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Sanità, 6 medici a processo per abuso d’ufficio, falso e truffa. I nomi degli indagati

CATANZARO – Sono 6 i medici in servizio nell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro per i quali la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare a loro carico avrà inizio il 10 marzo. 

Chi sono gli indagati

Si tratta di Fulvio Zullo, direttore fino al 2017 del Dipartimento universitario di Ostetricia e Ginecologia e consulente ginecologo/oncologo fino a tutto il 2019; Roberto Noia, dirigente di primo livello nel reparto di Ostetricia e Ginecologia; Andrea Gregorio Cosco, Menotti Pullano e Saverio Miceli, medici specialisti in Ostetricia e Ginecologia, e Roberto Venturella, responsabile del centro di Procreazione medicalmente assistita. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e truffa. Zullo e gli altri medici avrebbero attestato diagnosi non veritiere indicando falsamente che le pazienti erano affette da patologie rientranti tra quelle che consentono la prescrizione gratuita dei farmaci, traendo così in inganno l’amministrazione dell’ospedale che avrebbe subito, per questo, un grave danno economico. Zullo e Venturella, inoltre avrebbero emesso 281 piani terapeutici per 177 pazienti per il contrasto dell’infertilità e le avrebbero indirizzate esplicitamente, per le successive procedure di Procreazione medicalmente assistita, in cliniche campane riconducibili allo stesso Zullo.

Incassavano buoni spesa Covid con false dichiarazioni, 156 denunce

CATANZARO – Sarebbero 156 le persone che avrebbero incassato i buoni spesa Covid 19 destinati alle famiglie bisognose senza averne i requisiti. I soggetti in questione – tra i quali anche qualche lavoratore dipendente e un possessore di buoni postali per decine di migliaia di euro – sono state denunciate in stato di libertà dai carabinieri della Compagnia di Catanzaro con l’accusa di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

 

 

I militari, in collaborazione con i colleghi delle stazioni di Gimigliano, Squillace, Borgia e Tiriolo, nell’ambito di un’operazione denominata “Mala Emptio”, hanno accertato, attraverso l’esame e la verifica di circa 500 domande presentate ai vari Comuni, che i cittadini avrebbero chiesto ai vari Comuni – mediante false attestazioni – il “bonus alimentare” previsto per i nuclei familiari penalizzati dalla crisi determinata dalla pandemia.

 

L’inchiesta, avviata durante tutto il periodo del lockdown (da aprile a giugno 2020), ha consentito di appurare che gli indagati hanno fornito false informazioni ai Comuni, soggetti erogatori degli aiuti, sostenendo di trovarsi in condizioni di difficoltà economica e di indigenza per ottenere un ingiusto profitto. I reati ipotizzati vanno dalla falsa attestazione sulla residenza al numero dei componenti del nucleo familiare, all’omessa indicazione di ricevere, nello stesso periodo, altri sussidi sociali (indennità di disoccupazione, pensioni di invalidità, l’indennità di maternità e lo stesso reddito di cittadinanza).

 

I carabinieri hanno approfondito, con l’ausilio dell’Inps, degli istituti di credito e delle banche dati in uso alle forze di polizia, la posizione economica degli interessati venendo a capo di diverse situazioni di indebita percezione. La sanzione prevista per quanti abbiamo ottenuto gli aiuti senza possedere i requisiti è compresa tra i 5.164 ed i 25.822 euro, pari al triplo del beneficio illecitamente conseguito.

 

 

 

 

Ferisce il compagno con un coltello, arrestata per tentato omicidio

CATANZARO – Una donna, al culmine di una lite provocata da futili motivi, ha ferito al torace, utilizzando un coltello da cucina, il compagno, R.A., di 65 anni.

 

Il dramma è avvenuto nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre. I Carabinieri del Norm di Catanzaro, coadiuvati dai militari della Stazione del quartiere Lido, hanno arrestato con l’accusa di tentato omicidio una donna, P.I.S., di 44 anni, casalinga, con precedenti di polizia.
   

R.A é stato ricoverato con prognosi riservata nell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. La responsabile del tentato omicidio, su disposizione della Procura della Repubblica di Catanzaro, é stata portata in carcere. 

Ritrovato senza vita il corpo di un 81enne. Era scomparso da Natale

CATANZARO – È stato ritrovato senza vita il corpo di Martirano Antico, un 81enne di cui si erano perse le tracce nella giornata Natale. L’Intervento delle squadre dei Vigili del fuoco del comando di Catanzaro, distaccamento di Lamezia Terme e volontario di Martirano Lombardo, impegnate sulla SP93 tra Martirano Antico e Martirano Lombardo, in localitá “Ponte del Soldato”, è valso al recupero della salma dell’uomo. Il corpo esanime, é stato intravisto da un passante in fondo ad un terrapieno alla base di un ponte alto circa 9 metri. L’intervento dei vigili del fuoco si é reso necessario per il recupero del corpo ed il trasporto in zona sicura. Sul posto i carabinieri del comando compagnia di Soveria Mannelli e medico legale per gli adempimenti di competenza.