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Anziani truffati, minacciati e storditi con il valium, sgominata una banda in Calabria

REGGIO CALABRIA – Sono circa una quindicina le vittime accertate nell’arco temporale coperto dall’inchiesta “Transilvania” scattata questa mattina. Dalle indagini è emerso che non c’era solo la circonvenzione di anziani come metodo per raggirarli e costringerli a consegnare denaro alle donne romene. Il “modus operandi” dell’organizzazione prevedeva anche le minacce che, in alcuni casi, si trasformavano in vere e proprie estorsioni quando la vittima, accortasi della spirale nella quale era incappata, decideva di non elargire nuove somme, per poi essere ricattata dietro l’intimidazione di rivelare la relazione clandestina ai familiari o all’eventuale coniuge nel caso in cui fossero cessati i versamenti.

Valium ad una vittima, due infarti
A conferma della spregiudicatezza dei componenti dell’organizzazione c’è un episodio consumato nel dicembre 2018 quando i carabinieri della stazione di San Luca hanno sottoposto a fermo due donne, successivamente condannate e oggi ristrette in carcere. Avevano rapinato l’abitazione di un 77enne precedentemente circuito, non prima di avergli somministrato una dose quasi letale di valium, causando all’uomo, nei giorni successivi all’evento, ben due infarti.
In altre due occasioni, nel dicembre 2018 e nell’aprile 2021, i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato due donne nel momento in cui queste riscuotevano i soldi oggetto di richiesta estorsiva conseguente alla ribellione da parte delle proprie vittime, le quali si vedevano costrette a pagare nuove somme affinché non venisse rivelata ai familiari la relazione.

Nell’ottobre 2018, invece, a Grotteria in provincia di Reggio Calabria un uomo di quasi 90 anni è stato condotto in un’abitazione privata in uso alla propria adescatrice, dando così il tempo ai complici della donna di sottrargli il portafoglio dall’autovettura. Gli indagati facevano rientro periodicamente in Romania per ridefinire le strategie operative e spartirsi i proventi delle condotte illecite. Il carattere transnazionale dell’organizzazione ha fatto emergere la necessità per gli investigatori di avviarne il monitoraggio degli spostamenti tramite i canali di cooperazione internazionale di polizia.

Anziani poco considerati da una Unione Europea non adeguata

«L’adeguatezza di una istituzione di governo territoriale, dalla più ampia alla più ristretta, si misura attraverso alcuni parametri fondamentali tra i quali l’assistenza in senso ampio agli anziani. Il rispetto, la riconoscenza, l’attenzione e la cura verso di Essi sono fondamentali per una Società che possa definirsi sufficientemente civile». Ad affermarlo è il portavoce della Federazione di Cattolici di Rende Carlo Rinaldo. 

«Un dato che invece accomuna l’Unione Europea è il numero basso di vaccinazioni anti covid in genere, per i pochi vaccini che arrivano, ed è in particolare stridente il dato sulla popolazione anziana non ancora interamente vaccinata: in Israele si è raggiunta l’immunità di gregge, l’Inghilterra la raggiungerà a breve. Alcune domande “retoriche” ce le poniamo come penso tantissimi cittadini: come mai arrivano nella UE e dunque anche in Italia così pochi vaccini? Perché non si è data vera priorità agli anziani e agli atri soggetti fragili? Con quale criterio e con quale coscienza alcuni non anziani si sono vaccinati? Come fa un anziano che non possiede un computer con collegamento in rete a prenotarsi per il vaccino? … – prosegue Rinaldo nella sua articolata riflessione –  Tantissime altre di queste domande potremmo riportare con la considerazione di base che la società che abbiamo costruito non è garantista nei confronti dei deboli perché i progressi scientifici raggiunti non sono bene utilizzati, non indirizzati da chi di dovere al bene comune ma alle speculazioni: e la forma di governo di unione scelta da molti Stati europei diviene un boomerang e non è efficiente dato che il centro del progetto di cooperazione per una maggiore funzionalità ed utilità a partire dai soggetti, dalle regioni e dagli Stati più bisognosi rimane solo sulla carta».                                                                                                            

In definitiva per il portavoce Federazione di Cattolici di Rende: «una siffatta idea di Governo congiunto sarebbe invece stata valida se ne fossero stati seguiti i presupposti della sua nascita e delle aspettative dei cittadini che invece arrancano ed oggi ancora di più soprattutto se nelle fasce più vulnerabili. E si assiste all’avvilente teatrino di molti politici locali e nazionali che, o perché prossimi candidati o perché vogliosi di mascherare le inadempienze rispetto ai propri compiti istituzionali, fanno vuoti proclami e si espongono mediaticamente su problematiche estranee alle loro funzioni e capacità. Ad esempio, dove sono stati e dove sono i controlli sul territorio? Che posta a fare sui social un futuro candidato una propria fotografia davanti ad un ospedale se non ha fatto e non può fare nulla per la Sanità?».

Supporto e assistenza anziani, dalle Acli occasioni di impiego per 13 giovani under 35

COSENZA – Le Acli – Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani – della provincia di Cosenza, in coordinamento con le Acli nazionali, hanno partecipato all’Avviso emanato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e il Dipartimento per le Politiche della Famiglia – Progetto “Time to Care” e sono risultate assegnatarie di 13 giovani under 35, che dovranno essere selezionati per essere impiegati in attività di supporto e assistenza agli anziani, in particolare: a) “welfare leggero” (quali disbrigo di piccole faccende per persone anziane o bisognose: consegna di spesa, acquisto farmaci, contatti con i medici di base, pagamento bollette, consegne a domicilio di diversi beni, libri, giornali, pasti preparati o altri beni di necessità, ecc.), b) assistenza da remoto, anche mediante contatti telefonici dedicati all’ascolto e al conforto di chi è solo, o servizi informativi per gli anziani, anche on line.

I giovani “operatori”, saranno selezionati direttamente dalle Acli e firmeranno un contratto di collaborazione coordinata e continuata (co.co.co) per 6 mesi e sarà loro riconosciuto un assegno mensile pari a 375,00 euro netti, oltre ai contributi previdenziali; avranno una copertura assicurativa relativa ai rischi connessi allo svolgimento delle attività e saranno dotati di adeguati dispositivi di protezione individuale. Inoltre, riceveranno una formazione ad hoc per essere impiegati nelle azioni progettuali dell’Ente e al termine delle attività verrà loro rilasciato un attestato di riconoscimento delle competenze.

Tutte le informazioni in merito ai criteri di ammissione alla selezione e la modulistica di riferimento possono essere scaricati direttamente dal link https://www.acli.it/time-to-care/ oppure recepiti di persona presso la ns sede di Cosenza in Via degli Alimena 76.

La domanda di partecipazione dovrà essere inviata direttamente tramite mail a: cosenza@acli.it o per coloro che fossero in possesso di mail pec a: aclicosenza@pec.it utilizzando il form previsto, entro le ore 14.00 del 31 ottobre 2020. 

La domanda, inviata con modalità diverse da quelle indicate e oltre il termine stabilito dal Bando, non sarà considerata valida.

Contributi pubblici non dichiarati, nei guai un’associazione no profit

CROTONE – I finanzieri del Gruppo di Crotone, al termine di indagini patrimoniali delegate dal procuratore regionale della Corte dei Conti Rossella Scerbo e dal sostituto procuratore generale Marcella Papa, ha sottoposto a sequestro conservativo oltre 500 mila euro di un’associazione operante, tra l’altro, nel settore delle prestazioni di servizi ad anziani e disabili nonché della formazione professionale, e dei rappresentanti legali.

L’operazione è l’epilogo di una più ampia indagine dei finanzieri che avevano accertato la vera veste giuridica dell’associazione quale ente commerciale e non senza fine di lucro.

Già in passato la Finanza aveva accertato indebite percezioni di contributi pubblici per un milione oltre a 10 milioni di ricavi non dichiarati, dal 2011, e la scoperta di fatture false per oltre 2 milioni. Ulteriori controlli sugli stessi soggetti hanno evidenziato condotte illecite volte all’ottenimento di contributi regionali a titolo di borse lavoro, integrazioni salariali e formazione professionale

Anziani vessati e umiliati, indagati 16 dipendenti di una casa di riposo

SETTINGIANO (CZ) – «Gravi e ripetuti maltrattamenti fisici e psicologici»  ai danni di anziani ospitati nella residenza sanitaria assistenziale “San Francesco Hospital” di Settingiano: per questo motivo 16 dipendenti della struttura sono indagati per maltrattamenti.

Due di loro sono stati posti agli arresti domiciliari e a tre è stato imposto il divieto di dimora nel comune dove ha sede la struttura sanitaria. I provvedimenti sono stati emessi nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Catanzaro condotta dalla Guardia di finanza.

Fonte e foto Ansa

Coppia di anziati trovati morti. Ipotesi omicidio-suicidio

MILETO (VV) – Non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto ieri sera nella frazione Paravati di Mileto in provincia di Vibo Valentia dove una donna Concetta Furci di 82 anni è stata trovata morta mentre  il marito Saverio Milidoni di 83 anni è stato trovato impiccato ad un albero.

Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un caso omicidio – suicidio. Non sono ancora chiare le modalità di come sia morta la donna. Sul posto è immediatamente giunto il personale del 118 che ha trovato la coppia senza vita.  Le indagini vengono condotte dai carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia.

Immagini di repertorio

Si fingeva stilista della maison Valentino, ai domiciliari un 42enne

LAMEZIA TERME (CZ) – Adescava le sue vittime con fare distinto ed elegante, fingendosi il figlio di un vecchio collega di lavoro o di un conoscente per approcciarsi con le malcapitate vittime, perlopiù anziane, così da conquistare la loro fiducia. Un modus operandi sempre uguale quello di Luigi Serino 42 anni di Napoli, truffatore seriale. L’uomo raccontava di lavorare per un noto stilista italiano e a causa di alcuni inconvenienti era stato costretto a tornare  in Calabria dove, però, era rimasto senza denaro non riuscendo più a fare rientro. È riuscito quindi a farsi consegnare somme variabili fino a 1.000 euro in nome della vecchia amicizia con il fantomatico padre collega di lavoro. I Carabinieri di Lamezia Terme, attraverso  le dichiarazioni delle vittime con l’ausilio delle immagini dei sistemi di videosorveglianza  e sono arrivati al nome del truffatore seriale che è stato tradotto agli arresti domiciliari nel Comune di Soverato.

Influenza, “sale la febbre in Calabria”, tra le regioni più colpite

CATANZARO – La Calabria è tra le prime cinque regioni italiane più colpite dall’influenza. A riferirlo sono gli specialisti della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) secondo cui sono oltre due milioni, di cui 673 mila solo nell’ultima settimana, gli italiani colpiti dall’influenza.

Le altre regioni più colpite sono Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Secondo quanto riporta il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, il livello di incidenza dell’influenza in Italia ed in Calabria è pari a 11,11 casi per mille assistiti.

BAMBINI E ANZIANI I PIU’ COLPITI

La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni, in cui si osserva un’incidenza pari a circa 29,2 casi per mille assistiti, e quella tra 5 e 14 anni pari a 19. Un brusco aumento anche negli anziani in cui l’incidenza è pari a 6,3 casi per mille assistiti.
“Il picco quest’anno evidenziato dalla metà di gennaio – rileva Massimo Galli, presidente della Simit – è in linea con le previsioni”.

Taverna, Consiglio comunale dei ragazzi incontra gli anziani di Casa Amica

taverna_consiglio comunale ragazzi_casa amicaTAVERNA (CZ) – Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale dei Ragazzi delle scuole primaria e secondaria di 1° grado di Taverna avendo già programmato  un momento di solidarietà e di vicinanza al mondo degli anziani, ha fatto visita  alla CASA AMICA di Fossato Serralta. A manifestare la loro vicinanza il baby Sindaco, Salvatore Mirante, il vicesindaco, Francesco Poerio Piterà  accompagnati dalla referente del progetto “ La città dei Ragazzi”. Clementina Amelio. I ragazzi  hanno allietato la visita con l’esecuzione di alcuni brani musicali con il flauto, facendo rivivere agli anziani, ospiti della struttura, le emozioni del Natale . Grande è stata la partecipazione emotiva dei “nonni” che in questi ragazzi hanno visto dei nipoti a cui narrare persino il proprio vissuto senza la preoccupazione  di annoiare o di apparire saccenti. Scambio di cortesia  potremmo dire: da una parte la vitalità dei ragazzi e della musica, dall’altra la saggezza e presenza emotiva degli anziani lì presenti. Il consiglio dei ragazzi ha poi visitato tutta la struttura prendendo coscienza del lavoro degli operatori e della  serenità dell’ambiente per gli ospiti. L’Istituto Comprensivo di Taverna retto  da Rita Elia anche per Natale si è reso protagonista di un’altra bella attività, ancora più sentita e partecipata proprio perché rivolta a chi ancora può dare tanto alla nostra società e che invece spesso condanniamo all’oblio.

L’Istituto penale minorile fa visita ai pazienti Alzheimer, “gesti oltre le barriere”

CATANZARO – Un incontro intergenerazionale che ha messo insieme due fragilità, due mondi invisibili, che vengono rifiutati dalla società perché ritenuti elementi di disturbo:  i pazienti con malattia di Alzheimer da una parte ed i ragazzi dell’Istituto penale minorile “Silvio Paternostro” di Catanzaro dall’altra.  Un incontro che ha visto la presenza del Garante dell’Infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale, del direttore dell’Ipm Francesco Pellegrino, della presidente della Società italiana di Geriatria e Gerontologia Calabria Alba Malara, della direttrice dello Spazio Alpade (Alzheimer Parkinson e Demenze) della Ra.Gi. Onlus Elena Sodano, degli operatori del Centro diurno (il primo in Calabria per la cura dei disagi cognitivi e psico-corporei) che hanno accompagnato i pazienti e dei professori che stanno seguendo i ragazzi nel loro percorso scolastico.  Un giorno particolare quello vissuto dai ragazzi dell’Ipm che hanno ricevuto in dono tanti abbracci e baci da parte di “nonni particolari”. «Gli anziani affetti da demenza sono persone che hanno ancora molto da dare e da dire e la presenza qui oggi di sette pazienti affetti da malattia di Alzheimer e Demenza fronto-temporale con declino cognitivo lieve e moderato, vuole essere un dono per questi ragazzi che attraversano un periodo complesso della loro esistenza – ha affermato Elena Sodano – perché le parole e i gesti di queste persone, la cui mente è ormai compromessa dalla malattia, vengono dal cuore e lasciano nell’animo una profonda traccia emozionale». Gesti che vanno oltre lo stigma, oltre ogni barriera, perché come ha sottolineato la dottoressa Malara « essi fanno leva su ciò che di più puro c’è in ognuno di noi, quel qualcosa che non conosce differenza di età, di colore della pelle, di lingua, di religione. È su queste basi che si verifica uno scambio intergenerazionale unico tra i pazienti con demenza del Centro Ra.Gi., che lasceranno una traccia indelebile nell’animo di questi ragazzi, i quali a loro volta hanno donato loro una possibilità in più di sentirsi più vivi» Emozione e tenerezza i sentimenti che potevano leggersi negli occhi dei 25 ragazzi dell’Ipm mentre ricevevano dalle mani dei loro “nonni speciali” caramelle, cioccolatini e anche dei piccoli alberelli di Natale colorati in feltro da essi stessi realizzati all’interno del Centro Diurno. Niente sguardi di diffidenza nei loro occhi mentre ricevevano le carezze da quelle mani rugose, ma tanta dolcezza nel ritrovare ed accogliere dei sentimenti legati al ricordo dei loro nonni.