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Il Cleto Festival? Quest’anno non si farà. Ecco perché

CLETO (CS) – «Quando nel 2011 abbiamo dato vita al Cleto Festival, la nostra unica motivazione era quella di mostrare che anche un piccolo comune calabrese, sconosciuto da tutti e da tutto, grazie ad attività culturali pensate per il luogo, sarebbe potuto diventare un punto di riferimento culturale per l’intera regione.  Alla base di tutto, il recupero di una comunità, tutela del bene comune, cooperazione e puro volontariato».

E’ quanto si legge in un comunicato stampa de La Piazza, il laboratorio socio culturale di Cleto che spiega i motivi per cui l’edizione 2019 del Festival non si terrà. 

«Grazie a tutto questo siamo riusciti a realizzare per otto anni consecutivi l’evento, senza mai porci la problematica della mancanza di finanziamenti pubblici, superando problemi organizzativi di ogni genere e assumendoci responsabilità che in alcuni casi non erano neanche di nostra competenza.
Nella nostra più totale autonomia abbiamo affrontato queste otto edizioni, supportati solo e soltanto da quella parte di comunità che ha collaborato, i volontari, le aziende che ci hanno sostenuto, gli artisti, gli ospiti, i partners e nessun altro. Senza l’aiuto di tutte queste realtà nulla avrebbe preso vita.
Un’idea nata dal basso, condivisa e partecipata, basata sulla semplicità delle cose e la riscoperta della bellezza. Progetto che purtroppo lo scorso anno, a causa di questioni di sicurezza legate ad alcuni immobili pericolanti (come riportato dalle numerose ordinanze comunali considerate pericolose per l’incolumità pubblica) abbiamo deciso di spostare, individuando nuove location e costringendoci (a malincuore) a stravolgere l’intero festival, azione che ha fatto perdere all’evento la sua entità, le sue origini e la sua anima: Il Borgo! Il motivo di realizzarlo privandolo della sua entità, è servito per contribuire alla lotta intrapresa da parte dell’ente verso i privati responsabili delle mancate manutenzioni, e per cercare di sensibilizzare ancora di più la questione tutela del borgo. Purtroppo la lentezza delle azioni di ripristino, le poche informazioni sul quadro completo del centro storico, vista la portata dell’evento, hanno materializzato una mancanza di elementi che hanno influito notevolmente sulla nostra tranquillità organizzativa, rallentando di molto l’avvio della nona edizione Cleto Festival. Falso chi dichiara che la causa dipende dalle rigide regole del decreto sicurezza (abbiamo realizzato due edizioni con il decreto sicurezza in vigore) lo stesso, con l’ultima circolare di luglio 2018, è stato anche attenuato. Falso chi pensa che le cause siano legate ad una questione economica, ancora più falso chi crede che la nostra indipendenza abbia un prezzo e che il progetto sia in vendita.
Ci dispiace, ma chi pensa tutto questo non ha minimamente idea cosa sia il Cleto Festival.
Un evento che funziona ed è possibile realizzare solo e soltanto perché impiega circa 9/10 mesi di lavoro organizzativo, nei quali si avvia la ricerca degli artisti da coinvolgere, i contatti con gli ospiti, lo sviluppo di progetti a tema e tanto altro, tutto questo per realizzare la nostra idea di festival».

«Mai così tardi, mai così amareggiati».

«Non essendoci condizioni ottimali e non volendo ancora una volta togliere la dignità al festival che nasce nel borgo e per il borgo, abbiamo deciso di mettere in pausa il progetto fino a quando non si ripresenterà quella tranquillità per poter proporre la nostra idea di festival; le visite del borgo, la passeggiata sonora, le performance al castello, gli eventi nei vicoli e nelle piazzette e tutto il resto. Scusateci ma abbiamo bisogno di tutelare il nostro operato, i nostri anni di investimento di energie, di forza lavoro, e soprattutto di idee. Il festival non si svaluta, il festival non si vende. Stanchi di elemosinare per poter realizzare, stanchi che il nostro operato venga continuamente sminuito e stanchi di dover trovare sempre le soluzioni alle problematiche che non ci competono. Questo non significa che l’associazione La Piazza si ferma, anzi, continuerà ad operare con molti progetti già in cantiere e in programma anche per questa estate.
Nei prossimi mesi saremo in giro per la Calabria, ospiti in vari appuntamenti per raccontare la nostra esperienza, a testimoniare il progetto e a confrontarci con tante realtà per continuare a coltivare la rete culturale di cui facciamo parte. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto negli anni e continueranno a farlo in quelli futuri e ricordate, non è un addio, ma un semplice e cosciente arrivederci! Le pause servono e hanno un senso, per capire, migliorare e per poi ricominciare».

Peppe Voltarelli approda al Cleto festival

Peppe VoltarelliCLETO (CZ) – Dopo aver toccato le principali città italiane, il nuovo progetto di Peppe Voltarelli arriva anche a Cleto domani, dove rivisiterà alcuni brani di Otello Profazio, insignito quest’anno del Premio Tenco. Lo spettacolo intende ricreare sul palco l’atmosfera dei vecchi racconti in musica dei cantastorie. I brani più rappresentativi del repertorio dell’ultimo dei cantastorie, rivisitati dal più estroso e originale dei crooner di casa nostra, come tessere di un mosaico convergono nella rappresentazione dolente e stralunata di un Sud assunto come metafora di una condizione più generale dove l’epica lascia presto il passo all’ironia per cantare, a passo di danza, la delusione amara di un presente eternamente eguale a se stesso.
L’ultimo lavoro di Voltarelli  risponde all’intento di rivendicare le proprie origini e denunciare l’ attualità della ‘questione meridionale”, intenti e propositi che si legano alla perfezione con l’anima di Cletofestival, un progetto culturale nato dal basso, ideato e costruito pezzo dopo pezzo da ragazzi e ragazze che vivono il territorio, ne riconoscono i punti di debolezza ma anche le numerose potenzialità. Ideato dall’associazione La Piazza nell’estate del 2011 il festival promuove la buona cultura calabrese tramite l’arte in tutte le sue forme, trasformando le strade del borgo in una vetrina culturale di grande rilievo.

 

Il Borgo di Cleto rinasce con il “Cleto Festival”

visita guidata borgoCLETO (CS) – Può un Festival culturale far rivivere un borgo quasi abbandonato e farlo diventare ambita meta di turisti e visitatori provenienti da ogni parte? Ebbene sì! Il Cleto Festival nasce nel 2011 tra l’incredulità degli stessi organizzatori che nel corso degli anni hanno visto notevolmente incrementare il numero di presenze e di estimatori. Manca poco al via della quinta edizione dell’ormai consueto evento che rappresenta un importante momento di crescita culturale sia per Cleto che per l’intera Regione Calabria. L’appuntamento è fissato, come sempre, dal 19 al 21 Agosto. Una tre giorni di incontri e dibattiti sui grandi temi della valorizzazione del patrimonio culturale , di dialoghi, di proiezione di documentari internazionali e soprattutto di visite guidate e itinerari alla scoperta dell’antico borgo di Cleto. L’iniziativa vuole essere anche momento di socializzazione infatti non mancheranno mostre fotografiche, mercatini, spettacoli teatrali e street food. «Abbiamo pensato – spiega Ivan Arella Presidente dell’ Ass. La Piazza – di fare in modo che il Festival sia anche un mezzo per far conoscere il borgo antico al fine di animare con coscienza la parte antica di Cleto. È per questo che il fulcro sarà la parte storica del paese: è qui che verranno messe in scena le rappresentazioni teatrali, le mostre, gli incontri, i mercatini e i concerti; il tutto legato da un filo conduttore. Si prospetta, quindi, un movimento circolare di pubblico che si sposterà nei vicoletti e piazzette del borgo. Così strutturato, l’evento darà la possibilità di apprezzare al meglio il nostro centro storico. Un’altra novità di quest’anno è l’utilizzo, come location degli spettacoli, di terrazzi dei palazzi privati; vogliamo in questo modo sottolineare la partecipazione cittadina all’evento e l’importanza che questa riveste anche in termini di coesione sociale». Oltre all’associazione La Piazza, a promuovere l’evento sono presenti numerose associazioni che si sono rese disponibili per animare il borgo di Cleto, in primis Libera ed Emergency. Il Cleto Festival vuole essere un momento di crescita civile, legato all’impegno sociale. È importante che anche in un momento di crisi si riesca a realizzare questo tipo di progetti che realmente danno una spinta in avanti al territorio. È vero che i problemi di un comune come Cleto non si risolveranno solo con il Festival, ma è altrettanto vero che bisogna sradicare l’idea che questo paese stia morendo. La parola d’ordine dei ragazzi dell’associazione è che anche grazie a questi eventi si può rimettere in moto una comunità.