Archivi tag: detenuto

Detenuto evaso dal carcere. Caccia all’uomo a Cosenza

COSENZA – E’ allerta massima a Cosenza dove nella prima mattinata di oggi un detenuto è evaso dal carcere. Si tratta di un ragazzo di 20 anni, extracomunitario, arrivato nell’istituto penitenziario cittadino proprio stamani, proveniente da Reggio Calabria.

Dopo l’allarme è scattata una caccia all’uomo con posti di blocco in tutta la città da parte di carabinieri e polizia.

Ma oltre ai posti di blocco, militari e agenti stanno operando anche vaste battute in varie zone di Cosenza.

Ancora da chiarire le dinamiche dell’evasione.

Il giovane sarebbe riuscito a infilarsi tra le sbarre del perimetro esterno del carcere, fuggendo quindi quando ancora si trovava nelle celle di sicurezza poste all’ingresso del carcere.

L’evaso sarebbe vestito con un paio di pantaloncini di tuta ed una maglietta. Potrebbe essere ferito.

Muore detenuto nel carcere di Rossano, aperta un’indagine

CASTROVILLARI (CS) – La Procura di Castrovillari ha aperto un’inchiesta e iscritto nel registro degli indagati due persone in relazione alla morte di un detenuto avvenuta nel carcere di Rossano il 12 marzo scorso.

L’uomo, Andrea Cavalera, di 41 anni, di Gallipoli (Lecce), era recluso dallo scorso ottobre e doveva scontare un altro anno per detenzione di un’arma e lesioni.

«Si tratta di un atto dovuto per chiarire le cause della morte»  ha detto il procuratore capo Eugenio Facciolla. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la mattina del 12 marzo Cavalera, fu trasportato nell’ospedale di Rossano per problemi respiratori. In seguito gli fu diagnosticata una broncopolmonite e in serata è morto per insufficienza respiratoria. Oggi dovrebbe essere conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo dell’uomo.

Fonte e foto Ansa

Detenuto consegue la laurea in Scienze dell’educazione. Gli auguri del rettore Crisci

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – «Nella giornata di oggi un detenuto del carcere di Paola ha conseguito la laurea in Scienze dell’educazione. A lui porgo le mie congratulazioni e colgo questa occasione per ricordare che il nostro Ateneo è particolarmente sensibile ai temi sociali, convinti che la cultura rappresenti, per i detenuti, una grande opportunità di riscatto e di acquisizione di responsabilità e di autonomia». Lo dichiara il rettore dell’Unical Gino M. Crisci a margine della seduta di laurea, che si è celebrata questa mattina nell’aula Fac 2. «Proprio per garantire, ai soggetti in stato di detenzione, l’effettiva fruibilità del diritto allo studio universitario – spiega il rettore -ho voluto costituire, qualche mese fa, un Comitato scientifico che si occupi della costituzione di un Polo universitario penitenziario, che accompagni i detenuti che intendono seguire i nostri corsi di laurea, nell’iter che li porta dall’iscrizione fino alla laurea. Tutto, naturalmente, in accordo con i direttori degli istituti penitenziaridel sistema carcerario calabrese e lucano. Fanno parte del Comitato i professori Pietro Fantozzi, che è anche mio delegato in materia, Ciro Tarantino, GiulianaMocchi e Franca Garreffa. Grazie al loro lavoro e a quello dei tanti volontari che ogni giorno si spendono per questa causa, già nello scorso mese di giugno abbiamo avuto i primi due detenuti laureati, entrambi reclusi presso la Casa di reclusione di Rossano». «Oggi, invece, – continua Crisci – un altro studente ha potuto raggiungere questo importante obiettivo, ribaltando quella che è l’idea di base del percorso universitario tradizionale: non è l’allievo che si presenta nel luogo e nei tempi definiti dall’istituzione universitaria, bensì è l’Università che si rende disponibile a entrare in contatto con lo studente nei tempi e luoghi stabiliti dall’Amministrazione penitenziaria. Un obiettivo non facile da raggiungere ma di alta funzione sociale, per il quale il professor Fantozzi si sta impegnando con grande determinazione, tanto che ha intenzione, nei prossimi mesi, di visitare tutte le carceri calabresi per promuovere la rete di collaborazione necessaria a far nascere il Polo universitario penitenziario dell’Università della Calabria».

 

Detenuto aggredisce una guardia penitenziaria, due feriti lievi

Rossano ( Cs) – Ha sfondato utilizzando la sua branda l’ingresso della cella ed è uscito nel corridoio dove ha tentato di aggredire un assistente della polizia penitenziaria. Un detenuto italiano del carcere di Rossano, in evidente stato di agitazione – riferisce Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe – è stato immobilizzato da altri agenti intervenuti in soccorso del collega. Durante la colluttazione il detenuto, però, è riuscito a ferire in modo non grave due assistenti, uno allo zigomo e l’altro ad una gamba. Sottoposto a visita psichiatrica dallo specialista convenzionato con l’istituto, il detenuto è risultato affetto da uno scompenso psichiatrico tale da richiedere il trattamento sanitario obbligatorio. “I detenuti con problemi psichiatrici ristretti nelle carceri italiane – afferma Durante – sono tanti, con patologie che, spesso, non vengono riscontrate immediatamente”.

Detenuto tenta il Suicidio in carcere minorile, Salvato dagli Agenti

detenuto tenta suicidioCATANZARO –  Sventato un suicidio nel carcere minorile di Catanzaro. Un ragazzo di vent’anni, detenuto nella struttura, ha tentato per ben due volte il suicidio. L’ultimo tentativo risale allo scorso sabato quando ha provato a impiccarsi utilizzando un lenzuolo. Il giovane è stato salvato dalla polizia penitenziaria. Lo ha reso noto il sindacato Sappe.

Nella giornata di ieri, sempre presso la stessa struttura, un altro detenuto ha dato fuoco a dei materassi, generando una coltre di fumo che ha rischiato di intossicare agenti e detenuti stessi.

Indagati cinque medici per la morte di un detenuto

PADOVA – La Procura indaga sulla morte di un detenuto 45enne originario di Crotone, Francesco Amoruso. L’uomo fu sottoposto nel marzo 2014 ad un’operazione chirurgica a seguito di una peritonite acuta mai diagnosticata, nonostante le ripetute visite effettuate in precedenza. Cinque i medici iscritti nel registro degli indagati.

Suicida detenuto in carcere

VIBO VALENTIA – Un detenuto italiano di 37 anni si è suicidato nel carcere di Vibo Valentia.

L’uomo, che svolgeva anche attività lavorativa nel carcere, è stato soccorso ma ogni intervento è risultato vano.

Nel penitenziario di Vibo, secondo il Sappe, i detenuti sono 310, 170 dei quali appartengono al circuito di alta sicurezza, mentre la capienza è di 274 posti.

Detenuto prova a togliersi la vita, agenti riescono a salvarlo

CATANZARO – Un detenuto del carcere di Reggio Calabria ha tentato di togliersi la vita, un sovrintendente e un assistente della polizia penitenziaria sono riusciti a salvarlo prima che fosse troppo tardi. A darne notizia sono il segretario generale aggiunto del Sappe, Giovan Battista Durante e il segretario nazionale Damiano Bellucci. ”Si tratta – affermano Durante e Bellucci – di uno dei circa 1.100 tentativi di suicidio che si verificano ogni hanno nelle affollate carceri italiane.

Detenuto carcere minorile incendia cella

Detenuto carcere minorile incendia cella

CATANZARO – Un detenuto nel carcere minorile di Catanzaro ha incendiato la cella dopo che il giorno prima aveva compiuto gesti di autolesionismo, ferendosi in piu’ parti del corpo. Lo rendono noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale. ”Si tratta – aggiungono – di un detenuto di origine magrebina che, ci riferiscono, si era gia’ reso responsabile di un’evasione dal carcere minorile di Milano e di altri gravi episodi”.

Detenuto tenta il suicidio

REGGIO CALABRIA- Detenuto ha cercato di impiccarsi con un lenzuolo; l’uomo è stato salvato da un agente della polizia penitenziaria in servizio che è riuscito ad intervenire tempestivamente evitando, così, la tragedia.  A renderlo noto sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale. ”A Reggio – hanno sostenuto – i detenuti sono 420, a fronte di una capienza di circa 250 posti”.