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XI Congresso Regionale Legacoop Calabria il prossimo 25 marzo

CATANZARO Legacoop Calabria celebra il suo undicesimo congresso regionale e si avvia all’elezione del successore della presidente regionale Angela Robbe, dal 13 aprile dello scorso anno assessore regionale al Lavoro. Un momento di confronto, di riflessione oltre che di scelta degli organismi direttivi, che si arricchisce di due tavole rotonde dedicate al tema del lavoro, alla presenza di autorevoli rappresentanti del mondo della cooperazione, delle istituzioni, del sindacato, in vista del quarantesimo congresso nazionale dedicato al tema “Rivoluzioni cooperative, imprese di persone che generano comunità e futuro”. Il congresso regionale di Legacoop Calabria si celebra lunedì 25 marzo, a partire dalle 9 al Grand Hotel Paradiso, nel quartiere marinaro di Catanzaro.

Dopo la registrazione dei delegati e degli invitati, alle 10 sono previsti i saluti del sindaco della città e presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo e del presidente della Camera di Commercio, Daniele Rossi. Dopo la relazione del presidente reggente di Legacoop Calabria, Claudio Liotti, si apre la prima delle due tavole rotonde in programma, che saranno coordinate dal giornalista Antonio Cantisani. Alle 10.45 si parlerà di “Strumenti legislativi per le politiche attive del lavoro” alla presenza dell’assessore regionale al Lavoro, Angela Robbe; del segretario regionale Cisl Calabria, Tonino Russo;  del presidente reggente di Legacoop Calabria, Claudio Liotti; del presidente di Unindustria Catanzaro, Aldo Ferrara; del presidente di AGCI Calabria, Gennaro Raso; di Franco Belmonte, direttore CIA Calabria e diCamillo De Bernardinis, amministratore delegato Cooperazione finanza impresa.

La seconda tavola rotonda è in programma alle 11.45 sul tema “Impresa cooperativa, sviluppo economico e coesione sociale”, e sarà animata da: Maria Teresa Fragomeni, assessore regionale alle Attività produttive e Cooperazione; Armando Messineo, presidente di società di Mutuo Soccorso ‘Cesare pozzo’; Aleardo Benuzzi, responsabile CRU Gruppo Unipol; Angelo Sposato, segretario Cgil Calabria; Lorenzo Sibio, vice presidente Legacoop Calabria; Francesco Rosa, segretario CNA Calabria; Camillo Nola, presidente Confcooperative Calabria. Al termine della seconda tavola rotonda è previsto l’intervento del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Alla ripresa dei lavori, dopo il dibattito, le conclusioni saranno affidate al presidente di Legacoop nazionale, Mauro Lusetti. La chiusura dei lavori è prevista per le 17, dopo gli adempimenti congressuali, l’approvazione del documento, l’elezione degli organismi e la nomina dei delegati al 40esimo congresso nazionale.

CO-RO, cooperative di Corigliano e Rossano unite per la solidarietà

Area Urbana Rossano-Corigliano (Cs), 09 dicembre 2014 – CO-RO un nome emblematico che racchiude non solo le prime due lettere delle Città di Rossano e Corigliano ma rappresenta una unione di intenti e di sinergie tra due territori così vicini e simili. Il coordinamento CO-RO è un primo passo per avvicinare le due popolazioni, nell’ampio progetto di fusione in atto, coinvolgendo le associazione e le cooperative in scopi ed iniziative comuni alfine di educare la cittadinanza all’unione delle comunità ed alla solidarietà tra le popolazioni. Un progetto ambizioso che vede coinvolte nel coordinamento già diverse associazioni e cooperative di Rossano e Corigliano ma che mira ad estendersi.
“Il nostro Co-Ro per il territorio” questo lo slogan che accompagnerà la presentazione del nuovo coordinamento delle associazioni e cooperative a cavallo tra Rossano e Corigliano.
Il coordinamento Co-Ro funge da regia, da sostenitore e fucina di idee in cui i membri, le associazioni e le cooperative aderenti, possono confrontarsi e progettare insieme, tenendo alto il confronto e ampliando così il proprio raggio di azione, perché l’unione fa la forza.
Domenica 14 Dicembre il Coordinamento CO-RO sarà presentato ufficialmente presso l’Auditorium “A. Amarelli” alle ore 16:30. Il dibattito, moderato dalla giornalista Stefania SCHIAVELLI, sarà aperto dai saluti istituzionali del sindaco di Rossano Giuseppe ANTONIOTTI, il sindaco di Corigliano Giuseppe GERACI e di S.E. Monsignor Giuseppe SATRIANO, Arcivescovo di Rossano-Cariati. L’evento sarà arricchito da preziosi interventi tra questi quello del padrone di casa Fortunato AMARELLI e del Direttore dell’Università Popolare “Ida Montalti-Sapia”, Preside Giovanni SAPIA. Relazionerà sul tema l’archivista Pier Emilio ACRI con una relazione dal titolo “Gli Archivi in Co-Ro. Un patrimonio di notevole interesse storico”.
Durante il dibattito sarà proiettato un Spot video di presentazione su cos’è Co-RO e delle immagini inedite di Rossano e Corigliano. I lavori saranno conclusi dal presidente di Co-Ro Francesco CALIGIURI.
Tra le associazioni aderenti al coordinamento Co-Ro per Rossano: L’associazione Con-tatto, capofila del progetto, l’associazione Roscianum, ilCria, la Pro Loco Rossano “La Bizantina”, l’Unione Italiana Ciechi, la cooperativa il “Sorriso”, la cooperativa “Figli della Luna”.
Per Corigliano: associazione “Azzurra”, AGSS (associazione giovanile salesiana solidale), associazione Michea, il Cif (Centro Femminile Italiano),Cooperativa Nuove Strade.

Nuovo sistema di servizi per la città

COSENZA – Cambia radicalmente l’organizzazione dei servizi manutentivi della città, relativi a verde pubblico, servizi cimiteriali, servizi di manutenzione per gli immobili, per il canile comunale, spazzamento del centro storico, servizi tecnici per i teatri.

Da molti anni affidato alle cooperative sociali di tipo B, ma con risultati spesso non adeguati all’impegno che circa 500 persone avrebbero dovuto assicurare, il vecchio sistema molto presto lascerà il posto alla nuova impostazione pensata dall’Amministrazione comunale per assicurare efficienza, salvaguardando al contempo i vecchi posti di lavoro.

Un Bando di gara diviso in nove lotti è arrivato nei giorni scorsi all’aggiudicazione provvisoria da parte della Commissione congiunta Comune-Prefettura di Cosenza.

“Abbiamo immaginato – ha dichiarato Occhiuto – un percorso innovativo e per la prima volta indetto una gara pubblica ponendo come basilari tre punti: clausola di salvaguardia per i lavoratori, controlli reali e costanti, divisione della città in lotti ed assegnazione di ciascun lotto in modo che sia chiaro chi deve fare cosa e dove”.

Quindi, il sindaco si è rivolto ai presidenti delle cooperative per chiedere il massimo impegno nel gestire i lavoratori in modo che tutti facciano il loro dovere e abbandonando atteggiamenti discriminatori non giustificabili.

Dunque, da 47 cooperative preesistenti, si passa a nove soggetti imprenditoriali, di cui 8 cooperative ed una società.

Per la manutenzione del verde il progetto prevede la divisione della città in lotti: Nord, Sud e frazioni, Centro, Cimiteri. In ciascuna zona opererà una cooperativa specifica. Di 5milioni e 450mila euro l’importo complessivo aggiudicato, con un ribasso di circa il 7% sulla base d’asta. I contratti saranno stipulati a fine aprile e potranno durare tre anni. Ma è previsto un rigido sistema di controllo che sarà svolto dal Comune e riguarderà sia la qualità dei servizi che il numero di addetti effettivamente sul posto di lavoro ogni giorno. Se si riscontreranno difformità rispetto agli impegni sottoscritti, scatteranno le sanzioni, fino alla possibilità di rescindere il contratto. Saranno previsti corsi di formazione per affinare le capacità individuali.

E’ stato chiarito che gli aggiudicatari si sono impegnati ad assorbire tutto il personale già operante nelle vecchie cooperative che vorrà transitare, comprese le unità interessate da misure interdittive per la legislazione antimafia. Gli stipendi dovranno attenersi ai contratti di lavoro delle varie categorie. Ed i contratti con l’Amministrazione, una volta stipulati, resisteranno anche ad un ipotetico dissesto finanziario.

Il Comune di Cosenza cerca partner per lottare contro le dipendenze

COSENZA – Innovazione e formazione della coscienza civica, guidato da Geppino De Rose, un’apposita manifestazione d’interesse che può essere consultata sul sito del Comune (www.comune.cosenza.it) alla sezione bandi di gara e che scadrà il prossimo 21 febbraio.
Con questa manifestazione d’interesse l’Amministrazione comunale promuove un’attività di progettazione e di innovazione sociale nel settore della prevenzione e delle dipendenze, anche sviluppando collaborazioni e sinergie con altri soggetti, sia istituzionali, come gli enti locali e le aziende sanitarie, sia con associazioni di volontariato, cooperative e privati che operano senza fini di lucro.

“Ci sono nuove dipendenze spesso sottovalutate – ha sottolineato l’Assessore Geppino De Rose, chiarendo lo spirito dell’iniziativa – che necessitano di un’accurata e capillare opera di prevenzione.  Ecco perchè abbiamo avviato questo percorso attraverso il quale sia possibile indirizzare i nostri giovani adolescenti a non cadere in tentazione rispetto a gravissimi problemi che angustiano la nostra società, come appunto le dipendenze dall’alcool, dalle droghe, dai farmaci, dai giochi d’azzardo fino a vere e proprie patologie legate ad abusi da Internet. E’ un’azione doverosa la nostra che ha come obiettivo quello di far recuperare ai giovani il contatto con la realtà in un momento storico nel quale vanno sempre più affermandosi, purtroppo, modelli fuorvianti che rischiano di prendere il sopravvento e che risultano essere lontani dai valori che, invece, dovrebbero essere il fondamento dei comportamenti di ognuno di noi”.

L’iniziativa dell’Amministrazione comunale è un esperimento pilota per un’attività di campionatura nazionale volta a prevenire le dipendenze di ogni genere tra i giovani, ma anche il primo tassello di un programma a valenza strategica più estesa che, in una logica di concertazione sempre più partecipativa, possa stimolare quelle realtà locali in grado di svolgere, ognuna per la propria parte e secondo le proprie specificità, una funzione positiva nella tutela del benessere della popolazione giovanile.
Alla manifestazione d’interesse pubblicata dal Comune di Cosenza possono partecipare unicamente le organizzazioni onlus e le cooperative sociali senza fini di lucro che dovranno presentare progetti finanziabili da altri Enti e/o Istituzioni.

Entro il termine del 21 febbraio i soggetti interessati dovranno inviare i progetti attuativi, indicando le fonti di finanziamento e gli altri enti e/o istituzioni eventualmente compresenti.
Nelle fasi successive, i progetti finanziati comporteranno la stipula di una convenzione tra l’Amministrazione comunale e l’Ente finanziatore.
Alle organizzazioni onlus e alle cooperative sociali spetterà la gestione delle attività progettuali che dovranno essere finalizzate ad esplorare la possibilità di interventi educativi e pedagogici, in chiave moderna, con la realizzazione di piani di lavoro nel campo delle aree a rischio marginalità e tra le fasce di popolazione giovanile e scolastica.

Nomina del commissario liquidatore delle cinque Asi provinciali

L’assessore alle Attività produttive Demetrio Arena comunica che il dirigente generale del settore attività produttive Pasquale Monea è stato nominato commissario liquidatore dei cinque Consorzi per le Aree di sviluppo industriale in esecuzione del decreto del Presidente della giunta regionale. Pasquale Monea in qualità di commissario, dunque, avrà il compito di avviare le procedure di liquidazione dei Consorzi provinciali Asi per consentire  l’unificazione in un consorzio denominato “Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive” (CORAP), così come previsto dalla legge di riordino. “Si è proceduto ad una scelta interna e senza oneri aggiuntivi – spiega l’assessore Arena – e abbiamo individuato in Pasquale Monea una figura dalla comprovata esperienza in materia di pubblico impiego, autore tra l’altro di varie pubblicazioni in materia di personale, organizzazione, appalti, servizi pubblici e società miste e collaboratore del Sole 24 ore. L’accorpamento delle Asi in un unico nuovo organismo avviene in funzione della necessità di razionalizzare e rendere più efficiente il settore, seguendo la stessa ratio che ha animato la legge di riordino regionale. Si apre, dunque, un percorso virtuoso per la Regione per rendere sempre più efficace l’azione nel territorio a sostegno delle tante realtà produttive esistenti e di quelle che verranno”.

“Prima il lavoro poi le feste”, a Cosenza protesta dei lavoratori delle Cooperative

COSENZA – “Prima il lavoro poi le feste”, questo lo slogan adottato, il 26 giugno 2013, da un gruppo di poche decine di persone, che occupano il palco allestito alla fine del lungofiume boulevard nel tentativo di far risuonare il loro dissenso verso l’indifferenza degli enti, a loro dire, ai problemi dei lavoratori delle Cooperative.

I manifestanti non accettano di buon grado i provvedimenti previsti dalle nuove normative Antimafia che coinvolgerebbero, a detta degli stessi, tutti gli appartenenti alle cooperative, quindi “anche uomini onesti con a carico famiglie e figli” i quali avrebbero perso, conseguentemente alle vicende giudiziarie che hanno colpito gli stessi, il lavoro.

 

 

 

 

Oscar Mari

Il sindaco Occhiuto tranquillizza i dipendenti delle Cooperative

COSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto interviene sulla vibrante protesta che questa mattina ha visto i dipendenti delle Cooperative di tipo B assediare l’esterno di Palazzo dei Bruzi impedendo le normali attività della casa comunale e creando disagi al centro urbano. Ha ribadito ancora una volta la ferma convinzione a impegnare sforzi e risorse per mantenere i livelli occupazionali delle Cooperative sociali nonostante il grave periodo di crisi.

A tale scopo, ribadisce il sindaco, in Bilancio sono previsti dei fondi del Comune per ottenere la somma necessaria di copertura che faccia fronte alla scadenza del contratto.

La società civile si arricchisce di una nuova realtà: nasce Dignità del Lavoro

COSENZA – In un periodo in cui le opportunità lavorative sembrano apparire come un miraggio e un’utopia, risulta ardito e quanto meno coraggioso avviare una nuova attività imprenditoriale. Ancor di più se la solidarietà, la partecipazione e l’inclusione sociale sono i valori primari e fondanti di questo nuovo soggetto.

Eppure è con queste basi che nasce la cooperativa sociale Dignità del Lavoro, presentata oggi alla città di Cosenza nel Salone degli Stemmi in Arcivescovado. Una realtà che si pone l’obiettivo di “restituire dignità alle persone più deboli attraverso percorsi di inserimento lavorativo”. Un’entità nuova che costruisce però le sue fondamenta sulla solida esperienza ventennale di Delfino Lavoro.

“Tutto ha inizio nel 1986 con la prima struttura di accoglienza per tossicodipendenti”. Le parole di Annamaria Odoardi, figura di rilievo nel panorama sociale cosentino, che aprono la presentazione, suonano come un passaggio di testimone al neo presidente Manfredo Piazza e alla nuova equipe. Un intervento affettuoso e commovente sull’attività svolta fin qui dalla precedente cooperativa, segnato dal ricordo delle persone che hanno contributo ai successi e dalla caparbietà per migliorare che ne ha contraddistinto l’operato. Energia e vigore che vengono automaticamente trasferiti nella nuova realtà, così come parte delle competenze e delle capacità acquisite.

Un biglietto da visita invidiabile – secondo le parole dello stesso presidente – che si combina con la scelta di un nome importante. Dignità del Lavoro infatti punta inequivocabilmente ad un’idea di lavoro onesto e rispettoso della persona, un’idea che sembra ormai allontanarsi dall’immaginario collettivo.

Un avvio incoraggiante dunque per la neonata cooperativa, che ha ricevuto plausi e riconoscimenti di merito da parte delle istituzioni, con cui da sempre Delfino Lavoro ha collaborato, ma anche da parte di un nutrito gruppo di soggetti appartenenti al terzo settore e alla società civile cittadina.

La chiave per proseguire con successo nel cammino intrapreso e per raggiungere risultati di rilievo risiede certamente nella tenacia e nella forza di volontà dei componenti, a cui si deve aggiungere la capacità di creare relazioni e reti strutturate e fruttuose. Quello che Giacomo Mancini, assessore regionale al Bilancio, ha definito come “fare squadra” tra enti istituzionali e non. Una collaborazione ripresa a più voci dalle autorità intervenute, tra cui mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano, Gianpaolo Chiappetta, consigliere regionale, e dal sindaco Mario Occhiuto. Presenti, tra gli altri, il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, il sindaco di Castiglione Cosentino e il vicesindaco di Lappano.

La dignità del lavoro evocata nel nome della cooperativa è certamente l’elemento maggiormente emerso nel corso dell’incontro, dignità che – come ha tenuto a precisare il vescovo Nunnari – non è solo difesa delle morti bianche, ma anche difesa dal clientelismo: “non siate portatori di borse, ma di idee”.

Idee che sono il motore principale dell’attività più strettamente imprenditoriale e commerciale, a partire dai settori della produzione editoriale e della organizzazione di eventi. Tra i prodotti di punta attualmente in corso, l’attenzione si è focalizzata in particolare sul gioco di società “Cittadini. La sfida quotidiana della legalità”, sul meeting dei giovani del Mediterraneo alla sua quarta edizione e sui progetti di borsa lavoro “Percorsi di legalità” per l’inserimento di minori in carico ai servizi di Giustizia Minorile.

La sfida è decisamente avvincente, il terreno pronto, la partita tutta da giocare. Non resta che seguire questa nuova avventura che costituirà decisamente una tappa di arricchimento per l’intera comunità cosentina.

 

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

 

Workshop su accesso al credito per imprese e cooperative

SoldiCATANZARO, 14 GIU 2012 – Le difficolta’ di accesso al Credito per il sistema di imprese ed, in particolare, per le cooperative calabresi e’ stato esaminato in un workshop tenuto a Lamezia da Agci, Confcooperative e Legacoop. Ha partecipato il Presidente di Cooperfidi Italia, Mauro Gori, Confidi Nazionale della cooperazione italiana. Il workshop si e’ soffermato, in particolare, sul sostegno che tale struttura e’ in grado di fornire alle cooperative calabresi.

Le cooperative calabresi, di piccola e media dimensione, in qualunque settore operino, possono migliorare le condizioni di accesso al credito aderendo a tale strumento.

Cooperfidi Italia mette a loro disposizione le garanzie rilasciate agli istituti di credito convenzionati; i servizi di check up per individuare i punti di forza e di debolezza nella gestione aziendale delle risorse finanziarie; l’assistenza per avviare percorsi di miglioramento del proprio merito creditizio; l’accesso ai fondi pubblici di garanzia e di agevolazione gestiti da Cooperfidi Italia; la possibilita’ di individuare i prodotti finanziari piu’ adeguati e convenienti alle proprie esigenze.

Oltre alla mancanza di liquidita’ da parte del sistema bancario si e’ evidenziato come il sistema delle cooperative, gia’ di per se’ sottocapitalizzato, difficilmente e’ in grado di fornire garanzie reali. La funzione di Cooperfidi e’ quello di assumere impegni nei confronti di un soggetto garantito (Banca, che finanzia) a copertura della possibile perdita che quest’ultimo puo’ subire a fronte dell’eventuale mancato pagamento di una obbligazione sottoscritta da un terzo soggetto (la cooperativa che riceve il finanziamento).

In altri termini, la cooperativa riceve due finanziamenti: uno da parte della Banca, che si concretizza nella erogazione di liquidita’, resa disponibile per le finalita’ dell’impresa; l’altro da parte di Cooperfidi Italia, che si concretizza nella condivisione del rischio che la Banca ha assunto verso l’impresa. La parte garantita (che puo’ arrivare fino al 50%del finanziamento) non e’ piu’ una esposizione della Banca verso la cooperativa, ma una esposizione della Banca verso Cooperfidi.

Per la Banca, e’ come se una parte del denaro fosse stata prestata a Cooperfidi Italia, anziche’ all’impresa.

La Banca puo’ determinare la rischiosita’ della propria operazione di impiego in base al merito creditizio di Cooperfidi Italia, sostituendolo a quello della cooperativa.

Cio’ che differenzia un confidi dagli altri intermediari specializzati nel rilascio di garanzie presenti sul mercato e’ l’elemento mutualistico, ed eventualmente solidaristico, che lo fonda.

Il confidi puo’ assumere impegni verso la Banca grazie al suo patrimonio, che e’ costituito dalle partecipazioni e dai contributi delle stesse imprese finanziate.

 

 

 

(ASCA)