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Cerisano, apre lo sportello amianto. Comune e ONA al fianco dei cittadini

CERISANO – Un altro tassello si aggiunge al lavoro dell’amministrazione comunale di Cerisano guidata dal sindaco Lucio Di Gioia, questa volta a tutela dell’ambiente e del territorio. Ieri pomeriggio è stata sottoscritta, alla presenza del primo cittadino, dell’assessore al Bilancio con delega all’Ambiente Roberto Muoio e del Coordinatore Provinciale ONA ing. Giuseppe Infusini l’apertura dello sportello informativo sull’amianto, in applicazione alla legge regionale 14/2011 che ne prevede l’attivazione da parte dei comuni.

Cerisano, in linea con i principi assurti dalla regione ha ritenuto fornire ai propri cittadini un orientamento in tema di prevenzione primaria sul rischio amianto e ha quindi individuato nell’associazione ONA Onlus, comitato provinciale – afferente alla sede Onlus nazionale- quale partner principale al fine di regolamentare, tra l’altro, lo smaltimento dell’amianto e dare supporto e incentivo a tutti i cittadini.

E ieri pomeriggio, nell’ottica del miglioramento della qualità della vita,  nella sala consigliare “Falcone –Borsellino” del Comune di Cerisano è stata siglata la convenzione tra Comune e ONA.

Lo sportello sarà collocato all’interno del municipio e sarà attivo tutti i martedì dalle 15.30 alle 18.30. Personale ONA accoglierà tutti i cittadini che vorranno rivolgere domande e segnalare casi di presenza di amianto sul territorio.

Gli esperti della Onlus forniranno –sempre gratuitamente-  informazioni e supporto nell’individuazione di soluzioni, ne seguiranno l’iter amministrativo e le conseguenti pratiche da avviare. Inoltre l’ONA – nel rispetto della legge- andrà a collaborare con il Comune di Cerisano, al fine di portare a termine tutti gli adempimenti previsti, come le mappature amianto, le comunicazioni al PRAC, la redazione dell’albo dei gestori ambientali e la richiesta contributi per procedure di bonifica. È  inoltre intenzione del Comune avviare collaborazioni con l’ONA per seguire l’intero iter istruttorio che i cittadini devono mettere in atto per procedere all’eventuale bonifica. L’Associazione sarà ancora al fianco del Comune per promuovere campagne di sensibilizzazione e monitoraggio del territorio onde prevenire il rischio abbandoni.

«La decisione di collaborare con l’ONA – ha dichiarato l’assessore Muoio – nasce dalla volontà di farsi carico delle preoccupazioni che attanagliano la popolazione circa il rischio amianto. Un problema assai sentito che spesso – giustificatamente-  origina allarme tra le persone. Oggi degli esperti sono al nostro fianco per valutare i reali pericoli e fornire le giuste indicazioni».

Lo stesso assessore Muoio, che detiene tra l’altro le deleghe alla Programmazione Economica e alla Gestione dei Fondi Comunitari ed Europei, ha dato notizie di ulteriori azioni destinate alla tutela del territorio, tra queste, l’ottenimento di un finanziamento regionale di 800.000 per la costruzione dell’impianto fognario delle Contrade di Pianetto, Cozzo di Monte e Valli. La sottoscrizione della convenzione e il successivo finanziamento di euro 150.000 per lampade a led, il finanziamento di euro 70.000 per il potenziamento della raccolta differenziata, ed un ulteriore finanziamento per prevenire il dissesto idrogeologico di euro 400.000.

«Il tutto al fine di preservare e salvaguardare la salute e il  benessere dei cittadini – ha dichiarato il sindaco Di Gioia – segni tangibili dell’attenzione e dell’impegno profuso quotidianamente nel preservare e migliorare la qualità  della vita di tutti i cerisanesi»

A Cosenza il corso ONA sul rischio sanitario da esposizione all’amianto

COSENZA –  Formare i volontari di protezione civile sul “Rischio sanitario da esposizione all’amianto”. È questo l’obiettivo del corso di formazione promosso dall’ONA (Osservatorio Nazionale Amianto), comitato provinciale di Cosenza, attraverso la piattaforma online Percorsi Formativi del Centro servizi per il volontariato. Al corso, che si è svolto nella Cittadella del Volontariato tra febbraio e marzo, caratterizzato da quattro seminari, hanno partecipato le associazioni Prociv Arci Gruppo Serre Cosentine, Gruppo Volontari Protezione Civile Bisignano, Le Aquile Onlus di Cosenza, Tauriana 2009 di Longobardi, Hi Blue Brain di Cosenza e Prociv Tutela Civium di Luzzi.

«È la prima volta che si organizza un corso del genere in Calabria – ha dichiarato il coordinatore provinciale dell’ONA, Giuseppe Infusini – siamo molto soddisfatti per la riuscita dell’iniziativa formativa che consideriamo una buona pratica da replicare. È importante che i volontari abbiano consapevolezza dei rischi che si corrono nell’espletamento della loro attività in presenza di amianto e che siano in grado di applicare le corrette procedure di sicurezza».

Un corso, dunque, necessario per i volontari di protezione civile che, nell’ambito dei loro interventi
straordinari e di emergenza, come nel caso di calamità naturali (terremoti, alluvioni, ecc.) o di incendi e crolli, si trovano spesso ad operare in presenza di materiali contenenti amianto senza conoscere le necessarie forme di tutela dal rischio esposizione.

Al corso hanno partecipato 22 volontari che, grazie alla presenza di docenti qualificati, hanno approfondito diverse tematiche come l’evoluzione della normativa, il ruolo degli enti pubblici, i metodi di bonifica, le patologie da esposizione all’amianto, gli interventi in emergenza per gravi eventi ad alto rischio per la salute pubblica. A tenere le relazioni scientifiche i geologi Beniamino Falvo, Francesco De Vincenti e Francesco Falco, il direttore dell’UO di Pneumologia dell’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Cosenza, Francesco Romano, l’avvocato Alessia Falco, l’ingegnere Luisa Ferro del Centro geologia e amianto Arpa Calabria e lo stesso ingegnere Infusini.

 

 

Presenza di amianto, controlli di Comune e Arpacal a Catanzaro

CATANZARO – L’amianto continua a costituire una criticità nell’ambito del territorio calabrese, per il suo impatto ambientale e sulla salute umana. Per tale ragione, il Servizio Suolo e Rifiuti del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal insieme all’Unità Operativa Igiene e Sanità Pubblica dell’Asp, e il Settore Igiene Ambientale del Comune di Catanzaro hanno concordato una procedura per la gestione di esposti e denunce riguardanti fabbricati siti nel territorio comunale per i quali si sospetta la presenza di amianto. La procedura prevede un sopralluogo congiunto di tecnici per la verifica delle criticità denunciate, la valutazione delle successive azioni di rispettiva competenza degli enti, Asp e Arpacal e Comune, con l’eventuale coinvolgimento della Polizia Municipale. Successivamente, è prevista l’attivazione da parte del Comune di un procedimento amministrativo a carico dei titolari dell’immobile per la valutazione della pericolosità da amianto e l’eventuale necessità d’interventi di bonifica. La procedura operativa si conclude con successivo controllo sugli adempimenti impartiti e sugli esiti della suddetta valutazione. I campioni eventualmente prelevati vengono inviati al Centro Geologia e Amianto dell’Arpacal,  direttore dalla dottoressa Teresa Oranges, per essere sottoposti ad analisi di laboratorio per confermare la presenza di amianto in tutti i materiali investigati.

Per ulteriori informazioni e report delle attività svolte è possibile consultare il sito www.arpacal.it.

Sequestrata discarica abusiva con resti amianto

DSC01408LAINO BORGO (CS) – La Polizia provinciale di Cosenza ha sequestrato, in contrada Arena Bianca di Laino Borgo, un’area demaniale di circa 3.200 metri quadrati adibita a cava, ora dismessa, sulla cui superficie sono stati abbandonati 30 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Sono stati trovati rifiuti contenenti cemento-amianto, pericolosi per la salute e per l’ambiente, oltre a materiale di risulta proveniente da demolizioni edili, vetro, materiali provenienti da demolizioni auto, pneumatici fuori uso, ingombranti, imballaggi metallici, carta e catone, materiali provenienti dalla lavorazione del legno. L’area è nelle adiacenze del Parco Nazionale del Pollino. La discarica abusiva costituisce un pericolo anche per la falda acquifera dal momento che il terreno è privo di opere di impermeabilizzazione e regimazione delle acque. Il sequestro, convalidato dall’autorità giudiziaria, è stato eseguito dagli agenti provinciali del Distaccamento di Mormanno.

A Trebisacce convegno sui pericoli dell’amianto

Trebisacce (CS) – Giovedì  28 Aprile alle ore 09:30 presso l’aula Magna  IPSIA-ITI  “Aletti” a Trebisacce, si terrà il convegno sul tema “Il pericolo amianto in Calabria: quale tutela?” 13087740_1691665611106558_8498198553900633100_n

Patrocinato dall’Osservatorio Nazionale Amianto- comitato provinciale di Cosenza – , dall’istituto Aletti di Trebisacce, Ufficio Scolastico Regionale  VII di Cosenza, dall’ A.R.P.A.C.A.L. Agenzia Regionale Protezione Ambientale Calabria e dal comune di Trebisacce, il convegno sarà presieduto dal dirigente scolastico dell’Istituto IPSIA-ITI  Aletti,Prof.Leonardo Viafora. Non mancheranno i consueti saluti istituzionali di Francesco Fusca, ispettore emerito e ministro P.I.- I.U.R., e del sindaco Franco Mundo di Trebisacce. La giornalista Mariassunta Veneziano modererà il convegno. Ad introdurre sarà la prof.ssa Mirella Franco, docente referente di Eco.Schools, istituto Aletti. Le relazioni sulle tematiche del convegno saranno a cura del geologo Francesco De Vincenti, dell’ ing.Luisa Ferro, entrambi componenti del centro di geologia amianto ARPACOL Cosenza “ Amianto e Sicurezza “; della prof.ssa Maria Laura Corradi ,ricercatrice Salute Ambienti – UNICAL  dip.scienze politiche e sociali; dell’ing. Giuseppe Infusini, coordinatore provinciale ONA Cosenza “ Il rischio amianto in Calabria: stato dell’arte e prospettive future”. A concludere sarà il dott. Luciano Greco,dirigente Ambito Territoriale Provinciale Cosenza.

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La scelta del tema nasce dalla consapevolezza che l’amianto è uno dei più gravi problemi ambientali, non solo per l’Italia, soprattutto per il suo massiccio utilizzo, la pericolosità consiste nella capacità che il materiale ha di rilasciare fibre potenzialmente inalabili dall’uomo. Il convegno è quindi aperto a quanti vorranno approfondire la tematica.L’Istituto IPSIA di Trebisacce con questo progetto si caratterizza, quindi, per una precisa scelta di fondo: quella di “interiorizzare” le tematiche ecologiche, adottando, comportamenti sostenibili e lanciando dei messaggi educativi che coinvolgano l’intera comunità. La scuola, esporta sul territorio la “cultura della sostenibilità”, basata su una prospettiva di sviluppo durevole di cui possano beneficiare tutte le popolazioni del pianeta, presenti e future, e in cui le tutele di natura sociale, quali la lotta alla povertà, i diritti umani, la salute vanno a integrarsi con le esigenze di conservazione delle risorse naturali e degli ecosistemi trovando sostegno reciproco. L’istituto Aletti ha in corso  lo svolgimento tecnico di Biotecnologie ambientali (Eco-Schools ) un programma internazionale di certificazione per le scuole che intendono promuovere la sostenibilità attraverso l’educazione ambientale. Per la promozione del progetto e la creazione di un legame più forte con il territorio è previsto il coinvolgimento di altri istituti scolastici, in modo da costruire una rete comunicativa attraverso la diffusione delle conoscenze acquisite sui fattori che maggiormente incidono sui cambiamenti climatici e sulle strategie individuate localmente, secondo le indicazioni del “pensare globalmente, agire localmente.L’Istituto Aletti è fra le prime eco-scuole della provincia di Cosenza, con il progetto “Verde e Sole”dove ultimamente la prof.ssa Mirella Franco ,in nome di docente dell’istituto,ha ricevuto il premio  di merito.

Anna Maria Schifino

L’Assessore Rizzo: situazione critica, sul 10% dei tetti calabresi è presente amianto. La Regione si sta attivando”

Catanzaro ( Cz) – Nel quadro degli interventi mirati alla tutela dell’Ambiente nella nostra regione, s’inserisce un altro importante tassello. L’Assessorato all’Ambiente, guidato dall’assessore Antonella Rizzo, ha, infatti, concluso le attività di rilevamento dei manufatti contenenti amianto su tutto il territorio regionale. Un passo in avanti concreto soprattutto a tutela della salute dei cittadini calabresi. Si tratta – si legge in una nota – di una mappatura di impianti industriali, edifici pubblici e privati e assi viari. “Un ulteriore risultato – ha detto l’Assessore Rizzo-  che smentisce l’inesistenza di un censimento  dei manufatti pubblici contenenti amianto. La Giunta regionale, guidata dal Presidente Mario Oliverio ha  fatto di più. Oggi, grazie al lavoro svolto dal settore informativo e cartografico di questo Dipartimento siamo in grado di avere una visione molto ampia della situazione. Le aree indagate sono state circa il 94% della superficie regionale con oltre un milione di edifici analizzati. Purtroppo i dati che emergono sono molto preoccupanti. Su oltre il 10 % dei tetti calabresi sono presenti materiali contenenti amianto”. Un fatto di importanza straordinaria se si pensa che i ritardi su questo fronte pesano come un macigno ed il prezzo pagato in termini di vite umane è ancora altissimo. In Calabria finalmente oggi si hanno a disposizione dati certi con un livello di attendibilità molto elevato, così come risulta dalla rilevazione cosiddetta “iperspettrale” sulle aree regionali più esposte. Secondo quanto emerso dal lavoro svolto dal settore specifico,  coordinato dal Dirigente Domenico Modaffari, sono emersi casi di forte criticità come quelli riscontrati nel comune di Lamezia Terme  dove sono presenti circa 88ettari di territorio inquinati da amianto, nel Comune di Crotone con circa 57 ettari e nel comune di Reggio con oltre trenta ettari. I dati ottenuti sono in formato digitale ed è possibile individuare con molta precisione attraverso un apposito “retino” ogni singolo tetto di ogni comune della Regione interessato da materiali contenenti amianto. L’indagine svolta dalla Regione attraverso questo progetto, denominato “Rilevamento Amianto- Attività di Completamento”, sarà presentata ai sindaci  di tutta la Regione ed alla stampa  il prossimo otto marzo, alle ore 11.00, nella sede della “Cittadella”regionale – sala verde. Nel corso dell’incontro, che sarà presieduto  dal Presidente Oliverio, verrà  consegnata ai sindaci una “Card Drive” con i dati relativi al territorio dei singoli comuni.

Trebisacce, operaio perde la vita sotto un solaio

TREBISACCE (CS) Oggi pomeriggio, alle ore 13.30, ha perso la vita in un tragico incidente Giuseppe Ferri di Albidona. L’uomo, di 54 anni, era intento a lavorare all’interno di una vecchia pescheria sul lungomare di Trebisacce, nei pressi del pontile,  ed è rimasto schiacciato dal peso di un solaio, nel corso di operazioni di bonifica dalle lastre di amianto sul tetto.

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Sembra che l’operaio si trovasse da solo nella pescheria al momento del crollo e che la morte avvenuta sul colpo abbia reso vani gli interventi dei soccorsi. Giuseppe Ferri lascia moglie e quattro figli. Sull’incidente la Procura di Castrovillari ha aperto un’inchiesta.

Anna Maria Schifino

Cassano Allo Ionio – convegno sul tema: “L’Amianto”

Presso il Teatro Comunale di Cassano All’Ionio, venerdì 25 Settembre alla ore15:30 si terrà il convegno amianto_ufs--400x300sul tema: “L’Amianto – Un rischio per l’Ambiente e la Salute”. All’ assise tecnico-scientifica, hanno dato il patrocinio, la Regione Calabria, il comune di Cassano All’Ionio, l’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e l’Osservatorio Nazionale Amianto. Il programma dei lavori, che si affronteranno nella trattazione degli aspetti tecno-scientifici e negli aspetti politico-normativi, prevede, in particolare, la presentazione della presidente e del vice presidente dell’AMEGEAT, rispettivamente, Anna Moretti e Antonino Iannello. Non mancherà la costante presenza del sindaco di Cassano Allo Ionio di Gianni Papasso e dell’assessore delegato all’ ambiente, Luigi Garofalo.

Un importante conferenza che il comune di Cassano ha dato la massima priorità ,a questo mortale problema: l’amianto! E’ stato utilizzato fino agli anni ottanta per produrre la miscela cemento-amianto (il cui nome commerciale era Eternit) per la coibentazione di edifici, tetti, navi (ad esempio le portaerei classe Clemenceau), treni; come materiale per l’edilizia (tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie), nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche), ma anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni. Inoltre, la polvere di amianto è stata largamente utilizzata come coadiuvante nella filtrazione dei vini. L’impiego dell’amianto è fuori legge in Italia dal 1992, oltre a stabilire termini e procedure per la dismissione delle attività inerenti all’estrazione e la lavorazione dell’asbesto, è stata la prima ad occuparsi anche dei lavoratori esposti all’amianto. La bonifica dell’amianto può avvenire utilizzando tre metodiche:rimozione, eliminare materialmente la fonte di rischio;incapsulamento, impregnare il materiale con l’uso di prodotti penetranti e ricoprenti;confinamento, installare delle barriere in modo da isolare l’inquinante dall’ambiente. L’asbestosi è stata la prima malattia professionale amianto-correlata riconosciuta dall’INAIL; dal 1994 sono altresì tabellate come tali anche il mesotelioma (pleurico, pericardico e peritoneale) ed il carcinoma polmonare.Ultimamente e’ stato accertato un livello alto di morte a causa di questo veleno . interverrà il Vice questore aggiunto della Forestale, Vincenzo Perrone. La chiusura dei lavori, è stata assegnata al Coordinatore della Commissione Geologia e Ambiente della Calabria, nonché responsabile del comitato scientifico-tecnico dell’AMEGEAT, Arcangelo Francesco Violo e al Direttore della Cardiologia del P.O. di Trebisacce, responsabile del comitato scientifico-medico dell’AMEGEAT. Arcangelo Francesco Violo e al Direttore della Cardiologia del P.O. di Trebisacce, responsabile del comitato scientifico-medico dell’AMEGEAT. Da segnalare, infine, a margine dell’assise, la consegna delle pergamene ai Soci Onorari : Ing. Pasquale Versace, Direttore del dipartimento di difesa del suolo dell’Unical e al Dott. Giovanni Paladino, Commissario dell’ASP di Catanzaro. In merito, se ne saprà di più e meglio dagli interventi degli esperti che interverranno all’assise.Un  plauso al Comune Cassanese e ai collaboratori contribuenti che interverranno a questo importante convegno.

La vita umana va difesa e soprattutto protetta.

Anna Maria Schifino

Lotta all’amianto: l’Amministrazione comunale intensifica le attività di informazione e quelle finalizzate al controllo

COSENZA (CS) La battaglia contro l’amianto, intrapresa dall’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale guidato da Carmine Vizza e che vede il Comune di Cosenza all’avanguardia tra le amministrazioni pubbliche, fa registrare un ulteriore passo avanti. Proprio ieri, presso gli uffici del Settore Ambiente e Protezione Civile del Comune di Cosenza, si è svolto un incontro tra l’Assessore Carmine Vizza, l’architetto Domenico Cucunato, direttore del Settore Ambiente ed Edilizia Privata di Palazzo dei Bruzi e i funzionari del Comune, con la dottoressa Teresa Oranges e il dottor Luigi Dattola, rispettivamente direttore e tecnico del Centro Geologia e Amianto dell’ARPACal, i dottori Mario Marino, direttore del dipartimento prevenzione dell’Asp e Pierfrancesco Rocca, dirigente medico dell’Igiene Pubblica, sempre dell’Asp.

L’incontro, voluto dall’Assessore Vizza e finalizzato ad intensificare il lavoro di informazione, controllo e sensibilizzazione sulla problematica della lotta all’amianto, ha fatto seguito ad una serie di confronti e forme di collaborazione avviate da tempo con gli enti territoriali interessati.

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Al centro dell’incontro di ieri, oltre alla valutazione di quanto finora messo a punto, il perfezionamento e l’implementazione, nelle more di approvazione del Piano Regionale Amianto che definirà gli indirizzi e le linee guida per la redazione dei Piani Comunali, delle azioni finalizzate al rispetto degli obblighi da parte dei privati di quanto previsto dalla normativa vigente. Lo scambio di vedute è servito anche ad individuare e valutare eventuali forme di semplificazione procedurale e finanziarie per agevolare i cittadini nei processi di bonifica.

Si è, inoltre, ribadito come, da parte degli enti intervenuti, si sia proceduto a realizzare due degli elementi basilari previsti dalla Legge Regionale per redigere i piani, sia a livello regionale che comunale:

  • il censimento dei manufatti contenenti amianto che Comune ed ASP hanno costruito: circa 300 schede, tra autonotifiche e segnalazioni da parte di privati ed organi di controllo del territorio, su cui sono e continueranno ad essere attivate le procedure previste dalla legge;
  • la mappatura messa a punto da ARPACal che rappresenta uno strumento fondamentale anche per il controllo di eventuali azioni di rimozione abusiva.

 Il Comune con gli uffici preposti, del Settore 8 Ambiente ed Edilizia Privata e del Corpo di Polizia Municipale, sono da tempo attivi e seguono il problema con i controlli e la predisposizione di comunicazioni e atti.

Proprio a partire dal censimento, gli uffici daranno ulteriore impulso al lavoro avviato per garantire il rispetto degli obblighi di legge anche con eventuali procedimenti sanzionatori. Obblighi, da parte dei proprietari di manufatti contenenti amianto, che è opportuno ricordare: oltre alla comunicazione attraverso la scheda di auto-notifica, in base a quanto disposto dal D.M. 6 settembre 1994 e dalla Legge Regionale 14/2011, è obbligatorio predisporre un programma di controllo dei manufatti con attività di custodia e manutenzione finalizzato a ridurre l’esposizione degli occupanti, prevenire il rilascio e la dispersione di fibre, intervenire quando si verifichi il rilascio.

I proprietari dovranno, inoltre, individuare una figura responsabile dei controlli e di eventuali attività manutentive, procedere a una dettagliata valutazione sullo stato di conservazione dell’amianto e ad una valutazione del rischio con personale qualificato, provvedendo, quando lo stato di conservazione lo necessita, in base alle disposizioni del D.M. citato, agli interventi di bonifica secondo le procedure di legge.

Nell’incontro di ieri si è convenuto sull’importanza di dare continuità a questi incontri istituzionali che saranno periodicamente ripetuti, anche per scambi su evoluzioni normative e esperienze dirette, mentre riunioni più tecniche saranno attivate per incrociare mappatura e data-base del censimento e per ogni altra attività utile al perfezionamento di strumenti e procedure. E’ stata, inoltre, valutata con estrema positività, considerando le difficoltà dell’attuale contingenza e  la volontà dell’Amministrazione di continuare sulla strada intrapresa,  la proposta dell’Assessore Vizza volta a studiare e avviare rapidamente sia forme di agevolazione finanziarie sui tributi comunali per chi promuove la bonifica dei manufatti in amianto, sia sostenere i cittadini con la possibilità, attraverso convenzioni specifiche con le imprese e le ditte autorizzate, di un contenimento dei costi per la rimozione, il trasporto e lo smaltimento.

Amianto: solo il 5% dei Comuni Calabresi ha trasmesso le Schede di Autonotifica

CATANZARO – arpacal1Solo il 5% dei comuni calabresi ha trasmesso al Centro Geologia e Amianto dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) le schede di auto-notifica che i proprietari degli immobili, con presenza di manufatti contenenti amianto, hanno presentato in seguito ad ordinanze di Censimento Obbligatorio emanate dai comuni di appartenenza; questi dati permettono, infatti, all’Arpacal di procedere con la mappatura geo-referenziata delle coperture in cemento-amianto, proprio sulla base dei dati derivanti dal Censimento Obbligatorio effettuato dai Comuni e dalle ASP. Attività che l’agenzia ambientale, attraverso  la sua struttura specialistica,  ha avviato da più di sei mesi, dando attuazione alle azioni previste dalla Legge Regionale n. 14 del 27 aprile 2011.

E’ questo uno dei dati presentati dalla dr.ssa Alessandra Spadafora, geologo del Centro Geologia e Amianto dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), nel corso del seminario dal titolo “La gestione del rischio amianto in Calabria: problematiche e soluzioni”, tenuto nei giorni scorsi nell’ambito della fiera Edil-Expo a Catanzaro.

Dai dati Arpacal presentati, inoltre, emerge che, delle strutture contenenti amianto mappate, il 93% interessa le coperture degli edifici, mentre per la rimanente parte si tratta di canne fumarie, serbatoi e pannelli. Sul totale dei siti mappati, inoltre, più del 96% dei manufatti presenta un discreto stato di conservazione, con danneggiamenti inferiori al 10% della superficie totale del manufatto stesso.

I dati presentati permettono di avere una prima immagine della presenza e dei quantitativi di materiali contenenti amianto (MCA) nel territorio regionale, seppure limitata da una insufficiente risposta degli Enti interessati, ad oltre 20 anni dall’inizio del processo di dismissione.

Il seminario, promosso dall’INAIL e dal Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, ha focalizzato sulla necessità di procedere al completamento della mappatura geo-referenziata dei siti contenenti amianto; tutto ciò per capire realmente quanto materiale contenente amianto ci sia sui nostri territori, al fine di effettuare una realistica valutazione del rischio e procedere con la bonifica.

La dr.ssa Alessandra Spadafora, già componente dell’Unità Speciale Amianto istituita dalla Regione Calabria nel 2012, ha quindi illustrato i compiti che la legislazione regionale assegna all’Agenzia ambientale calabrese, individuata come ente tecnico di riferimento per la materia, ovvero la mappatura geo-referenziata delle zone del territorio regionale  interessate dalla presenza di amianto nell’ambiente naturale o costruito, e le attività di  monitoraggio ed analisi di laboratorio sui manufatti o siti contenenti amianto, svolta su richiesta della Regione, delle ASP, e dei Comuni o seguendo un’analisi di priorità sulla base dei dati emergenti dal censimento effettuato.