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Villa Rendano, ampia partecipazione al convegno su bullismo e cyberbullismo

COSENZA – Un fenomeno dilagante dagli esiti spesso tragici che sempre più spesso riempie le pagine di cronaca. Promosso dell’associazione Tinlella, si è tenuto presso Villa Rendano il convegno sul bullismo e il cyberbullismo. «I ragazzi vanno seguito in famiglia senza tralasciare le indicazioni degli educatori, nessuno deve sentirsi escluso da questo compito. Cerchiamo di dare una società diversa ai nostri ragazzi, i ragazzi devono aver voglia di andare avanti senza aver voglia di sfidare gli insegnanti o i genitori», dice Maria Raffaella Ramundo, presidente dell’associazione Tinlella. «Quella di oggi è un’occasione importante per diffondere informazioni su un fenomeno che sta diventando dilagante», dice la psicologa Floriana Posca. Il drammatico caso di Carolina Picchio, la quattordicenne novarese vittima di cyberbullismo che si è suicidata nel 2013 lanciandosi dal balcone, è stato il doloroso incipit dell’intervento di Floriana Posca. «Dai dati del 2014 è emerso che più del 50% di ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni è vittima di bullismo, il dato confortante è che gran parte di questi ragazzi ha raccontato gli episodi ai genitori», prosegue. Quali sono le caratteristiche del bullismo? «Intenzionalità, reiterazione e persistenza nel tempo, asimmetria di potere e riduzione di empatia sono le caratteristiche del bullismo che coinvolge anche altri protagonisti: i gregari o bulli passivi, persone tendenzialmente insicure che incitano i comportamenti; gli spettatori o esterni e i difensori della vittima. Il rifiuto o scuse per non andare a scuola, il voler andare a scuola con modalità diverse per evitare di incontrare i bambini, l’essere piagnucolosi o infelici, soffrire di disturbi del sonno, la presenza di lividi o graffi e l’odio nei confronti della scuola sono alcuni elementi che dovrebbero far scattare i campanelli d’allarme. Il bullo e gli spettatori possono sviluppare comportamenti antisociali, abbandonare la scuola, abusare di sostanze; da adulti potrebbero dar vita ad episodi di mobbing nel campo lavorativo ed essere genitori aggressivi. La vittima mostra bassi livelli di autostima e autoefficacia, soffre di disturbi d’ansia, psicosomatici e dell’umore, può abbandonare la scuola, essere autolesionista e sviluppare ideazione suicidarie o, nel peggiore dei casi, suicidarsi. Tra i fattori di rischio figurano gli stili educativi genitoriali. Genitori autoritari/aggressivi (non esprimono molto calore, impongono regole severe e hanno alte aspettative; usano punizioni e non offrono alternative per imparare a ragionare e scegliere) hanno figli che cercano amore attraverso l’obbedienza, il compiacimento e la ricerca di successo; hanno bassa autostima, difficoltà a socializzare e possono soffrire di ansia e depressione; genitori permissivi/iperprotettivi (forniscono poche regole, quando le offrono sono incoerenti, danno affetto in momenti inopportuni, si relazionano come figure amiche) hanno figli ansiosi, insicuri, con scarse abilità sociali, una condotta insufficiente a scuola e l’assenza di motivazione a perseguire gli obiettivi; genitori trascuranti/rifiutanti (emotivamente distanti, esercitano poco o nessun controllo, spesso sono sopraffatti dai propri problemi per affrontare quelli dei figli, non sentono senso di responsabilità educativa) hanno figli che sono emotivamente ritirati e che soffrono di ansia, stress e paura. Lo stile genitoriali migliore è quello autorevole/assertivo (I genitori stabiliscono regole in modo chiaro, è caloroso, manifesta stima e fiducia), i bambini cresciuti con genitori che adottano questo stile sono autonomi, maturi, assertivi, hanno fiducia in sé, rispettano le regole dopo averle comprese. Imparare a dire di no ai figli è importante, altrettanto importante è dialogare, ascoltare, dare importanza alle risorse del bambino in modo da rinforzare l’autostima, lasciare al bambino la possibilità di risolvere in modo autonomo la situazione, accertarsi che si tratti di bullismo o cyberbullismo significa essere genitori consapevoli», dice Floriana. Ad ampio raggio l’intervento dell’avvocato Emilio Perfetti che analizza gli elementi giuridici connessi al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo: «A differenza del cyberbullismo, definito dall’art. 1 della Legge 71 del 2017 come ‘qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare il minore o un gruppo di minori ponendo in atto un abuso, un attacco o la messa in ridicolo’, non esiste una definizione giuridica del bullismo che si incardina su tre principi: intenzionalità, che nel linguaggio giuridico diventa dolo; persistenza nel tempo e asimmetria nelle relazioni. I reati tipici sono: percosse, lesioni, minacce, stalking, ingiuria, diffamazione, danneggiamento. Il codice penale associazione le conseguenze sul piano penale all’età: gli infraquattordicenni non sono imputabili, per gli infradiciottenni l’immutabilità è condizionata, e poi gli adulti». Di impatto l’intervento del sostituto commissario Tiziana Scarpelli che ha raccontato la vicenda di una tredicenne dell’hinterland Cosentino che ha inviato foto ‘osé’ a più persone. Dialogo, ascolto, creazione di una rete e l’importanza di far emergere il talento di ogni bambino sono i punti su cui concordano l’assessore alla Scuola Matilde Spadafora Lanzino, il presidente della Confcommercio Klaus Algieri, il dottor Gianfranco Scarpelli e il numeroso pubblico che ha marcato l’importanza di affrontare simili tematiche, «fenomeni non nuovi che oggi si moltiplicano con Internet», come dice Eugenio Corcione, presidente dell’ordine dei medici di Cosenza. (Foto presa dalla pagina Facebook Fondazione Attilio e Elena Giuliani onlus-Villa Rendano)

Rita Pellicori

“Oncologia ed Endocrinologia, una relazione pericolosa”, il 9 marzo un convegno

COSENZA – Presso la sala UOC dell’oncologia dell’Annunziata dalle 13,30 si terrà un convegno dal titolo “Oncologia ed Endocrinologia: una relazione pericolosa” a cura del dott. Serafino Conforti. «I tumori endocrini e neuroendocrini, così come i  disordini endocrinologici e metabolici nel paziente oncologico hanno registrato notevoli progressi nella conoscenza della biologia tumorale e si sono registrate importanti novità nel trattamento di queste neoplasie. Tuttavia, per potere agire al meglio verso il paziente un approccio multidisciplinare è fondamentale. Dalla ricerca endocrinologica applicata all’oncologia sono emerse diverse possibilità di approccio con diversi agenti antitumorali che rientrano nel campo delle bioterapie» La  giornata scientifica sarà particolarmente ricca di interventi e di spunti da parte di esperti del settore. In particolar modo verranno approfonditi i temi delle relazioni tra diabete e cancro, iperglicemia iatrogena e la sindrome metabolica nei survivors ma anche la gestione domiciliare del paziente oncologico affetto da diabete. Il corso sarà accreditato su agenas, ha ottenuto n. 5,2 crediti formativi ed è rivolto a 15 medici specialisti in urologia, oncologia, radioterapia, medicina nucleare e fisica sanitaria, infermieri e farmacisti.

L’iscrizione può essere effettuata in e-mail all’indirizzo xeniaeventi@gmail.com allegando i dati anagrafici, oppure telefonando al numero 0984.444890.

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Unical, riflessioni sul tema “Finanza, mafia e democrazia: un intreccio problematico”

RENDE (CS) –  Dopo il riconoscimento “No Profit” da parte della Prefettura di Cosenza, l’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, presieduto dalla prof.ssa Patrizia Piro, ha dato il via alle attività sociali del nuovo anno promuovendo, nella sala stampa dell’aula magna “Beniamino Andreatta” dell’ateneo, un incontro culturale sul tema: “Finanza mafia e democrazia: un intreccio problematico”. A relazionare su questo tema sono stati chiamati il prof. Mario Caligiuri, dell’Università della Calabria, ed il sen. Giuseppe Lumia, già presidente della Commissione antimafia e della Commissione giustizia del Senato.
Assente il Rettore, prof. Gino Mirocle Crisci, impegnato in Sicilia per ragioni istituzionali, l’incontro si è aperto con una breve introduzione del presidente dell’Associazione, prof.ssa Patrizia Piro, che ha spiegato le ragioni e le motivazioni che hanno portato ad organizzare l’incontro quale occasione di riflessione su temi di grande attualità contenuti nel libro “Come si comanda il Mondo. Teorie, volti, intrecci” di Mario Caligiuri e Giorgio Galli, edito dalla Rubbettino. Un libro che mette nelle condizioni di riflettere sul potere delle multinazionali, delle lobby e sulle condizioni della finta democrazia dove il mondo finanziario, così le mafie, svolgono le loro funzioni contrapposte di conquista di posizioni di rilievo nella tutela di interessi economici rilevanti a danno di una democrazia reale e sana. Una situazione in cui emerge sempre più la necessità di affidare all’Università e al mondo della scuola un ruolo pedagogico e culturale educativo attraverso i processi formativi delle nuove generazioni.
Per il prof. Mario Caligiuri le dinastie economiche finanziarie e le dirigenze interfacciate dei vertici delle multinazionali sono i punti di riferimento e di valutazione per i percorsi sociali, culturali ed economici, in cui la democrazia e la politica mondiale devono interfacciarsi per la costruzione di un mondo migliore, tenendo conto che le nazioni oggi si devono fronteggiare con i fenomeni complessi come la globalizzazione e l’immigrazione che possono essere considerati irreversibili e che il mondo della politica deve adeguatamente regolamentare. La politica è stata neutralizzata dall’economia attraverso un potere che non è anonimo o legato agli sviluppi dell’innovazione tecnologica o dell’intelligenza artificiale, bensì è rappresentato dai manager che controllano determinate multinazionali economiche e finanziarie. Le concentrazioni di capitali privati hanno scalzato lo Stato, diventando il principale centro di potere delle nostre società. Un’élite ristretta, non elettiva proveniente dal settore finanziario domina il processo di globalizzazione e controlla molti governi attraverso il potere politico delle multinazionali
Con l’intervento del sen. Giuseppe Lumia, già presidente della Commissione antimafia e della Commissione giustizia del Senato, al quale la presidente dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, prof.ssa Patrizia Piro, ha consegnato, a nome e per conto del Rettore Crisci, la targa di merito per gli ospiti illustri, il tema dell’incontro è entrato nei contenuti più specifici delle dinastie criminali e del controllo dell’economia “non criminale” da parte delle mafie. Temi ed argomenti che hanno portato il sen. Lumia a parlare della situazione di crisi della politica, sia in ambito nazionale che europeo, in cui si riscontra la perdita della propria identità, la capacità progettuale ed organizzativa, come la capacità di formazione e individuazione di una nuova classe dirigente portando così le mafie ad occupare un ruolo proprio nella gestione della finanza controllata dalle famiglie mafiose che hanno investito enormi quantità di denaro, ricavato da attività illecite, in attività non criminali, creando un’alterazione grave delle regole di mercato e una commistione del lecito con l’illecito. La finanza e le multinazionali controllano a livello mondiale l’economia reale e influenzano pesantemente le scelte politiche dei governi. Di fronte a ciò gli Stati Uniti d’Europa debbono concertare una politica comune di governabilità in cui la legalità e lo sviluppo devono camminare insieme nel rispetto dei sistemi territoriali.

Convegno sulle fake news a scuola, Caligiuri: «Comprendere la disinformazione è una priorità educativa»

TREBISACCE (CS) – Seminare la coscienza critica, proponendo riflessioni e analisi del reale, suggerendo un corretto approccio agli strumenti idonei per discernere il vero dal verosimile, il falso dal falsato, la volontà di occultare dall’esigenza dello svelare: sono questi alcuni degli obiettivi posti dai relatori del convegno, organizzato dal Liceo Scientifico “Galilei” di Trebisacce e dedicato al fenomeno delle Fake News, inserito nell’ambito dell’”Incontro didattico “ Educazione e società dell’informazione: un progetto pedagogico”.
In un’epoca in cui la comunicazione è virale, in cui la conoscenza e l’informazione possono essere veicolate dall’iniziativa del singolo, senza che l’azione e l’operato di quest’ultimo subisca alcuna forma di verifica o di analisi, le coordinate concettuali del vero si smarriscono e il verosimile si impone come moneta di scambio sul mercato del bisogno di apparire consapevoli.
Nel corso dell’incontro, che si è svolto presso il Cinema Teatro Gatto di Trebisacce, i relatori hanno affrontato le tematiche legate all’educazione all’informazione nella società attuale, tracciando la mappa d’intenti necessaria ad orientarsi nel labirinto della comunicazione moderna.
Al termine dei lavori, coordinati dal giornalista Andrea Mazzotta, a cui hanno partecipato oltre 300 studenti, provenienti anche dall’Istituto superiore ”Aletti” di Trebisacce, sono emersi interessanti elenchi pedagogici ed educativi. Gli interventi posti in essere di Luciano Greco, Dirigente dell’Ambito Territoriale Provinciale di Cosenza, e dal Mario Caligiuri, professore di Pedagogia della Comunicazione e Direttore del Master in Intelligence presso l’Università della Calabria hanno suscitato particolare interesse e fornito stimoli agli studenti, che hanno rivolto numerose domande.
Il convegno si è svolto nell’ambito del Progetto Alternanza Scuola Lavoro “Editoria, giornalismo e comunicazione”, diretto da Concetta Cardamone. Nel corso del convegno è intervenuto anche il Direttore della sede della Rai Calabria Demetrio Crucitti. Luciano Greco ha annunciato che il tema affrontato durante il convegni verrà ulteriormente sviluppato nelle scuole della provincia di Cosenza, mentre per Mario Caligiuri, che ha teorizzato la società della disinformazione, la comprensione dei meccanismi e delle conseguenze della disinformazione rappresenta una ineludibile priorità pedagogica ed educativa di questo tempo.

Successo di pubblico per il primo convegno sulla modernità della pedagogia di Maria Montessori

COSENZA  – Si è tenuto lo scorso sabato 27 gennaio, presso la Casa della Musica di Cosenza, il primo convegno nazionale Montessori in Calabria sul tema “Modernità della pedagogia di Maria Montessori e prospettive della differenziazione didattica nella scuola pubblica”. L’evento è stato promosso dall’Associazione Ma-Mò di Cosenza, fondata nel 2017 da un gruppo di dieci mamme per promuovere l’istituzione di sezioni e classi Montessori nella scuola statale.
L’Assessore alla Scuola Matilde Spadafora Lanzino ha aperto i lavori, portando i saluti del
Sindaco Mario Occhiuto e attestando il sostegno del Comune di Cosenza per le future iniziative
dell’Associazione.
Di grande valore culturale sono stati i contributi dei relatori intervenuti.
Nella prima parte del Convegno si è dato spazio alla storia del percorso di Maria Montessori e
al suo contributo tra scienza, spiritualità e impegno sociale, con gli interventi di Elena Dompè,
Vicepresidente dell’Opera Nazionale Montessori; Paola Trabalzini, Docente dell’Università
LUMSA di Roma, “Centro Studi Augusto Scocchera” ONM; Giuseppe Trebisacce, Ordinario di
Storia della Pedagogia, Università della Calabria; e Isenarda De Napoli, musicista e docente di
Scuola Secondaria Roma, Corsi ONM. A chiusura della prima sessione di lavori, è intervenuto
Patrizio Paoletti, docente e formatore, Presidente della Fondazione Patrizio Paoletti per lo
Sviluppo e la Comunicazione.
La sessione pomeridiana si è aperta con l’intervento di Massimo Ciglio, Dirigente scolastico
dell’Istituto Comprensivo “Via Roma – Spirito Santo” di Cosenza, il quale ha da subito accolto
il “Progetto Montessori nella Scuola Pubblica”; e quello di Anna Baldini, Presidente
dell’associazione promotrice dell’evento e del progetto. Gli ultimi due interventi della
giornata, che si sono concentrati sulla metodologia montessoriana, sono stati di Daniela
Franchini, membro del Consiglio direttivo ONM e docente di Scuola primaria a indirizzo
Montessori; e Francesca Tarquinio, Presidente dell’Associazione Montessori Foggia e
formatrice corsi ONM.
Il professor Giovanbattista Trebisacce, Associato di Pedagogia Generale e Sociale
all’Università di Catania, ha coordinato i lavori del Convegno che si è concluso con la lettura
concerto La favola della vita di Augusto Scocchera, su musiche di Carlo Benedetti, voce
recitante Emilia Brandi, pianoforte Isenarda De Napoli.
Il Convegno ha registrato la presenza di più di 400 partecipanti e segna un importante
trampolino di lancio per il percorso intrapreso dall’Associazione Montessori Cosenza Ma-Mò.
Il successo dell’evento conferma il forte interesse della comunità verso le questioni
riguardanti il sistema educativo e didattico.

Riso della Piana, Oliverio e De Castro a Sibari

SIBARI (CS) – Personalità di primo piano nell’ambito del convegno dal titolo Riso della Piana di Sibarys ″Ritorno al futuro″. L’obiettivo è restituire centralità alla Piana di Sibari per la sua alta vocazione agricola, per la specificità di variegate produzioni che spiccano per proprietà organolettiche e per qualità di sapori, aspetti tenuti in estrema considerazione da autorevoli Dietologi e Nutrizionisti.

L’evento si terrà domani, ore 10.30, ospite del Museo archeologico nazionale della Sibaritide.

La Piana di Sibari gode dei favori climatici e della predisposizione attitudinale delle terre adatte alla coltivazione degli agrumi, del riso, dei pescheti e degli uliveti. È la terra in cui si dà attuazione al metodo biologico al fine di rispettare i cicli naturali e della biodiversità. La Piana di Sibari offre un paniere di produzioni invidiabile: olio, liquirizia, miele, vino, frutta, ortaggi. E’ necessario capitalizzare e rilanciare una seria ed attenta politica enogastronomica del territorio.

È in quest’ottica che s’inserisce il convegno il cui evento sarà incentrato sulle politiche agricole comunitarie, nazionali e regionali. In particolare, i relatori si soffermeranno su: legislazione vigente, provvedimenti prossimi, regolamento Omnibus, politica agricola comune e ulteriori novità in materia.

Prenderanno parte ai lavori: Paolo De Castro, Primo vicepresidente della Commissione Agricoltura nel Parlamento Europeo – Mario Oliverio, presidente della Giunta regionale della Calabria – Paolo Carrà, Presidente Nazionale Ente Risi – Nicodemo Oliverio, commissione Agricoltura, Camera dei Deputati.

A conclusione del convegno, il cooking show dei quattro chef tra i più rinomati del territorio che si cimenteranno in degustazioni delle varie qualità di riso: Giuseppe Gatto, Gennaro Di Pace, Enzo Barbieri, Claudio Villella.

 

All’Unical la 58ª Riunione Scientifica della Società Italiana degli Economisti

ARCAVACATA DI RENDE (CS) -Il 19-21 ottobre 2017 il Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza (DESF) “Giovanni Anania” dell’Università della Calabria ospiterà la 58ª Riunione Scientifica Annuale della Società Italiana degli Economisti (SIE). La SIE, fondata nel 1950, si propone di favorire e stimolare la ricerca economica in Italia, grazie al contributo di oltre 800 soci, in prevalenza docenti e ricercatori nei diversi campi dell’economia. Il tema generale della riunione di quest’anno è “Mezzogiorno/Mezzogiorni: traiettorie ed equilibri multipli”. Il programma è strutturato in 46 sessioni parallele, 2 sessioni-semi plenarie e 2 sessioni plenarie durante le quali si presenteranno 186 studi di teoria economica e di analisi empirica. Ben 17 saranno le sessioni co-organizzate con le associazioni riunite nella Consulta degli economisti, con altre associazioni di scienziati sociali e con associazioni di economisti di altri Paesi. «L’obiettivo delle annuali riunioni scientifiche – afferma la Prof.ssa Annalisa Rosselli, Presidente della SIE  – è di superare l’eccesso di specializzazione che la scienza economica, come molte altre scienze, ha conosciuto negli ultimi anni, favorendo la discussione tra ricercatori con competenze diverse al fine di contribuire alla comprensione della complessa e dinamica realtà dei fenomeni economici». «Aver scelto l’Università della Calabria come sede della riunione del 2017 – continua la Prof.ssa Rosselli – è motivo di riconoscimento del ruolo e della posizione che l’ateneo calabrese occupa nel panorama nazionale». Oltre che un evento di rilevanza scientifica, «il convegno di quest’anno vuole anche rappresentare – sostiene il Prof. Francesco Aiello dell’UniCal – un momento di riflessione sui problemi economici del Mezzogiorno e un’occasione di confronto sulle politiche necessarie per innescare processi di sviluppo. E’ per questa ragione – conclude Aiello – che le due sessioni plenarie affronteranno, sotto diversi profili, temi di ricerca legati al Mezzogiorno». La riunione scientifica inizierà giovedì 19 ottobre alle ore 14:20 presso l’Aula Magna dell’Università della Calabria con la sessione plenaria “Perché il Sud è rimasto indietro. Un’analisi di lungo periodo”. Il relatore sarà il prof. Emanuele Felice dell’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara. Il convegno si concluderà sabato 21 ottobre con la tavola rotonda “Mezzogiorno/Mezzogiorni. Cosa è cambiato negli ultimi anni?” a cui parteciperanno Claudio De Vincenti (Ministro per la Coesione Territoriale), Adriano Giannola (SVIMEZ), Carlo Trigilia (Università di Firenze) e sarà coordinata da Carlo Pietrobelli (Università Roma Tre). Tutti i dettagli della conferenza sono consultabili da http://www.siecon.org/online/convegni/2017-58-rsa/ . Per partecipare alle due sessioni plenarie è sufficiente inviare un messaggio di conferma al Dr Giovanni Dodero (giovanni.dodero@unical.it).

La liuteria di Bisignano fra tradizione e futuro

BISIGNANO (CS) – Si è tenuto ieri in piazza Collina Castello, davanti alla scenografica struttura del Museo della Liuteria, il convegno sulla liuteria Bisignano se, famosa in tutta Europa, alla presenza dei mastri liutai Andrea Pontedoro e Francesco Pignataro assieme al sindaco di Bisignano Francesco lo Giudice e l’assessore alla cultura Ornella Gallo. Il tutto coronato da uno stupendo concerto di “Alfabeto runico”, gruppo musicale della Puglia settentrionale.
L’inizio alle danze è stato dato dal neo sindaco Lo Giudice, amante della musica, con quello che è stato il tema predominante della serata: «Bisignano ha questa grande fortuna e l’amministrazione deve fare di tutto per valorizzarla. E’ un’eccellenza, quella della liuteria bisignanese, non solo della Calabria e del sud Italia ma di tutto il mondo. Per questo il Museo della Liuteria deve diventare un polo di eventi: mostre, concerti, convegni, il tutto atto a rendere il posto che spetta a Bisignano nel panorama di creazione artistica mondiale».
Successivamente è intervenuta l’assessore Gallo che, ammettendo che il tema fosse terreno per lei in buona parte inesplorato, ha annunciato un impegno senza pari per ridare lustro al glorioso passato della cittadina investendo appunto in beni immateriali come le maestranze liutaie. «Solo così i nostri giovani possono scommettere su Bisignano per il loro futuro. E tutto questo creando arte che genererà arte» conclude Gallo.
Così si comincia a parlare di A.L.B., l’Associazione Liutaria Bisignanese, progetto di Pignataro, Pontedoro e Luca Gencarelli che in questi anni è riuscito in innumerevoli vittorie. Oltre che l’apertura del museo, i fondatori annunciano «l’imminente riapertura della scuola di liuteria nel nostro paese in onore al modo di lavorare unico dei nostri maestri. Inoltre creeremo un consorzio di liutai per dare una mano a tutti gli allievi che vorranno inserirsi nel panorama di questa vocazione. Non basta la scuola, bisogna creare un contesto di trasmissione, una formazione professionale perché i clienti a cui ci rivolgiamo sono musicisti professionisti. La liuteria italiana è ammirata in tutto il mondo, se non si riesce a lavorare come si deve si rischia il fallimento. E Bisignano ha un enorme potenziale».
Dopo queste confidenze fatte in una leggera chiacchierata tra i due liutai di successo, la serata è stata chiusa dal concerto di Alfabeto runico, due contrabbassi suonati rispettivamente da Nicola Scagliozzo e Andrea Resce e la cantante suonatrice di violino Marta dell’Anno, i quali hanno riscosso un’enorme apprezzamento del pubblico il quale oltre ad applaudire ha avuto modo di visitare il museo, aperto per l’occasione fino a tarda notte.

Alfredo Arturi

Rossano, importante convegno dell’osservatorio nazionale sul diritto alla famiglia

 Rossano (CS) – Continua il lavoro della sezione Rossano/Castrovillari dell’Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia, associazione forense, che da anni si distingue per la formazione e aggiornamento professionale.

L’associazione, presieduta dall’Avv. Dora Mauro, l’8 giugno c.a. ha organizzato un convegno sul tema della  “conflittualità familiare tra mediazione e negoziazione assistita- il ruolo dell’avvocato”.

L’evento formativo, accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari, ha trattato, con la partecipazione di esperti in materia, il tema della mediazione familiare, quale occasione di confronto tra quanti quotidianamente aiutano le famiglie che decidono di affrontare i propri conflitti, percorrendo la via dell’ascolto.

La mediazione familiare permette ai coniugi di riconoscere i propri bisogni per giungere ad un accordo stabile, anche nell’interesse dei figli. Non semplicemente una negoziazione al fine di raggiungere un compromesso, ma un vero e proprio cammino che conduce al recupero del sentire e della dignità di ciascuno. In questo percorso, il ruolo dell’avvocato e del mediatore hanno una funzione fondamentale.

I lavori sono iniziati con i saluti di rito, in particolare l’intervento dell’Avv. Michele Marincolo, fondatore della sezione Rossano / Castrovillari dell’osservatorio e attuale coordinatore regionale di tutte le sezioni calabresi, ha posto l’attenzione sul prossimo importante appuntamento  del 24 giugno 2017 in occasione del primo Forum Regionale ove si tratterà il tema della “tutela del minore: profili sostanziali e processuali ” che si svolgerà in due sessioni con una tavola rotonda sul tema ” il tribunale della famiglia nel progetto della riforma ” .

Nutriti e molto interessanti sono stati gli interventi dell’avv. Icilio Martire ,  della dottoressa Ilaria De Vanna, del Presidente  della sezione civile del Tribunale di Castrovillari dott. Di Vincenzo Pede e dell’Avv. Anna Bonifiglio. L’occasione è servita da spunto e da stimolo  per lavorare su un progetto al fine di concretizzare un servizio di mediazione familiare all’interno del Tribunale  e fornire un aiuto alle famiglie “disgregate “.

All’Università di Catanzaro si dibatte di rapporti assicurativi e pubblica amministrazione

CATANZARO – Si svolgerà domani, a partire dalle ore 15,30, presso l’aula “Salvatore Blasco” del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali dell’Università Magna Græcia di Catanzaro, l’importante e prestigioso convegno dal titolo “Rapporti assicurativi e pubblica amministrazione”.

L’incontro – organizzato dal Centro di Ricerca “Rapporti privatistici della P.A.”, coordinato dal prof. Fulvio Gigliotti, Ordinario di Diritto privato – vedrà coinvolti molti autorevoli relatori e sarà moderato dal prof. Pierpaolo Marano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, presidente A.I.D.A. sez. Calabria. Dopo i saluti introduttivi del Coordinatore del Centro di Ricerca, prof. Fulvio Gigliotti, e del prof. Roberto Amagliani, del medesimo Ateneo, interverranno in qualità di relatori la prof.ssa Maria Rosaria Maugeri (Università di Catania), il prof. Vincenzo Ferrari (Università della Calabria), la prof.ssa Diana Cerini (Università Milano – Bicocca), il Cons. Vito Tenore (Corte dei Conti – Reg. Lombardia) e la prof.ssa Sara Landini (Università di Firenze).

L’evento è patrocinato dall’Associazione internazionale di diritto delle assicurazioni (AIDA) ed è accreditato da diversi ordini professionali forensi, tra cui il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro (3 crediti) e dall’UMG che riconoscerà 1 CFU agli studenti partecipanti.

Università Catanzaro