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EVT Voicecraft a Cosenza, grande partecipazione per la presentazione del metodo

COSENZA – Grande partecipazione per l’evento di presentazione del metodo EVT Voicecraft, svoltosi presso le Officine 33 Giri di Cosenza con l’insegnante dell’accademia Alessandra Palmieri.

Un incontro che ha dato la possibilità a cantanti di tutte le età di conoscere il frutto di oltre vent’anni di studio della ricercatrice, cantante e insegnante americana Jo Estill. Durante l’incontro, durato circa due ore presso la scuola, sono state ripercorse le nozioni di base EVT, dalla conoscenza dell’apparato fonatorio fino ad arrivare alle figure fondamentali e alle qualità vocali.

alessandra palmieri

La Palmieri ha illustrato, con esempi pratici e video dimostrativi, quanto possa essere di grande giovamento per i propri studi apprendere un metodo che consente di avere pieno controllo della propria voce, dando un forte ausilio a chi lavora con a propria voce nel campo artistico.

Un pubblico attento e partecipato ha potuto apprendere una nuova terminologia, come ancoraggi, massa, corde false e vere e tanto altro, dando spazio a interazioni attive con gli ascoltatori. Al termine dell’evento, Alessandra Palmieri ha illustrato i suoi studi e come si è avvicinata a questo metodo in continua evoluzione. Evoluzione garantita tramite studi scientifici applicati all’apparato fonatorio.

Rimaniamo in attesa dei corsi ufficiali, che si terranno a fine aprile a Cosenza, con il CCI Alejandro Saorin Martinez.

Miriam Caruso

“Popoli del mare” presentato a Palmi

I popoli del marePALMI (RC) – Studiosi, ricercatori e autorità politiche da ogni parte della Calabria per la prima presentazione del saggio “Popoli del mare” di Oreste Kessel Pace. La sala del consiglio comunale del municipio di Palmi ha accolto centinaia di personalità del mondo della ricerca scientifica e culturale, ma anche politica.Il 19 marzo si è parlato di storia di popoli antichi. Incipit dell’associazione teatrale Great Talent con un intenso recital degli attori Cristina Casa, Maurizio Colosi e Giovanni Parrello, attraverso il cui talento sono riemerse antiche battaglie direttamente dai testi di ancestrali imperatori del secondo millennio a.C. Importanti gli interventi del primo cittadino, sindaco dottor Giovanni Barone, attento lettore di tutte le opere del Kessel, il quale come sempre è entrato nel merito degli studi storici dell’autore, dei concetti scientifici del libro ricordandone alcuni passi fondamentali, nonché della biografia di Oreste Kessel Pace densa di pubblicazioni e riconoscimenti . Pasqualina Ciccone,  ha puntualizzato su una serie di concetti storici del saggio, sulle caratteristiche stilistiche del testo, sull’importanza antropologica e sulla qualità inedita del lavoro rispetto alla storia antica ed ai testi di storia in circolazione. Oreste Kessel Pace ha ampiamente spiegato il saggio “Popoli del mare”, contestualizzandolo rapidamente nei millenni precedenti ed in quelli successivi, proiettando la sala direttamente nel terzo e secondo millennio a.C. Descrizione incisiva degli eventi, della realtà storica del periodo, del dramma vissuto da queste popolazioni in continuo movimento verso terre dove poter vivere. Corredo di immagini di reperti archeologici, traduzioni dei testi geroglifici, accadici. Per non farsi mancare nulla, l’autore ha commosso i presenti ricordando che anche oggi ci sono barconi di Popoli del Mare, sui quali gli imperi del terzo millennio d.C. hanno responsabilità precise e non stanno facendo abbastanza, prova la sofferenza e la morte dei bambini nel quotidiano, nonostante, scientificamente parlando, abbiano praticamente il nostro stesso DNA e dunque sono nostri fratelli. Al termine dell’intervento, Kessel ha concentrato l’attenzione sul Respiro dei Padri, insito in ogni suo libro e studio, per il quale spende energie letterarie e saggistiche, è sul quale ogni Uomo moderno dovrebbe vertere le attenzioni, in quanto unico motivo per cui i nostri antenati sono vissuti e per il quale ci hanno lasciato un Respiro di cui parlano reperti, siti, traduzioni, testi di storia.

 

Albert Hera per la Prima Volta a Cosenza con le Circlesongs

albert heraCOSENZA – Approdano a Cosenza le Circlesongs di Albert Hera, che si svolgeranno presso il Cag dell’Università della Calabria nei giorni 12 e 13 dicembre in collaborazione con le associazioni Galimi Art Session, 33Giri Music Academy e Takabum.
L’evento, organizzato da Alessandra Palmieri (vocal trainer cosentina), ha raccolto numerose adesioni tra cantanti (e non) che giungeranno, nella giornata di domani, da ogni parte della regione.

Le CircleSongs si fondano sulla costruzione di melodie senza parole, che nascono associando fonemi creati con uno scopo primariamente evocativo. Suoni che ricordino paesaggi, profumi, sapori, musiche e genti lontane. In questo modo si può andare alla ricerca delle varie caratteristiche, anzi dei vari colori della voce, così come esistono i colori delle arti figurative. Stiamo parlando di una forma di improvvisazione corale: un solista-direttore, in un processo di libera improvvisazione, crea e assegna progressivamente ai coristi, disposti a cerchio e ripartiti per sezione, specifici moduli ritmico- vocali costituiti da fonemi privi di significato che vengono ripetuti in una sorta di litania. Dal loro incastro nasce la struttura armonica del brano. Il direttore utilizza poi particolari segnali per gestire l’esecuzione polifonica, in funzione del fluire dell’improvvisazione vocale solistica.

L’esperienza delle Circlesongs coinvolge non solo la dimensione vocale, ma anche quella corporea (movimento, ritmo), cognitiva (memoria, attenzione, etc) e socioemotiva (ascolto, sintonizzazione, coordinazione tra le sezioni).
Ne risulta un’esperienza di profondo assorbimento in cui le dimensioni emotive ed esperienziali diventano la base per facilitare nei partecipanti una nuova e più acuta consapevolezza degli aspetti ritmici, polifonici, esecutivi, antropologici dell’attività canora.

Albert Hera, straordinario cantante jazz e contemporaneo specializzato in improvvisazione corale, potrebbe essere descritto come un “Narratore di suoni”. Il suo stile unico è caratterizzato dal potere evocativo del linguaggio dei suoni oltre le parole , suoni che raccontano immagini e luoghi lontani, suoni che evocano la storia della sua vita che da formidabile sassofonista lo ha portato a trovare nella voce la sua piena espressività artistica.
Ha collaborato con molti artisti internazionali tra cui Bobby McFerrin, dal quale, nel 2010 viene invitato a cantare in 4 dei 7 brani contenuti nella ambiziosa opera arrangiata da Roger Treece “Vocabularies”, candidata a 3 Grammy Awards” e vincitrice del premio miglior album di world music ai prestigiosi Image Awards. Da questo incontro il suo approccio al suono e la sua libertà espressiva esplodono con grande energia.
Inizia a girare l’Italia proponendo pioneristici seminari di CircleSongs lavorando molto per costruire un approccio personale a questo modo unico di fare musica in cui l’improvvisazione vocale supera la finalità artistica e si intreccia con quella didattica: migliorare la padronanza dello strumento vocale riscoprendo e attingendo dalle proprie emozioni e del piacere di cantare insieme.

Miriam Caruso