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Il ricordo dei caduti di ‘ndrangheta con la partecipazione di Monsignor Oliva (AUDIO)

L'intervento di Monsignor OlivaCASTIGLIONE COSENTINO (CS) – Una lunga lista quella delle vittime innocenti di ‘ndrangheta. Nomi e cognomi scanditi dal giovane consigliere comunale di Castiglione Cosentino, Alessia Primavera, sulle suggestive note musicali di una bandura ucraina, accompagnata dalle voci dei soprani Dalila De Leo, Caterina Vignardi, Annarita Pichierri e Stefania Bilik, guidate dal M° Francesco De Leo. Si è aperta così la celebrazione della Giornata della Memoria e dell’Impegno organizzata dall’Associazione Culturale Più di Cento – Tana per la legalità presieduta da Salvatore Magarò che, in testa a questo movimento, sta proseguendo nelle attività di educazione alla legalità intraprese alla guida della Commissione contro la ‘ndrangheta del Consiglio Regionale. Alla manifestazione, ospitata nel Frantoio dei Saperi di Castiglione Cosentino ed introdotta dai saluti del sindaco Dora Lio, e da Francesco Cozza, primo cittadino del vicino comune di San Pietro in Guarano, sono intervenuti il Vescovo di Locri-Gerace, Monsignor Francesco Oliva e la docente dell’Università della Calabria Donatella Loprieno. <Il senso profondo di questa nostra manifestazione, giunta alla quinta edizione – ha spiegato Magarò nel corso del suo intervento – è quello di alimentare la riflessione e il ricordo, ma anche di assumere l’impegno preciso ad improntare la nostra vita quotidiana alla legalità ed al rispetto delle regole. Perché se da una parte occorrono le manette e le sentenze, per contrastare la ‘ndrangheta è necessario soprattutto rendersi promotori di una rivoluzione culturale. Dobbiamo sottrarre terreno alla criminalità, attraversoNutrita partecipazione di pubblico un’antimafia sociale che garantisca diritti, lavoro e opportunità. E serve la presenza delle istituzioni. Avremo maggiori possibilità di sconfiggere la ‘ndrangheta se essa diventerà una grande questione di interesse europeo>. Visibilmente emozionato, ha preso la parola anche Giovanni Gabriele, papà del piccolo Dodò ferito mortalmente alla testa il 25 giugno del 2009 mentre si trovava in compagnia del genitore in una struttura sportiva di Crotone. <Abbiamo avuto giustizia, ma oltre il settanta per cento dei delitti di ‘ndrangheta rimangono ancora impuniti – ha affermato – I colpevoli della tragica morte di Dodò sono stati condannati all’ergastolo. Ma i veri ergastolani siamo noi familiari delle vittime, costretti a vivere con la consapevolezza che mai più potremo riabbracciare i nostri cari. Tante volte mi è stato detto che la sfortuna di Dodò è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato. Invece no – ha ribadito Giovanni Gabriele – Dodò era nel posto giusto, stava trascorrendo una giornata serena in un campo di calcetto, una struttura sportiva affollata di persone sorridenti. Erano i suoi assassini a trovarsi nel posto sbagliato. Il prossimo 25 giugno – ha infine annunciato – porteremo i ragazzi sul quel campo, teatro del drammatico evento, per una manifestazione sportiva organizzata con la FIGC dal titolo Liberi di giocare>. Un violento attacco influenzale ha impedito al procuratore aggiunto del Tribunale di Cosenza, Marisa Manzini, di partecipare all’iniziativa, ma il magistrato ha voluto ugualmente inviare il proprio contributo attraverso un messaggio indirizzato agli organizzatori: “La storia di questa terra è segnata da gravi episodi di violenza che hanno colpito persone che con la ‘ndrangheta non avevano nulla a che vedere. E’ il caso del piccolo Dodò – ha scritto la dott.ssa Manzini – Proprio questi gravi fatti, che hanno interessato vittime innocenti e lontane dal mondo criminale, ci devono convincere della necessità di non disinteressarci di un fenomeno così devastante. Quando mi succede di parlare nelle scuole, con i ragazzi che vivono in famiglie normali e che vedono distante il fenomeno della criminalità organizzata, ricordo loro che, solo per caso, possiamo, nel corso della nostra vita, essere esclusi dalla violenza criminale. Ma, sempre per caso, anche se il fenomeno ci sembra lontano e pare non doverci mai interessare, in un attimo possiamo, come è successo al piccolo Dodò e a tanti altri, essere colpiti in modo devastante ed irreparabile. Per questo, è così importante ricordare. Solo la L'accompagnamento musicaleconoscenza del fenomeno ci consente di raggiungere quella forza necessaria per isolare i criminali ed escluderli dalla vita sociale. La mia esperienza professionale mi ha portato a conoscere testimoni di giustizia e vittime di ‘ndrangheta che, con encomiabile forza, hanno denunciato soprusi e violenze. Questa forza va premiata anche e soprattutto con la vicinanza della società”. Monsignor Francesco Oliva ha tratto le conclusioni della manifestazione:
<Non possiamo restare chiusi nelle chiese e nelle sagrestie. Dobbiamo entrare nelle famiglie, assumere un ruolo di guida della società, strappare i giovani dalle strade ed istruirli alla legalità. La locride paga un prezzo altissimo in termini di vite umane, ma anche di arretratezza, mancanza di collegamenti e di infrastrutture. I nostri ragazzi lasciano questa terra bellissima dopo il diploma, e non tornano più. Il fenomeno dilagante della corruzione politica allontana le persone perbene dalla partecipazione civile. Lo sviluppo – ha denunciato Monsignor Oliva – è bloccato dalla ‘ndrangheta che attecchisce perché favorita da una mentalità distorta che tocca anche i percorsi di fede. La Chiesa deve recuperare la sua credibilità e tradurre i valori cristiani in impegno civile e impegno sociale. Il passato insegna sempre – ha concluso il presule – insegna a non ripetere gli errori commessi e a guardare al futuro con maggiore fiducia>.

In basso le interviste realizzate con Monsignor Francesco Oliva e con Giovanni Gabriele.

 

“Jazz da gustare”, incontro tra cibo e musica

mina in jazzCASTIGLIONE COSENTINO(CS)-Si terrà il prossimo sabato 28 novembre, presso il teatro “Il piccolo” di Castiglione Cosentino, la quarta serata della rassegna “Jazz da Gustare”, che vede in calendario i prestigiosi nomi di artisti nazionali ed internazionali del mondo del jazz.Dopo il successo delle precedenti serate che hanno registrato anche il tutto esaurito, arriva al teatro “Il piccolo” un quintetto d’eccezione, con un progetto accattivante dedicato alla grande Mina, messo su nel febbraio dello scorso anno, dalla cantante pugliese Dee Dee Joy, che  reinterpreta in chiave jazz i più grandi successi della cantante italiana più famosa al mondo.Con lei sul palco del teatro sabato 28 novembre ci saranno Cosimo Marasco alla chitarra, Lorenzo Fontana al pianoforte, Giulio Scianatico al contrabbasso e Gianfranco Masi alla batteria.La serata  è inserita in una formula ormai ben collaudata che unisce la buona musica al buon cibo, pertanto nella stessa serata sarà possibile con il solo prezzo del biglietto, assistere al concerto e poi cenare, sempre all’interno del teatro.

Ritorna l’edizione di “Ad alto volume”

AD ALTO VOLUME 2 2013 24x50COSENZA – Si era chiusa con Nunzio Galantino, stretto collaboratore di Papa Francesco e segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, l’ultima edizione de Ad alto volume, l’iniziativa ideata da Salvatore Magarò ed organizzata dall’Associazione culturale “Più di Cento – Tana per la legalità”.
Il presule aveva presentato al pubblico il suo libro Abitare le parole.
La manifestazione torna a Castiglione Cosentino in Piazza Matteotti, nel cuore del centro storico. Questa volta sarà articolata in due serate.
Si comincia lunedì 7 settembre. Dopo i saluti del sindaco di Castiglione Cosentino Dora Lio, del sindaco di San Pietro in Guarano Francesco Cozza, della presidente della Pro Loco Mariangela Sicilia sarà presentato il volume “Lettere meridiane – cento libri per conoscere la Calabria”, di Francesco Bevilacqua. Interverrà l’autore, intervistato dal giornalista Gianfranco Manfredi.
Parteciperanno inoltre il docente universitario Renato Guzzardi e Carlo Lio, ex assessore regionale della Lombardia, originario di Castiglione Cosentino.
Gli intervalli musicali saranno curati dal giovane fisarmonicista Mario Piluso.
La rassegna si concluderà il giorno successivo, martedì 8 settembre con l’intervento di Massimiliano Capalbo che, sollecitato dalle domande del giornalista Armando Acri, presenterà il suo libro “La terra dei recinti – Perché il Sud Italia non riesce a trasformare in valore le risorse che possiede e come può farlo”.
Contribuiranno alla discussione Maurizio Nicolai, direttore del Centro Studi Ecoteam di Bruxelles, Nicola Bloise, presidente dell’Associazione Il Nibbio di Morano Calabro e l’imprenditore Guerino Preite. Intrattenimento musicale pianoforte e voce a cura del M° Giuseppe Fusaro e del soprano Alessandra Bevilcqua, dell’Istituto Musicale Donizetti di Mirto Crosia.
Entrambe le pubblicazioni sono edite da Rubbettino.
Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 20.45. In caso di avverse condizioni atmosferiche le iniziative saranno ospitate nei locali del Frantoio dei Saperi di Castiglione Cosentino.

Tiro con la Carabina, a Castiglione Cosentino il prossimo 18 luglio

11698528_107669399576844_7200729207119185009_nIl prossimo sabato 18 luglio si terrà a Castiglione Cosentino, Cs, la gara di tiro con la carabina ad aria compressa. Gara cui tutti possono partecipare, uno sport aperto a tutti di qualunque fascia di età e appartenenza di genere. Si inizia alle ore 15,00 con varie categorie a cui iscriversi: pulcini, senior, junior, ladies e tiratori. Nella serata si potranno anche degustare i prodotti tipici e locali. Previsti premi per ogni categoria. Evento promosso dalla proloco di Castiglione Cosentino

Lucia De Cicco

Il 20 marzo giornata della memoria per ricordare le vittime della mafia

CASTIGLIONE COSENTINO (CS) – «L’esercizio collettivo della memoria contribuisce a mantenere alta l’attenzione sui fenomeni criminali ed aiuta le persone che li combattono a sentirsi meno soli.
Abbiamo il dovere di coltivare la memoria di quegli uomini giusti che hanno perso la vita per il loro impegno civile al servizio della legalità e delle istituzioni e di coloro che non si sono voluti piegare alle logiche arroganti e prevaricatrici delle cosche.
Per questo, il primo atto compiuto da presidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta è stato quello di rendere omaggio alle figure di Antonino Scopelliti, Giuseppe Valarioti e Giovanni Losardo.
In maniera analoga, la prima iniziativa dell’Associazione Più di Cento sarà quella di ricordare tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta. Leggeremo i loro nomi proseguendo la significativa esperienza inaugurata nel 2012 a Reggio Calabria ed ispirata alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera su scala nazionale.
La cerimonia si svolgerà il 20 marzo prossimo nel Frantoio dei Saperi di Castiglione Cosentino alle ore 17,30.
Saranno presenti tra gli altri il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, il magistrato Eugenio Facciolla, il docente universitario Giap Parini e Alessio Cassano, presidente dell’associazione antiracket “Lucio Ferrami”.
Ascolteremo inoltre le testimonianze di Marisa Garofalo, sorella di Lea Garofalo giovane testimone di giustizia assassinata per il suo coraggio, e di Maria Avolio, vedova dell’imprenditore Lucio Ferrami ucciso per aver denunciato i propri estorsori».
Lo rende noto Salvatore Magarò, promotore dell’Associazione Più di Cento – Tana per la legalità.
«Sono determinato a non disperdere, al contrario, ad ampliare la portata del lavoro condotto nel periodo in cui ho ricoperto il ruolo di presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta. Con questo spirito ho fondato l’Associazione Più di Cento – Tana per la legalità.
Tana intesa non come quei luoghi dove si rifugiano i malviventi, ma come Tana liberi tutti dalla ‘ndrangheta».