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PD Cosenza, Mazzuca, «Guglielmelli sull’orlo di una crisi di nervi»

COSENZA – E’ tempo di crisi nelle stanze della delegazione del PD della Provincia di Cosenza

«Siamo seriamente preoccupati dello stato di salute del segretario provinciale del Pd, Luigi Guglielmelli, il quale versa ormai sull’orlo di una crisi di nervi. Lo comprendiamo. È riuscito in una impresa titanica: quella di ridurre il Partito democratico al 13% nella provincia di Cosenza. Nessuno fino ad oggi era riuscito in questa impresa, abbiamo raggiunto i minimi storici: Ds e Margherita, singolarmente, presero molto di più del risultato del Pd. Tutto ciò lo ha fatto in perfetta solitudine». Scrive così, in un comunicato Giuseppe Mazzuca.

«Dopo la sua proclamazione a segretario provinciale del Pd di Cosenza – prosegue Mazzuca- ha gestito in modo monarchico e patronale la Federazione. Gli consigliamo di chiedere i danni al presidente Oliverio (suo datore di lavoro) che di questa sconfitta è corresponsabile. Dovrebbe a questo punto avere un sussulto di dignità verso gli elettori del Pd e verso se stesso, cioè rassegnare le dimissioni da segretario provinciale e affidare quel poco che rimane a una gestione collegiale, cercando di vedere se ci sono le condizioni per salvare in provincia di Cosenza il progetto del Partito democratico. Agli amici più vicini a Guglielmelli (ormai rimasti pochissimi) chiediamo di stargli accanto per evitare gesti inconsulti, visto lo stato di frustrazione politica in cui è precipitato. Anche il dato elettorale dell’ex comune di Pedace dimostra come essere dirigenti di un partito non può prescindere dall’essere radicati sul territorio. A Pedace, da sempre riferimento storico della sinistra, il M5s triplica la forza del Pd. È fin troppo evidente che chi ha provocato una sconfitta senza precedenti nella storia della sinistra cosentina debba oggi non solo mettersi da parte ma addirittura abbandonare l’impegno politico. Guglielmelli ha dilapidato un patrimonio di lotte, battaglie e valori costruito nel corso degli ultimi 60 anni di gloriosa storia della sinistra cosentina. L’agire politico di Guglielmelli appartiene a quella sinistra che per un piatto di lenticchie è diventata renziana, tipico del trasformismo meridionale che è portato ad assoggettarsi al potente di turno e a riciclarsi appena lo stesso cade in disgrazia (vedi Bersani)».

 

Crescere al Sud, l’assemblea dedicata ai diritti dei ragazzi calabresi

AMANTEA (CS) – “Insieme per dare voce e diritti alle ragazze e ai ragazzi calabresi” è il tema dell’assemblea regionale della rete Crescere al Sud che si terrà mercoledi 13 settembre a partire dalle 12.00, ad Amantea  presso la località La Tonnara.

Nel corso dei lavori dell’assemblea, che saranno introdotti da Francesco Mollace e Lucia Ambrosino,
coordinatori della rete, si svolgerà un dibattito sul tema dei diritti degli adolescenti nel quadro della riforma del welfare avviata dalla Regione Calabria.

Dibattito cui parteciperanno tra gli altri l’assessore regionale al welfare e alla scuola, Federica Roccisano, il portavoce regionale del Forum del Terzo Settore, Gianni Pensabene, il referente regionale di Libera, don Ennio Stamile.

Sostenuta da Fondazione con il Sud, l’alleanza Crescere al Sud, aggrega circa sessanta organizzazioni nazionali e locali impegnati in attività sociali e socio educative a favore degli adolescenti residenti nelle regioni meridionali.

Il coordinamento calabrese, cui aderiscono le principali organizzazioni che nei vari territori della regione gestiscono stabili attività socio educative rivolte ai più giovani, ha messo al centro della sua azione la promozione di un approccio sistemico di comunità educanti come strumento di reale innovazione nel campo della formazione delle ragazze e dei ragazzi calabresi.

In questo quadro, nei mesi scorsi, è stato organizzato a Catanzaro, proprio da Crescere al Sud, nel corso di un evento cui ha preso parte anche la Ministra dell’istruzione Valeria Fedeli, il lancio di un manifesto programmatico sottoscritto da oltre 80 tra organizzazioni e istituti scolastici calabresi.

Evento nel quale, Francesco Mollace, portavoce della rete, aveva sottolineato il sogno comune di molti rappresentanti di enti di terzo settore e di dirigenti scolastici di sperimentare forme innovative di comunità educanti che contrastino i dati negativi di dispersione e fallimento formativo che si registrano nella regione.

Anche nell’appuntamento di mercoledì si punta a rilanciare un percorso finalizzato a fare massa critica per costruire nell’arco di un decennio un processo di radicale cambiamento delle forme del fare scuola in Calabria, diffondendo dal basso i principi di una educazione sociale, emozionale, basata sull’apprendimento dall’esperienza e sul pensiero sistemico.

Nel corso dell’evento previsto ad Amantea, si svolgeranno in parallelo i lavori del coordinamento giovanile di Crescere al Sud, con la presenza di una ventina di giovani under 18 provenienti da vari territori calabresi.

Un autonomo movimento giovanile che, nell’ambito del progetto quadro di Crescere al Sud anche attraverso il sostegno di Save the Children, ha dichiarato Lucia Ambrosino, mira a dare maggiore voce alle ragazze e ai ragazzi che sperimentano le difficoltà di vivere e formarsi nel meridione.
Tra gli enti partner di Crescere al Sud in Calabria vi sono: Associazione Civitas Solis, Associazione Gianfrancesco Serio, Centro comunitario Agape, Centro Calabrese di solidarietà, Cooperativa delle donne, Cooperativa Don Bosco, Con i miei occhi, Camera Minorile G. Mazzotta, Federazione Mediterraneo & Ambiente, Fondazione L&D Siciliani,
Usabile, Uisp, Comunità Luigi Monti, Ce.re.so, Csi.

Francesco Gervasi sulla crisi idrica della Calabria

COSENZA – Il caldo torrido spinge sempre più la Calabria ad affrontare una forte crisi idrica. Francesco Gervasi si esprime in merito alla situazione.

«La grave crisi idrica che la nostra regione e la nostra provincia bruzia in particolare stanno vivendo dimostra ancora una volta che la politica rincorre i problemi e che la risoluzione degli stessi inizia ad essere affrontata ed avviata quando quei problemi sono diventati, nel frattempo, vera e propria emergenza.

Il sistema idrico integrato calabrese necessita di una rivisitazione e di una riorganizzazione che lo riporti a standard efficienti e che gli consenta di ottimizzare la grande ricchezza di acqua presente nelle sorgenti e nel sottosuolo che solo in minima parte risulta sfruttata e che in larga parte si perde lungo le reti.

La Regione Calabria ha deciso con la Legge n. 18 del 2017 che siano i comuni a prendere in mano le redini e le sorti del ciclo integrato delle acque con l’istituzione dell’AIC, Autorità Idrica Calabrese. A farne parte saranno 40 comuni calabresi, suddivisi per province e per classi di popolazione, garantendo anche la rappresentanza dei piccoli comuni. I sindaci avranno una grande responsabilità e, al tempo stesso, una grossa opportunità, quella di rilanciare il sistema idrico regionale. Per conseguire un così importante obiettivo sarà indispensabile seguire un percorso di progettazione e programmazione serio, volto a migliorare tutto il ciclo, dalle adduzioni fino alla fase della depurazione; sarà necessario abbandonare la cultura dei campanili e liberarsi dai condizionamenti dei soliti notabili politici calabresi; sarà necessario evitare che anche questo nuovo organismo si trasformi nell’ennesimo “carrozzone” da sfruttare a fini elettorali.

La gravità della crisi idrica che stiamo vivendo in questi giorni e la necessità di rilanciare questa regione, fanalino di coda italiano in tutti i settori, impongono un cambio di rotta e un diffuso e profondo senso di responsabilità politica ed istituzionale.

Però non bisogna perdere tempo! La legge regionale 18 è stata emanata nel Maggio scorso e, ad oggi, solo una cinquantina di comuni della nostra provincia hanno adottato l’adesione con delibera di giunta. Occorre fare presto. La regione ha passato la palla ai comuni. I sindaci, ora, colgano questa occasione di diventare protagonisti del futuro delle risorse idriche calabresi.

Aldilà delle elezioni per la designazione dei 40 rappresentati dei comuni nell’AIC che dovrebbero tenersi nel mese di settembre e delle nomine del presidente e del direttore generale, gli amministratori locali devono da subito entrare nel merito della discussione di alcuni temi fondamentali:

  • le sorti di Sorical, con riguardo soprattutto agli investimenti che il socio privato del Gestore idrico calabrese (partecipato al 100% dalla francese Veolia) avrebbe dovuto fare e rispetto ai quali risulta inadempiente.
  • La forma giuridica che dovrà rivestire il nuovo soggetto che andrà a gestire il settore idrico, partendo però da un dato inequivocabile, sancito con il referendum del Giugno 2011. E cioè che l’acqua è un bene comune e in quanto tale deve essere pubblica, gestita da soggetti pubblici e non dunque oggetto di lucro e di affari.

Per questo motivo, nei prossimi giorni, da Consigliere Provinciale con delega al Servizio Idrico Integrato, mi farò promotore, assieme al Presidente Iacucci e agli altri attori istituzionali interessati, partendo dal Presidente della IV commissione regionale Bevacqua che ha già manifestato la propria disponibilità, di una serie di iniziative con i sindaci e gli amministratori comunali  per velocizzare l’iter che porterà alla nascita dell’AIC e per avviare una discussione più articolata sull’incidenza che l’AIC stessa avrà nel sistema idrico calabrese».

Ospedale di Cosenza, Fausto Sposato chiede nuovi infermieri

COSENZA – Preoccupante situazione di collasso all’ospedale di Cosenza, Sposato, Presidente degli Infermieri chiede nuovo personale o aperture di concorsi. 

L’ospedale dell’Annunziata di Cosenza rischia il collasso. Urge personale al più presto. Gli infermieri e gli Oss, insieme ovviamente a medici e paramedici, non riescono a fronteggiare emergenze e turni massacranti.

<<Il sistema sanità è al collasso. Ci chiediamo cosa si aspetti, ancora, per procedere alle assunzioni e ai concorsi. Servono e non sono più rinviabili, almeno per far rifiatare tutto il personale che, oggettivamente, non riesce più a sostenere ritmi altissimi e condizioni drammatiche>>.

Fausto Sposato, presidente dell’Ipasvi di Cosenza, a nome di tutti gli infermieri, lancia un grido d’allarme che merita attenzioni.

Il clima torrido e la calura estiva; le ferie legittime di alcuni ( <<altri invece non riusciranno a “fermarsi”) e la mancanza cronica di personale ( sempre sottonumero, da anni) stanno <<facendo morire il nostro ospedale: è lui il vero malato>>, scrive proprio Sposato in un comunicato stampa. Gli infermieri <<continuano a soffrire e sono impossibilitati a svolgere appieno le loro mansioni perchè troppo carichi di lavoro>>, aggiunge il presidente.

Stesso discorso, o quasi, anche per il settore privato e per le strutture sanitarie presenti sul territorio. <<Oltre al danno anche la beffa, se vogliamo: in tutta la Calabria la situazione è pressochè identica. A Reggio era stato indetto il concorso e solo pochi giorni prima rinviato. Qui, a Cosenza, neppure si conoscono tempi e modalità. Auspichiamo, al tempo stesso, che si applichi la legge Madia e che si dia l’avvio alle stabilizzazioni dei colleghi, quantomeno>>, spinge Sposato.

Il Collegio Ipasvi, ad ogni modo, specifica che la loro azione <<incisiva>> continuerà su tutto il territorio senza soste. <<Fin quando non otterremo risposte concrete da chi di dovere.

Un esempio? Può mai essere possibile che nella commissione Ecm non vi sia la presenza di un solo infermiere? É mai possibile che si è ancora in attesa degli altri concorsi, quelli relativi ai servizi delle professioni sanitarie?

Qualche settimana fa è stata qui in Calabria la nostra presidente nazionale, Barbara Mangiacavalli. A lei, in una bella e partecipata iniziativa a Lamezia dove l’intero coordinamento regionale ha ricevuto complimenti e incoraggiamenti, abbiamo notificato i nostri problemi e con lei ci siamo impegnati a trovare soluzioni per tutti. Oppure dobbiamo aspettare e decretare la morte dell’Annunziata?>>.

Aeroporti calabria. Sottosegretario Bianchi, emergenza economica da risolvere per rilancio turismo regione

ROMA«Il sistema aeroportuale in Calabria è una vera emergenza. Infrastrutture e turismo sono strettamente collegati e hanno un inevitabile impatto sullo sviluppo economico e sociale dell’intera regione. Il turismo è, infatti, l’unico settore che continua a crescere nonostante la crisi». A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato calabrese di Alternativa Popolare.
E conclude: «L’articolo del New York Times che la segnala come meta da visitare nel 2017, dimostra che c’è grossa attenzione rivolta verso la Calabria. Questa deve essere un’occasione da cogliere. È necessario, quindi, potenziare le infrastrutture in Calabria come in tutto il Mezzogiorno per dare slancio al turismo: basta guardare l’esempio di Napoli dove il numero dei visitatori è aumentato da quando c’è l’alta velocità. In generale il Mezzogiorno ha grosse risorse ma un flusso turistico al di sotto del 20%: questo vuol dire che le potenzialità di crescita ci sono e dobbiamo incentivarle al massimo».

I sindaci di Civita e Frascineto si autosospendono dal PD

FRASCINETO ( CS) – I sindaci di Frascineto, Angelo Catapano, e di Civita, Alessandro Tocci, si auto sospendono dal Partito Democratico. È questa la determinazione a cui sono arrivati i due amministratori delle cittadine arbëreshe, contigue territorialmente, che mercoledì  10 agosto hanno fatto sapere, attraverso una conferenza stampa, tutte le problematiche e le cause che hanno portato alla rottura definitiva con i democrat. All’origine del dissapore c’è la mancanza di dialogo e, sottolineano, l’assenza della politica nella gestione del governo nazionale e della conseguente adeguatezza del governo regionale alla miope politica che vuole estromettere i piccoli comuni dalla compagine amministrativa italiana.

frascineto
Catapano e Tocci non mancano di lamentare come i due comuni, che in prima istanza avevano rigettato l’attuazione della legge regionale 14 sui rifiuti (Ato Aro), si trovino oggi impossibilitati a discutere col governo regionale a seguito dell’ultima lettera perentoria a firma del responsabile del procedimento, il quale intima, senza discussione di causa, il commissariamento entro 30 giorni in materia di raccolta di rifiuti. Tenendo presente che i due comuni svolgono la propria attività in house (che prevede la raccolta, lo spazzamento, ecc.), con la nuova imposizione della legge regionale si arriverebbe alla costituzione di un unico ambito territoriale ottimale a livello provinciale, il quale prevede la gestione dei suddetti servizi attraverso un’unica società che dovrebbe gestire l’intero ciclo, il tutto a discapito delle casse del comune e dei cittadini.
I sindaci, inoltre, lamentano chiaramente l’essere rimasti fuori dalle aree interne, cosa che risulta essere fortemente contraddittoria per i piccoli comuni che, quotidianamente, vivono uno spopolamento sempre più evidente.
Manca inoltre una strategia sulle politiche culturali in merito alle minoranze. Questo per Catapano e Tocci sta provocando l’esclusione dai bandi per la cultura 2016, tanto che su 300 domande, 86 sono stati i comuni che hanno partecipato e 77 le domande finanziate, di cui 55 associazioni e accademie e solo 20 i comuni. «Ci rifiutiamo -dicono- di pensare che i progetti presentati dai comuni siano inferiori a quelli presentati dalle accademie o associazioni».
A tutto ciò si aggiunge la mancata attivazione dell’Ospedale Spoke di Castrovillari, situazione che continua a pesare sul territorio e sui cittadini, che a distanza di diversi anni vedono notevolmente diminuita la capacità dell’offerta dei servizi ospedalieri.
«Occorre -aggiungono- avere rispetto per le nostre comunità, cosa che i nostri politici dovrebbero dare di diritto».
Alla luce di tutto ciò, quindi, la richiesta è che «al governo regionale ci sia la politica e non più i tecnici».

Parcheggi a pagamento allo scalo, la Pro Loco Rossano non ci sta

ROSSANO (CS) – La Pro Loco di Rossano, per bocca del Presidente Federico Smurra, fa sapere la propria contrarietà in merito al provvedimento di sperimentazione dei parcheggi a pagamento allo scalo cittadino proposto da Aldo Lombardo, Commissario prefettizio. Si tratterebbe, infatti, secondo Smurra, di un provvedimento che potrebbe contribuire ad accelerare la decandenza dello scalo cittadino, in particolare di quelle aree come Via Margherita, Via Nazionale e Piazza Montalti, principalmente dal punto di vista commerciale. La situazione è già molto critica, considerando lo scarso traffico, sia veicolare che pedonale e un intervento simile, rischierebbe di compromettere ulteriormente la vitalità commerciale dello scalo cittadino. L’auspicio, conclude Smurra, è che il Commissario accolga la porposta della Pro Loco, facendosi al contempo portavoce dello stato di necessità in cui versa Rossano rispetto al governo nazionale.

 

Incarnato sulle Primarie: non accettiamo soluzioni preconfezionate dal Pd

Luigi incarnatoCOSENZA – Lo spostamento dell’assemblea del Pd a sabato, nella stessa giornata della conferenza stampa annunciata da Lucio Presta, torna a mettere in dubbio lo svolgimento delle Primarie convocate dal segretario provinciale di Cosenza dei democrat, Luigi Guglielmelli. Intatnto Luigi Incarnato, segretario regionale del Partito Socialista e coordinatore del tavolo di coalizione lancia un monito: no a soluzioni preconfezionate. In calce l’audio intervista

 

I timori di Magorno: a Cosenza video killer e tensione alle stelle

COSENZA – “Sui social media circola un video in cui i volti dei consiglieri comunali di Cosenza che si sono dimessi diventano bersaglio di misteriosi killer di cui si intravedono solo le pistole”. Lo denuncia il deputato e segretario del Pd Calabria Ernesto Magorno che lo definisce “un filmato davvero inquietante. Una istigazione alla violenza inaudita su cui sollecito immediatamente un intervento delle forze dell’ordine”, prosegue Magorno che in merito alla vicenda preannuncia una interrogazione parlamentare. “Il clima di tensione che si è creato a Cosenza dopo le dimissioni dei consiglieri che ha determinato lo scioglimento del civico consesso – afferma ancora Magorno – rischia di degenerare con pericolose conseguenze politiche e personali. Chiediamo alle forze dell’ordine e a tutti i cittadini di vigilare per la difesa della democrazia”.

Scioglimento a Palazzo dei Bruzi. Jole Santelli: “Corruzione politica”

Jole Santelli 2COSENZA – Una interrogazione al presidente del Consiglio ed ai ministri dell’Interno e della Giustizia è stata presentata dai deputati di Forza Italia Jole Santelli e Roberto Occhiuto, dopo le dimissioni di 17 consiglieri del Comune di Cosenza che porteranno allo scioglimento dell’Ente guidato dal forzista Mario Occhiuto. I due parlamentari, dopo avere ricordato una precedente interrogazione in Commissione Affari costituzionali in cui “veniva denunciato il tentativo da parte di esponenti del Pd di corrompere consiglieri di maggioranza al fine di ottenere da loro le dimissioni dalla carica e, di conseguenza, la fine anticipata della legislatura” chiedono adesso di sapere “se l’autorità giudiziaria abbia aperto indagini sui tentativi di corruzione politica che – scrivono la Santelli e Occhiuto – hanno portato alle dimissioni di 17 consiglieri. Incontri con blandizie, minacce e promesse di diverso tipo sono stati al centro di giornate convulse. Ad avvelenare il clima notizie di stampa che annunciavano indagini, avvio di Commissioni d’inchiesta, il tutto condito da un sapiente miscuglio di pseudo fughe di notizie, millanterie e presunte soffiate. Si è scritto anche di presunte notizie provenienti da organi di polizia giudiziaria o di magistrati, ed addirittura di soffiate attribuite direttamente al ministro della Giustizia Andrea Orlando. Particolare attenzione deve essere posta al progetto Metro leggera, fortemente avversato dal sindaco e coacervo di rilevanti interessi economici regionali e locali. Occorre sottolineare, invece, che il Sindaco non ha Roberto Occhiutoricevuto alcun avviso di garanzia, né dalla procura di Cosenza né da Catanzaro. E questo perché l’azione dell’amministrazione è sempre stata improntata a criteri di legalità, sopratutto nei lavori pubblici dove in questi anni rispetto alle amministrazioni precedenti si è drasticamente ridotta la percentuale di affidamenti diretti e i lavori pubblici principali sono sempre stati attribuiti tramite una Commissione prefettizia. Al contrario al Sindaco è stata assegnata la protezione per le minacce ricevute dopo aver fatto emergere le irregolarità nel sistema delle cooperative sociali”. I parlamentari chiedono infine di sapere “se risultano vere le rivelazioni del Ministro Orlando a suoi compagni di partito su indagini coperte da segreto e su presunti indagati e se si è proceduto contro fonti d’informazione che riportano notizie attribuibili o a semplici millanterie o a gravi fughe di notizie di atti segreti”.