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Dote lavoro, sottoscritta convenzione tra Regione e Inps

CATANZARO – È  stata sottoscritta la convenzione per l’attuazione delle misure di politiche attive di Dote lavoro e inclusione attiva tra la Regione Calabria, rappresentata dal dirigente generale del Dipartimento lavoro, formazione e politiche sociali Roberto Cosentino, e l’Inps, rappresentato dal direttore della direzione regionale Calabria Diego De Felice.

L’importante provvedimento arriva a seguito della sinergica e attiva collaborazione, per la disciplina delle modalità con cui l’Inps eroga, per conto della Regione, l’importo per l’intervento di politica attiva del lavoro–tirocinio formativo,  finanziato con le risorse pari a euro 14.398.876,19 in favore dei soggetti individuati esclusivamente dalla Regione come destinatari delle citate misure.

«La convenzione – sottolinea l’assessore regionale al lavoro Angela Robbe –  rappresenta un risultato dell’azione amministrativa e del continuo dialogo politico-istituzionale tra la Regione e l’Inps, che fornisce concretezza all’Avviso pubblico Dote lavoro e inclusione attiva finalizzato a sostenere l’inserimento e/o reinserimento nel mercato del lavoro dei disoccupati, delle persone con disabilità e maggiormente vulnerabili, e consente di dare le risposte attese. Questo – spiega l’esponente della Giunta Oliverio – attraverso un’offerta personalizzata di strumenti di politiche attive quali la Dote lavoro che prevede l’erogazione di un contributo economico finalizzato a remunerare le attività e i servizi funzionali alle esigenze di inserimento lavorativo e/o qualificazione».

L’attività di erogazione dell’importo legato a tali misure viene affidata all’Inps, previo invio dell’elenco dei beneficiari individuati e previo trasferimento delle risorse necessarie ad esclusivo carico dell’Amministrazione regionale.

L’Inps si impegna a fornire mensilmente alla Regione il dettaglio dei singoli pagamenti, o qualsiasi altro documento equivalente, necessario ad attestare l’erogazione e l’accreditamento dell’importo in esame a favore dei singoli beneficiari, al fine di permettere di avviare le procedure di controllo e rendicontazione della spesa.

XI Congresso Regionale Legacoop Calabria il prossimo 25 marzo

CATANZARO Legacoop Calabria celebra il suo undicesimo congresso regionale e si avvia all’elezione del successore della presidente regionale Angela Robbe, dal 13 aprile dello scorso anno assessore regionale al Lavoro. Un momento di confronto, di riflessione oltre che di scelta degli organismi direttivi, che si arricchisce di due tavole rotonde dedicate al tema del lavoro, alla presenza di autorevoli rappresentanti del mondo della cooperazione, delle istituzioni, del sindacato, in vista del quarantesimo congresso nazionale dedicato al tema “Rivoluzioni cooperative, imprese di persone che generano comunità e futuro”. Il congresso regionale di Legacoop Calabria si celebra lunedì 25 marzo, a partire dalle 9 al Grand Hotel Paradiso, nel quartiere marinaro di Catanzaro.

Dopo la registrazione dei delegati e degli invitati, alle 10 sono previsti i saluti del sindaco della città e presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo e del presidente della Camera di Commercio, Daniele Rossi. Dopo la relazione del presidente reggente di Legacoop Calabria, Claudio Liotti, si apre la prima delle due tavole rotonde in programma, che saranno coordinate dal giornalista Antonio Cantisani. Alle 10.45 si parlerà di “Strumenti legislativi per le politiche attive del lavoro” alla presenza dell’assessore regionale al Lavoro, Angela Robbe; del segretario regionale Cisl Calabria, Tonino Russo;  del presidente reggente di Legacoop Calabria, Claudio Liotti; del presidente di Unindustria Catanzaro, Aldo Ferrara; del presidente di AGCI Calabria, Gennaro Raso; di Franco Belmonte, direttore CIA Calabria e diCamillo De Bernardinis, amministratore delegato Cooperazione finanza impresa.

La seconda tavola rotonda è in programma alle 11.45 sul tema “Impresa cooperativa, sviluppo economico e coesione sociale”, e sarà animata da: Maria Teresa Fragomeni, assessore regionale alle Attività produttive e Cooperazione; Armando Messineo, presidente di società di Mutuo Soccorso ‘Cesare pozzo’; Aleardo Benuzzi, responsabile CRU Gruppo Unipol; Angelo Sposato, segretario Cgil Calabria; Lorenzo Sibio, vice presidente Legacoop Calabria; Francesco Rosa, segretario CNA Calabria; Camillo Nola, presidente Confcooperative Calabria. Al termine della seconda tavola rotonda è previsto l’intervento del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Alla ripresa dei lavori, dopo il dibattito, le conclusioni saranno affidate al presidente di Legacoop nazionale, Mauro Lusetti. La chiusura dei lavori è prevista per le 17, dopo gli adempimenti congressuali, l’approvazione del documento, l’elezione degli organismi e la nomina dei delegati al 40esimo congresso nazionale.

Precariato, stabilizzati circa 1200 lavoratori, soddisfatta l’assessore Robbe

CATANZARO –  «In questi giorni a Crotone 400 addetti di un importante call center vivono il dramma del licenziamento è questo il risultato paradossale di un provvedimento del governo lega-5stelle, il cosiddetto ‘Decreto dignità’, presentato pomposamente come decisivo strumento di lotta al precariato che, invece, sta portando in tutta Italia migliaia e migliaia di lavoratori a passare da una condizione incerta ad una stabile anche se assai più drammatica, quella di disoccupati. A questi lavoratori e alle loro famiglie esprimo la nostra solidarietà, ma non posso non sottolineare come molto spesso gli annunci propagandistici e roboanti del governo (abolizione della povertà, distruzione della mafia, ora addirittura garanzia di boom economico) si traducano in nulla o, peggio, in iniziative che provocano disastri economici e sociali».

E’ quanto afferma l’assessore regionale al Lavoro Angela Robbe che prosegue:

«In Calabria abbiamo scelto un’altra strada per la lotta al precariato: quella della stabilizzazione. Irrisi da profeti di sventura e seminatori di scetticismo, ostacolati dal governo nazionale che ci ha a lungo negati fondi che da anni venivano assegnati alla Calabria, sotto l’impulso costante del presidente Oliverio, abbiamo ottenuto risultati straordinari».

«Al 31 dicembre del 2018- puntualizza ancora-  sono stati definitivamente assunti 287 lavoratori provenienti dal bacino della ex Legge 28. In base ad un decreto regionale del novembre scorso 16 enti, fra cui 14 Comuni, avvalendosi della premialità prevista dalla Regione, hanno prodotto contratti a tempo indeterminato per 216 lavoratori ex LSU LPU. Altri 5 enti hanno assunto, senza far ricorso alla premialità regionale, altri 40 lavoratori della stessa provenienza.Ben 43 enti hanno prodotto domanda di ammissione all’incentivo per l’assunzione a tempo indeterminato per un totale di 660 lavoratori. In tutto circa 1203 stabilizzazioni- sottolinea la Robbe-, 1203 famiglie calabresi che potranno da oggi progettare con qualche sicurezza in più il loro futuro. Decine e decine di comuni calabresi, inoltre, potranno garantire ai propri cittadini con continuità servizi essenziali, assicurati fino ad oggi in maniera incerta e a singhiozzo. Non abbiamo, infatti, prodotto stipendi o, peggio, sussidi: abbiamo dato sicurezza e stabilità a lavoratori e servizi pubblici ai cittadini. Rivendichiamo- conclude la delegata regionale al Lavoro- questi risultati ed il percorso, indicato dal presidente Oliverio per conseguirli».

Incendio tendopoli San Ferdinando, l’intervento dell’assessore Robbe

CATANZARO- «Quanto è successo a Capodanno non può che suscitare sgomento, rabbia e indignazione, oltre che preoccupazione». Lo ha dichiarato l’assessore regionale Angela Robbe in riferimento alla tragedia sfiorata nella tendopoli di San Ferdinando. «È l’ennesimo incendio che scuote la sovraffollata baraccopoli di San Ferdinando- prosegue-. La Regione Calabria ringrazia il lavoro tempestivo dei Vigili del Fuoco che hanno scongiurato l’ennesima sciagura. Ciò, però, non rende meno grave e doloroso quanto accaduto, né ci sottrae ad alcune riflessioni che devono guidare l’agire dell’Amministrazione e, prima ancora, l’agire umano. Sorpresa, invece- sottolinea ancora l’assessore-  ha suscitato la richiesta della CGIL di nuovi container, che andrebbero ad alimentare il ghetto in cui vivono queste persone e, come ha dichiarato lo stesso Presidente durante l’ultima riunione in Prefettura, non c’è nessuna intenzione di alimentare ghetti destinando risorse a questi fini. La responsabilità ultima di quanto è accaduto, e che purtroppo continua ad accadere – rimarca ancora la Robbe-,  sta nel non voler vedere che la soluzione non può essere spostarsi più in là e creare un’altra tendopoli o baraccopoli, fatta di tende, o di containers o di moduli abitativi, che andrebbero a determinare un altro ‘non luogo’ privo di ogni servizio e regola e che continuerebbe nel ghettizzare queste vite e metterle, non meno a rischio di come lo sono ora. Non possono essere queste le soluzione che offrono le Istituzioni, giustificandosi dietro all’emergenza».Queste considerazioni dell’assessore Robbe nascono dalle proposte che il Presidente della Regione Mario Oliverio ha avanzato nell’ultimo tavolo tecnico permanente, tenutosi in Prefettura, e che sono state condivise dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, dal Commissario Reppucci, i sindaci delle aree interessate e le parti sociali. «La soluzione a questi ‘non luoghi’ – ha proposto Oliverio all’ultima riunione in Prefettura – potrebbe essere: la disponibilità da parte di quei Comuni, che hanno già dimostrato una forte sensibilità sul tema dell’accoglienza, avviando i progetti Sprar e di accogliere i lavoratori se ne hanno diritto, oppure, facilitare l’individuazione di case da sfitte da tempo, o ancora, moduli abitativi all’interno delle aziende in accordo con gli imprenditori agricoli dell’area o i beni confiscati, inutilizzati, di cui la Prefettura dispone dell’elenco completo, da destinare a residenze per i lavoratori stranieri». Considerazioni che l’assessore Robbe riprende per affermare: «Lo ha detto chiaramente il presidente Oliverio ed ha impegnato la Regione nella costruzione di un fondo da usare a garanzia per favorire l’ottenimento di case in fitto o la sistemazione di questi beni come anche il servizio navetta. Questo percorso per quanto sembri più difficile è l’ineludibile scelta da seguire- mette infine in evidenza la delegata a Lavoro e Welfare-, considerato che questo flusso migratorio, non è un’emergenza come si vuol fare passare, ma è parte della nostra ordinaria quotidianità. Questi lavoratori contribuiscono nella manodopera agricola che ha determinato un peso importante nel PIL della Regione. La scelta del prefetto di incontrare e verificare la possibilità di accogliere questi migranti nei progetti Sprar va in questa direzione. In tal senso dobbiamo trovare la risposta vera e strutturale ad un problema che altrimenti si riprodurrà ciclicamente a danno di tutti: dalle persone accolte alle comunità di cui siamo parte e che dobbiamo far crescere».