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Agguato nel vibonese, giovane ferito in modo non grave

VIBO VALENTIA – Un ventisettenne G.N., noto alle forze dell’ordine, è stato ferito in modo non grave nella tarda serata di ieri mentre si trovava a bordo della sua auto sulla strada che conduce a Sorianello. Il ventisettenne si è recato in ospedale a Vibo Valentia per farsi medicare. Sull’agguato indagano la polizia del Commissariato di Serra San Bruno, gli agenti della Questura di Vibo Valentia ed i carabinieri della Stazione di Soriano Calabro. Nel novembre del 2015, il giovane era stato raggiunto, assieme ad un coetaneo, da un ordine di carcerazione emesso dalla magistratura di Ivrea con l’accusa di tentata estorsione ai danni di un piccolo imprenditore del Vercellese al quale i due vibonesi avrebbero chiesto delle somme di denaro dopo averlo picchiato.

Bimbo ferito in agguato condizioni non gravi

LAMEZIA TERME (CZ) – Le condizioni del bimbo di dieci anni ferito ieri a Lamezia Terme nell’agguato in cui è stato ucciso lo zio Francesco Berlingieri, fruttivendolo, di 57 anni, «non sono particolarmente gravi, anche se la pallottola è ritenuta in quanto vicina a vasi sanguigni molto delicati». E’ quanto afferma Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria che ha contattato i medici che sono stati chiamati a prestare soccorso al bimbo. Marziale, è scritto in un comunicato, esprime il proprio ringraziamento «al personale medico per l’alta professionalità e amorevolezza nell’esercizio delle proprie funzioni» e lancia un’invettiva «contro coloro i quali hanno insanguinato ancora una volta le strade della Calabria, senza tenere minimamente in considerazione la presenza di un ignaro bambino. Ciò dimostra quanto sia falsa e artatamente tendenziosa quella parte di pseudo letteratura che vede la mafia rispettosa dei bambini, nulla di più falso e ipocrita. Sebbene appare evidente che non fosse nel mirino proprio il piccolo, rimane il fatto che davanti al bimbo non hanno avuto reticenza a sparare».

Cinquantenne ferito con colpi di pistola alle gambe

CATANZARO – Un uomo di 50 anni, Francesco Di Bona, è stato ferito alle gambe nel quartiere Lido di Catanzaro con alcuni colpi di arma da fuoco sparati da persone non identificate. L’episodio è avvenuto di fronte a un supermercato. Il ferito è stato portato nel pronto soccorso dell’ospedale Pugliese. Le sue condizioni, secondo quanto si è appreso, non sarebbero gravi. Sul luogo della sparatoria è intervenuta la Squadra mobile che ha avviato le indagini per ricostruire l’accaduto. Di Bona era stato coinvolto lo scorso anno in un’indagine su un traffico di sostanze stupefacenti in alcuni centri del litorale jonico catanzarese. Accertamenti sarebbero in corso, in merito alla responsabilità del ferimento, su un cittadino di origine marocchina.

Agguato nel reggino, morto 47enne

BIVONGI (RC) – Un allevatore di 47 anni, Antonino Russo, è stato ucciso in un agguato ieri sera a Bivongi, nel reggino. L’uomo stava parcheggiando vicino casa quando qualcuno gli ha sparato contro diversi colpi di fucile caricato a pallettoni. Russo è morto sul colpo all’interno dell’auto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica che hanno avviato le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Locri. Russo era già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti e non risultava legato ad ambienti della criminalità organizzata. Al momento gli investigatori non escludono alcuna ipotesi circa il movente del delitto.

Agguato mortale per un imprenditore

SORBO SAN BASILE (CZ) – Santo Gigliotti, imprenditore 57enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato assassinato nella mattinata odierna in un agguato a Sorbo San Basile, un comune nella provincia catanzarese. Gigliotti era a bordo della sua auto quando qualcuno gli ha sparato contro alcuni colpi d’arma da fuoco: l’uomo è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro. Nell’aprile del 2006 fu arrestato per favoreggiamento poichè in una abitazione, interna alla sua azienda casearia, furono bloccati il latitante Giuseppe Arena, di 50 anni, ritenuto il capo dell’omonima cosca di Isola Capo Rizzuto e del suo luogotenente Francesco Gentile, 57 anni. (foto di repertorio)

Tentato omicidio nel vibonese. Arrestato presunto autore

ROMBIOLO (VV) – Un pregiudicato, Massimo Soriano, 44 anni, è stato ferito alla schiena a Presinaci, piccola frazione di Rombiolo, nel Vibonese. Poco dopo le ore 22 del 4 aprile l’uomo è stato colpito da alcuni colpi di pistola che soltanto per una casualità non hanno leso organi vitali. Trasportato d’urgenza all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, non è in pericolo di vita e se la caverà con una prognosi d circa quindici giorni. Sull’agguato indagano per tentato omicidio i carabinieri della stazione di Rombiolo e quelli della compagnia di Tropea che avrebbero già individuato il presunto colpevole. Si tratta di Maurizio Castagna, di 40 anni. I carabinieri, diretti dal comandante provinciale, col. Daniele Scardecchia, stanno cercando di chiarire il movente del ferimento. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di Vibo Valentia Michele Sirgiovanni. Maurizio Castagna è il figlio di Serafino, condannato per l’omicidio di cinque persone avvenuta nel 1955 a Rombiolo. Per quell’episodio fu condannato a tre ergastoli e centodieci anni di reclusione.

Agguato a Reggio Calabria, un morto e un ferito

REGGIO CALABRIA – Agguato nella notte a Calanna, un centro dell’hinterland di Reggio Calabria. Un uomo, Domenico Polimeni, di 48 anni, con precedenti di polizia, è stato ucciso in un agguato che ha coinvolto anche  Giuseppe Greco, di 46 anni, che si trovava insieme a Polimeni. Sul fatto di sangue indaga la Squadra mobile di Reggio Calabria sotto le direttive della Dda. Secondo quanto si è appreso Polimeni e Greco sono stati feriti mentre erano affacciati ad un balcone. A sparare dalla strada è stata una persona armata di fucile, giunta su posto a bordo di un’automobile che si è poi allontanata. L’ipotesi che appare più verosimile è che l’obiettivo dell’agguato fosse Giuseppe Greco e che Polimeni sia stato coinvolto nell’episodio solo perché si trovava insieme al pentito. Giuseppe Greco è stato ricoverato negli “Ospedali riuniti” di Reggio  in gravi condizioni. Aveva iniziato a parlare con i magistrati nel marzo 2013, ai quali aveva riferito alcuni fatti e dinamiche della ‘ndrangheta reggina, poi nel maggio 2015 svanì nel nulla, non comparendo in un processo dove doveva essere sentito. Le sue dichiarazioni erano importanti perché ritenuto uno dei capi delle cosche a Calanna, centro a nord di Reggio Calabria. Infine nell’ottobre scoro, durante un processo, dichiarò di non voler più collaborare con la giustizia. Sul caso, il procuratore della città dello Stretto, Federico Cafiero De Raho, si dice preoccupato: «Leggere questo episodio come un fatto isolato sarebbe un grave errore. Il tentato omicidio di Greco va inserito in un quadro più ampio, che ha a che fare con gli episodi, anche di sangue, che stiamo registrando a Reggio Calabria dove c’è un fermento criminale che non possiamo ignorare». Da mesi, a Reggio Calabria si contano omicidi, ferimenti e gambizzazioni che hanno insanguinato diversi quartieri della città. Meno di una settimana fa, l’imprenditore edile Sebastiano Morabito è stato ferito alla testa nel quartiere di Gallina da un sicario che ha tentato di ucciderlo sparando con una carabina di precisione. Un mese fa invece, nello stesso quartiere, è stato ucciso Giovanni Vilasi, imprenditore edile ritenuto vicino alla cosca Libri. Gli hanno sparato in pieno giorno, nei pressi di una scuola. Sempre a Gallina, poche settimane prima un altro imprenditore, proprietario di un supermercato, è riuscito a sfuggire a chi lo voleva morto, ma in tutta Reggio da mesi si registrano attentati, intimidazioni, ordigni lasciati anche in pieno giorno di fronte ad attività commerciali, e colpi di pistola esplosi contro vetrine e saracinesche.  Il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ha convocato per il, 5 aprile, alle ore 17, Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica “per un ulteriore esame dello stato dell’ordine e della sicurezza pubblica -è detto in un comunicato – nel capoluogo e nella provincia, anche in relazione ai recenti eventi”. All’incontro parteciperanno il Procuratore della Repubblica, titolare della Direzione Distrettuale Antimafia, il Questore e i Comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza.

Imprenditore ucciso a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Un imprenditore è stato ucciso questo pomeriggio a Reggio Calabria nella frazione Gallina. E’ stato freddato appena uscito da una pasticceria, dopo essersi seduto nell’abitacolo della sua automobile. Giovanni Vilasi, 51enne imprenditore edile, è stato raggiunto da diversi colpi di pistola calibro 7,65 ed è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della squadra mobile che hanno avviato indagini. Sul conto della vittima grava qualche precedente. Solo la scorsa settimana il ministro dell’Interno Angelino Alfano aveva presieduto una conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza. Il prefetto Claudio Sammartino ha convocato urgentemente, per questa sera, un comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Secondo quanto riferito dagli investigatori, Vilasi sarebbe stato vicino ad ambienti mafiosi. Più in particolare, secondo le stesse fonti, Vilasi sarebbe stato vicino alla cosca Libri della ‘ndrangheta, che ha il controllo delle attività illecite nella frazione Gallina ed in altre zone limitrofe della città. Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell’agguato fatta dalla Squadra mobile, a sparare i quattro colpi di pistola che hanno provocato la morte immediata dell’imprenditore, è stata una persona giunta sul posto a bordo di uno scooter condotto da un complice. L’assassinio di Vilasi, secondo le prime notizie, non avrebbe avuto testimoni. La polizia sta accertando, in particolare, se c’è un collegamento tra l’agguato in cui è stato ucciso Vilasi ed altri episodi di criminalità accaduti nell’ultimo periodo nella frazione Gallina.

Nuovo agguato a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Un uomo, le cui generalità non sono state rese note, è stato ferito a colpi di pistola oggi pomeriggio alla periferia nord di Reggio Calabria, lungo la strada Gallico-Gambarie. L’uomo per salvarsi si è rifugiato all’interno del piazzale dell’impianto di rifiuti di Sambatello, sfondando con l’auto il cancello. Sono in corso indagini da parte della Questura di Reggio Calabria.