Archivi tag: azienda

Bruciati i mezzi di un’azienda vibonese

VIBO VALENTIA – Una intimidazione è stata compiuta la notte scorsa, ad Arena, nelle Preserre vibonesi, ai danni dei mezzi dell’azienda Pagano, specializzata nella realizzazione e vendita di mobili. I malviventi hanno agito intorno alle 23, certi di poter contare sulla poca presenza di persone in virtù del concomitante concerto di Fabio Concato. I malviventi si sono recati nella frazione “Berrina” dando alle fiamme due mezzi furgonati parcheggiati all’interno del piazzale dell’azienda, già in passato oggetto di simili danneggiamenti, di proprietà del consigliere di maggioranza del Comune, Alessandro Pagano. Ad accorgersi delle fiamme è stato un passante che ha avvertito il titolare. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. Proprio gli uomini dell’Arma, già stamani, nell’ambito di un’attività di controllo del territorio, hanno eseguito 15 perquisizioni tra Arena, Acquaro e Dasà. (Fonte Ansa)

In fiamme azienda vice presidente Confagri

ROCCA DI NETO (KR) – Il capannone di un’azienda agricola di Rocca di Neto di proprietà di Alberto Caputi, vice presidente di Confagricoltura Calabria e presidente di Confagri Crotone, è stato devastato da un incendio. Il rogo, divampato ieri sera, ha distrutto circa 800 rotoballe di fieno e due mezzi agricoli che si trovavano parcheggiati nel capannone.

Accertamenti dei carabinieri

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone che sono stati impegnati per tutta la notte nelle operazioni di spegnimento dell’incendio della struttura, al confine tra i territorio di Rocca di Neto e Strongoli. Non è stato trovato alcun elemento che lasci pensare al dolo. Sull’accaduto indagano i carabinieri della stazione di Rocca di Neto per accertarne le cause.
   

La Callipo è tra le aziende con rating di legalità

MAIERATO (VV) –  L’autorità garante della concorrenza e del mercato ha inserito la “Giacinto Callipo conserve alimentari spa” di Maierato nell’elenco delle aziende nazionali con rating di legalità. «Una bellissima notizia per tutto l’agroalimentare e l’economia del territorio  – dichiara la segreteria della Fai Cisl di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia  – per la quale esprimiamo grande soddisfazione. Un rating di legalità che consolida il ruolo e il prestigio della Callipo, in Calabria, in Italia, come in Europa e nel mondo. Un’azienda sana, virtuosa, presidio ed esempio di legalità, con la quale – aggiunge la Fai Cisl – da tempo collaboriamo condividendo percorsi di crescita a favore della tutela del lavoro come elemento essenziale di una economia sana e sostenibile. Da anni, infatti – sottolinea la Fai Cisl – con la Callipo, abbiamo sviluppato responsabili relazioni sindacali volte al riconoscimento del premio di produttività e allo sviluppo della contrattazione di secondo livello, elemento imprescindibile per lo sviluppo dell’intero comparto agroalimentare nel rispetto delle sue peculiarità come delle potenzialità rispetto a tutto il quadro economico. Esprimiamo il nostro plauso all’azienda per il prestigioso riconoscimento, certi che il modus operandi di questa realtà industriale sia da esempio per il miglioramento delle condizioni del lavoro e dell’impresa agroalimentare nel nostro territorio, con la convinzione e l’auspicio – conclude la Fai Cisl – che il modello aziendale della Callipo sia da stimolo per le altre realtà e per lo sviluppo della contrattazione aziendale di secondo livello in tutto il comparto  in grado di far dispiegare tutte le potenzialità dell’economia agroalimentare».

Rimuove sigilli azienda trasformazione agrumi, arrestato

VARAPODIO (RC) – Il Corpo forestale dello Stato, ha arrestato a Varapodio V.V., di 56 anni, con l’accusa di avere rimosso i sigilli apposti dall’autorità giudiziaria alla sua azienda per la trasformazione di agrumi, sequestrata nell’ambito di un’inchiesta dalla quale erano emerse violazioni alle norme sulla tutela dell’ambiente. V.V., dopo il sequestro dell’azienda, ne era stato nominato custode giudiziario. Il Corpo forestale ha accertato, nel corso di un sopralluogo, che i sigilli erano stati rimossi arbitrariamente e che l’azienda di trasformazione aveva ripreso arbitrariamente la sua attività. Dalle indagini è emerso che a rimuovere i sigilli sarebbe stato lo stesso amministratore dell’azienda, che è stato per questo arrestato. Nel corso dell’udienza di convalida, il Tribunale ha imposto a V.V. l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.