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Strada, Di Maio: «Darà importante contributo». E Conte si assume responsabilità precedenti nomine

ROMA – Sull’arrivo di Gino Strada e della sua Emergency nella sanità calabrese non sono mancate le prime dichiarazioni dei vertici governativi. 

Fra i primi a parlarne il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: 

«Sono certo che Gino Strada con la sua Emergency darà un importante contributo per permettere alla Calabria di uscire da una situazione davvero difficile.
Le sue competenze e la sua passione saranno messe a disposizione di tutti i calabresi che si meritano il meglio. Massimo sostegno e fiducia a Gino Strada, professionista serio che tutto il mondo ci invidia. Adesso concentriamoci solo sul lavoro da fare in una regione martoriata da politiche fallimentari che hanno colpito la sanità a discapito dei cittadini».

Conte a la Repubblica

Dell’esito negativo delle precedenti nomine si è invece assunto la responsabilità il premier Conte. «Mi assumo tutta la responsabilità della scelta di Gaudio. Non solo del fatto che la designazione non è andata a buon fine, ma anche delle precedenti nomine». 

Regionali, Di Maio: «No ad accordo con il Pd»

ROMA – «Callipo? Smentisco qualsiasi accordo con il Pd in Calabria». È quanto ha dichiarato il capo politico del M5s Luigi Di Maio intervenendo alla trasmissione “Agorà” in onda su Rai 3. 

«Quando parlo con Grillo e ci confrontiamo sulle questioni di governo locali – ha ribadito – siamo tutti e due d’accordo che si può convergere sui temi ma che non possiamo sostenere il candidato di un partito. Se facciamo convergenza sui temi va bene ma non si mai parlato di patti, Ulivi o contro-Ulivi».

   

Di Maio a Cosenza per incontrare appartenenti M5S

COSENZA – Il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, è arrivato a Cosenza per incontrare, nell’auditorium “Guarasci” del liceo classico Telesio, gli attivisti per l’assemblea regionale “Riorganizziamoci Calabria”.

Perà all’interno dell’assemblea, secondo alcuni esponenti 5 Stelle, serpeggiano malumori per le votazioni già espresse sulla piattaforma Rousseau in merito alla riorganizzazione del Movimento.

Circa 200, è stato riferito, le persone che stanno seguendo l’assemblea. Ad attendere il leader politico e ministro del Lavoro, un gruppo di lavoratori appartenenti al settore comunicazione, tenuti, assieme ai giornalisti, ad alcune centinaia di metri dall’ingresso. “Certezze per i dipendenti Abramo c.c. Vere tutele e dignità per il mondo TLC”, è scritto su uno degli striscioni esposti dai lavoratori che sperano di incontrare Di Maio.

Le vie di accesso all’auditorium, nel centro storico della città, sono chiuse e possono accedere solo gli attivisti che si sono accreditati su un forum chiuso giorni fa. (Foto di repertorio)

   

Di Maio a Cosenza, «La sanità calabrese bancomat per politici»

COSENZA –  «A me dispiace dover raccontare in giro per il mondo che in Italia c’è bisogno di commissariare la sanità di una regione mettendoci a capo un generale dei carabinieri. Quello che abbiamo fatto qui è stato necessario perché la sanità in Calabria, per trent’anni, è stata il bancomat che ha consentito a tanti politici di diventare quello che sono».

Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio intervenendo in una manifestazione pubblica a Cosenza.

«Adesso – ha aggiunto – ci dobbiamo riprendere la sanità in tutta Italia. Stiamo per approvare una legge che stabilisce che la politica regionale non deve più fare le nomine della sanità”. Il vice premier ha poi sostenuto che “il 26 maggio bisogna votare noi per punire quei partiti che si tengono gli indagati e i condannati per corruzione. Anche da noi c’è chi sbaglia, ma io li metto fuori in trenta secondi, così i malintenzionati stanno alla larga dal Movimento e questo per me è un valore».

Fonte e foto Ansa

Cosenza, lettera aperta del consigliere Falbo al Ministro Di Maio

COSENZA – Lettera aperta al Ministro Di Maio dal consigliere comunale Andrea Falbo, delegato del Sindaco di Cosenza alle strategie attive per il lavoro. 

Di seguito quanto scritto dal consigliere Falbo

Gentile Ministro,

confido in una Sua visita in Calabria, affinché venga a rendersi conto della situazione di tanti lavoratori, laureati e diplomati, dotati di significative specializzazioni  in grado di rispondere alle sfide dell’innovazione cui sono chiamati dal Mercato del lavoro a livello globale. La Calabria è, però, terra di forti contraddizioni: mentre, infatti, un colosso come NTT DATA (multinazionale giapponese nell’ambito della Consulenza e dei Servizi IT, con sede anche nell’area urbana di Cosenza) ha investito nella nostra terra valorizzando i nostri giovani, assicurando loro un futuro qualificato  e svolgendo, dunque, un’azione di contrasto alla migrazione lavorativa dei nostri cervelli, si continua ad assistere impotenti a situazioni paradossali come quelle alimentate da TIM che improvvisamente e senza una plausibile ragione, decide di ridurre sensibilmente le commesse e i volumi di traffico all’azienda Abramo, che gestisce alcuni call center anche sul territorio cosentino, facendo pagare il prezzo di questa scellerata decisione a lavoratrici e lavoratori senza programmare un piano di investimenti nel nostro territorio. Un atteggiamento, quello di TIM, che ha costretto l’azienda a collocare i dipendenti in FIS, Fondo di Integrazione salariale, sia quelli che lavoravano a tempo indeterminato che quelli che lavoravano a tempo determinato. Il FIS avrà inizio l’11 marzo e dovrebbe terminare il 31 maggio, quindi per tre mesi i dipendenti lavoreranno 15 giorni al mese, pagati dall’azienda e 15 giorni resteranno a casa.

Ciò che preoccupa tutti  è l’incertezza del loro futuro. Nessuno sa rispondere a questo interrogativo.

Vorremmo, signor Ministro, che almeno da parte Sua qualche risposta arrivi. E con essa l’attivazione, insieme alla Regione, di strategie occupazionali che prevedano sinergie territoriali con il mondo accademico e imprenditoriale.

Cordialmente.

 

Andrea Falbo

consigliere comunale e delegato del Sindaco di Cosenza

alle strategie attive per il lavoro

Di Maio a Gioia Tauro, «Lo stato è vicino a Nino De Masi»

GIOIA TAURO (RC) – «Lo Stato deve restituire la sua vita a Nino De Masi. Fa effetto vedere una camionetta dell’Esercito davanti alla sua impresa. E deve ridargli la possibilità di accesso al credito. La criminalità deve sapere che chi tocca De Masi tocca il Governo e lo Stato e avrà pesanti conseguenze». A dirlo il vicepremier Luigi Di Maio a conclusione della visita nello stabilimento dell’imprenditore calabrese da anni minacciato dalla ‘ndrangheta. Di Maio ha visitato lo stabilimento insieme al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha definito De Masi «un imprenditore servitore dello Stato che da’ speranza alla società civile».

Luigi Di Maio ha avuto anche un incontro con il commissario straordinario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, secondo il quale lo scambio di vedute col Vicepremier é stato caratterizzato da “toni molto cordiali” e si è rivelato “molto proficuo”.

Fonte e foto Ansa

Stumpo (+Europa): «Da Di Maio parole in libertà sull’impatto delle decisioni Ue sulla Calabria» 

COSENZA – «Di Maio non ha perso occasione, nemmeno durante la sua visita in Calabria, per parlare di Europa in termini mistificatori. Il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha concluso l’intervento di ieri sera  a Cosenza dicendo che il suo partito è impegnato a difendere la Calabria in Europa. Come se l’Europa fosse una malvagia e avida entità dalla quale occorre proteggersi, e non una straordinaria miniera di opportunità per la Calabria, come dimostrano ad esempio i numerosi finanziamenti europei investiti per il nostro sviluppo». E’ quanto dichiara Sergio Stumpo, capolista al Senato in Calabria per la lista +Europa con Emma Bonino, commentando la visita di Luigi di Maio in Calabria.

«Di Maio cita fantomatici funzionari del Parlamento Europeo che, a suo dire, non farebbero nulla per difenderci contro le norme scritte dall’Europa che danneggiano la nostra agricoltura e le nostre aziende. Ma a parte il fatto che il personale di Strasburgo è tenuto a un ruolo di mero supporto tecnico – e ci mancherebbe pure che interferisse con le decisioni che spettano, piuttosto, ai deputati – Di Maio dovrebbe spiegarci di quali norme sta parlando».  

«Se si riferisce alla bufala dei presunti danni all’economia agricola prodotti dalla decisione UE di autorizzare l’importazione di 35 mila tonnellate aggiuntive di olio tunisino, allora sarebbe il caso che si informasse meglio. Solo 2,7 mila tonnellate circa sono andate all’Italia, pari allo 0,009% della produzione olearia nazionale di 298 mila tonnellate all’anno, che oltretutto non riesce a soddisfare il fabbisogno del paese di 600 mila. Un impatto nullo, insomma. Piuttosto, ci dica Di Maio quali sono le ricette del suo Movimento per lo sviluppo del Mezzogiorno».

«Su una cosa sono d’accordo con Luigi di Maio – conclude Sergio Stumpo -, è importante che si vada a votare, ma è il momento di convertire il voto di protesta in voto di opinione a favore dell’Europa».

Di Maio tra Lamezia e Cosenza: «Pronti a governare il Paese»

COSENZA – Doppio appuntamento in Calabria per il candidato premier del movimento Cinquestelle Luigi Di Maio. Accompagnato dall’europarlamentare cosentina Laura Ferrara, il capo politico pentastellato è stato a Lamezia Terme, dove era atteso da imprenditori e associazioni del settore agroalimentare. Poi si è spostato all’Auditorium Guarasci di Cosenza dove ha trovato ad attenderlo una sala colma di militanti e simpatizzanti. Qui sono stati presentati tutti i singoli candidati dei collegi uninominali per la Camera e per il Senato della Calabria. Di Maio ha detto di avere già pronta la lista dei ministri da coinvolgere nella eventuale avventura governativa: saranno presentati prima del voto «perché i cittadini possano esprimere la loro preferenza in maniera consapevole». Sul rischio che il reddito di cittadinanza possa trasformarsi in una nuova stagione dell’assistenzialismo ha precisato: «Chi prende il reddito di cittadinanza per la nostra legge dovrà dare otto ore di lavoro gratuito a settimana al proprio comune e dovrà formarsi per un lavoro che gli proporrà lo Stato. Se non accetta questo, perde il reddito – ha concluso Di Maio – per questo non è assistenzialismo».

Politiche, Luigi Di Maio a Cosenza

COSENZA – La campagna elettorale per le prossime elezioni politiche del 4 marzo entra nel vivo e cominciano così i primi tour dei candidati premier e al Parlamento.

Tra i primi a scendere in Calabria il candidato Presidente del Consiglio del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio. Il suor tour elettorale “Rally per l’Italia” farà tappa a Cosenza sabato 10 Febbraio per un comizio elettorale aperto a tutti i cittadini. Di Maio sarà nell’Auditorium Guarasci a partire dalle ore 20.

Di Maio a Rende: «Al referendum un voto politico»

RENDE (CS) – Quando si vota per difendere la Costituzione e soprattutto per impedire l’immunità parlamentare ai consiglieri regionali e ai sindaci, è sicuramente un voto politico». Lo ha detto il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, del Movimento 5 Stelle, intervenendo a Rende ad un’iniziativa in vista del Referendum costituzionale. «Penso che il no a questo referendum – ha aggiunto Di Maio – non sia solo un modo per evitare che si stravolga la Costituzione, ma un segnale per bocciare questo modo di fare politica. In tutti questi anni ci hanno detto che dovevano fare governi di scopo per fare queste riforme. Poi abbiamo capito quale era lo scopo dei governi Monti e Letta e infine del governo Renzi: creare un Senato dove mettere gente loro e impedire a noi di votarlo. Hanno fatto l’Italicum e ci impediscono di esprimere una vera preferenza; fanno una riforma costituzionale e ci impediscono di votare il Senato. Quindi quello del 4 dicembre è un voto politico perché serve a difendere il diritto al voto, che è il diritto per cui tutti i popoli si sono battuti. In questo momento – ha detto ancora il vicepresidente della Camera – c’è una sovraesposizione del tema della riforma costituzionale, ma i problemi del Paese non saranno risolti neanche se vincerà il sì. Se vince il sì diamo solo più potere a chi in questi anni ha massacrato il sistema sanitario, i trasporti e le scuole. Li eleviamo a senatori e gli diamo anche l’immunità parlamentare e il lusso di non essere eletti ma nominati. Deve vincere il no per bocciare un modo di fare politica, quello di governi arrivati a Palazzo Chigi con un tweet senza essere votati». Sulla proposta di rinvio del rferendum Di Maio ha aggiunto: «Dovevamo votare già ad ottobre e poi Renzi, in affanno, ha rinviato. Può avvenire che a decidere il rinvio sia il Tribunale, ma non può farlo il governo. Ci ha già’ provato qualche giorno fa Alfano – ha aggiunto Di Maio – a prendere tempo. Ma più parlano e più perdono voti”. Caustico l’esponente dei 5 Stelle nei confronti del Partito Democratico: «Ho visto in tutti questi anni guerre intestine nel Pd, ma mai su leggi serie. Non hanno mai litigato su temi importanti come il reddito di cittadinanza o su una legge che tolga ai politici la possibilità di nominare i dirigenti delle Asp. Mi sarebbe piaciuto vedere il Pd litigare su una legge anticorruzione. E invece questi litigano, e poi si mettono d’accordo, solo su provvedimenti che riguardano le loro poltrone perché il loro obiettivo è garantirsi una poltrona».