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L’ assessore Piazza non abbandona le persone autistiche

 

COSENZA – L’autismo è connotato da isolamento relazionale e comunicativo, ma a quello del soggetto colpito dalla sindrome spesso si accompagna l’isolamento della sua famiglia, che non trova sponde valide nelle strutture pubbliche e deve sostenere cure costosissime.
E’ questa solitudine che l’assessore Manfredo Piazza si propone di spezzare, consapevole del ruolo che l’ente locale, il più vicino al cittadino, deve svolgere quale punto di riferimento per le categorie che vivono particolari disagi.
Ieri pomeriggio l’assessore alla solidarietà e coesione sociale ha tenuto alla Casa delle Culture un secondo incontro, dopo quello di gennaio,  con famiglie e associazioni interessate all’ autismo. Moltissimi gli intervenuti, che con la loro stessa presenza hanno reso ancora più evidente il problema di fondo, la mancanza, cioè, di un coordinamento e di un progetto complessivo comune che consenta di avere ascolto nelle sedi opportune e di ricevere l’attenzione dovuta.
E non a caso su questo aspetto ha accentrato la propria attenzione l’assessore.
“Sono venuto in contatto con questa problematica solo da pochi mesi–ha detto- e mi sono reso conto sia della solitudine dei nuclei familiari che hanno al loro interno un caso di autismo che, quindi, dell’importanza che il Comune offra loro il massimo sostegno.”

Certo, i tempi sono grami e le finanze esauste, ma l’istituzione pubblica può e deve comunque svolgere una funzione determinante. L’assessore ha sollecitato innanzitutto la creazione di una “rete” tra le varie associazioni, in modo che si arrivi ad un linguaggio unico e a delle proposte condivise. Ed ha individuato un percorso.
“E’ essenziale ottimizzare le risorse esistenti. Ci sono strutture valide come quella di Sant’Ippolito, dove opera l’Associazione “Insieme per l’autismo” e dove possono essere potenziate le attività di sostegno sia terapeutiche che sociali. Allo stesso tempo va promosso un collegamento con gli analoghi centri del comprensorio che si occupano di fornire altri servizi.” L’assessore ha poi fatto riferimento al progetto Home Care, che per la prima volta ha visto Palazzo dei Bruzi, in qualità di capofila nell’ambito del Distretto socio-sanitario n.1, candidarsi e riuscire ad acquisire fondi dal progetto Inps per interventi e servizi di assistenza domiciliare a favore delle persone non autosufficienti. Bisognerà ora decidere insieme a famiglie ed associazioni quali progetti realizzare.
“Vorremmo arrivare a presentare insieme a voi alla Regione proposte che ci vedano coinvolti, non con  impegni economici diretti, ma mettendo a disposizione strutture e professionalità. Dobbiamo però conoscere i reali bisogni e, per questo, il colloquio con le associazioni e le famiglie dovrà diventare serrato e strutturato.”
Manfredo Piazza ha parlato ancora di prevenzione e di  diagnosi precoce, unica strada–secondo gli ultimi studi- che può consentire risultati efficaci nel contenere i danni della malattia. “Il nostro Settore Scolastico –ha annunciato- è già allertato per attingere dati nelle scuole. Chiederemo anche la collaborazione di pediatri e strutture sanitarie per fare emergere la reale dimensione del fenomeno.”

Dunque, il Comune offre il suo sostegno, ma è consapevole della necessità di allargare il tavolo a istituzioni non meno significative come Scuola ed Aziende sanitaria ed ospedaliera. L’Assessore ha quindi preannunciato a brevissimo la costituzione di un gruppo di lavoro che coinvolga anche questi ulteriori  indispensabili soggetti.
E intanto: “Quello di oggi è un inizio – ha sintetizzato Piazza- da cui deve scaturire un nuovo modo di rapportarsi al problema. Individuiamo strutture, integriamo i servizi esistenti, progettiamo insieme per potenziare l’aiuto alle famiglie. Mettiamo in rete le esperienze e utilizziamo le nuove tecnologie per comunicare fra noi e con il resto del mondo, da dove possono venire contributi importanti.  Se porremo al centro della progettazione l’innovazione, potremo raggiungere ottimi risultati senza dispendio di denaro.”