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Crisi idrica, il comune di Cosenza disponibile a collaborare ma con riserva

COSENZA – Un percorso condiviso, finalizzato ad individuare azioni che permettano di fronteggiare la persistente crisi idrica che sta interessando il territorio. E’ tornato a riunirsi con questo spirito il tavolo tecnico, istituito presso la Prefettura di Cosenza che ne ha la supervisione, al quale siedono la Regione Calabria, SoriCal, i Comuni serviti dall’acquedotto Abatemarco, città capoluogo in testa, rappresentata dall’assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso e dai tecnici ingegneri Francesco Converso, Renato Cerzosimo e Marcello Falbo.

Dalla stessa Regione – in particolare dal consulente tecnico prof. Paolo Veltri, presente con il Direttore Generale Infrastrutture e Lavori Pubblici, Domenico Pallaria –  la fotografia delle ragioni della crisi.

«E’ uno studio della stessa Regione – è il commento dell’assessore Caruso – a dirci che nella captazione e nell’adduzione risiedono i punti deboli del sistema idrico. Considerazione questa che solleva perplessità su come nella nostra regione, che pure è la seconda in Italia per risorse idriche, siano state inadeguate le capacità di programmazione e gestione rispetto a fatti comunque prevedibili come le emergenze idriche. Il Comune di Cosenza  – si è detto – sta profondendo ogni sforzo anche nella gestione delle proprie captazioni e adduzioni ai serbatoi, con un impegno totalizzante di ogni risorsa dell’ufficio idrico e il coinvolgimento aggiuntivo di elevate professionalità tecniche ed operative. A tal riguardo, accogliamo la disponibilità della Regione che si è impegnata a dare priorità di finanziamento ai Comuni che agiscono in tale direzione».

Le azioni proposte dall’ente regionale sono diverse ma, per il Comune di Cosenza, non sono attribuibili ad un breve periodo, così come presentate. «Oggi abbiamo una emergenza – ha ribadito l’assessore Caruso -. E, rispetto alla riduzione della portata dell’acqua siamo d’accordo – ha detto – ma va basata sulle effettive risorse disponibili Comune per Comune, senza prescindere dalle esigenze ineludibili di una città capoluogo».

L’Amministrazione comunale di Cosenza non mette in discussione l’approccio collaborativo al grave problema della crisi idrica. «Siamo disponibili – ha affermato Francesco Caruso – a concordare con SoriCal la ridistribuzione dell’acqua ma nella misura che riterremo accettabile.  Allo stesso modo resta un nostro sacrosanto diritto, come stabilito nell’ordinanza del Sindaco Occhiuto, confermata dal Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche,  entrare nelle cabine di manovra per misurare la fornitura d’acqua da parte di SoriCal, secondo criteri di continuità e costanza, valutando le curve di consumo giornaliere, dato importante per rendere più efficiente la distribuzione».

Crisi Idrica, Spadafora: «Chiarezza sulle cause e interventi per risolvere il problema»

COSENZA – Una richiesta di intervento al Comune ed alla Sorical per la crisi idrica nelle zone collinari della città bruzia. L’ha inoltrata il consigliere comunale del gruppo misto Francesco Spadafora per conto degli abitanti di Cozzo Presta, Pigna, Diodato e Cozzo del Monaco, «al fine di porre rimedio ai notevoli disagi e danni subiti derivanti da una grave crisi idrica che interessa una vasta area del territorio del Comune di Cosenza».

In una nota si legge che «viene chiesto, altresì, ai suddetti enti di far conoscere quali siano le cause che avrebbero determinato tale situazione e quali siano gli interventi efficaci che si intendono porre in essere per risolvere l’insopportabile problema. Invero, è ben dalla fine di Giugno che le utenze servite dal serbatoio “Bufalo” di località Cozzo Presta  stanno avendo problemi con la fornitura idrica. Tutto ciò sta comportando enormi disagi, anche di ordine igienico-sanitario, per i cittadini,  i quali oltre a pagare le tasse di un servizio che non usufruiscono sono esasperati per tale incresciosa situazione.»

Spadafora mette in evidenzia di essere pronto a sostenere i cittadini in una serie di azioni finalizzate a tutelarne l’interesse e richiedere interventi efficaci anche agli organi sovracomunali per risolvere l’attuale situazione, in quanto la mancanza d’acqua crea evidenti difficoltà senza alcun riguardo ai diritti fondamentali delle persone (salute, igiene anche delle categorie più deboli come anziani e bambini).

Lo stesso, pertanto, conclude appellandosi alla sensibilità degli uffici sopraindicati affinché possano individuare, con celerità, le dovute soluzioni ai continui e gravi disagi manifestati quotidianamente dai cittadini, ormai esacerbati dalla perdurante emergenza idrica.

Emergenza idrica Cosenza, l’Arpacal consegna risultati analisi

COSENZA – Sono arrivati negli uffici della Procura di Cosenza i primi risultati delle analisi sull’acqua prelevata dai serbatoi utilizzati per il rifornimento idrico della città. Secondo gli accertamenti dell’Arpacal, l’acqua è salubre anche se le analisi non sono state completate. Mancano infatti i test chimici che saranno conclusi entro la fine della settimana. Dai primi risultati solo in due casi è stato accertato un livello di coliformi di poco superiore alla norma, in particolare nelle zone servite dal Merone e dall’adduttore di Timpafusa. In questi casi i problemi sarebbero risolvibili, secondo l’Arpacal, perché riguardano il trattamento dell’acqua e quindi le condizioni igieniche della struttura. I carabinieri la scorsa settimana hanno fatto controllato la sede della Sorical, l’ufficio tecnico del Comune e i serbatoi. Lo scopo è quello di acquisire la documentazione contrattuale e compiere campionamenti sulla salubrità dell’acqua. L’attività è coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza e seguita dal procuratore Mario Spagnuolo e dall’aggiunto Marisa Manzini e scaturisce dalla perdurante della crisi idrica che affligge la citta’ di Cosenza. I magistrati hanno conferito la delega ai carabinieri per cercare di capire che cosa stia accadendo in città sulla riduzione dell’erogazione dell’acqua. Nello specifico sono stati controllati i livelli di potabilità dell’acqua. L’obiettivo è verificare le modalità di erogazione dell’acqua e le cause delle interruzioni.

Cosenza, crisi idrica priorità dell’Amministrazione comunale

COSENZA – Una serie di fattori concomitanti, tra cui non ultime una carenza d’acqua nelle sorgenti e la particolare situazione climatica, hanno portato la città in una situazione di crisi idrica. I disagi dei cittadini sono all’attenzione dell’Amministrazione comunale, che considera una assoluta priorità affrontare il problema dell’approvvigionamento idrico. Oggi, a palazzo dei Bruzi è stato convocato l’ennesimo tavolo tecnico che segue quelli della scorsa settimana con i responsabili Sorical. Il capo di gabinetto Antonio Molinari, alla presenza dell’assessore Francesco Caruso e del dirigente ai lavori pubblici Francesco Converso, ha riunito i tecnici del Municipio addetti ad effettuare le manovre meccaniche sulla distribuzione. Durante la discussione sono emerse tutte le criticità delle zone urbane più sofferenti che vengono segnalate costantemente dai cittadini così come pure dagli stessi tecnici. Ulteriori verifiche sulle condotte e su sospette consistenti perdite d’acqua sono state repentinamente avviate. In particolare, fin da questa sera, la massima attenzione di tecnici e operai verrà concentrata nell’area di via De Rada dove i rubinetti risultano a secco da ore. Da domani, invece, il settore manutenzione di palazzo dei Bruzi intensificherà la ricerca di eventuali perdite e la misurazione relativa ad adduzione e distribuzione.

Crisi idrica nel crotonese, Coldiretti alla Regione: “Serve risolutezza”

CROTONE – “Il Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese Roberto Torchia, gli amministratori e il personale impegnato fino ad ora sono stati degli eroi“. È quanto afferma in una nota stampa il presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, intervenendo sul problema della carenza idrica nel crotonese che rischia di compromettere il lavoro di molti agricoltori.

Dire che l’avevamo detto a febbraio – e ribadito nella conferenza stampa tenuta alla “cittadella regionale”  sulla giornata mondiale dell’acqua, alla presenza del presidente Oliverio e dei dirigenti del Dipartimento Agricoltura – denunciando le avvisaglie di carenza idrica nel crotonese, forse serve a poco, ma adesso occorre subito correre ai ripari per trovare insieme alla Regione Calabria soluzioni condivise e strategie per assicurare agli agricoltori del crotonese un intervento irriguo urgente e straordinario per portare a termine le colture in atto e non avere danni economici dopo un duro lavoro”.

Il Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese Roberto Torchia, gli amministratori e il personale impegnato fino ad ora sono stati degli eroi, monitorando minuto per minuto la situazione e assicurando acqua agli agricoltori con idonea turnazione. Ma davanti ad una situazione climatica con le precipitazioni praticamente dimezzate (-56%) rispetto alla media del periodo, dopo che a gennaio erano state già inferiori del 24% mentre il mese di dicembre 2015 si è classificato come il meno piovoso dal 1800 con un – 91%, davvero la lotta diventa impari. – afferma Molinaro, che aggiunge – Attualmente, l’invaso Sant’Anna nel comune di Isola Capo Rizzuto ha una disponibilità minima pari a 8,5 milioni di metri cubi,  la metà della sua capacità e una buona parte di acqua non può essere utilizzata poiché deve essere nella disponibilità della Protezione Civile. E’ anche da queste situazioni che emerge in modo chiaro ed inequivocabile l’importanza dei Consorzi di Bonifica“.

Bisogna pensare anche in prospettiva rilanciando, attraverso i fondi comunitari e masterplan, investimenti per sistemi idrici, invasi e impianti di subirrigazione con opere strutturali ed infrastrutturali.  Non possiamo mettere in pericolo il patrimonio agroalimentare calabrese che oggi è in fase di forte rilancio e che per essere ancora di più di qualità ha bisogno dell’acqua. Adesso, però, in questa fase emergenziale che sta già causando tensioni, chiediamo alla Regione Calabria risolutezza“.

Il Sindaco Papasso interviene sulla crisi idrica

cassano allo ionio_smallCASSANO ALLO IONIO (CS) – A fronte della crisi idrica in località  Monte, ricadente nei territori dei comuni di Cassano e di Castrovillari, si è svolt presso l’Ufficio del Governo a Cosenza un incontro tra il sindaco di Cassano All’Ionio, Gianni Papasso, e le altre parti interessate. Al cospetto del Prefetto Tomao, sono intervenuti i rappresentanti del Consorzio di Bonifica Montano di Mormanno, quelli della Sorical, il sindaco Gianni Papasso, accompagnato dal geom. Francesco Sarubbo, responsabile del servizio di manutenzione dell’ente locale. In quella sede, il sindaco di Cassano, ha chiesto l’immediato ripristino del servizio idrico nella zona in questione, facendo tornare alla normalità l’erogazione del prezioso liquido, a beneficio sia delle residenze sia del bestiame presente. La crisi dell’acquedotto rurale è stata determinata da accrediti accumulati tra Consorzio Montano e Sorical. Dalla discussione tra le parti, si è giunti alla elaborazione di un piano di estinzione del debito. Nel frattempo, il sindaco Papasso, con la saggia mediazione del Prefetto Tomao, hanno sollecitato l’immediato ripristino dell’erogazione totale dell’acqua nella località Monte. Ove ciò non dovesse avvenire in tempi brevi, il sindaco di Cassano, ha partecipato alle parti che si farà promotore di un’azione dimostrativa forte e significativa, per il bene collettivo, portandosi personalmente alla fonte dell’erogazione dell’acqua, per procedere all’apertura della saracinesca. Il sindaco Papasso, si è impegnato, infine, a seguire con attenzione la delicata problematica, pur consapevole che la competenza del servizio appartiene ad altre istituzioni sovra comunali che operano nel comprensorio.