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La Grotta dei desideri: la moda sposa la solidarietà

AMANTEA (CS) – L’obiettivo della Grotta dei desideri, l’evento di arte, moda e cultura organizzato dall’associazione culturale CP Produzioni con il supporto dell’assessorato al turismo della Provincia di Cosenza e del Comune di Amantea è dare modo al grande pubblico non solo di applaudire le creazioni degli stilisti provenienti da tutta Italia, ma anche di meditare su particolari tematiche di interesse sociale che si legano alla moda e che si aprono verso la società civile. Un traguardo certamente non facile, raggiunto grazie alle sinergie positive che la CP Produzioni ha intrecciato nel corso di questi anni con il circolo nepetino della Fidapa, presieduto da Franca Dora Mannarino, e con l’Avis comunale di Lago, autorevolmente guidato da Pino Muto.

Il 1 agosto, in occasione della serata di Anteprima prevista in piazza Calavecchia con inizio alle ore 21, oltre alla presentazione degli abiti degli stilisti in concorso, si discuterà di moda etica e sociale.

La Fidapa (Federazione donne arti professioni e affari) ha invitato per la particolare occasione la docente Carla Lunghi dell’Università Cattolica di Milano e autrice del libro “Creative evasioni. Manifatture di moda in carcere”. «Saranno presenti – aggiunge la presidente Franca Dora Mannarino – le responsabili delle due cooperative sociali che hanno dato origine a due brand di moda realizzati direttamente in carcere: la cooperativa sociale Alice opera per il brand “Sartorie San Vittore” e realizza le opere nelle case di detenzione di San Vittore e Bollate a Milano; mentre la cooperativa sociale Officina Creativa agisce per il brand “Made in carcere” e veicola le produzioni delle detenute di Lecce e Trani. La moda, in questo caso, non conquista soltanto per fascino e bellezza, ma anche come momento di rivalsa e di riscatto sociale, con la certezza che molte di queste detenute, una volta scontata la pena, riescono a ricollocarsi all’esterno nel mondo del lavoro».

Durante la serata di anteprima si terrà anche una sfilata di alcuni di questi abiti e verrà organizzato uno stand espositivo per apprezzarne la fattura e la qualità dei tessuti.

Confermando una tradizione avviata con successo qualche anno addietro, il referente dell’Avis comunale di Lago, paese modello con una percentuale altissima di donatori, lancerà un appello per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di donare il sangue. Solo così sarà possibile superare l’emergenza cronica che vede l’Italia non in grado di soddisfare il proprio bisogno interno di sangue.

 

 

Un Incontro su Informazione e Territorio per una Nuova Comunicazione

AMANTEA – Partire dal territorio per costruire un nuovo modo d’intendere la comunicazione. È questo il messaggio emerso dall’incontro tenutosi oggi nella sala consiliare del comune di Amantea sul tema “Informazione e territorio”. La conferenza, organizzata dall’ufficio stampa dell’ente municipale nepetino e dallo studio di comunicazione Emmedia, ha messo in luce la necessità di determinare dal punto di vista dell’informazione il concetto di visibilità e rilevanza. «Si diventa rilevanti – ha evidenziato il giornalista Ernesto Pastore – nel momento in cui si è visibili e per raggiungere questo status è fondamentale apprendere il corretto funzionamento dei mezzi di comunicazione. Troppe volte, infatti, i centri periferici ed i territori delocalizzati rispetto alle grandi aree metropolitane non sono stati in grado di far emergere le proprie potenzialità per la mancanza del giusto mix di comunicazione». Una circostanza confermata dal responsabile dell’ufficio stampa del comune di Amantea, Antonio Chiappetta, che ha sottolineato come la legge 150/2000 che regola l’apporto dei giornalisti in seno alla pubblica amministrazione sia del tutto disattesa in buona parte dei comuni italiani. Sulla questione sono intervenuti anche Giuseppe Mangiarano e Mariarosaria De Pietro, editori di Rti, che hanno evidenziato l’urgenza di dare maggiore spazio al territorio, utilizzando le opportunità fornite dal digitale terrestre. «Rti – ha spiegato Mangiarano – ha deciso di aprire due redazioni delocalizzate, una sullo Ionio e una sul Tirreno, proprio ad Amantea. Una sfida che rappresenta un nuovo modello di gestione del sistema televisivo regionale e che avvicina all’informazione quelle realtà che fino ad ora non riuscivano a trovare spazio di altro genere». Soddisfazione per questa decisione è stata mostrata dal presidente del consorzio degli albergatori Isca hotel Gabriele Perri, dall’assessore alle politiche sociali del comune di Aiello Calabro Eleonora Pucci, e dall’assessore al turismo nepetino Antonio Carratelli. «Le forze istituzionali e gli imprenditori – ha concluso lo stesso Carratelli – sono pronti a fare la loro parte. Comunicare non significa soltanto promuovere il territorio, ma assicurare un elevato livello di trasparenza nella gestione della cosa pubblica»

“Informazione e territorio”: ad Amantea, evento sulle nuove frontiere del linguaggio mediatico

Informazione e territorio. È questo il tema dell’incontro in programma per martedì 21 maggio alle ore 11 presso la sala consiliare del municipio di Amantea, organizzato dall’ufficio stampa del comune nepetino e dallo studio di comunicazione Emmedia. L’iniziativa, moderata dal giornalista Ernesto Pastore e aperta dai saluti del sindaco Franco Tonnara, verterà sulle relazioni di Antonio Chiappetta, referente per l’informazione del primo cittadino, e di Mariarosaria De Pietro e Giuseppe Mangiarano, rispettivamente direttore editoriale e amministrativo dell’emittente crotonese Rti che di recente ha inaugurato una sua redazione proprio ad Amantea. L’evento intende mettere in luce la potenzialità dei media regionale in rapporto alla cosiddetta comunicazione iperlocale. «Essere visibili – spiegano i promotori del progetto – significa essere rilevanti. Le nuove frontiere del linguaggio impongono l’attuazione di questo paradigma a tutti i livelli sociali. L’informazione diventa dunque luogo di sintesi per giungere alla conclusione di questo percorso. Comunicare, da questo punto di vista, significa trasmettere conoscenza. E fare rete coincide con l’amplificare la capacità di apprendere informazioni. È questo l’obiettivo dei media che, soprattutto in ambito regionale, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, possono contribuire alla divulgazione di un determinato messaggio».

Bonanni: cooperazione tra enti per bene Calabria

”La Calabria non puo’ che attendersi tutto il bene possibile da un’ampia cooperazione tra governo, poteri locali e parti sociali”. Queste le parole che il leader della Cisl Raffaele Bonanni ha proferito a margine del congresso regionale del sindacato.”Questa regione ha piu’ urgenze – ha aggiunto – su occupazione, infrastrutture e bonifica dalla criminalita’ organizzata. Solo un clima di cooperazione nuovo puo’ aiutare, diversamente si fanno polemiche su polemiche”.

Sequestrate 2 chilometri di reti

AMANTEA (COSENZA)  – Cinque reti da posta della lunghezza complessiva di oltre 2 chilometri sono state sequestrate nelle acque del Tirreno cosentino nel corso di una serie di controlli condotti dalla Guardia costiera di Vibo. Sequestrati anche cinque palangari di fondo, nove nasse e un motore fuoribordo privo di assicurazione assieme a pescato tra cui una murena di grosse proporzioni. Elevate 17 multe per un ammontare di oltre 27 mila euro.

Il Cinema alla gente, la gente al cinema:”la Guarimba” raccontata da Giulio Vita

AMANTEA (CS) – Ci sono iniziative attraenti, iniziative curiose o impegnate; iniziative tediose ma attese perché parte di una tradizione; progetti sfarzosi o modesti, culturali o commerciali. E poi ci sono iniziative semplicemente belle, soprattutto se dotate di quel pizzico di entusiasmo giovanile che non guasta mai.

E’ il caso de la “Guarimba” il festival internazionale del corto che si terrà ad Amantea in estate, precisamente dal 7 al 10 agosto prossimi, ospitando un contest tra lavori selezionati provenienti da tutto il mondo. La Guarimba è, infatti, cultura, semplicità, impegno ma soprattutto entusiasmo e voglia di cambiamento; e da qui la scelta del nome, che in spagnolo significa “luogo adatto per il riparo”  ma si ricollega anche all’attività politica svolta dai manifestanti che si uniscono per combattere la rivoluzione bolivariana.

Ambizioso e fuori dagli schemi, questo festival, innanzitutto, non ha scelto come location uno dei grandi poli della cultura presenti in Italia, ma ha preferito la Calabria e, precisamente, una cittadina forse poco conosciuta al di fuori dei confini regionali, seppur equivalente uno stupendo lembo della costa tirrenica calabrese. E se a questo si aggiunge il progetto di una manifestazione che non è fine a sé stessa, ma che intende avere delle ricadute decisive anche nei termini di promozione, sviluppo e valorizzazione del territorio che interessa, è indubbio che questo assume un ulteriore valore aggiunto.

Integrazione, scambio e crescita per tramite del recupero dei luoghi di cultura e del coinvolgimento sia a livello locale che internazionale, trovano nel contest filmico il fulcro di un pregevole più ampio progetto.

Ma non andiamo oltre: abbiamo chiesto di raccontare la Guarimba a uno dei suoi fondatori, il giovane regista italiano cresciuto in Venezuela Giulio Vita che, insieme all’illustratrice venezuelana (ma anche lei di origini per metà italiane) Sara Fratini, si sta impegnando per dare animo a questa importante iniziativa.

Come nasce l’idea di un International Film Festival proprio ad Amantea?

Mi ero laureato in regia a Madrid. Ero stanco della cultura che mi offrivano i politici e ho deciso di fare la mia parte, di offrire io quello che credo sia un buon modo per far cultura. Amantea è il paese dei miei nonni e c’è l’Arena Sicoli (storico cinema della cittadina ndr). Sarebbe stato una sciocchezza non farlo qui.

Perché Guarimba?

Guarimba è una parola degli indigeni venezuelani significa “posto sicuro” e dopo ha anche preso significati politici. Mi sembrava simpatico il fatto che in Venezuela si proibisse “fare guarimbas” e allora ho deciso di fare una qui, in esilio.

Il festival si propone di ospitare al Sud Italia un contest internazionale cui prendano parte registi provenienti da ogni parte del mondo, così da “popolare” la Calabria e farne conoscere le bellezze culturali e non solo. Che tipo di risposta state avendo dai possibili partecipanti?

Siamo molto felici perché sta andando alla grande. Stiamo ricevendo cortometraggi da tutti i continenti. Vogliamo migliorare in Italia perché, stranamente, è un paese dove non abbiamo avuto molto supporto dai media, il che rende molto difficile la partecipazione di registi italiani.

Fulcro del progetto è la riapertura dell’Arena Sicoli, storico cinema della cittadina, in disuso da tempo; l’arena ospiterà la proiezione dei corti in concorso. La sua riapertura (che vi sta costando tanto tempo e lavoro) sarà prima di tutto equivalente alla restituzione di un pezzo del passato della città di Amantea. Credete che questo possa in qualche modo “risvegliare” nella città e le zone limitrofe quel piacere per le cose semplici come la visione di un film all’aria aperta, che pare essersi perso portanto il cinema alla chiusura?

Noi crediamo nella cultura come motore sociale, non come semplice passatempo. Vogliamo riaprire il cinema per i giorni del festival, ogni edizione, e speriamo che poco a poco la gente si avvicini, venga a godersi il film, a incontrarsi e condividere il proprio tempo, … magari a bere insieme un po’ di vino.

La Guarimba nasce al di fuori di qualsiasi rete di finanziamento pubblico, si basa sul lavoro dei partecipanti e su donazioni spontanee di privati che possono scegliere di contribuire con un apporto economico o “manuale”. Che risposta state ricevendo dal territorio?

Alcuni privati hanno deciso aiutarci dall’inizio, dandoci la possibilità di far diventare questo sogno realtà (alcune imprese locali supportano l’iniziativa facendo da sponsor ndr) e molte persone ci aiutano comprando gadget.

Parafraso le tue parole a una presentazione che ho seguito tempo fa, dicendo che il problema della Calabria è che è piena di bellezze, ma non le valorizza perché spesso non sa di averle. Partiamo da qui per raccontare quali sono le maggiori difficoltà che avete riscontrato sul territorio? E in che cosa invece vi siete sentiti facilitati?

La difficoltà principale sta nel mettere d’accordo “tante teste” e punti di vista spesso discordi, creando un clima di fiducia in una società dove c’è tanta diffidenza nei confronti dell’altro. Le facilitazioni invece stanno nel fatto che, nel bene e nel male, la Calabria è una terra del possibile. Voglio dire, c’è un cinema all’aperto di 900 posti e i proprietari ci hanno aperto le porte senza richiedere nulla in cambio. In Calabria c’è tanta voglia di fare da parte di tutti, c’è bisogno di mettere insieme queste volontà.

State coinvolgendo nel progetto anche le famiglie di Amantea con il programma “GuarimBed” per facilitare la sistemazione in case di famiglie di Amantea a tutti i partecipanti al festival. Ci racconti quali sono gli obiettivi di GaurimBed e in che modo è stato recepito dalla gente del posto?

Non pretendiamo più di tanto. Io sarei felice di far ospitare una decina di persone in diverse famiglie del posto, per diffondere una mentalità di scambio e sostegno, sperando che con il tempo il fenomeno possa crescere. Già una decina di famiglie si sono rese disponibili ad aiutarci. GuarimBED nasce per la mancanza di un Hostel ad Amantea e dalla volontà di coinvolgere gli amanteani nel nostro progetto. Credo che in questo paese c’è un sacco di gente accogliente e vogliamo farla conoscere.

Particolarissima l’idea di realizzare delle locandine diverse e fatte a mano per il festival. Un recupero delle “vecchie maniere” ma anche un ingrediente in più a questo perfetto mix di integrazione fra culture e linguaggi diversi…

È una idea di Sara Fratini, la nostra illustratrice. Sta avendo molto successo e molto probabilmenteal festival sarà presente più di un illustratore (molti stranieri, nessuno italiano ndr)

Che risultati ti aspetti da questa prima edizione de la Guarimba?

I risultati ci sono, ogni giorno di più. Le reti sociali ci stanno aiutando molto e siamo riusciti a coinvolgere un bel po’ di gente. Il cinema ha la capacità di quasi 1000 posti ma non voglio illudermi; ma spero di avere almeno 200 persone, e vorrei che queste 200 persone possano divertirsi, conoscendo qualcosa che li affascini, e ne parlino ai loro amici.

So che già state pensando a una prossima edizione, perché la forza di questo progetto sta anche nell’idea della continuità…

Un’altra cosa che mi infastidisce è il fatto che, solitamente, queste manifestazioni si fermano alla prima edizione, giusto il tempo di ricevere qualche finanziamento e scappare. Io voglio che La Guarimba diventi un appuntamento annuale, che cresca e ogni anno porti sempre più gente ad Amantea. È importante lottare per le proprie idee, non solo parlare e parlare.

Un appello a sostegno de la Guarimba…

Vorrei invitare tutti quelli che ci vogliano aiutare a riportare il cinema alla gente e la gente al cinema: seguiteci su Facebook, Twitter, Tumblr o Instagram, condividendo il nostro progetto, parlando di noi ad altre persone, aiutandoci a crescere, o iscrivendosi come volontari per l’allestimento del festival. Tutti possiamo essere parte di un cambiamento se veramente lo vogliamo, e i cambiamenti non si fanno dalla mattina alla sera e neanche con la violenza. I veri cambiamenti hanno bisogno di tempo e amore ma soprattutto molta disciplina di lavoro. Credo nel cinema per il suo potere di coinvolgimento e credo nella cultura come veicolo di sviluppo socio-culturale.

 

Anche tu puoi rendere possibile il festival con una piccola donazione, ricevendo un regalo: per sostenere il festival clicca qui.

Per partecipare come concorrente al festival clicca qui

 

Giovanna M. Russo

 

II°Edizione Della Fiera-Mostra-Mercato “VIVERE COUNTRY”

AMANTEA (CS) – Dopo il grande successo della prima edizione, torna la fiera “Vivere Country”. Il Comune di Amantea ed Il Borgo della Marinella srl con il patrocinio della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza sono già pronti per la  2° Edizione della Manifestazione Fieristica, che si svolgerà anche quest’anno in Calabria nel vasto Parco de “Il Borgo della Marinella” in Amantea (Cosenza), nei giorni dal 22 Marzo al 24 Marzo 2013, dalle ore 10:00 alle ore 20:00.

Anche quest´anno sarà una Fiera diversa dalle solite, con esposizioni merceologiche “a Tema”, spettacoli di Falconeria, Pony, giocolieri, artisti di strada e una mostra canina. Inoltre, sarà possibile pranzare direttamente sul posto, assaporando menù rustici a prezzi da fiera contenuti.

La Fiera Mostra Mercato, dedicata al mondo ed allo stile del “Vivere Country” è accessibile a tutti gli artigiani e commercianti del settore, nonché agli agricoltori interessati ad esporre, proporre e commercializzare i loro prodotti.

per info vi invitiamo a visitare il sito http://www.ilborgodellamarinella.it/

Nasce ad Amantea un laboratorio politico culturale, Il Cantiere

Nasce ad Amantea un laboratorio politico culturale, Il Cantiere. Si tratta di un movimento di tipo orizzontale, fatto da uomini e donne che si riconoscono nelle idee e nei valori del centrosinistra. “E’ un luogo di incontro e di lavoro, una opportunità di discussione e confronto su temi che riguardano la “gente normale” dice uno dei fondatori Enzo Giacco, che insieme al consigliere comunale Vincenzo Pugliano intende portare il movimento in tutta la Calabria.
L’obiettivo è quello di dare un contributo al necessario ripensamento della politica, in termini di uomini, strategia ed obiettivi, favorendo la partecipazione attiva dei territori e dei cittadini nelle proposte e nelle scelte.
Il primo appuntamento del Cantiere è stato un interessante e partecipato incontro sul tema: Da “il caso Fallara” ad un nuovo modello di protagonismo cittadini. Organizzato ad Amantea dal laboratorio politico e culturale “Il Cantiere”.
Presenti: il giornalista dell’ Unità, Gianluca Ursini, il consigliere regionale Demetrio Naccari, Franco Laratta, deputato uscente, i consiglieri comunali Marco Ambrogio (Cosenza); Giovannino Russo (Vibo Valentia), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), sindaci e amministratori comunali di diversi centri calabresi. Ha presieduto Vincenzo Pugliano.
Per Franco Laratta “in Calabria i partiti hanno fortemente abbassato la soglia di attenzione e di lotta verso la criminalità organizzata. La cosa che più preoccupa è che la ndrangheta controlla ormai buona parte delle istituzioni, è padrona assoluta di larga parte del territorio calabrese, nel silenzio assoluto di buona parte della politica e della società civile. La criminalità organizzata ( sostenuta dalla massoneria deviata) sta conquistando la Calabria. Controlla affari leciti e illeciti e si arricchisce sempre di più. Fa affari in diverse regioni italiane e tanti altri Paesi del mondo.
Se non c’è una forte reazione politico-istituzionale, e una dura reazione della socieyà civile, la Calabria rischia di perdere la sua battaglia per la legalità”
Giuseppe Falcomatà: “Il caso Fallara” è il manuale del cattivo amministratore, per chi si affaccia alla politica all’interno delle istituzioni, infatti, basterebbe non fare ciò che c’è scritto in questo libro per essere un amministratore onesto e virtuoso. Basti pensare che a quasi un anno dalla pubblicazione, gli autori del libro non hanno ricevuto neppure una querela. “Il caso Fallara” è lo specchio di cosa sia successo a Reggio negli ultimi dieci anni: una gestione strumentale e per fini personali delle casse comunali che ha portato il Comune ad accumulare debiti per oltre 110 milioni e ha condotto all’onta dello scioglimento per mafia. Adesso bisogna tornare a dare delle risposte ai cittadini: non basta più essere differenti, i cittadini di Reggio ci chiedono come uscire da questo tunnel e se vogliamo essere classe dirigente dobbiamo essere capaci di rispondere a queste istanze.
Demetrio Naccari: “il modello Reggio propugnato dall’amministrazione Scopelliti in realtà non è mai esistito. E’ esistito piuttosto un utilizzo strumentale delle risorse dei cittadini per finanziare una scalata alle cariche istituzionali che ha sottratto ai reggini ed alle nuove generazioni il futuro. Oggi Reggio non offre una garanzia di esigibilità ai diritti sociali dei cittadini per mancanza di risorse e il piano di riequilibrio deliberato dalla triade rischia di essere uno strumento per non fare emergere le responsabilità e far pagare ai cittadini la mala gestio del passato. La pressione tributaria è diventata insopportabile e rischiamo di non potere puntare ad obiettivi di crescita economica nell’immediato. Dalla vicenda Scopelliti-Fallara dobbiamo partire per affermare un modello vero che aumenti il controllo sociale e coinvolga i cittadini nelle scelte di governo.
Dello stesso parere anche Marco Ambrogio e Giovannino Russo che hanno anche denunciato le difficili condizioni in cui operano nelle loro realtà. Insieme al rischio che corre chi combatte apertamente l’illegalità e la corruzione.
Il Caso Fallara è stato poi ampiamente illustrato all’ampia platea dall’autore Gianluca Ursini. Il tutto raccontato nel libro-inchiesta che ha portato alla luce quegli scandali che hanno caratterizzato la vita degli ultimi 10 anni del comune di Reggio Calabria, oggi sciolto per mafia.

In corso le iscrizioni per “Io in passerella” il seminario teorico – pratico in ‘modelling’

AMANTEA (CS) – Si terrà i prossimi 11 e 12 maggio il seminario teorico – pratico in modelling  “Io in passerella”; originariamente programmata per il prossimo fine settimana, la partenza è stata posticipata per via delle numerose richiste. Le iscrizioni (la frequenza al seminario è limitata a quindici partecipanti) dovranno pervenire entro e non oltre il prossimo 6 maggio 2013 inviando tramite email. Le informazioni dell’iniziativa sono illustrate sul sito. Il progetto è organizzato dallo studio di comunicazione Emmedia con il prezioso supporto della team leader Ida Miceli ed è rivolto ai ragazzi e alle ragazze che abbiano compiuto 15 anni e che vogliano approfondire la propria conoscenza di un settore di primaria importanza per il sistema economico italiano, quale appunto quello della moda, dell’immagine e della pubblicità. L’obiettivo è offrire gli strumenti di base per avvicinarsi alla professione di modello e modella, per sfilate o per servizi fotografici e pubblicitari. Le sessioni di lavoro teoriche, condotte da esperti di comunicazione e marketing, si alterneranno agl’incontri pratici per imparare le nozioni di base dello sfilare e per apprendere l’arte della posa davanti alla macchina fotografica. Gli iscritti e le iscritte, infatti, parteciperanno anche ad uno shooting fotografico con maestri dell’immagine specializzati nel settore moda. «Io in passerella – spiegano i promotori dell’iniziativa – è la prima edizione di un seminario teorico-pratico dedicato a tutti coloro che vogliono diventare modelli o modelle. I partecipanti potranno acquisire più consapevolezza e competitività in questo mondo così affascinante. A coloro che s’iscriveranno verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per tutti la possibilità di partecipare ad uno shooting fotografico».

All’Iti Mortati le giornate dell’arte e della creatività

Dal pennello ai colori, dalla creatività all’educazione. Tutto in due giorni. Professori e studenti impegnati nella stessa attività, con lo stesso obiettivo: insieme per ridipingere le pareti di alcune aule dell’Iti Mortati, plesso di via Elisabetta Noto, ad Amantea. Del resto, come dicono gli stessi professori, «la scuola deve essere maestra di vita. Deve fornire gli strumenti fondamentali per implementare, approfondire e modificare le conoscenze, senza accontentarsi di trasmettere agli allievi solamente un bagaglio di nozioni». Ed allora ecco le due giornate dedicate «all’arte e alla creatività» (venerdì 8 e sabato 9 marzo). Un appuntamento reso possibile grazie alla Max Meyer. L’azienda, specializzata nella produzione di pitture e vernici, gratuitamente ha messo a disposizione dell’Istituto i prodotti necessari per realizzare il lavoro. Le attività si sono svolte sotto la supervisione di personale specializzato per garantire il corretto utilizzo dei materiali in vista del risultato finale.

Grazie a questa iniziativa è stato così possibile coinvolgere studenti di età diverse, dai quattordicenni delle prime classi fino a quelli dell’ultimo anno. «E’ compito della scuola – proseguono i docenti – fare acquisire agli alunni il rispetto delle regole, degli spazi, degli oggetti che utilizzano durante la loro permanenza nell’edificio scolastico. Tra i traguardi che l’Istituzione ha prefigurato all’interno del Piano dell’offerta formativa, rientrano quelli di sostenere la cultura della solidarietà e della tolleranza, costruire l’identità personale, accrescere l’autonomia e l’autostima e valorizzare le capacità relazionali. Il dirigente scolastico Alisia Rosa Arturi, ha quindi autorizzato le due giornate dell’arte e della creatività per il raggiungimento di questi obiettivi».