Archivi tag: crisi

Corigliano Futsal, ora bisogna uscire dalla crisi

CORIGLIANO C. (CS) – Faccia a faccia tra staff tecnico e societario in casa Corigliano Futsal. Alla ripresa degli allenamenti in casa biancazzurra confronto tra le parti dopo le due scialbe prove denotate contro Luparense e soprattutto contro il Napoli in casa nell’ultimo turno interno.

 Nonostante qualche rumors di corridoio, resta al proprio posto il tecnico Toscano a cui è stata rinnovata la fiducia mentre dura la bacchettata nei confronti della squadra apparsa troppo molle e svogliata nelle ultime due apparizioni. Di certo l’importante partenza di Viera ha pesato e non poco sulla squadra ma il nuovo innesto Gedson, in forza da settembre agli jonici ma impiegato solo da fine dicembre per motivi di transfert, a livello statistico ha fatto registrare tre reti all’attivo. Attesa anche per capire se arriverà il transfert dell’ultimo arrivato, lo spagnolo Cucu, fermo anche per le sedute di allenamento quotidiane e che molto probabilmente non sarà disponibile per la prossima gara. Prossimo turno esterno, sabato 16 gennaio alle 18:30, contro l’Acqua&Sapone, in cui mancherà anche il funambolico Dentini, appiedato per somma di ammonizioni.  Sul parquet del “Corrado Roma” a Montesilvano, quello che si chiede a Schiavelli e compagni è di sfoderare grinta e determinazioni, ultimamente non pervenute, per tornare a lottare seriamente in chiave salvezza. Tutelare l’attuale zona franca e ricacciare gli assalti delle inseguitrici dovranno essere i motivi di rivalsa per i coriglianesi che in questi giorni stanno lavorando al fine di ritrovare verve e lucidità. Prima della lunga sosta di un mese, dal 21 gennaio al 19 febbraio, contro Acqua&sapone, fuori casa, e Asti, sul suolo amico, la formazione del tecnico Toscano sarà chiamata ad offrire risposte concrete in grado di far interrompere sia il digiuno di pareggi, l’ultimo il 28 novembre , che quello delle vittorie mancante dal 10 ottobre. Appello che sale alto anche dalla tifoseria che si spera possa stringersi calorosamente  intorno alla squadra, almeno nelle gare casalinghe, per affrontare insieme l’attuale crisi di risultati e uscirne fuori a testa alta. Frattanto, sulle voci circolate su un possibile allontanamento del ds Forace c’è da aggiungere che ufficialmente il direttore sportivo coriglianese è fuori sede per seri motivi personali e di famiglia. Su eventuali altre decisioni o scelte sia a carattere societario che tecniche se ne saprà di più solo nei prossimi giorni o settimane. Ciò che ad oggi preme è un inversione di tendenza nei risultati per risalire la china e dare prova di essere vivi e lottare per l’obbiettivo della salvezza essendo a soli tre punti di vantaggio sulla zona play- out.  

Cristian Fiorentino

Mario Caligiuri sulla crisi del comune di Cassano: “pagheranno i cittadini”

Mario-CaligiuriIntervento del Segretario Regionale del Partito di  Italia dei Valori, Mario Caligiuri,a proposito della crisi che nel Comune di Cassano ha portato alla fine anticipata dell’Amministrazione Papasso:

“ Non posso che esprimere vicinanza a Gianni Papasso, che è stato destituito in maniera traumatica dalla carica di Sindaco, per le dimissioni di nove Consiglieri Comunali. Non mi sono mai pentito di averlo sostenuto nelle elezioni amministrative del 2012, poiché egli si è dimostrato di essere un Sindaco onesto, capace, fortemente proteso a lavorare per il riscatto culturale e sociale della sua Cassano.Per tutto il periodo in cui è stato Sindaco di Cassano Gianni Papasso ha mantenuto fede agli accordi sottoscritti con il mio partito e, nello stesso tempo, è stato oltremodo rispettoso del programma che avevamo condiviso nel 2012.Resta una grande amarezza perché Cassano ha perso un’importante Amministrazione che aveva avviato un processo virtuoso e di grande cambiamento, in grado di riportare la Città ad assumere un ruolo di prestigio nel panorama calabrese ed italiano. A pagarne le spese saranno i cittadini che, in alcuni casi, incuranti dei danni che avrebbero arrecato alla Comunità, hanno voluto destituire un Sindaco onesto e per loro “scomodo”.

Confermo la vicinanza mia e del mio partito a Gianni Papasso e lo invito ad andare avanti perché il processo di ripresa e di rilancio, a tutti i livelli, di una Città importante come Cassano nessuno ha diritto di fermarlo.”

 

Nove consiglieri abbandonano Papasso, è crisi a Cassano

Giovanni PapassoCASSANO ALLO IONIO (CS) – E’ crisi aperta al Comune di Cassano. Nove consiglieri comunali di minoranza questa mattina hanno sottoscritto le loro dimissioni davanti ad un notaio e le hanno gia’ protocollate all’ufficio del Comune. L’amministrazione guidata da Gianni Papasso, eletta nel giugno 2012, era caratterizzata dall’essere quella che viene chiamata “anatra zoppa”, poiche’ il Sindaco non aveva la maggioranza in Consiglio comunale. In questi tre anni e mezzo ha governato grazie all’apporto di due consiglieri eletti nelle liste di minoranza, Mario Guaragna, presidente del Consiglio, e Luciano Gaetani. Stamani, il presidente del Consiglio, insieme agli altri otto consiglieri di minoranza, hanno deciso di porre fine alla sindacatura Papasso. Nei prossimi giorni il Prefetto nominera’ un commissario che accompagnera’ la citta’ di Cassano alla prossima tornata elettorale amministrativa che si terra’ in primavera

In Ansa molti giornalisti rischiano il posto di lavoro: Solidarietà da Grazioso Manno

th (24)
Grazioso Manno

ansa“Si, resisti Ansa noi siamo al tuo fianco e lo saremo sempre, perché il territorio, i cittadini, le Istituzioni hanno necessità di continuare ad essere informati con lo stile che tutti vi riconoscono. Ai giornalisti dell’Ansa che in questo momento vivono con grande apprensione per  il paventato taglio ai posti di lavoro, va tutta la nostra incondizionata solidarietà e vicinanza”. Così il presidente dell’Ente consortile Grazioso Manno si è espresso riconoscendo alla primaria Agenzia qualità dell’informazione, capillarità della diffusione delle notizie.  “Non vorrei apparire campanilista  – aggiunge – ma tutte  le caratteristiche positive dell’Ansa rivestono per la Calabria una importanza ancora maggiore, e per questo deve rimanere saldo questo autorevole ed indispensabile presidio di comunicazione”.

La crisi, l’usura e le banche: dibattito a più voci col parere degli esperti


th (62)ll convegno si terrà il 5 giugno a partire dalle 19,30 presso l’Antico Borgo a San Giovanni in Fiore, sala convegni. La crisi globale iniziata nel 2007 ha determinato distorsioni economiche di grande portata. Alla domanda di credito da parte delle Pmi, le banche non hanno risposto adeguatamente aggravando un quadro che si è riflettuto negativamente sull’economia reale che a otto anni dalla bolla americana fatica, almeno in Italia, a riscattarsi e a fare Pil. Dall’analisi della congiuntura, alle testimonianze su casi di usura bancaria, al ruolo stesso degli istituti di credito, ai rimedi per rilanciare l’economia in Calabria e in Italia. All’incontro, coordinato dall’autore e conduttore televisivo Lino Polimeni, di Articolo 21, interverranno l’avvocato Fernando Scarpelli, delegato Adusbef Calabria; il professor Gregorio D’Amato, esperto in Anatocismo e Usura; l’avvocato Luigi Quintieri, coordinatore di Concilia Consumatori e Mario Bortoletto, imprenditore e autore del libro “Contro gli abusi delle banche” dove ha messo nero su bianco le “vessazioni” subìte dagli istituti creditizi e i metodi “poco ortossi” adottati dal sistema bancario in momenti di grande difficoltà per il sistema delle imprese. Un dibattito a più voci per discutere di argomenti di grande attualità che riguardano da vicino non solo gli imprenditori ma tutta la società civile. 

Cosenza e Reggio Calabria: le provincie calabresi più colpite dalla crisi

CATANZARO – Da un’indagine del Sole24 è emerso che  Cosenza e Reggio Calabria sono le province calabresi in cui si è fatta più sentire la crisi che ha colpito l’Italia negli ultimi 7 anni. L’indagine è stata condotta sulla base di 10 indicatori fra i quali disoccupazione, prestiti, valore degli immobili, numero di laureati, spesa per i medicinali e quantità di rifiuti prodotti. Le prime 10 province dove la crisi ha colpito di più sono Viterbo, Latina, Novara, Cosenza, Nuoro, Cagliari, Terni, Messina, Grosseto, Reggio.

Foderaro chiude: a casa 25 lavoratori

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Dopo 85 anni di attività chiude i battenti il gruppo Foderaro Viaggi e turismo, con sede a Lamezia Terme. Saranno licenziati i 25 lavoratori, gli ultimi rimasti in servizio nell’unico settore in attività dell’azienda, quello dei collegamenti tra la Calabria e le grandi e medie città del centro e del nord: Roma, Perugia, Bologna, Milano e Torino. “Mancava la liquidità -spiega il titolare Battista Foderaro – e ogni esercizio ha consegnato perdite sostanziose”.

Coldiretti: la crisi aumenta in Calabria e spaventa poveri e nuovi poveri

COSENZA – Una forma di solidarietà attiva: istituire gli orti urbani nei comuni.
“Nonostante in Calabria il sostegno familiare, con una solidarietà intergenerazionale, rappresenti un vero e proprio ammortizzatore sociale, la perdurante crisi sta facendo aumentare il numero dei poveri e nuovi poveri”. Un dato preoccupante –sottolinea Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – che fa sentire i suoi effetti, in particolare nelle periferie delle città medio-grandi”.  In Italia con un aumento del 10 per cento salgono alla cifra record di 4.068.250 i poveri che nel 2013 sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare, nella nostra Regione sono circa 140mila. Evidentemente, come afferma l’Istat, gli effetti della riduzione del reddito disponibile delle famiglie si fa sentire e le persone hanno persino bisogno di aiuti alimentari.  A preoccupare – sottolinea – non è solo il trend negativo in Calabria ma anche le ricadute sociali che sono assai gravi e per molti questo, proprio per far fronte alle esigenze primarie, ha significato l’erosione dei risparmi che rappresentavano un punto di forza.  Gli indicatori vanno tutti nella stessa direzione e compongono un quadro fosco dove la punta dell’icemberg è costituita dalla disoccupazione giovanile.

“Forse applicando un noto detto “quando hai fame aguzza l’ingegno” oltre alle tradizionali forme di assistenza – Coldiretti propone– che i comuni e gli Enti in genere, che ne hanno la possibilità, istituiscano all’interno delle aree agricole di propria competenza degli orti urbani da assegnare a chi ne faccia richiesta e comunque favorendo situazioni di disagio. E’ sicuramente un contributo che può servire  – sottolinea Molinaro -per venire incontro ad alcune difficoltà e che può incoraggiare forme di solidarietà attiva”. La Coldiretti Calabria, pur sapendo che questo da solo evidentemente non può bastare, mette a disposizione dei comuni le proprie conoscenze per fare in modo di costruire, nella corresponsabilità, questa ma anche altre forme di “solidarietà operosa”.

Antonio Marcianò si rivolge a Scopelliti per l’emergenza occupazione Calabria

Il Coordinatore Regionale Antonino Marcianò si rivolge direttamente al Presidente Giuseppe Scopelliti per quanto riguarda il mancato coinvolgimento di Rete Imprese Italia Calabria e chiede un incontro aperto per risolvere la crisi.

“Abbiamo appreso, dagli organi di stampa, che nei giorni scorsi, nel cuore delle ferie agostane, le LL.SS., assieme ai rispettivi dirigenti, hanno incontrato Sindacati e Confindustria per discutere delle strategie da mettere in campo per fronteggiare l’emergenza occupazione. Leggiamo che la metodologia di lavoro è stata particolarmente apprezzata dai rappresentanti delle forze sociali e produttive presenti all’incontro e che nella stessa è stata definita una “road map” con l’intento di elaborare azioni finalizzate a superare le attuali difficoltà. Per conto di Rete Impresa Italia – Calabria, Associazione che raggruppa le Associazioni di Categoria della piccola impresa (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani e CNA), ci chiediamo e vi chiediamo: c’è qualcuno che è disponibile a credere che la grave crisi che vive la Regione e le ripetute emergenze della Calabria possano essere affrontate e risolte rinunciando al confronto con chi ne rappresenta il tessuto produttivo, composto, per la stragrande maggioranza, da imprese piccole e medie che sono l’ossatura del sistema produttivo calabrese? Rete Impresa Italia, rappresenta il mondo della piccola e media impresa, quelle imprese che più di tutte sopportano la crisi e che più di tutte sono costrette, loro malgrado, a non mantenere i livelli occupazionali esistenti. Chiediamo a Lei, signor Presidente di farsi interprete di questa nostra richiesta e convocare al più presto un incontro sui temi caldi dell’emergenza calabrese coinvolgendo, tutti, ma proprio tutti, i soggetti che sono portatori di interessi diffusi e che intendono rendersi utili alla definizione di una strategia e alla messa in campo di azioni finalizzate a far progredire la Calabria.”

 


Forte crisi per l’agricoltura: la Coldiretti ne risente

coldiretti calabriaL’agricoltura è in sofferenza, ma oggi, i morsi della crisi, sono lancinanti, si fanno sentire sulla zootecnia, e il mantenimento del  prodotto Lordo Vendibile, che, ancora, è il terzo comparto dell’agricoltura della regione”. Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria parla di una zootecnia in forte difficoltà, di una serie di servizi che non si possono più assicurare, di un abbandono, per l’assenza di una adeguata remunerazione delle produzioni degli allevamenti delle aree collinari e montane della regione. Oggi, la crisi colpisce non solo le aree interne dove produrre comporta sacrifici , ma, anche le zone vocate di pianura. La difficoltà di chiudere la trattativa sul prezzo del latte alla stalla nelle regioni del nord, provoca incertezza anche sul mercato calabrese e questo in una situazione che vede aggravarsi i costi di produzione che continuano a lievitare per l’aumento del prezzo del mais e delle altre materie prime. In tale situazione soprattutto per gli allevatori calabresi è sempre più difficile immaginare una luce alla fine del tunnel. Un contesto – aggiunge Molinaro – che mette a rischio le produzioni di eccellenza del settore lattiero-caseario e della zootecnia della Calabria e non remunera investimenti fatti negli anni precedenti, in particolare quelli indirizzati all’aumento della qualità. A risultare mortificati sono gli allevatori e i loro nuclei familiari che non solo non vengono premiati con un reddito adeguato agli sforzi compiuti ma, rischiano seriamente di dover dismettere le loro aziende.  In una situazione del genere occorre a maggior ragione assicurare una mano visibile delle istituzioni regionali, proprio per non vanificare il lavoro fatto per adeguare le imprese zootecniche calabresi agli standard produttivi e qualitativi delle regioni meglio strutturate.