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Ballottaggio Rende, Principe: «Manna offende i rendesi chiamandoli sudditi». Il sindaco: «Lui l’ha fatto per 40 anni»

RENDE (CS) – E’ naturalmente un botta e risposta continuo fra i due sfidanti al ballottaggio il clima politico rendese a pochi giorni dalle consultazioni decisive. «Il sindaco uscente non ha argomenti, per questo in questa fase finale della campagna elettorale ha dismesso i panni dell’avvocato educato e su un paio di argomenti ha abbassato tragicamente i toni». Così le liste che sostengono il candidato a sindaco Sandro Principe. «Manna chiama i rendesi “sudditi” offendendo i cittadini che per 30 anni – prosegue la nota -, ed ancora oggi in questa campagna elettorale, hanno scelto e scelgono Sandro Principe, insulta i rendesi che nutrono sentimenti di stima ed affetto nei confronti di una personalità politica ed istituzionale che ha dato tanto a questa città». E concludono: «Manna getta fango su una storia di cui non fa parte e che dimostra di non conoscere. E così facendo manca di rispetto a tutti quei cittadini che si sentono di far parte di questa storia».

La risposta della coalizione pro – Manna

«Sandro Principe per 40 anni ha offeso e vilipeso i cittadini rendesi, che per lui erano sudditi. Li ha sempre trattati come tale e anche oggi continua a farlo». E’ la replica di Laboratorio Civico. «La sua arroganza non ha limiti e non si ferma dinanzi a niente. Si è alleato con Ponzio per tornare al potere e vendicarsi su quelli che, giustamente, dopo 40 anni, non lo hanno votato. I rendesi sono stanchi di lui, un personaggio che divide, crea conflitti, guerre, che considera Rende “Cosa sua”. Per questo sarà bocciato».

 

Laboratorio Civico: «I cittadini di Rende non vogliono più essere sudditi di Principe»

RENDE (CS) – «I cittadini rendesi non vogliono più essere i sudditi di Sandro Principe com’è successo per 40 anni. Non vogliono feudi e l’arroganza al potere e per questo voteranno Marcello Manna».
Lo afferma Laboratorio Civico, una delle liste a sostegno del primo cittadino di Rende Marcello Manna che si prepara al ballottaggio del prossimo 9 giugno.

«Basta con i principati, la concezione del Comune come proprietà personale – si legge nella nota – basta con la ripetizione di un cliché già visto per 40 anni.
Tutto quello che Sandro Principe aveva da dire e da dare – prosegue la nota – è iniziato nel lontano 1980. Allora c’era il Muro di Berlino, non esisteva internet, Reagan era Presidente degli Stati Uniti, Chinaglia giocava ancora a calcio.
Sono passati 40 anni e sono successe svolte epocali nel mondo.
Principe è un uomo del Novecento, con un linguaggio che non parla ai giovani e con un passato che ha regalato dissesto al Comune, fatto fallire imprese e distrutto quanto di buono era stato fatto dal padre Cecchino, uomo di grande valore, negli anni 70.
Il 9 giugno ci sarà uno scontro tra vecchio e nuovo e i rendesi sapranno scegliere chi amministra con democrazia e senso delle istituzioni, bocciando Principe definitivamente».

 

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Ballottaggio a Rende, coalizione Principe, «La città ha premiato la coerenza»

RENDE (CS) – «Alla fine la città ha premiato la coerenza e la storia di buon governo riformista ed i programmi per il futuro. E qualcuno che parlava di vittoria  al primo turno  sarà rimasto deluso pur avendo a disposizione apparati burocrazia e tutti i partiti dall’estrema destra ed estrema sinistra».

Così commentano il risultato dell’urna le liste a sostegno di Sandro Principe, Insieme per Rende, Rende Riformista, Rende Avanti.

«Per Sandro Principe, che ha condotto una battaglia in solitario senza padroni, una candidatura lanciata appena un mese fa, è stato un risultato che reputiamo importante e conferma il legame indissolubile che Rende ha con Sandro».
E concludono: «Siamo certi che i rendesi, con  più forza e decisione, sosterranno Sandro Principe e la sua coalizione per il governo della città anche al ballottaggio».

Comunali 2019, al ballottaggio Rende, Montalto e Corigliano-Rossano

COSENZA – Si andrà al ballottaggio il prossimo 9 giugno in tre centri della provincia di Cosenza. A Rende si dovrà tornare alle urne per eleggere il sindaco tra l’uscente Marcello Manna e Sandro Principe.  Mimmo Tallarico terzo.

A Montalto Uffugo la sfida a due sarà tra il sindaco uscente Pietro Caracciolo e il già sindaco di Montalto Ugo Gravina. Torneranno alle urne anche i cittadini di Corigliano-Rossano per decretare l’elezioni del primo cittadino dopo la fusione dei due centri. La sfida,  sarà tra Flavio Stasi e Giuseppe Graziano.

Pino Capalbo è il nuovo sindaco di Acri

ACRI (CS) – Ci sono voluti due turni ma alla fine Acri ha eletto il suo nuovo primo cittadino. Come da pronostico il candidato del Partito Democratico Pino Capalbo vince il turno di ballottaggio sulla candidata dei moderati Anna Vigliaturo. Nelle 35 sezioni scrutinate sono stati oltre 5.263 i voti espressi per l’esponente del partito di Renzi (circa il 59,74% dei votanti). Alla Vigliaturo sono invece andate 3.547 preferenze (circa il 40,26%).

«È un onore essere il sindaco di Acri. Questo è un risultato da condividere con tutti. Adesso è necessaria la pacificazione sociale del Paese», sono le prime parole a caldo del neo sindaco acrese ai media prima di abbandonarsi ai legittimi festeggiamenti. La sfidante Anna Vigliaturo non nasconde la delusione ma comunque non si rimprovera nulla: «Considerato lo svantaggio da cui partivamo sono soddisfatta di questo 40%. In alcuni momenti ho anche creduto di farcela…».

Ad Acri hanno votato in 9.174 per il 43,60% degli aventi diritto al voto.

Ballottaggi, lotta all’ultimo voto in 4 comuni calabresi

COSENZA – Urne aperte fino alle 23 di questa sera per il turno di ballottaggio delle elezioni amministrative nei comuni calabresi con popolazione superiore ai 15.000 abitanti.

Quattro i comuni calabresi interessati, per un totale di 128.147 calabresi chiamati al voto. Attenzione puntata soprattutto sul capoluogo di regione Catanzaro dove si sfidano all’ultimo voto il sindaco uscente Sergio Abramo, per il centrodestra, e Vincenzo Antonio Ciconte, candidato del centrosinistra.

Si torna alle urne anche nei grossi centri cosentini di Acri e Paola e a Palmi (RC). Ad Acri si sfidano Anna Vigliaturo (coalizioe dei moderati e centristi), e il candidato del PD e di altre sei liste civiche, Pino Capalbo. A Paola il confronto è fra il candidato del centrosinistra Roberto Perrotta, e Basilio Ferrari (liste civiche). Infine a Palmi è sfida fra Giuseppe Ranuccio e Francesco Trentinella, entrambi sostenuti da liste civiche.

I dati sull’affluenza saranno resi noti alle 12, alle 19 e alle 23.

Bollattaggio ad Acri, Vigliaturo ci crede: «La partita è aperta». E guarda alle larghe intese

ACRI (CS) – «La partita è aperta. C’è stato il turno di andata e adesso c’è il ritorno e si riparte da 0-0». È quanto ha ribadito in conferenza stampa questo pomeriggio Anna Vigliaturo, candidata sindaca della coalizione dei moderati nel comune di Acri.

Le urne al primo turno delle amministrative dello scorso 11 giugno hanno già dato la maggioranza in Consiglio comunale all’avversario, il candidato del PD Pino Capalbo, ma lei, lungi dal darsi per vinta vede anzi nella sua posizione di apparente svantaggio un punto di forza e un’opportunità per la collettività. «Il fatto che io sia arrivata al ballottaggio e che non avrò la maggioranza in Consiglio – dichiara – mi dà la possibilità di aprire a tutte le forze politiche per governare tutti quanti insieme questa città». E poi ancora: «Se sarò eletta amministrerò con sedici consiglieri e anche in Giunta porterò avanti una linea dalle larghe intese. Nella mia Giunta saranno infatti rappresentate tutte le forze politiche presenti in Consiglio. Questo significa rappresentare tutti i cittadini di Acri». «Dopo anni di forti scontri e divisioni politiche, anche a livello personale che non hanno portato a nulla di buono se non a sfociare nel dissesto e nella mancanza di finanziamenti ad Acri, credo in una programmazione condivisa da tutti per meglio affrontare le criticità del nostro Paese». «Il modello alternativo a questa visione è invece quello di Pino Capalbo – continua -, contro cui non ho niente di personale (…), perchè votare lui significa avere ad Acri un governo di parte, legittimato certo per via della maggioranza, ma comunque composto da una Giunta monocolore e basata su presupposti di una politica fatta da annunci e attese da soddisfare. Io propongo invece un governo di tutti per l’interesse di tutti i cittadini. È questo l’unico modo per far ripartire Acri».

Ufficialmente la Vigliaturo non avrà il sostegno dei due candidati battuti al primo turno, Mario Boancci e Maurizio Feraudo, che hanno lasciato la libertà di scelta ai propri elettori, ma anche questo non preoccupa la candidata del centrodestra: «Dietro al “voto libero” di Bonacci e Feraudo non leggo un “votate chi volete” ma interpreto un “votate in maniera libera dai condizionamenti di liste e candidati”».

Infine Anna Vigliaturo crede che il calo degli elettori potrà incidere sull’esito elettorale di sabato e a chi le chiede se sarebbe disposta, in caso di vittoria, a nominare Pino Capalbo vice sindaco risponde: «Ho detto che la Giunta sarà di larghe intese, con la presenza di tutte le forze politiche, perciò potrei anche farlo…».

 

 

Elezioni amministrative. A Palmi sarà ballottaggio tra Ranuccio e Di Certo

PALMI (RC) – Si andrà al ballottaggio nel Comune di Palmi. A contendersi la poltrona di primo cittadino saranno in due. Giuseppe Ranuccio ha ottenuto il 34,36% con 3642 voti. Quest’ultimo, invece, dovrà scontrarsi con Domenica Maria Di Certo che si è attestato a 1690 voti con il 15,94%.

L’appuntamento per l’elezione del sindaco è stato rinviato a domenica 25 giugno.

Elezioni Acri, si torna alle urne per il ballottaggio

ACRI – Ad Acri il risultato dello scrutinio dice che sarà ballottaggio. Sebbene Pino Capalbo, sezione dopo sezione, abbia toccato e superato più volte quota 50,50%, alla fine si assesta sul 49,30%, ottenendo 6063 preferenze. Occorrerà dunque tornare alle urne domenica 25 giugno per stabilire il nuovo sindaco dell’importante centro in provincia di Cosenza. E Il candidato sindaco del Pd – sostenuto anche da Sinistra Italiana e da cinque liste civiche – dovrà confrontarsi al secondo turno con Anna Vigliaturo (Unione di Centro, Centristi, Lista civica con Anna Vigliaturo sindaco), autrice di una importante rimonta da metà scrutinio in poi, ottenendo circa 2555  preferenze e sfiorando il 21%.

Terzo il candidato di Articolo 1 Mario Bonacci che ottiene circa 2105 preferenze (17%). Infine più staccato, e probabilmente deluso, Maurizio Feraudo, sostenuto da tre liste civiche, che fa registrare il 13% circa, superando con 1575 preferenze.

Per quanto riguardo i voti di lista, buono il risultato di quelle a sostegno di Capalbo che otengono ben il 61% (oltre 7000% preferenze).

 

 

Urne chiuse, percentuale definitiva di affluenza nel crotonese

COMUNALI: SEGGI RIAPERTI ALLE 7, SI PUO' VOTARE FINO ALLE 15CROTONE – Urne chiuse. Dai dati pubblicati emerge un’affluenza pari al 54,90% a Cirò Marina e al 45,88% a Crotone. Rispetto al primo turno in cui l’affluenza era del 67,36% a Cirò Marina e del 71,14% a Crotone, emerge il calo di affluenza alle urne soprattutto a Crotone, in cui il distacco è pari al 25,26%. A contendersi la poltrona di sindaco a Cirò Marina sono Roberto Siciliani, appoggiato da tre liste civiche che alla tornata del 5 giugno aveva ottenuto 2657 preferenze, e Nicodemo Parrilla appoggiato da 5 liste civiche che aveva ottenuto 3995 preferenze. A Crotone, la sfida è tra Rosanna Barbieri che aveva ottenuto 10446 preferenze e Ugo Pugliese con 9054 preferenze.