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Concorso Oscar Green, il 27 luglio la finale

ACRI (CS) – I giovani e il lavoro in agricoltura, le idee, le innovazioni e le prospettive di uno dei settori più dinamici dell’economia. Mercoledì 27 luglio ad Acri, dalle ore 10,30, nell’agriturismo “Biosila” di contrada Filicuzzi, si parlerà di questi i temi centrali per la manifestazione. Al termine di quest’ultima  saranno consegnati gli Oscar Green della Coldiretti Calabria per le giovani imprese agricole che nell’ultimo anno si sono distinte per capacità di sviluppo, legame territoriale e nuove soluzioni per il mondo del lavoro. Il concorso regionale, che ha visto in lizza oltre 30 imprese selezionate nel corso dell’anno, premia le realtà imprenditoriali che si sono distinte per capacità di innovare per battere la crisi attraverso idee innovative e rilanciare le sfide di un mercato in costante cambiamento. «Il genio delle giovani imprese calabresi – commenta il Presidente Regionale di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro – che dicono concretamente si ad economia, politiche e territorio. Il Premio Oscar Green, mette in risalto la storia di chi realizza un progetto originale ed innovativo e decide di scommettere su questi valori il proprio futuro». All’evento parteciperanno il sindaco di Acri Nicola Tenuta, il presidente della Regione Mario Oliverio, amministratori del comprensorio, il segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa Carmelo Troccoli, il delegato regionale dei giovani Daniele Perrone, il presidente e il direttore della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro e Francesco Cosentini.

Assegnazione carburante agricolo, Molinaro: «Accolte le richieste avanzate da Coldiretti. occorre aumentare il supplemento di carburante per la siccità»

Carburante-agricoloCATANZARO – Ha visto la luce la delibera della Giunta Regionale che semplifica le norme e le procedure per l’assegnazione del carburante agricolo alle imprese. Accogliendo le richieste avanzate dalla Coldiretti Calabria, la Giunta Regionale ha dato il via alla semplificazione amministrativa, valorizzando la sussidiarietà, delegando quindi i Centri di Assistenza Agricola (CAA) che sono la casa della semplificazione per l’agricoltura. «Apprezziamo questo provvedimento  – dichiara Molinaro – che, dopo la firma della convenzione con ARCEA che dovrà avvenire nel più breve tempo possibile,  sicuramente agevolerà gli agricoltori in un periodo cruciale per i lavori in campagna. Questa è la politica buona ed efficiente che piace agli imprenditori agricoli calabresi. Adesso  chiediamo che Giunta Regionale con un provvedimento urgente, deliberi l’assegnazione supplementare di carburante agricolo necessario per maggiori esigenze di irrigazione delle colture, che sono in sofferenza per il grande caldo. L’andamento climatico ha comportato per le imprese agricole la necessità di incrementare i turni di irrigazione. Al fine di far fronte al periodo siccitoso e non compromettere la raccolta, le aziende hanno impegnato nelle pratiche colturali straordinarie maggiori consumi di carburante. In applicazione quindi dell’art. 2 del D.M. del 26 febbraio 2002 e viste appunto le esigenze e difficoltà riscontrate  la Giunta adotti una specifica delibera  in modo da permettere alle aziende agricole di richiedere quote aggiuntive di carburante per uso agricolo per far fronte alle maggiori esigenze di irrigazione supplementare».

13 luglio 2016

Enzo Molinaro: «Si rischia di “mandare in soffitta” 25mila ettari oggi coltivati a grano»

grano
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COSENZA – Un fronte aperto quello sul prezzo del grano alla produzione. «Ormai non è solo un lamento – dichiara il Presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro – sul prodotto agricolo si sta abbattendo una vera e propria speculazione che sta mettendo  in ginocchio i produttori. In un colpo solo – prosegue Molinaro – si rischia di “mandare in soffitta” circa 25mila ettari oggi in Calabria coltivati a grano duro. Se il prezzo del grano scende a 16 €uro al quintale ,gli unici a non accorgersi del crollo sono i consumatori e i pastifici e panifici artigianali che utilizzano prevalentemente grano “Made in Italy” che invece vedono salire il costo dei prodotti e della farina. Insomma, i ricchi speculatori diventano sempre più ricchi e i poveri produttori ci rimettono l’osso del collo. È indispensabile il coinvolgimento dei cittadini garantendo il monitoraggio e la trasparenza in tutta la filiera alimentare e il maggior grado possibile di riconoscibilità delle caratteristiche essenziali dei prodotti, al fine di consentire loro di effettuare delle scelte di acquisto pienamente consapevoli basate su una completa informazione in merito alle caratteristiche di ciò che mangiano. Oggi – continua – prezzo medio di un chilogrammo di pasta moltiplica 8 volte dal campo allo scaffale con una tendenza invertita per grano e pasta dal 2007 ad oggi. Prezzi aumentati del 68% per la pasta, passata da euro 1,1 del 2007 ad euro 1,85 al chilogrammo del 2016, contro le quotazioni del grano crollate di oltre il  40 percento da 26 euro al quintale del 2015 a 16- euro al quintale di oggi.L’ iniziativa incessante che Coldiretti porta avanti ormai da tempo è quella, anche per pasta, pane e prodotti da forno, dell’etichettatura obbligatoria che informi sulla provenienza geografica, sulla qualità del cibo. Sarebbe un bel segnale se per spezzare questo circuito diabolico, e mantenere la filiera produttiva, panifici e pastifici artigianali, quando acquistano la farina, peraltro a caro prezzo, chiedessero l’origine del grano. Sono convinto che i consumatori apprezzerebbero di più il prodotto alimentare».

Fungicida guazaldina, la Coldiretti chiede controlli serrati

www.cibariaweb.it
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CATANZARO -A seguito del blocco all’ingresso nella Unione Europea di agrumi con il fungicida Guazadina, Coldiretti allerta il servizio fitopatologico regionale e gli uffici igiene degli alimenti delle ASP sui residui di Guazadina e chiede controlli serrati per la sicurezza alimentare dei cittadini . La sicurezza alimentare dei cittadini-consumatori deve essere messa sempre al primo posto poiché è il valore aggiunto che valorizza le nostre produzioni agricole ed agroalimentari. Con l’entrata in vigore del Regolamento UE n. 2015/1910 è stato stabilito il nuovo limite massimo di residui per la “guatazina” fissato a 0,05 mg per kilogrammo. Questo significa che non sarà possibile importare in UE agrumi trattati con questo principio attivo che non è consentito nei paesi UE, e che viene utilizzato nei trattamenti post raccolta o fumigante durante il packing; una misura che va nella giusta direzione poiché permette a tutti i produttori di agrumi del mondo di competere nel mercato applicando la stessa normativa. Le nostre produzioni agrumicole, subiscono certamente la concorrenza sleale da parte di paesi terzi ma ancor di più entrano anche sul nostro territorio, attraverso le più strane triangolazioni, agrumi che non rispondono a standard elevati e rappresentano, per appunto,  un pericolo per la sicurezza alimentare dei cittadini-consumatori. «I nostri produttori – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che notoriamente puntano a standard qualitativi e salutistici elevati, possono confrontarsi ad armi pari evitando un gioco al ribasso che favorisce le importazioni di agrumi dai paesi terzi. Proprio a garanzia dei cittadini e delle nostre produzioni – sollecita – è però necessario che il regolamento europeo venga fatto rispettare e per questo è fondamentale che il Servizio Fitopatologico regionale e gli Uffici Igiene e della nutrizione delle ASP, procedano ad effettuare rigorosi e serrati controlli sugli agrumi in entrata nella nostra regione poiché siamo convinti – conclude – che le verifiche e accertamenti possono fare la differenza per dare garanzie ai consumatori ed eliminare tutti quei divari che frenano le nostre imprese non permettendo loro di competere in modo paritetico sui mercati».

Coldiretti Calabria: “Diciamo no al Glifosato”

CATANZARO – La Coldiretti Calabria, in merito ai disciplinari di produzione integrata 2016, che hanno previsto un elenco di principi attivi tra cui il “Glyphosate”, un diserbante ormai ritenuto dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro “probabile cancerogeno per l’uomo”, condivide la posizione dell’AIAB Calabria che chiede una revisione dei disciplinari. Coldiretti Calabria condivide le preoccupazioni e lo fa in prima persona con le dichiarazioni del Presidente Regionale di Coldiretti Pietro Molinaro: “È doveroso evidenziare – afferma – che non c’è stato un confronto preventivo in chiave tecnica nella stesura dei disciplinari. La Regione Calabria con l’obiettivo di essere una regione a “Glifosato zero” deve quindi provvedere alla modifica dei disciplinari proprio perché si deve qualificare sempre di più quale territorio vocato al biologico e a produzioni di qualità eco-sostenibili.  Il principio della precauzione – prosegue – è sempre utile e pertanto bandire l’uso del “Glysofate” lo riteniamo un atto di maturità che gli agricoltori, sempre di più attenti alla sicurezza alimentare, accettano volentieri. Chiediamo che comunque, l’uso del principio attivo venga vietato anche per attività extra-agricole quali ad esempio la manutenzione di marciapiedi, scarpate ferroviarie in zone urbane, ghiaini di giardinetti, selciati ed altro. È necessario che il divieto riguardi coerentemente anche l’ingresso in Italia e in Europa di prodotti stranieri con residui di glifosato”.

Vino, la proposta di Molinaro (Coldiretti): territorio di Cirò pronto per la DOCG

CATANZARO – Facendo leva sul bel momento promozionale del vino calabrese, che senza dubbio ha accresciuto rinomanza e valorizzazione commerciale a livello nazionale ed internazionale, la Coldiretti Calabria rilancia e propone un percorso per dotare il vino di Cirò con la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG).

“Il territorio del Cirotano – propone il presidente della Federazione calabrese, Pietro Molinaro –  è ormai maturo per avere una DOCG del vino.  Sarebbe una gemma importante che arricchirebbe il nostro patrimonio enologico e il prestigio del nostro vino e che ci permetterebbe di alzare l’asticella della qualità. Oggi in Italia  -aggiunge Molinaro – ci sono 74 vini DOCG  e sono cinque regioni che non hanno questo marchio prestigioso di identificazione. La DOCG può essere attribuita  ai vini già DOC da almeno dieci anni  e la prerogativa del  riconoscimento spetta all’Unione Europea. Siamo convinti – prosegue – che questo sia un percorso da iniziare perché abbiamo vini di pregio con notevoli caratteristiche  qualitative che combaciano perfettamente con fattori umani e storici  ampiamente dimostrabili per il territorio di Cirò.

Crisi idrica nel crotonese, Coldiretti alla Regione: “Serve risolutezza”

CROTONE – “Il Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese Roberto Torchia, gli amministratori e il personale impegnato fino ad ora sono stati degli eroi“. È quanto afferma in una nota stampa il presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, intervenendo sul problema della carenza idrica nel crotonese che rischia di compromettere il lavoro di molti agricoltori.

Dire che l’avevamo detto a febbraio – e ribadito nella conferenza stampa tenuta alla “cittadella regionale”  sulla giornata mondiale dell’acqua, alla presenza del presidente Oliverio e dei dirigenti del Dipartimento Agricoltura – denunciando le avvisaglie di carenza idrica nel crotonese, forse serve a poco, ma adesso occorre subito correre ai ripari per trovare insieme alla Regione Calabria soluzioni condivise e strategie per assicurare agli agricoltori del crotonese un intervento irriguo urgente e straordinario per portare a termine le colture in atto e non avere danni economici dopo un duro lavoro”.

Il Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese Roberto Torchia, gli amministratori e il personale impegnato fino ad ora sono stati degli eroi, monitorando minuto per minuto la situazione e assicurando acqua agli agricoltori con idonea turnazione. Ma davanti ad una situazione climatica con le precipitazioni praticamente dimezzate (-56%) rispetto alla media del periodo, dopo che a gennaio erano state già inferiori del 24% mentre il mese di dicembre 2015 si è classificato come il meno piovoso dal 1800 con un – 91%, davvero la lotta diventa impari. – afferma Molinaro, che aggiunge – Attualmente, l’invaso Sant’Anna nel comune di Isola Capo Rizzuto ha una disponibilità minima pari a 8,5 milioni di metri cubi,  la metà della sua capacità e una buona parte di acqua non può essere utilizzata poiché deve essere nella disponibilità della Protezione Civile. E’ anche da queste situazioni che emerge in modo chiaro ed inequivocabile l’importanza dei Consorzi di Bonifica“.

Bisogna pensare anche in prospettiva rilanciando, attraverso i fondi comunitari e masterplan, investimenti per sistemi idrici, invasi e impianti di subirrigazione con opere strutturali ed infrastrutturali.  Non possiamo mettere in pericolo il patrimonio agroalimentare calabrese che oggi è in fase di forte rilancio e che per essere ancora di più di qualità ha bisogno dell’acqua. Adesso, però, in questa fase emergenziale che sta già causando tensioni, chiediamo alla Regione Calabria risolutezza“.

Tanti calabresi in piazza a Catania per salvaguardare il Made in Italy

CATANIA – Sono migliaia gli agricoltori del sud giunti a Catania per difendere l’agricoltura Made in Italy che rischia di perdere i prodotti simbolo dalla arance ai mandarini, ma anche i pomodori, il grano e l’olio sotto attacco delle politiche comunitarie, delle distorsioni di mercato e delle agromafie. La mobilitazione ha preso il via nel giorno del via libera dell’Unione Europea all’accordo che consente l’ingresso senza dazi in più di 35.000 tonnellate di olio di oliva dalla Tunisia in più che non aiuta i produttori tunisini, danneggia quelli italiani ed aumenta il rischio delle frodi. Dalla Calabria, sono partiti oltre 1500 agricoltori prevalentemente giovani. Insieme al Presidente Molinaro a rappresentare la Regione Calabria su delega del Presidente Mario Oliverio, impegnato per la visita del premier Renzi, c’è stato l’Assessore Francesco Russo.

“Davanti ad una inversione di tendenza che si registra in Calabria – ha affermato il leader della Coldiretti calabrese Molinaro –  che dopo decenni vede aumentare il numero di aziende agricole con oltre 30mila unità nel 2015, in aumento del 1,2% rispetto all’anno precedente, non possiamo accettare l’attacco alle nostre produzioni più importanti quali agrumi e olio. La nuova fase dell’agricoltura calabrese è testimoniata anche dalla ricerca Coldiretti/Ixe’ dalla quale emerge che quasi la metà delle aziende agricole della Calabria (49%) hanno ricevuto richieste di lavoro nell’ultimo anno a dimostrazione della dinamicità del comparto. Un interesse – sottolinea Molinaro – confermato dal fatto che ben il 16% delle aziende ha avuto richiesta di acquisto dei terreni anche se solo il 19% degli agricoltori ritiene che il proprio fatturato quest’anno aumenterà e il 37% chiede maggiore sostegno per accedere ai fondi comunitari. La Calabria è la regione italiana con la più alta percentuale di superfici biologiche rispetto al totale. Quasi un terzo del territorio agricolo calabrese è, infatti, coltivato con metodo bio. Ma la regione calabrese è quella che fa segnare anche il maggior incremento a livello nazionale per numero di operatori bio, cresciuti del 23 per cento nel 2015 rispetto all’anno precedente.  Cresce anche il made in Calabria alimentare all’estero. Nel 2015 le esportazioni sono aumentate del 5 per cento fino a raggiungere quota 130 milioni di euro. Non vogliamo sprecare  – ribadisce Molinaro  – tutte queste opportunità a causa  delle distorsioni della filiera e della mancanza di trasparenza nell’informazione ai cittadini – consumatori”.

Ph. www.ansa.it

Manifestazione Coldiretti contro apertura discarica

coldirettiCASTROVILLARI (CS) – La discarica di Campolescio nel Comune di Castrovillari (CS) sarà chiusa. La manifestazione di Castrovillari contro l’apertura della discarica ha raggiunto un obiettivo importante – sottolinea Coldiretti Calabria che ha partecipato in forze alla giornata .    “La riapertura sarebbe stata una vera  e propria devastazione dell’ambiente e del paesaggio, ed era  sicuramente un progetto che non risponde alle esigenze economiche di questo territorio – afferma Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – che ha il suo punto di forza nell’agroalimentare di qualità. Non si può continuare a prendere a pugni l’agroalimentare di qualità con scelte insensate. Quello che occorre sono politiche coerenti con le scelte compiute dalle amministrazioni, quali l’adesione al Distretto Agroalimentare della sibaritide e quindi il resto deve essere parametrato su questo, altrimenti si violenta l’ambiente sconvolgendone caratteristiche e vocazione. Il Presidente Oliverio e il Commissario all’emergenza rifiuti – sottolinea Coldiretti – prenderanno  sicuramente atto dell’obiettivo raggiunto e senza indugio e con rapidità devono assecondare anche con risorse economiche il consolidamento di una chiara, precisa e unica opzione. Coldiretti  – prosegue – continuerà ad essere  ferma e irremovibile, la tutela del territorio costituisce una priorità strategica per il nostro futuro, abbiamo a cuore i produttori, il loro lavoro, l’ambiente che ci circonda che rappresenta il biglietto da visita più importante e soprattutto la qualità della vita dei cittadini di oggi e di domani”. Parafrasando una celebre canzone di Celentano, non vogliamo  arrivare a dire “la dove c’era agricoltura di qualità ora c’è l’immondizia”.

Continua la campagna Arance della salute e della legalità

aranceREGGIO CALABRIA – Lunedì  15 febbraio  p.v. alle 11,00, nell’incontro con la Stampa di Coldiretti- FAI Campagna Amica, presso lo stabilimento dell’.O.P. Spagnolo SCARL., sito in II° Zona Industriale di San Ferdinando (RC), saranno resi noti i particolari dell’iniziativa Coldiretti e AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) le Arance della Salute e della Legalità con il 10 in condotta che, dopo piazze e scuole, nei giorni  18,19, 20, 21 febbraio 2016 saranno distribuite nei punti vendita di  Carrefour, nuovo partner-attore nella commercializzazione delle arance per la raccolta di fondi.  Il progetto si caratterizza per l’eticità della filiera e ciclo produttivo nel rispetto dei diritti umani, dei lavoratori e della manodopera in generale e delle garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro. Uno straordinario ritorno economico e di immagine per le nostre produzioni agrumicole e il territorio. L’agroalimentare calabrese di qualità   continua ad essere protagonista in un contesto di solidarietà ed aiuto alla ricerca come  lo è già stato combattendo la catena di sfruttamento della manodopera extracomunitaria per la raccolta delle arance con la mobilitazione”Non lasciamo sola Rosarno…Coltiviamo gli stessi interessi”. Illustreranno i dettagli:Nicola Irto Presidente Consiglio Regionale della Calabria, Arturo Bova Presidente Commissione Regionale contro la ‘ndrangheta, Pietro Molinaro Presidente Coldiretti Calabria, Maurizio Marangon responsabile FAI  -S.p.A. e Pietro Sirianni responsabile Regionale Campagna Amica.