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Cibo sintetico: mezzo milione le firme raccolte al Villaggio Coldiretti Cosenza

COSENZA – Soddisfazione della Coldiretti poiché  tra i punti del Consiglio dei Ministri c’è  il Disegno di legge Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”.Lo schema di disegno di legge del Governo contro il cibo sintetico risponde alle richieste di mezzo milione di italiani che hanno firmato la petizione promossa da Coldiretti per salvare il Made in Italy a tavola dall’attacco delle multinazionali, sottoscritta anche dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.

Le firme a supporto della nuova normativa, che hanno registrato al Villaggio Coldiretti  Cosenza un boom di adesioni,  sono state raccolte lungo tutto il Paese da Coldiretti insieme a Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia. La petizione ha ricevuto l’adesione anche di altri Ministri e Sottosegretari, Parlamentari nazionali ed europei, Governatori tra cui il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto , tanti sindaci Sindaci, personalità della cultura dello sport e dello spettacolo, rappresentanti istituzionali di Regioni tra cui l’assessore Gallo, e Province, imprenditori e diversi Vescovi.

Dopo l’autorizzazione per il consumo umano concessa dall’autorità alimentare americana Fda ai filetti di “pollo” creati in laboratorio dalla Upside Foods e a quelli della GOOD Meat, il rischio è una diffusione anche nell’Unione Europea dove già quest’anno – denuncia la Coldiretti – potrebbero essere introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue. Dopo la carne la sperimentazione si è estesa al pesce ed al latte mettendo a rischio la naturalità degli alimenti piu’ presenti nella dieta. “Ringraziamo il Governo per aver accolto il nostro appello a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy e la stessa democrazia economica” .

Le  bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. La verità è che non si tratta di carne ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali. Al Cibus di Parma nello spazio della Coldiretti al Padiglione 5 – Stand I004, ci sarà la rassegna delle tipicità nazionali messe a rischio dai cibi sintetici.  Il contributo della produzione agroalimentare Made in Italy, di cui la Calabria è un pezzo importante, alle esportazioni e alla crescita del Paese potrebbe essere nettamente superiore con un chiaro stop alla contraffazione alimentare internazionale

In Calabria aiuti alimentari per oltre 18mila bambini. Al villaggio Coldiretti di Cosenza parte la spesa sospesa

COSENZA – La punta dell’iceberg del disagio minorile in Calabria che purtroppo  si associa alla povertà educativa  è la presenza di oltre 18mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno avuto addirittura bisogno di aiuto per bere il latte o mangiare a causa di situazioni di povertà. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati sugli aiuti alimentari distribuiti con il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). 

La povertà alimentare ed educativa tra i minori – sottolinea la Coldiretti – è cresciuta per effetto della pandemia e della guerra con l’aumento dell’inflazione che ha colpito duramente la spesa e messo in difficoltà un numero crescente di famiglie con un balzo del 12% degli under 15 anni costretti a ricorrere agli aiuti per mangiare. In Calabria  sono salite complessivamente a oltre 100mila le persone indigenti che sono costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari che – sottolinea la Coldiretti – hanno aiutato tra le categorie più deboli tra i quali i bambini sotto i 15 anni ma ci sono anche tanti anziani sopra i 65 anni, e  migranti stranieri.

La Calabria che sa accogliere, ha saputo mettere in moto la macchina della solidarietà per contrastare la povertà – conclude la Coldiretti – è cresciuta la sensibilità che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire dall’iniziativa della Spesa sospesa dei mercati contadini di Campagna Amica che avrà una grande rilevanza al Villaggio Coldiretti che si terrà a Cosenza da venerdì 10 a domenica 12 marzo p.v. dove si raccoglieranno  frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% di alta qualità e a chilometri zero, che saranno donati ai più bisognosi.

Coldiretti Calabria: cosa cambia con la nuova Pac 2023-2027. Incontro informativo

COSENZA – La Nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC)  2023-2027 cos’è e come cambia, cosa bisogna fare e quale sarà l’impatto sui pagamenti diretti alle imprese agricole.  Un tema di grande interesse per gli agricoltori. Di questo si parlerà in un incontro formativo/informativo organizzato da Coldiretti Calabria, che si terrà a Palazzo Gagliardi in via Garibaldi,8 mercoledì 8 febbraio p.v. alle ore 16.00 a Vibo Valentia.   “Vogliamo – commenta Giovanni Cipolla responsabile regionale della PAC e del PSR Calabria – far  cogliere alle aziende  tutte le opportunità offerte dalla nuova Politica Agricola Comune e quindi sui nuovi meccanismi di applicazione della PAC e le modalità di pagamento diretto”.

Parteciperanno Giuseppe Porcelli  vice presidente Coldiretti Vibo- Catanzaro-Crotone, Maria Limardo e Corrado Maria Carmosino rispettivamente sindaco e assessore agricoltura del comune di Vibo Valentia, Pietro Bozzo  direttore Coldiretti Interprovinciale, Giovanni Cipolla responsabile regionale Pac e Psr. Dopo aver ascoltato gli agricoltori, concluderà Fabio Borrello Presidente Interprovinciale Coldiretti di CZ-KR-VV. La nuova Pac – ricorda Coldiretti – introduce un sistema di 5 pagamenti: pagamento base, ecoschemi, ridistributivo, giovani agricoltori e sostegno accoppiato. Le risorse finanziarie sono le stesse della Pac precedente  ma ci sono agricoltori che avranno un aumento dei pagamenti ed altri agricoltori che avranno una diminuzione, perché la nuova Pac è più selettiva serve impiegare al meglio le risorse a disposizione, da utilizzare fino all’ultimo. “L’obiettivo – precisa Fabio Borrello – è quello di costruire con gli agricoltori, una Pac “a misura d’impresa”, un’esigenza ancor più impellente nell’attuale congiuntura economica, con le aziende alle prese con costi in forte aumento, speculazioni sui mercati e anomalie climatiche. Sono varie le opportunità per le diverse tipologie di imprese – aggiunge Borrello- che si adattano pure a tante nostre realtà, comprese quelle più marginali e di montagna dove alcuni comparti, come quello zootecnico, giocano un ruolo fondamentale e meritano grande attenzione”.

Coldiretti Calabria: “Calo in agricoltura: rischiano 1/3 delle aziend

COSENZA – In controtendenza all’andamento generale, il valore aggiunto cala solo per l’agricoltura che fa registrare una riduzione dell’1,1% e in Calabria si teme sia ancora maggiore, rispetto al trimestre precedente e un calo dello 0,9 rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai conti economici nazionali dell’Istat per il secondo trimestre 2022 che registra un tasso di variazione del Pil del Paese in valori concatenati in aumento dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del 2021. Il risultato – sottolinea la Coldiretti – conferma che oltre 1/3 delle aziende agricole (34%) si trova costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo mentre più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività secondo il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) .

L’agricoltura soffre tremendamente per una serie di fattori produttivi. Si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. “Non c’è tempo da perdere e bisogna intervenire subito, ad ogni livello, sui rincari dell’energia che mettono a rischio quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che fino a oggi le imprese hanno  assicurato e con essi l’approvvigionamento delle famiglie che già devono affrontare insostenibili aumenti dei prezzi.

Effetto valanga sui prezzi nelle scaffale. Coldiretti Calabria: “Preoccupano rincari di autunno”

CATANZARO – Il caro energia si scarica a valanga sul carrello della spesa con rincari che ad esempio vanno dal 34% per il burro al 15% per le uova. E’ quanto emerge dallo studio della Coldiretti che ha stilato la black list degli aumenti sullo scaffale sulla base delle rilevazioni Istat sull’inflazione ad agosto 2022, che con un valore del +8,4% ha raggiunto il record dal 1985 mentre i beni alimentari salgono addirittura del 10,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A far segnare i maggiori rincari sono i prodotti di base dell’alimentazione delle famiglie che subiscono gli effetti dell’aumento dei costi energetici e di produzione alimentati dalla guerra in Ucraina, abbinati al caldo record e alla siccità, che – sottolinea la Coldiretti – costringono i consumatori a tagliare gli acquisti soprattutto tra le famiglie più deboli che stanno aumentando sempre di più. A tutto questo che già stiamo toccando con mano Coldiretti aggiunge che in autunno, senza interventi tempestivi ci sarà una forte impennata dei costi  per aziende agricole, frantoi e serre.

Siamo ancora a macine chiuse nei frantoi ma Coldiretti Calabria calcola un aumento di almeno del 220% dei costi di produzione per comparti importantissimi per l’economia agricola calabrese come l’olivicoltura, l’orticoltura in serra, la floricoltura. Senza tenere in considerazione  -prosegue Coldiretti – i costi per l’imbottigliamento dell’olio, il vetro, i tappi, i contenitori di latta e la logistica. Diversi frantoi – riferisce Coldiretti Calabria – potrebbero non aprire e questo si ripercuoterebbe inevitabilmente sull’annata olivicola che penalizzerà inevitabilmente i produttori.

Quindi, corrono i prezzi sia per le famiglie ma colpiscono duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne – denuncia la Coldiretti – dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben oltre 1/3 si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Aumenti che riguardano l’intera filiera del cibo con costi indiretti che – evidenzia Coldiretti – vanno dal vetro rincarato di oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, al tetrapack con un incremento del 15%, dal +35% delle etichette al +45% per il cartone, dal +60% costi per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al +70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti. Davanti ad un quadro del genere – conclude Coldiretti – bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende, stalle, l’economia agricola e agroalimentare  e strutturali per programmare il futuro. Domani potrebbe già essere molto tardi e questo impoverirebbe ancora di più il tessuto economico della nostra regione.

Coldiretti Calabria:”crollo temperature, a rischio l’agricoltura”

 

CATANZARO – Il colpo di coda inverno dopo l’anticipo di primavera colpisce anche la Calabria. Il brusco abbassamento delle temperature anche di oltre dieci gradi che abbiamo registrato nella nostra regione con l’arrivo del gelo compromette la produzione di ciliegi, albicocchi, peschi e mandorli che con una primavera in anticipo sono già fioriti ma ad essere colpiti sono anche gli ortaggi coltivati come lattughe, carciofi, cavoli, verze, e broccoli. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ondata improvvisa di gelo artico che si è abbattuta sulle coltivazioni anche con nevischio a bassa quota.   L’ondata di gelo – sottolinea la Coldiretti – arriva infatti dopo un mese di febbraio segnato da temperature superiori di 2,2 gradi la media del periodo, secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr, che hanno favorito il risveglio della vegetazione che è ora evidentemente è più sensibile al grande freddo.  L’abbassamento della colonnina di mercurio– precisa la Coldiretti – provoca danni gravissimi con la perdita della futura produzione di frutta e verdura ma lo sbalzo termico ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha causato nell’ultimo  decennio danni per  svariati milioni di Euro tra cali della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.  L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è infatti l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato nel presente e nel futuro a contrastarli.

Calabria e Marocco in cucina insieme: show gastronomico a Sellia Marina

“La cucina è cultura e scambio”.Con questo slogan, domani venerdì 23 ottobre a partire dalle ore 10,30, nella Fattoria didattica “Il Bruco d’Oro” di Sellia Marina, le agrichef di Campagna Amica si esibiranno individualmente, nella preparazione di ricette della tradizione calabrese, mentre le donne della comunità magrebina prepareranno pietanze tipiche, come “cous cous” e “tajine”, utilizzando prodotti del mercato di Campagna Amica.

La cucina quindi si apre e diventa un luogo di interscambio di pratiche gastronomiche e culturali, andando a rafforzare l’identità alimentare e a dare forme più definite nel momento in cui un prodotto o una ricetta si confrontano con culture e regimi diversi, condividendo così “gusti” apparentemente lontani e creando elasticità comunicativa e ricchezza nel percorso identitario della vita di ogni individuo.

Nel corso dell’iniziativa, Donne Impresa Coldiretti Calabria con la Responsabile Regionale, Maria Antonietta Mascaro e la Cooperativa Sociale Donne Oltre l’Occidente, rappresentata dal suo Presidente Latifa Azri, sigleranno un protocollo d’intesa per intraprendere un percorso condiviso di integrazione e interscambio culturale, che mira alla buona accoglienza soprattutto in un momento difficile come quello attuale, guardando anche oltre la necessità di assicurare il soddisfacimento dei bisogni primari per riscoprire, nella ricerca delle condizioni una equilibrata inclusione sociale, attraverso la bellezza e la generosità del mondo rurale . Nel corso dell’iniziativa, sarà garantito il rispetto delle norme in vigore anticontagio.

Franco Aceto nuovo presidente Coldiretti Calabria

COSENZA – Dopo aver promosso e accompagnato il rinnovo dei dirigenti Coldiretti ai vari livelli immettendo nella Coldiretti “linfa nuova” con tanti e motivati giovani agricoltori che sono stati in questi anni al centro del suo impegno sindacale, Pietro Molinaro dopo 14 anni lascia la presidenza di Coldiretti Calabria, organizzazione che ha reso forte e autorevole.

Indubbiamente Molinaro, sempre in maniera lucida e appassionata, valorizzando un gioco di squadra, ha ottenuto grandi vittorie e lascia impronte indelebili nella storia dell’agricoltura regionale e nazionale.

La rigenerazione dei Consorzi di Bonifica e la progettualità costruita ne è solo una delle tante testimonianze.  Gli slogans più caratterizzanti come :  “la Calabria bella che piace e vince”,  “Antica, Autentica e Accogliente” “Non lasciamo sola Rosarno…coltiviamo gli stessi interessi” sono l’esempio di una genuina visione di presente e futuro. Srotolare il nastro delle sue mille battaglie, del suo essere presente sempre in ogni circostanza e dovunque, di andare preparato ad ogni incontro di esercitare una leadership  indiscussa, di sentire quotidianamente i soci e le imprese dell’agroalimentare  e di sapere rappresentare gli interessi  in modo anche graffiante con cuore e impegno, è esercizio che, la Coldiretti Calabria, consegna agli “storici” ma anche alle tantissime persone che ha incontrato. Ha dato e comunque continuerà a dare da contadino e sindacalista alla società un contributo di enorme fascino: una azione basata su intuizioni fulminanti e intrisa di una conoscenza diretta e incredibilmente dettagliata dei dati e dei fatti rilevanti e al tempo stesso un interesse intenso per gli aspetti sociali ed economici.  Molinaro ha intuito prima degli altri le soluzioni per gli agricoltori che ha scritto sempre con la A maiuscola.

L’assemblea regionale ha eletto nuovo presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto, ingegnere di 53 anni, titolare insieme al fratello, del più grande allevamento di bovini da latte calabrese oltre che di una estesa superficie investita a kiwi e vite da vino.

«Ringrazio  – ha detto dopo l’elezione – quanti hanno riposto fiducia sulla mia persona, mi impegnerò  – ha proseguito – al fine di non deludere le attese continuando nel solco fino ad oggi tracciato dall’amico e grande Presidente Pietro Molinaro, a cui devo la mia crescita sindacale e che ringrazio in modo particolare per il lavoro svolto e l’importante ruolo e la marcia in più che ha saputo imprimere alla ColdirettiCalabria aumentandone la reputazione, facendoci tutti appassionare e rendendoci protagonisti. Svolgerò con il massimo impegno l’attività politico-sindacale che l’importante ruolo richiede. Il principio che dovrà continuare a guidarci,  – ha concluso – è la tutela e valorizzazione al massimo delle nostre imprese e il loro reddito e di conseguenza lo sviluppo del territorio».