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Cosenza, aborti al Sacro Cuore. L’Azienda Ospedaliera precisa: «Servizio alternativo all’Annunziata»

COSENZA – «Non c’è stata alcuna scelta discrezionale da parte dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza in merito al protocollo d’intesa con l’unica Struttura Sanitaria ricadente nella provincia di Cosenza, autorizzata ed accreditata con il servizio sanitario, in grado di garantire il servizio di Interruzione Volontaria di Gravidanza chirurgica, come attestato dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute».

E’ quanto si legge in una nota dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza in replica alle critiche sollevate dal Centro Sociale Roberta Lanzino dopo la sottoscrizione di un accordo con la casa di cura Sacro Cuore di Cosenza, dove sarà possibile praticare l’aborto.

«Il suddetto protocollo d’intesa – prosegue il comunicato – non nega nessun diritto alla salute, né preclude alcuna facoltà di scelta alle donne che volessero comunque decidere di essere assistite in ospedale. Fornisce semmai un’opzione alternativa, proprio a garantire questo servizio a chi ne avesse bisogno.  Le interruzioni di gravidanza chirurgiche, dunque, continueranno ad essere eseguite nel reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale di Cosenza. Stupisce, piuttosto, che anziché apprezzare ogni azione tesa al miglioramento dell’offerta dei servizi sanitari, questa finisca immancabilmente per essere criticata. Sembrava doveroso intervenire per fare chiarezza su una questione che sta generando non pochi fraintendimenti».

Annunziata di Cosenza, si lavora in attesa del nuovo ospedale

COSENZA – «L’ospedale dell’ Annunziata è un malato grave, ma stiamo intervenendo con tutte le risorse possibili per garantire i servizi e i livelli minimi di sicurezza che un Hub deve avere». Lo ha detto il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Achille Gentile, nel corso di una conferenza stampa nella quale ha illustrato gli ingenti investimenti in itinere per garantire la qualità dei servizi sanitari in attesa della costruzione del nuovo nosocomio. Presto sarà completato il blocco operatorio nuovo. Completate e consegnate 3 sale di endoscopia, che entreranno in funzione questo mese, e nel mese di dicembre saranno consegnate tre nuove sale operatorie. In fase di installazione la terza sala angiografica. Tra gli obiettivi dell’immediato futuro ci sono il completamento del Dea e l’attivazione del centro Pet, che dal dicembre 2016 ha già effettuato oltre 1800 esami diagnostici. Ma anche l’incremento di sei posti in rianimazione e la consegna, prevista per dicembre, del padiglione di dermatologia ed oncologia dell’ospedale Mariano Santo.

“ThatMorning” riconosce il prestigio della Stroke-Unit dell’Annunziata

COSENZA – La Stroke-Unit dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, diretta dal dr. Alfredo Petrone, si conferma centro d’eccellenza e diventa  punto di riferimento in Italia per il trattamento e la cura dell’Ictus. Arriva, infatti, il riconoscimento di qualità da parte di “ThatMorning”, una piattaforma creata con l’intenzione di orientare le scelte in materia di cure e terapie; un portale che fornisce una mappa dei migliori ospedali d’Italia, reparto per reparto, incrociando due tipi di dati differenti: valutazioni di tipo scientifico e impressioni e commenti raccolti tra i pazienti. Le valutazioni tengono in considerazione parametri quantitativi quali, tra gli altri, volumi di attività, outcome clinici, curriculum dei medici e pubblicazioni scientifiche. Il dr Petrone esprime soddisfazione per il riconoscimento alla Stroke Unit dell’ospedale di Cosenza e ringrazia «tutto il personale sanitario di supporto all’UOC di Neurologia senza il quale  non sarebbe possibile ottenere tali importanti risultati». Effettivamente questo risultato rientra nel contesto di una più complessa organizzazione aziendale il cui fulcro è rappresentato dal Dipartimento di Neuroscienze di cui fanno parte, tra le altre, l’UOC di Neurochirurgia, diretta dal Dott. Salvatore Aiello, l’UOC di Fisiatria, diretta dalla Dott.ssa Luciana Leo e l’UOC di Neuroradiologia, diretta dal Dott. William Auteri. Fin dal 2008, l’Ospedale di Cosenza è stato riconosciuto, con delibera regionale, centro di riferimento calabrese, con caratteristiche di II livello, in grado di assicurare trattamenti per tutte le patologie cerebro-spinali quali gli aneurismi, lo stroke acuto. Ciò grazie alla presenza di un team di neuroradiologi interventisti che consente di garantire ai pazienti affetti da ictus cerebrale – quest’ultimo terza causa di morte e prima causa di invalidità nei paesi industrializzati – la possibilità di  associare al trattamento trombolitico per via endovenosa anche quello endovascolare che, i più recenti dati scientifici, dimostrano essere risolutivo in circa la metà dei malati affetti da tali patologie. Si tratta di un traguardo importante per il raggiungimento del quale l’Azienda ha investito ingenti risorse sia in ambito tecnologico (terapia sub intensiva neurologica dotata di otto posti letto perfettamente monitorati, TC ad alta risoluzione dotata di tutti i software più moderni per lo studio del circolo cerebrale, due sale angiografiche di ultima generazione e, a breve, una nuova macchina RM dedicata allo studio delle patologie di interesse neurologico) che in capitale umano altamente qualificato.

Il Direttore Generale, dott. Achille Gentile, esprime apprezzamento “per il riconoscimento ottenuto dall’equipe della Stroke Unit che – afferma – rende merito all’impegno sinergico profuso  quotidianamente con grande professionalità e spirito di abnegazione da parte del personale sanitario e diventa motivo d’orgoglio per l’Azienda Ospedaliera di Cosenza e per la sanità calabrese tutta.”

 

Locri, due colpi a centrocampo. Arrivano Annunziata e Costabile

LOCRI (RC) – La società reggina ha acquisito le prestazioni sportive di due calciatori per il prossimo Campionato. Si tratta dei centrocampisti Luciano Costabile (’98) ed Emanuele Annunziata (’99). Il primo è cresciuto nelle giovanili della Casertana e della Salernitana. Il secondo, invece, ha vestito la maglia della Primavera della Paganese e ha giocato nell’Isola di Procida.

Rende, maglia celebrativa per sostenere reparto di pediatria dell’Annunziata

RENDE (CS) – Il Rende calcio scende in campo per sostenere il reparto di pediatria dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza diretto dal dottor Domenico Sperlì che ha accolto in maniera entusiasta l’iniziativa presentata dal presidente Fabio Coscarella e dal main sponsor Calabra Maceri rappresentata dall’amministratore Crescenzo Pellegrino. In accordo con lo sponsor tecnico Erreà Sport, in occasione del match che segnerà il ritorno in Lega Pro dopo un terzo di secolo, verrà utilizzata una maglia celebrativa appositamente disegnata che sarà poi messa in vendita con l’intero ricavato che la società biancorossa devolverà al reparto di pediatria. L’idea nasce dalla sinergia, prima personale e poi commerciale, che si è creata tra il presidente del Rende calcio Fabio Coscarella e il responsabile commerciale dell’Erreà Sport Moreno Bertazzo che insieme hanno deciso di dare il via a questa iniziativa solidale. Il rapporto di collaborazione consolidatosi nel corso di questi mesi tra il Rende calcio e l’Erreà Sport rappresenta un punto di partenza verso obiettivi sempre più ambiziosi in campo e nel sociale. «È un’iniziativa di cui andiamo particolarmente fieri – dice il presidente Coscarella -. Insieme all’Erreà Sport e alla sensibilità dei nostri tifosi vogliamo dare un piccolo ma significativo aiuto a chi quotidianamente si prende cura dei bambini».

Rende, Coscarella-pellegrino all'Annunziata

Partorisce ma il bimbo è morto. La Procura apre un’inchiesta

COSENZA – Ancora un caso di malasanità vede protagonista l’ospedale di Cosenza. Un giovane coppia ha infatti presentato una denuncia per capire se ci siano responsabilità da parte dei medici dell’Annunziata. I fatti risalirebbero ad un paio di giorni fa quando la donna alla 40ª settimana di gestazione viene ricoverata in una stanza nel reparto di Ostetricia e Ginecologia per dare alla luce il primo figlio della coppia. Tutto sembra procedere nella normalità. Ma dopo l’ultimo monitoraggio si accorge però in bagno di una forte emorragia. Immediato l’allarme e il trasporto d’urgenza in sala parto, dove viene subito fatto nascere il feto che però risulta essere senza vita. Dopo la denuncia presentata dalla coppia il pm Antonio Bruno Tridico ha disposto l’immediata autopsia del feto, che verrà effettuata nella giornata di oggi oltre al sequestro delle cartelle mediche. L’indagine dovrà chiarire se quello avvenuto sia un ennesimo caso di malasanità.

Dipartimento Hub Annunziata, attivati Medicina e Chirurgia d’Urgenza

COSENZA – Altri due tasselli importanti a completamento del Dipartimento emergenza dell’Hub dell’Annunziata. Sono stati infatti attivate le Unità Operative dipartimentali  di Medicina d’Urgenza e Chirurgia d’ Urgenza. A dirigerli le due nuove Unità il dr Francesco Crocco (Medicina d’urgenza) e il dr. Pietro Aiello (Chirurgia d’Urgenza) «Entra nel pieno delle sue funzioni – ha dichiarato il Direttore Generale, Achille Gentile – il Dea, così come prevede la normativa in vigore, in grado adesso non solo di  prendere in carico pazienti gravi da stabilizzare, ma anche effettuare diagnosi più ampie e compiute per l’avvio dei percorsi di cura per far fronte a eventi critici della popolazione e a periodiche ondate epidemiche. Il Dipartimento d’emergenza dell’Ospedale di Cosenza  nel pieno delle sue funzioni, è una risposta concreta all’aumentato ricorso della popolazione al servizio d’emergenza, nell’ottica prioritaria da un lato di decongestionare le Unità operative di ricovero e cura e  dall’altro offrire competenze sanitarie di specializzazione anche nell’emergenza». Prossima tappa l’attivazione della Unità Operativa di Chirurgia toracica

Nuovo ospedale di Cosenza, sottoscritto il contratto per lo studio di fattibilità

CATANZARO – Oggi, nella sede della Cittadella, è stato sottoscritto, tra la Regione Calabria ed il Raggruppamento Temporaneo di Imprese, costituito da: Steam s.r.l. (capogruppo/mandataria) – Pinearq s.l.p. – ingegnere Domenico Amendola – geologo Carlo Lappano, titolare dell’aggiudicazione definitiva del servizio, il contratto per l’acquisizione dello studio di fattibilità del nuovo ospedale di Cosenza, alla presenza – si legge in una nota – del delegato del Presidente della Regione per la materia sanitaria Franco Pacenza, del direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza Achille Gentile, del dirigente generale Domenico Pallaria, del Dipartimento infrastrutture, lavori pubblici e mobilità. L’atto è stato firmato, per la Regione, dal dirigente del settore opere pubbliche a titolarità regionale ed edilizia sanitaria Pasquale Gidaro, per il Raggruppamento Temporaneo di Imprese, dal legale rappresentante di Steam srl Gianluca Calace. Il costo del servizio ammonta a complessivi  328.500 euro, oltre IVA. Il tempo utile per la presentazione dello studio di fattibilità è fissato in 120 giorni naturali e consecutivi, decorrenti dalla data di formale consegna all’affidatario dell’incarico da parte del responsabile del procedimento, ingegnere Pasquale Gidaro. Il Presidente della Regione Mario Oliverio, impossibilitato a presenziare alla sottoscrizione del contratto per un impegno istituzionale a Roma, ha dichiarato: «E’ motivo di grande soddisfazione personale e di tutta la Giunta poter annunciare l’ormai imminente avvio delle attività per l’acquisizione dello studio di fattibilità del nuovo ospedale di Cosenza. Con la sottoscrizione del contratto, conclusasi oggi, abbiamo intrapreso un percorso netto e chiaro, con il supporto di un gruppo di professionisti tra i più qualificati del panorama internazionale in materia di edilizia ospedaliera, che ci fornirà gli elementi indispensabili per effettuare scelte importanti, nei prossimi mesi. Non sarà semplice portare a termine questo obiettivo, anche alla luce del grande lavoro, spesso dietro le quinte e non nitidamente percepito all’esterno della Regione, necessario per avanzare sulla strada dei risultati concreti. Ma sono certo che Cosenza avrà il nuovo ospedale. Questo è uno degli impegni fondamentali che ho assunto fin dal mio insediamento, nella consapevolezza che le problematiche condizioni dell’attuale struttura dell’Annunziata, non più fronteggiabili mediante sporadici e limitati interventi, richiedono il massimo sforzo di tutti gli attori istituzionali, per il bene dei cittadini calabresi e per il loro diritto ad una sanità più efficiente e più umana». Il responsabile del procedimento Pasquale Gidaro ha annunciato che l’ordine di servizio di avvio delle attività verrà emesso entro la metà della prossima settimana, nel corso di una riunione, già programmata, con l’Azienda ospedaliera di Cosenza ed il contraente. Il Raggruppamento Temporaneo di Imprese, che elaborerà lo studio di fattibilità, è stato selezionato in un’ampia e qualificata rosa di concorrenti partecipanti alla gara d’appalto, potendo vantare molteplici esperienze qualificanti di edilizia ospedaliera in ambito nazionale ed internazionale, quali la progettazione del nuovo ospedale Galliera di Genova, dell’ospedale del Mar di Barcellona, del nuovo ospedale di Bergamo e del nuovo ospedale di Pordenone. Lo studio di fattibilità dovrà analizzare diverse ipotesi localizzative tra le quali: l’area attualmente occupata dal plesso ospedaliero dell’“Annunziata”, con demolizione e ricostruzione parziale/totale delle strutture esistenti ed eventuale ampliamento in zone limitrofe; un’area in località “Vaglio Lise”, con ipotesi di completa edificazione ex novo; altre possibili ipotesi localizzative, sempre nel territorio del comune di Cosenza. Le attività di studio e analisi, attraverso cui si articolerà lo studio di fattibilità, riferite al bacino sanitario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, riguardano, in particolar modo: lo studio della politica sanitaria regionale e nazionale; l’analisi del contesto socio-demografico ed epidemiologico; l’analisi della mobilità sanitaria attiva e passiva; l’analisi del contesto territoriale, ambientale e urbanistico attraverso il rilievo dell’area di intervento e l’esecuzione di indagini; la redazione di un piano generale di progettazione, in termini di costi, ricavi, prezzi, voci di bilancio e tariffe; la redazione del piano economico finanziario per verificare la sostenibilità economico-finanziaria di ogni singola soluzione progettuale; l’analisi di fattibilità economica e sociale attraverso l’elaborazione dell’analisi costi-benefici di ognuna delle soluzioni progettuali individuate; lo sviluppo di soluzioni progettuali idonee dal punto di vista funzionale, urbanistico, edilizio, architettonico, strutturale ed impiantistico. Inoltre, lo studio di fattibilità consentirà di effettuare valutazioni comparate sulle possibili alternative localizzative, ai fini dello sviluppo delle successive fasi progettuali; si esprimerà sulla sufficienza delle risorse economiche dell’attuale quadro previsionale di spesa (stimate in circa 245 M€), ipotizzando idonee quote di cofinanziamento pubblico e privato, nel rispetto della vigente normativa di riferimento e di analoghe iniziative nel panorama nazionale; analizzerà la sostenibilità economico-finanziaria dell’opera, in rapporto ad ipotesi di gestione dei servizi non sanitari e di eventuali corrispettivi integrativi pubblici. Lo studio consentirà di valutare anche le condizioni per avviare una procedura di affidamento in concessione per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza mediante il ricorso alla finanza di progetto, in alternativa all’appalto di sola costruzione. Lo studio di fattibilità sarà sottoposto all’esame di una specifica Conferenza di servizi, ai fini della divulgazione degli esiti delle analisi svolte e della conseguente decisione sulla localizzazione definitiva. L’esecutore si impegna ad apportare allo studio tutte le modifiche ed integrazioni emergenti dalla Conferenza dei servizi che verrà indetta dall’Amministrazione regionale, nonché ad elaborare un dettagliato piano delle indagini geognostiche, sismiche, archeologiche, ambientali, idrologiche, idrauliche e sulle interferenze, da effettuarsi sul sito prescelto, ai fini dello sviluppo dei successivi livelli di progettazione.

Cosenza, l’ospedale chiarisce: «Parisi era in gravi condizioni»

COSENZA – Arrivano le precisazioni a firma del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Achille Gentile, sulla morte del vigile del fuoco Vincenzo Parisi, 49 anni, su cui indaga la Procura di Cosenza a seguito dell’esposto presentato dai familiari. Sul corpo della vittima è stato eseguito l’esame autoptico. «In relazione alle notizie apparse sulla stampa relative al paziente “caposquadra dei vigili del fuoco” deceduto in Ospedale – è scritto nella nota – al fine di non alimentare inutili e pericolosi allarmismi con l’intento anche di arginare una campagna denigratoria sull’ Hub di Cosenza che  sovente colloca qui decessi avvenuti altrove, si  precisa quanto segue. Il paziente proveniente dal reparto di Psichiatria dell’Ospedale di Cetraro, dove era ricoverato per caduta dall’alto  per tentativo di autolesionismo, è stato trattato all’Ospedale dell’Annunziata nel reparto di Neurochirurgia. Durante il periodo di degenza è stato sottoposto agli accertamenti medici del caso e ad interventi chirurgici ortopedici per la riduzione e la sintesi delle molteplici fratture riportate ai calcagni destro e sinistro a seguito della caduta. Nel postoperatorio e fino alla morte , al paziente, come da protocolli sanitari   è stata somministrata terapia per la profilassi delle trombosi venose e dell’embolia e terapia antibiotica. Il decesso  può essere avvenuto per sospetta embolia polmonare, evento che può accadere, in casi di fratture multiple, nonostante la profilassi. Gli accertamenti disposti dalla magistratura inquirente sapranno fare luce sull’accaduto. Nel frattempo mi preme sottolineare che il decesso, non ha nulla a che vedere con le infezioni ospedaliere e le sale operatorie, come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa. Stiamo assistendo già da tempo, ad attacchi ingiustificati e strumentali, assolutamente privi di buon senso che alimentano la sfiducia nei cittadini e confondono fatti e accadimenti al solo scopo di generare confusione e disorientamento. Giova evidenziare che l’hub di Cosenza è l’ospedale più grande e importante della provincia e che, nonostante tutto, rappresenta l’unica realtà sanitaria efficiente della nostra Regione. Allo stato altre soluzioni strutturali non vi sono. Auspico per il nuovo anno che sta arrivando,  maggiore equilibrio, laicità di giudizi  e quel sano buon senso, che consenta a tutti e ciascuno, in primis ai nostri medici, di far fronte ai propri doveri professionali con serenità e competenza».