Agricoltura , rincari del 27% e cresce la spesa dei cittadini-consumatori. Energia elettrica, fertilizzanti e alimenti degli animali i fattori scatenanti
Continua la lettura di Agricoltura in Calabria, rincari del 27%: cresce la spesa dei cittadini
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COSENZA – In controtendenza all’andamento generale, il valore aggiunto cala solo per l’agricoltura che fa registrare una riduzione dell’1,1% e in Calabria si teme sia ancora maggiore, rispetto al trimestre precedente e un calo dello 0,9 rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai conti economici nazionali dell’Istat per il secondo trimestre 2022 che registra un tasso di variazione del Pil del Paese in valori concatenati in aumento dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del 2021. Il risultato – sottolinea la Coldiretti – conferma che oltre 1/3 delle aziende agricole (34%) si trova costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo mentre più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività secondo il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) .
L’agricoltura soffre tremendamente per una serie di fattori produttivi. Si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. “Non c’è tempo da perdere e bisogna intervenire subito, ad ogni livello, sui rincari dell’energia che mettono a rischio quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che fino a oggi le imprese hanno assicurato e con essi l’approvvigionamento delle famiglie che già devono affrontare insostenibili aumenti dei prezzi.
CATANZARO – Il colpo di coda inverno dopo l’anticipo di primavera colpisce anche la Calabria. Il brusco abbassamento delle temperature anche di oltre dieci gradi che abbiamo registrato nella nostra regione con l’arrivo del gelo compromette la produzione di ciliegi, albicocchi, peschi e mandorli che con una primavera in anticipo sono già fioriti ma ad essere colpiti sono anche gli ortaggi coltivati come lattughe, carciofi, cavoli, verze, e broccoli. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ondata improvvisa di gelo artico che si è abbattuta sulle coltivazioni anche con nevischio a bassa quota. L’ondata di gelo – sottolinea la Coldiretti – arriva infatti dopo un mese di febbraio segnato da temperature superiori di 2,2 gradi la media del periodo, secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr, che hanno favorito il risveglio della vegetazione che è ora evidentemente è più sensibile al grande freddo. L’abbassamento della colonnina di mercurio– precisa la Coldiretti – provoca danni gravissimi con la perdita della futura produzione di frutta e verdura ma lo sbalzo termico ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha causato nell’ultimo decennio danni per svariati milioni di Euro tra cali della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è infatti l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato nel presente e nel futuro a contrastarli.
Una giornata di studio e approfondimento sull’argomento scelto dall’Associazione – in risposta alla Misura 1 Intervento 01.01.01 – Sostegno alla formazione professionale e azioni finalizzate all’acquisizione delle competenze – PSR Calabria 2014-2010 – e dedicato alle imprese agricole e agli stakeholders dello sviluppo rurale.
La multifunzionalità è oggi il core business dello sviluppo rurale che ha trasformato il modo di intendere l’azienda agricola, non più e non solo riversa su sé stessa ma aperta ai flussi urbani e turistici collegata operativamente e virtualmente ai canali commerciali e in grado di intercettare un nuovo tipo di domanda che proviene dal cittadino.
Il Workshop si propone di colmare un vuoto informativo e analitico oltre che prefiggersi come uno strumento di supporto per coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta al concetto di multifunzionalità ma anche e soprattutto per gli imprenditori che hanno già maturato l’idea di diversificare la propria attività agricola integrandola con nuovi asset aziendali.
La multifunzionalità non è solo un bene per il cittadino (oltre all’agriturismo pensiamo alle fattorie didattiche, alle energie alternative, alla vendita diretta, alle varie forme di agri-asili/agrinido, all’agricoltura sociale): diversificare le fonti di reddito consente agli agricoltori di ridurre il rischio di reddito potendo contare su fonti alternative di entrate.
I carabinieri hanno accertato che nel periodo 2010-2018 alcuni indagati, appartenenti o contigui a cosche della ‘ndrangheta reggina, hanno beneficiato di contributi economici erogati dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura della Regione Calabria, per un ammontare di alcune centinaia di migliaia di euro, attestando falsamente lo svolgimento di attività imprenditoriali e il possesso dei requisiti soggettivi previsti dalla normativa vigente.
Fonte Ansa
I BANDI DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE
A Saracena per approfondire l’importante strumento attuativo di nuove politiche di sviluppo agricolo
“I bandi del PSR, la corretta attuazione procedurale e attuativa”. Un’importante occasione di approfondimento delle opportunità di finanziamento offerte dal Piano dello Sviluppo Rurale è stata organizzata dall’Associazione “La Forma” e si terrà a Saracena, nel cuore del Parco del Pollino, in Provincia di Cosenza, comune situato nel perimetro del Parco del Pollino, lunedì 10 Dicembre, dalle ore 15, presso l’Auditorium “Orti Mastromarchi”.
Il workshop informativo è tra gli strumenti divulgativi scelti dall’Associazione – in risposta alla Misura 1 Intervento 01.01.01 – Sostegno alla formazione professionale e azioni finalizzate all’acquisizione delle competenze – PSR Calabria 2014-2010 – per raggiungere la folta platea di quanti sono interessati alle tematiche insite nel PSR: agricoltura, ambiente e settore idraulico-forestale.
Il centro del Pollino, quale sede dell’incontro, rispecchia una delle mission dell’associazione che, fuori dalle aule formative, mira al coinvolgimento diretto del territorio dove si esprime una forte vocazione agricola, supportata, come in questo caso, da produzioni di qualità e tipicità sostenute da ricercatezza, studio e sperimentazione. I vitigni di questa zona, adatti alla produzione del Moscato, ormai identificato in Moscato di Saracena, e gli uliveti che si estendono sulle colline intorno, il cui olio è rinomato per gusto raffinato, rafforzano una identità enogastronomica di eccellenza.
Il Piano dello Sviluppo Rurale (PSR), sull’arco di tempo 2014/2010, ha sviluppato e svilupperà interventi che favoriscono e sostengono l’imprenditoria in agricoltura nella nostra regione. Se ne discute con Renzo Russo, Sindaco di Saracena; Roberto Castiglione, Agronomo e Presidente de “La Forma”; Pietro Tamburi, Agronomo; Francesco Cufari, Presidente della Federazione Regionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali; Franco Iacucci, Presidente della Provincia di Cosenza; Mauro D’Acri, Consigl
L’incontro consentirà dunque di entrare nel dettaglio dello strumento PSR, il quale spazia da azioni che finanziano aziende, anche di nuva costituzione, ad azioni di formazione e divulgazione. Fondamentali anche le best practice, testimonianze di aziende già ammesse a finanziamento tramite il Bando sul PSR che racconteranno la loro storia, da ‘protagonisti’, Claudio Viola e Daniela Barletta.
Per l’occasione il palazzo Orti Mastromarchi apre le porte della Biblioteca Comunale e della Pinacoteca dove, tra gli altri, è custodito il dipinto l’Epopea Partigiana di Guttuso del 1919.
Claudio e le sue “Cantine Viola”. È il marchio che ha fatto conoscere Saracena e la sua identità in tutto il mondo. Presidio Slow Food, con un bagaglio di storia e passione arricchito da riconoscimenti nazionali e internazionali. I vini Viola ora conquistano il mercato anche con il vino rosso e il bianco. I Viola rappresentano un valido esempio di imprenditoria che va verso una continua ricerca di elementi identitari e di continuità nel tempo, oltre che esempio di infaticabile applicazione.
“Sextum” e la tutela della biodiversità. Giovane realtà vocata alla coltivazione di specie officinali autoctone del territorio. A Daniela Barletta il compito di raccontare cosa vuol dire lavorare in azienda e allo stesso tempo tutelare la biodiversità, la qualità dell’ambiente e promuovere opportunità di sviluppo sostenibile, perché sono proprio questi gli obiettivi di “Sextum”. L’azienda è costituita da una serie di terrazzamenti che rappresentano la lunga storia di Saracena, sesta città enotrica, fondata addirittura prima della guerra di Troia.
CATANZARO – Il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari e l’organismo pagatore Arcea rendono noto che oggi è andato in pagamento un kit relativo a istanze di sostegno del PSR, il n.51, che comprende in maniera particolare le Misure a Investimento, ed uno relativo alla Domanda Unica.
Per gli imprenditori agricoli calabresi si tratta, in totale, di oltre 66 milioni di Euro in arrivo.
Nei dettagli, 53.815.277.45 Euro costituiscono la seconda e ultima tranche di anticipi di Domanda Unica relativi al decreto Arcea n. 2 per quanto riguarda l’annualità 2018. Ben 41435 beneficiari riceveranno questo sostegno.
Per quanto riguarda il PSR, invece, nei prossimi giorni saranno pagati 12.475.021,70 euro a circa 150 beneficiari della vecchia e della nuova programmazione.
Prevalgono nel decreto i pagamenti delle Misure 4 e 6del PSR e, in particolare della 4.1.1 “Investimenti nelle aziende agricole”, 4.1.2. “Investimenti in aziende agricole in cui si insedia un giovane agricoltore”, 4.1.5 “Miglioramento della redditività e della competitività delle aziende agricole – strumenti finanziari”, 4.2.1. “Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotto agricoli”, 4.2.2. “Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli – strumenti finanziari”, 6.1.1 “Aiuto all’avviamento di nuove imprese agricole condotte da giovani agricoltori”.
«La Calabria procede nell’iter dei pagamenti in agricoltura – ha dichiarato il Consigliere Regionale delegato all’Agricoltura Mauro d’Acri, commentando i dati pervenuti da Arcea – risultando, ancora una volta, una delle regioni più virtuose in termini di rapidità della spesa del fondo FEASR. Rendiamo merito al lavoro serrato svolto dall’organismo pagatore Arcea, insieme al Dipartimento Agricoltura per rendere concreti i progetti degli agricoltori calabresi».
«Considerate le difficoltà a livello nazionale per quanto riguarda i pagamenti – ha dichiarato il neo Commissario Straordinario di Arcea Francesco Del Castello – la Calabria si attesta in una posizione piuttosto valida. Naturalmente abbiamo bisogno di lavorare ancora e meglio sul rapporto con il Sistema Informatico Nazionale, per accelerare i tempi ed offrire sicurezza ai beneficiari del PSR e al mondo agricolo calabrese in generale».
«Importantissimo sottolineare che sono andate in pagamento le misure strutturali del PSR – ha precisato il dirigente generale de Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari Giacomo Giovinazzo – misure sulle quali la Regione Calabria ha investito tantissimo, per rendere maggiormente competitivo il nostro settore agroalimentare e che vanno ad incidere in maniera significativa sull’incremento delle procedure di spesa del PSR Calabria. Verso queste misure, tra l’altro, il mondo agricolo regionale nutre tante aspettative. In particolare quei tantissimi giovani che hanno risposto in maniera massiccia ai due bandi già emanati dalla Regione in favore del ricambio generazionale e del primo insediamento in agricoltura».
Alla manifestazione nazionale, che ha come protagonisti i migliori produttori artigianali italiani di pasta, salumi, formaggi, birra, dolci e cioccolato, selezionati dal libro “Il Golosario” di Paolo Massobrio, la Calabria si è presentata con un proprio stand istituzionale. Nello spazio dedicato agli espositori, invece, presenti dodici aziende calabresi (sette del comparto vino e cinque del comparto food). “La Calabria non poteva mancare a questo appuntamento – ha affermato il Presidente della Regione Mario Oliverio – non solo per portare in vetrina alcune delle nostre eccellenze agroalimentari, ma soprattutto per affermare ancora una volta che la Calabria predilige un’alimentazione sana, finalizzata al benessere dei consumatori ed alla tutela dell’ambiente.
Olio, vino, peperoncino sono solo alcune delle produzioni calabresi sulle quali è stata puntata l’attenzione a Golosaria 2018. Il patron della kemesse, Paolo Massobrio, ha fatto visita allo stand della Calabria affermando di aver deciso di “adottare le prelibatezze di questa straordinaria regione”.
«Mi sono commosso nel vedere l’annona – ha dichiarato Massobrio – mi ricordo che tanti anni fa chiesi a Gualtierio Marchesi quale fosse il frutto che amava di più e lui rispose che era l’annona. La Calabria ha tanti tesori enogastronomici da scoprire e costituisce il cuore vivo e pulsante del gusto Made in Italy».
Presente allo stand istituzionale anche Peppone, giornalista di Linea Verde, che ha dichiarato di sentirsi ormai a tutti gli effetti un cittadino calabrese, aggiungendo che “La Calabria sta vivendo un momento meraviglioso dal punto di vista dell’agroalimentare e del turismo, perché si sta facendo un ottimo lavoro per sostenere e promuovere questo connubio e che deve assolutamente proseguire”.
Lo chef della Federaziione Italiana Cuochi Rocco Fusaro ha deliziato il palato dei partecipanti con lo show cooking dedicato al riso di Sibari con Caciocavallo Silano Dop, guanciale, Liquirizia di Calabria Dop. Nell’area Wine di Golosaria, si è tenuto inoltre un Wine Tasting di una selezione tra i migliori vini autoctoni del panorama calabrese. Le produzioni tipiche calabresi, insomma, legate a doppio filo alle tradizioni ed alla cultura dei nostri territori, sono state nuovamente protagoniste di una manifestazione nazionale di grande rilevanza, facendo registrare numerosissime presenze di visitatori allo stand della Calabria.
Il gruppo tedesco sosteneva che non ci fossero prove sufficienti per affermare che un diserbante a base di glifosato potesse essere la causa del cancro di cui si è ammalato un giardiniere di San Francisco, Dewayne Johnson, nei cui confronti l’11 agosto scorso è stato disposto, per effetto di una sentenza emessa dalla Corte californiana, un risarcimento di 289 milioni di dollari.
La notizia del nuovo provvedimento assunto dal Tribunale Usa, che ha provocato non solo il crollo in Borsa della Bayer ma ha anche fatto scattare oltre cinquemila denunce, simili a quelle di Dewayne, che potrebbero costituire un precedente importante contro la Monsanto, è stata accolta con soddisfazione dal Presidente della Regione, Mario Oliverio, tra i primi a scendere in campo e a denunciare pubblicamente gli effetti devastanti del glifosato sull’agricoltura.
«La Calabria – ricorda Oliverio – è stata la prima regione italiana ad assumere una chiara e netta posizione contro l’utilizzo del glifosato nelle produzioni agricole. Già nel dicembre del 2016 proposi la deliberazione di Giunta Regionale che faceva divieto all’utilizzo del glifosato e di altri prodotti nocivi per l’agricoltura calabrese. Sono sicuro che questo nuovo provvedimento del Tribunale americano contribuirà a rimuovere ogni resistenza e ad accrescere la consapevolezza ed il campo delle forze che puntano sulla qualità e sull’integrità dei prodotti agricoli e, quindi, del cibo e dell’alimentazione. La priorità di un sistema agroalimentare moderno, civile ed avanzato deve essere improntato alla salvaguardia della salute umana»
«Auspico, ancor più ora alla luce dei provvedimenti degli organi della Giustizia -conclude il Presidente della Regione- l’assunzione di misure coerenti ed urgenti da parte degli organismi di Governo dell’Unione Europea e nazionali, per vietare definitivamente l’uso di sostanze dannose e nocive per della salute dei cittadini e dell’ambiente».
Fonte foto: meteoweb.eu
L’incontro, si terrà a Castrovillari, alle ore 15.00, nell’Azienda Agricola Torre di Mezzo, contrada Camerata ed è rivolto agli imprenditori agricoli che intendono approfondire le conoscenze su questa coltivazione.
Cia-Agricoltori italiani crede fortemente nell’aggregazione per valorizzare il lavoro delle aziende agricole calabresi e creare prospettive di crescita e sollecita anche gli uffici della regione Calabria ad andare in questa direzione con la predisposizione di un apposito bando all’interno della misura 9 per sostenere la nascita di nuove aggregazioni e per sostenere lo sviluppo delle filiere produttive. Per lavorare insieme, sempre a fianco degli agricoltori.
All’appuntamento saranno presenti, tra gli altri, Nicodemo Podella, presidente regionale Cia Calabria, Luca Pignataro, presidente Cia Calabria Nord, Franco Belmonte, direttore Cia Calabria, Fulvia Caligiuri, azienda Torre di Mezzo, Mario Caligiuri, presidente Agrifidi, Fabio Piretta, project manager Ferrero HCo – Progetto Nocciola Italia, Francesco Adduci, responsabile Sud Italia Ferrero HCo – Progetto Nocciola Italia, Alessia Alboresi, presidente Daq Sibari, Giacomo Giovinazzo, direttore generale dipartimento Agricoltura regione Calabria e autorità di gestione del Psr e Mauro D’Acri, consigliere delegato Agricoltura regione Calabria.