento della sostanza stupefacente, abilmente nascosta all’interno di 37 borsoni.

Il carico sequestrato, di qualità purissima, avrebbe potuto essere tagliato dai trafficanti di droga fino a 4 volte prima di immettere lo stupefacente sul mercato, fruttando un introito di circa 186 milioni di euro.

Sequestrato carico di cocaina nel porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) – I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Ros, insieme alla Guardia di finanza, hanno sequestrato 1,2 tonnellate di cocaina nel porto di Gioia Tauro. La droga era nascosta in 144 imballi in un container refrigerato adibito al trasporto di banane.

Il container, proveniente dal Sud America, secondo quanto risultato dai documenti di spedizione, era destinato in Germania.

 L’operazione é stata condotta con il supporto dei funzionari dell’Agenzia delle dogane di Gioia Tauro e il concorso operativo di funzionari Europol ed è frutto dello sforzo congiunto e sinergico di più componenti operative attive nel contrasto ai grandi traffici di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa é frutto delle risultanze della cooperazione internazionale di polizia assicurata dai carabinieri e da una convergente e approfondita analisi di rischio effettuata dai finanzieri e dai funzionari doganali.

La cocaina, una volta tagliata, avrebbe fruttato 250 milioni di euro.

Gioia Tauro, container trasportante droga intercettato al porto

GIOIA TAURO (RC) – Nuovo importante colpo messo a segno dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro.

In un container trasportante cotone in transito nello scalo calabrese, proveniente dal Guatemala e destinato a Valencia, sono stati individuati e sequestrati 270 chili di cocaina nascosti in cartoni di ananas. Una volta tagliata fino a 4 volte e spacciata, la cocaina avrebbe fruttato circa 55 milioni di euro.

L’indagine, coordinata dalla Dda reggina diretta da Giovanni Bombardieri, è stata condotta tramite l’analisi di rischi, riscontri effettuati dai finanzieri su 2000 container provenienti dal SudAmerica e supportata dalle apparecchiature scanner dell’Agenzia delle Dogane. I dati, riferisce la Guardia di finanza, dimostrano come il narcotraffico abbia un rilievo macro-economico enorme: il giro di affari a livello globale supera i 560 miliardi di euro e in Italia i 30 miliardi, circa il 2% del PIL nazionale.

Fonte e foto Ansa

Gioia Tauro, operaio travolto e ucciso da una gru nel porto

GIOIA TAURO ( RC) – Un operaio, Agostino Filandro di 40 anni è morto stamane travolto da una gru questa mattina al Porto di Gioia Tauro, nel piazzale della Zen Yacht, un’azienda privata che presta servizio all’interno dello scalo portuale.

Secondo una prima sommaria ricostruzione la gru, utilizzata per posizionare le barche in acqua, sarebbe caduta travolgendo due operai, uno dei due morto sul colpo. Un altro operaio è rimasto ferito.

Sul posto sono immediatamente giunti i soccorsi, i sommozzatori di Reggio Calabria per recuperare eventuali elementi di prova che serviranno alle indagini coordinate dalla Procura di Palmi.