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Fece arrestare Messina Denaro, magistrato Paolo Guido diventa cittadino onorario di Acri

ACRI (CS) – L’Amministrazione comunale di Acri ha conferito la Cittadinanza Onoraria al magistrato Paolo Guido, procuratore aggiunto di Palermo fra i protagonista della cattura di Matteo Messina Denaro lo scorso 16 gennaio. 

Questa la motivazione;
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55 anni, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia, Guido, è nato e cresciuto a Cosenza, ma è originario del centro presilano, paese natale del padre e dei nonni. 

 

 

San Demetrio Corone attende con fermento l’arrivo del Principe di Monaco

SAN DEMETRIO CORONE (CS) – E’ iniziato il conto alla rovescia a San Demetrio Corone, centro in provincia di Cosenza, che si prepara ad accogliere la visita del principe di Monaco, Alberto II Grimaldi.

La visita è in programma il prossimo 9 maggio e il principe riceverà, per l’occasione, la cittadinanza onoraria da parte della comunità albanofona.

La cerimonia sarà anche l’occasione per approfondire la curiosità legata ai rapporti tra San Demetrio Corone e i Grimaldi, un legame risalente al 1313 quando il re Roberto d’Angiò ha conferito a Ranieri I Grimaldi il titolo di “barone di S. Demetrio.

Per queste ragioni il primo cittadino di San Demetrio, Salvatore Lamirata, unitamente all’assemblea comunale, ha deliberato la concessione della cittadinanza onoraria all’illustre sovrano che nei mesi scorsi ha incontrato a Montecarlo il primo cittadino del piccolo centro del cosentino.

Fonte foto: Oggi.it

Mendicino, conferita la cittadinanza onoraria alla dirigente scolastica Assunta Morrone

MENDICINO (CS) – Se educare è una missione, Assunta Morrone ha incarnato appieno questo compito e ne ha fatto il proprio tratto distintivo. Da oggi lei, in veste di cittadina onoraria, darà lustro a Mendicino. Si è conclusa da poco, presso la sala consiliare “Falcone e Borsellino” la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria alla dirigente scolastica Assunta Morrone. Un’emozione palpabile, un clima di affetto e amicizia. «Oggi sono emozionata-dichiara il presidente del consiglio comunale Nathalie Crea. Assunta Morrone non solo è una grande amica, ma anche l’emblema di una scuola che funziona. Tutti conosciamo la sua intelligenza emotiva, è una dirigente rispettabile, trasparente, che ascolta: per questo motivo la città di Mendicino vuole legare a sé Assunta Morrone». «Do il benvenuto ad Assunta Morrone nella comunità mendicinese di cui da questa sera farà parte-annuncia il sindaco Antonio Palermo-. Assunta Morrone ha dimostrato doti umane e culturali di spessore. Grazie ai suoi progetti e alle attività formative la qualità didattica è cresciuta. Assunta vive pienamente le esperienze umane, alimenta la sua passione per la lettura e la scrittura. Ha manifestato l’interesse per il territorio nei suoi libri: le grotte della Limena ne “Eustachio Nauman. Ritorno alla grande Gravina Bianca”, e Palazzo Campagna ne “Io e Velazquez”. Questo suo essere immersa nella nostra comunità ha fatto di lei una di noi. I bambini sono la sua famiglia, a lei va il ringraziamento a nome di tutti i cittadini per la passione, il lavoro, il sapere da scrittrice e da oggi cittadina a favore della nostra comunità». Spetta al segretario comunale Bruno Rosaspina il compito di leggere l’appello e indire la votazione per il conferimento della cittadinanza onoraria, «un’onorificenza concessa per aver svolto attività di studio e di didattica che hanno dato lustro alla città di Mendicino», legge Nathalie Crea. L’assessore con delega alla Pubblica Istruzione, Irma Bucarelli, si dice onorata di dare merito ad una professionista come Assunta Morrone. «Da figlia di maestra- continua Irma Bucarelli- nutro rispetto nei riguardi della scuola che, se fatta bene, consente di avere uomini e donne coscienziose». Condivisione e intesa caratterizzano il rapporto tra il consigliere Francesca Reda e Assunta Morrone, «una intesa che si basa su quattro elementi: l’ amore per i bambini e i ragazzi; l’amore per la lettura e i libri; l’ amore per il territorio ed infine l’amore per Pantanolungo, il borgo di Carolei dove ho vissuto dopo il rientro dagli Stati Uniti», ricorda Francesca Reda. La votazione favorevole dei presenti ha concretizzato un progetto, quello del conferimento della cittadinanza onoraria, carezzato da tempo. Dopo lettura della motivazione ad opera di Nathalie Crea, e la consegna dell’attestato ad opera del sindaco, tocca alla neo cittadina Assunta Morrone prendere la parola. Visibilmente emozionata, dopo i ringraziamenti tiene una lectio magistralis  di spessore. «Quando mi è stato chiesto di cosa avrei voluto parlare ho pensato al mio lavoro, poi, pensandoci, ho deciso di voler parlare di due mie grandi passioni: la lettura e la scrittura. “La lettura per l’arte dello scrivere è come l’esperienza per l’arte di viver nel mondo, e di conoscere gli uomini e le cose”, scriveva Giacomo Leopardi. Grazie ai classici sentiamo il passato che ci sovrasta e ci attraversa, col passato diventiamo qualcuno, questo dovrebbe essere per i ragazzi una priorità». Omero, Catullo, Dante, Petrarca, Machiavelli, Manzoni, Calvino, Balzac, Hugo, Shakespeare, tanti i poeti conosciuti e i libri letti da Assunta. Libri che l’hanno segnata, formata, che l’hanno virata alla lettura del mondo e delle persone. Il miracolo della lettura di parole che prendono forma e si fanno sangue e carne. «Mi reputo fortunata perché mi approprio sempre di ciò che vedo. Qui a Mendicino ho imparato molto. Ho camminato tra i vicoli e ho sentito l’odore di buono, ho imparato ad ascoltare e ho capito quanto sia importante essere ascoltati». Un grande amore per Mendicino, un amore sbocciato anche grazie a Tonino Catalano, memoria storica mendicinese scomparsa di recente. «Mendicino è un libro all’aria aperta, si fa guardare, si fa leggere, racconta la sua storia. Grazie ai suoi abitanti sono più ricca. Ringraziarvi non sarà mai abbastanza». (Ph. Finuccia Congi)

Rita Pellicori

Cosenza, cittadinanza onoraria al questore Anzalone, al prefetto Cannizzaro e al colonnello Ferace

COSENZA – Il prossimo 13 novembre verrà conferita la cittadinanza onoraria al questore Alfredo Anzalone, al Prefetto Raffaele Cannizzaro ed al Colonnello dei Carabinieri Francesco Ferace.

Tre uomini delle istituzioni che hanno operato contestualmente a Cosenza e, ognuno dalla sua postazione, ha rappresentato per il territorio bruzio un punto di riferimento a tutela della sicurezza e della legalità. Ad Alfredo Anzalone, ex questore di Cosenza, a Raffaele Cannizzaro, già Prefetto di Cosenza e a Francesco Ferace, ex Comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, il Consiglio comunale conferirà la cittadinanza onoraria in una seduta ad hoc convocata dal Presidente Pierluigi Caputo per lunedì 13 novembre, alle ore 17. Le proposte di cittadinanza, già vagliate dalla competente commissione consiliare, sono state avanzate rispettivamente dal consigliere comunale Gisberto Spadafora, dalla consigliera Alessandra De Rosa e dall’assessore Michelangelo Spataro.

Alfredo Anzalone è stato Questore di Cosenza da giugno 2010 fino all’estate del 2014, quando si è spostato a Salerno. Nel 2016, la nomina a Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, sette in tutta Italia; attualmente è Questore a Potenza.

Raffaele Cannizzaro è stato Prefetto di Cosenza dal 2011 fino all’estate del 2013, subito dopo a Catanzaro e ad Ancona; attualmente è Prefetto a Perugia.

Il Col. Francesco Ferace ha guidato l’Arma Carabinieri di Cosenza dal 2010 al 2013 per spostarsi poi a Roma, alla guida del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria.

Ranieri cittadino onorario di Catanzaro: «Mi sento un catanzarese»

ranieri1CATANZARO – «Non mi aspettavo tutto questo entusiasmo, sono emozionato». E’ quanto detto da Claudio Ranieri, allenatore del Leicester, squadra vincitrice della Premier League, parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine della cerimonia in Consiglio comunale per il conferimento della cittadinanza onoraria.
«Sono orgoglioso – ha spiegato il tecnico romano – di questo riconoscimento. Mi sento un cittadino di Catanzaro, città alla quale sono molto legato per il bel periodo in cui ho militato nella squadra di calcio di questa città. Quella squadra vinceva perché eravamo un gruppo di amici, così lo sono oggi i ragazzi del Leicester».
Il sindaco, Sergio Abramo, ha sottolineato «il legame che Ranieri ha mantenuto in tutti questi anni con Catanzaro e con i suoi vecchi compagni di squadra. Il suo comportamento, in campo e fuori, é sempre stato improntato a lealtà sportiva e correttezza».

Ad accogliere Ranieri davanti il Comune, insieme ad una gran folla, tutti i suoi ex compagni del Catanzaro.

Cosenza conferisce la cittadinanza onoraria ad Arnaldo Caruso per la sua scoperta del vaccino contro l’AIDS

COSENZA – Il Consiglio comunale, riunitosi sotto la Presidenza di Luca Morrone, ha conferito ieri sera  all’unanimità dei presenti (16 consiglieri) la cittadinanza onoraria al Prof.Arnaldo Caruso, direttore della Scuola di Specializzazione in microbiologia dell’Università di Brescia e dirigente responsabile dell’Unità Operativa di Laboratorio di virologia ed indagini microbiologiche del presidio “Spedali Civili” della città lombarda.
Questa la motivazione contenuta nella pergamena che al termine della seduta del Consiglio Comunale è stata consegnata nelle mani del prof.Caruso: “per il conseguimento di alti meriti scientifici nel campo della ricerca e per aver contribuito, con la scoperta del vaccino terapeutico AT20 anti-HIV, ad indirizzare un fascio di luce nel buio dell’AIDS ridando fiducia e speranze concrete all’umanità intera”.
Appena ricevuta l’onorificenza, che si va a sommare agli innumerevoli riconoscimenti ricevuti anche in ambito internazionale dove è considerato una vera eccellenza nel campo della ricerca scientifica, il prof.Arnaldo Caruso ha ringraziato l’Amministrazione comunale, il Vicesindaco Luciano Vigna, che ha rappresentato il Sindaco Mario Occhiuto, assente perché impegnato a Torino all’Assemblea generale dell’Anci, nella sua qualità di Presidente della Commissione Mezzogiorno, e la commissione cultura di Palazzo dei Bruzi che, attraverso il consigliere Mimmo Frammartino ha proposto all’assemblea cittadina il conferimento della cittadinanza.
Senza rinunciare al suo simpatico sense of humour, il prof.Caruso ha esordito scherzando sul fatto che spesso gli arnaldo carusoè capitato in passato di essere ricordato in città, più che per i suoi meriti scientifici e per le sue scoperte rivoluzionarie, per essere il come il fratello del penalista cosentino Franz Caruso. “Chissà – ha ironicamente commentato l’eccellente ricercatore – se stavolta, dopo questo riconoscimento che viene dalla mia città, ci sarà qualcuno che dirà a mio fratello Franz : “ma tu sei il fratello di Arnaldo?”. E lo dice adoperando il dialetto cosentino.
Quella di conferirgli la cittadinanza onoraria è stata definita da Arnaldo Caruso  “una scelta coraggiosa e illuminata. La città di Cosenza ha voluto riconoscere un valore importante allo studio e alla ricerca, un valore che sfugge a molti, perché il più delle volte la ricerca è lasciata a se stessa. Invece, in Italia c’è tanta ricerca di grandissimo livello, ma quel che manca sono i mezzi. Si pensi che il mio più giovane ricercatore ha 45 anni e il mio più giovane collaboratore ospedaliero 52.
Se a 40 anni – diceva il mio mentore Adolfo Turano – sei ancora sulle provette non va bene. A quell’età devi essere già nella condizione di comandare. Anche se poi all’anziano ricercatore va riconosciuta la capacità di saper formare i giovani”.
Ed è ai giovani del suo gruppo di ricerca, in cui spiccano 5 calabresi, giovani della sua Cosenza e della provincia, che il prof.Caruso dedica la cittadinanza onoraria.
“Tutti giovani in gambissima – ha detto – che fanno la ricerca con la R maiuscola. Sono loro che realizzano i miei sogni. Quando fui rifiutato dalla nostra Università, fu quasi un bene – ricorda – E aggiunge: “non avrei potuto realizzare qui quello che ho realizzato a Brescia e in America. Il mondo è ormai globalizzato. Potrei tornare qui solo se ci saranno le possibilità e se questa terra riuscirà a capire che bisogna creare delle infrastrutture valide e che i giovani vanno reclutati in base al curriculum e alle loro effettive capacità. Quando si parla di fuga di cervelli, bisogna considerare che   c’è un cervello che va a migliorarsi e un cervello non è mai in fuga. E’ inutile richiamarli. Ognuno segua la sua strada. Bisognerebbe dare più soldi alla ricerca, alla cultura e ai nostri giovani che fanno moltissimi sacrifici. Si pensi che i cinque del mio gruppo di ricerca non hanno ancora un posto fisso”.
Prima di chiudere il suo intervento che ha suggellato la seduta del Consiglio comunale, il prof.Caruso indirizza un saluto a chi sta in platea: ci sono gli amici del circolo dei sub (sua la passione per la pesca subacquea) e le compagne e i compagni di scuola e, ovviamente i familiari.
“Non vi dico che sono in qualche modo commosso ed emozionato, ma la presenza qui di Gianfranco Merizzi (Presidente della Medestea, la casa farmaceutica che produce il vaccino anti-HIV scoperto da Caruso)  non può che essere premiata da tutti voi. Se sono qui,  lo devo anche a lui e tutto per un sogno e per una scommessa d’azzardo che lui ha deciso di fare. Spero che sia stato ripagato da questi successi.Ho avuto tanti premi – conclude – ma questo è un premio che resterà sempre nella mia memoria”
E chiude citando  Gabriel Garcia Marquez e il suo “L’amore ai tempi del colera”.Un personaggio del romanzo di Gabo parla del ricordo del cuore. Quello di Arnaldo Caruso coincide con la sua città. “Cosenza è la città più bella del mondo- e chiude veramente – e questo è il riconoscimento più bello del mondo”.
La seduta era stata aperta dal Presidente Luca Morrone che nel dare il benvenuto al prof.Caruso ne aveva ricordato gli eccellenti risultati nel campo della ricerca.

Cittadinanza onoraria per Giuseppe D’Agostino

www.prolocogirifalco.it
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GIRIFALCO(CZ)-Si terrà domani , alle ore 11 nella sala consiliare del Comune di Girifalco, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Giuseppe D’Agostino, decano dei giornalisti calabresi. Il professore D’Agostino ha trascorso a Girifalco gli anni della sua formazione culturale e professionale mantenendo saldo il legame con la cittadina. A 18 anni, dopo aver seguito un corso di giornalismo, ha iniziato a scrivere proprio da Girifalco per il quotidiano il “Messaggero”. D’Agostino, nato nel 1932 a Monterosso Calabro, nel vibonese, è residente a Catanzaro dove continua ad esercitare la professione giornalista avviata nel 1957 con la fondazione de “Il Popolo Calabrese” uno dei periodici italiani più longevi, e dell’agenzia “Premi Mostre e pubblicazioni”, collaborando al contempo con importanti quotidiani, per la Rai e alcune televisioni regionali.Nel corso della cerimonia, il professore D’Agostino ricorderà, insieme all’amministrazione comunale, alcuni personaggi illustri di Girifalco.

Cittadinanza onoraria al decano dei Giornalisti Calabresi, Giuseppe D’Agostino

giuseppe d'agostinoGIRIFALCO (CZ) – Si terrà martedì 6 ottobre alle ore 11 nella sala consiliare del Comune di Girifalco la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Giuseppe D’Agostino, decano dei giornalisti calabresi. Il professore D’Agostino ha trascorso a Girifalco gli anni della sua formazione culturale e professionale mantenendo saldo il legame con la cittadina.
A 18 anni, dopo aver seguito un corso di giornalismo, ha iniziato a scrivere proprio da Girifalco per il quotidiano il “Messaggero”. D’Agostino, nato nel 1932 a Monterosso Calabro, nel vibonese, è residente a Catanzaro dove continua ad esercitare la professione giornalista avviata nel 1957 con la fondazione de “Il Popolo Calabrese” uno dei periodici italiani più longevi, e dell’agenzia “Premi Mostre e pubblicazioni”, collaborando al contempo con importanti quotidiani, per la Rai e alcune televisioni regionali.
Nel corso della cerimonia, prevista per martedì, il professore D’Agostino ricorderà, insieme all’amministrazione comunale, alcuni personaggi illustri di Girifalco.

M5S #IoStoConNinoDiMatteo

RENDE (CS) #IoStoConNinoDiMatteo. Questo il grido che si sta alzando, sui social network e non solo, dai molti cittadini che vogliono esprimere vicinanza e solidarietà al Magistrato Nino Di Matteo, dopo le notizie delle gravi intimidazioni e minacce di morte ricevute dai capi di Cosa Nostra. Di Matteo ha indagato sulle stragi in cui sono stati uccisi i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e le loro scorte, oltre che sugli omicidi di Rocco Chinnici e Antonino Saetta. Attualmente è pubblico ministero in numerosi processi a carico di mafiosi e si sta occupando dei casi riguardanti i rapporti tra mafia, politica e istituzioni, come una delle pagine più indegne della storia Repubblicana: “la trattativa Stato/Mafia”. Sono terribili e agghiaccianti le parole intercettate al boss corleonese Totò Riina, nel cortile del carcere milanese di Opera: “Io dissi che lo faccio finire peggio del giudice Falcone, perché questo Di Matteo non se ne va, ci hanno chiesto di rinforzare, gli hanno rinforzato la scorta. E allora se fosse possibile a ucciderlo, un’esecuzione come eravamo a quel tempo a Palermo”. Riina e “Cosa Nostra” vogliono morto il giudice Nino Di Matteo, senza giri di parole. E numerosi pentiti hanno confermato che il superlatitante Matteo Messina Denaro ha ordinato da tempo l’assassinio del magistrato. Pare, inoltre, che almeno una parte del tritolo sarebbe arrivato in Sicilia proprio dalla nostra Regione, la Calabria.

m5sr

Abbiamo chiesto all’Amministrazione Manna e a tutti i Consiglieri della nostra città, quindi, di poter esporre uno striscione “Noi stiamo con Nino Di Matteo” all’entrata del Palazzo Comunale e di attivarsi per il conferimento a Di Matteo della cittadinanza onoraria di Rende, per il contributo dato con la propria opera alla promozione della legalità e alla crescita civile dello Stato, esprimendo con questo gesto piena solidarietà, senso civico e morale di una comunità che intende rendere omaggio ad un uomo, simbolo di un’Italia che con dedizione, impegno e senso del dovere, porta avanti il proprio lavoro di ricerca della verità, nonostante le violente pressioni a cui lui ed i suoi familiari sono sottoposti. È nostro dovere coltivare la passione civile ed evitare di adeguarci alla deriva prevalente di un Paese sempre più indifferente alla giustizia, insofferente alla verità, all’indipendenza della Magistratura ed alla tutela vera dei valori costituzionali. La solidarietà e la cittadinanza onoraria al giudice Nino Di Matteo, rientra nella logica di non lasciare soli i servitori dello Stato che svolgono con diligenza il proprio lavoro, ed è un atto dovuto per l’attività che sta svolgendo ed i rischi a cui è esposto, la massima attenzione e vicinanza da parte dei cittadini e delle istituzioni. Riteniamo che ogni Comune italiano abbia il dovere di mandare un messaggio forte, chiaro ed inequivocabile di grande vicinanza e sostegno e chiediamo a tutte le coscienze civili e democratiche del Consiglio Comunale, di non lasciare solo questo coraggioso magistrato e di sostenere la mozione, mettendo da parte bandiere ed appartenenze politiche.

 Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende

Cittadinanza onoraria alla seconda generazione

Reggio Calabria: palazzo San Giorgio sede del ComuneREGGIO CALABRIA – Un segno importante di integrazione arriva dall’Amministrazione comunale di Reggio Calabria, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, che ha conferito la cittadinanza onoraria a 1.014 bambini, figli di cittadini migranti nati in Italia e residenti nella Città dello Stretto.

L’assessore comunale alle Politiche sociali, welfare e famiglia, Giuseppe Marino, ha presentato e illustrato la delibera nel corso dell’ultimo consiglio comunale.