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Diabete, nuove tecnologie consentono finalmente le attività subacque

CATANZARO – Giovani affetti da diabete di tipo 1 hanno avuto l’opportunità di immergersi sott’acqua e incontrare i cavallucci marini nella baia dell’ippocampo di Soverato, senza correre alcun rischio.

La circostanza è stata resa possibile grazie al nuovo sistema di monitoraggio della glicemia CGM (continuos glucose monitoring), un dispositivo che consente di misurare la glicemia sott’acqua ai diabetici che ne sono muniti, utilizzando un contenitore a tenuta stagna in cui è stato inserito il ricevitore che fornisce le informazioni glicemiche.

L’evento, promosso dall’unità operativa Diabetologia diretta dal dr Raffaele Mancini e dall’U.O. Pediatria diretta dalla dr.ssa Mimma Caloiero, patrocinato dall’ASP di Catanzaro, dalla Città di Soverato, dalla Lega Navale di Soverato, è stato sostenuto dal Movi group ed organizzato dalla Segreteria Innovformez SRL.

Con le nuove terapie, l’attività subacquea finora preclusa ai diabetici non è più loro vietata: oggi chi ha il diabete, se ben compensato e controllato, può dedicarsi alla pratica delle immersioni senza alcun timore. L’attività fisica aerobica, inoltre, facilita il controllo della glicemia, per cui è consigliata al paziente diabetico e, tra le forme di attività fisica aerobica va considerata anche l’immersione in acque marine.

Comunque, raccomandano gli specialisti, prima di iniziare un’immersione subacquea, il diabetico va istruito sui comportamenti da tenere prima, durante e dopo l’immersione, al fine di evitare sia l’ipoglicemia che l’iperglicemia. Il diabetico, quindi, si immergerà solamente se i valori glicemici saranno tali da evitare complicanze. Inoltre la nuova tecnologia ha permesso addirittura il controllo della glicemia sott’acqua rendendo ancora più sicura l’immersione.

La giornata si e’ conclusa con una tavola rotonda su diabete e sport, alla quale hanno partecipato il Direttore generale dell’Asp di Catanzaro dr Giuseppe Perri ed il Sindaco di Soverato dr Ernesto Alecci.

“A scuola di diabete”, i nuovi corsi di formazione dell’Asp di Catanzaro

CATANZARO – A seguito dell’accordo operativo, a supporto dell’accoglienza e presa in carico del bambino diabetico a scuola, intercorso tra l’Ufficio Scolastico Regionale rappresentato dal Dott. Diego Bouché e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro diretta dal Direttore Generale Dott. Giuseppe Perri, la Dr.ssa Rosa Anfosso, in qualità di Responsabile dell’unità operativa Pediatria di Comunità dell’ASP di Catanzaro, ha avviato un percorso informativo/formativo diretto agli insegnanti delle scuole che accolgono alunni con patologia diabetica.
La formazione, in accordo con quanto sancito dalle due istituzioni scolastica e sanitaria, ha l’obiettivo di garantire la migliore condizione per promuovere l’inserimento e l’integrazione degli studenti con bisogni speciali al fine di tutelarne il diritto allo studio ed il benessere all’interno della struttura scolastica e d’altro canto è in linea con il mandato istituzionale dell’Azienda Sanitaria di erogare prestazioni preventive sul territorio.
Il diabete Mellito di tipo 1, in base ai dati epidemiologici forniti dalla rete diabetologia pediatrica calabrese, ha un tasso di incidenza di 15/100.000 casi/anno. L’incremento dell’incidenza, con la progressiva riduzione dell’età della diagnosi, pone problemi di integrazione ed assistenza scolastica, problemi che inevitabilmente ricadono sul corpo docente non opportunamente preparato in simili ambiti e in emergenza sanitaria.
“A scuola di diabete” è il titolo del corso di formazione che, su richiesta delle scuole interessate, sarà realizzato dalla Dr.ssa Anfosso, pediatra ed adolescentologa, dall’infermiera pediatrica Lorena Rita Iozzo e dalla psicologa Dott.ssa Cinzia Ranieri,
Il corso sarà articolato in più parti: una prettamente clinica che avrà lo scopo di esaminare tutti gli aspetti della patologia diabetica, dalle origini al significato della parola, dalla fisiologia dei principali ormoni all’eziologia della patologia, dai valori glicemici alla terapia insulinica, fino alla correzione di iperglicemie, e delle ipoglicemie che rappresentano l’emergenza sanitaria a scuola. Una parte squisitamente teorico/pratica nella quale saranno illustrati i vari protocolli riguardanti il corretto utilizzo dei presidi sanitari necessari per la gestione del diabete a scuola, le modalità di esecuzione del controllo glicemico, le varie tecniche di somministrazione dei farmaci tra cui quelli salvavita, le principali regole comportamentali da osservare in gravi situazioni di emergenza sanitaria.
Per la migliore comprensione del vissuto del bambino diabetico, l’ultima parte del corso sarà completata dalla figura della psicologa che darà suggerimenti al fine di comprendere le dinamiche relazionali all’interno della classe e con gli insegnanti. La stessa si porrà a supporto e sostegno del bambino e/o della famiglia nella gestione delle emozioni che la condizione di patologia infantile suscita nel contesto familiare.
Nei primi giorni di marzo si terrà il primo incontro di “Scuola di Diabete” nell’ 1.C. di Taverna, dove il Dirigente Scolastico Prof.ssa Rita Elia, in accordo con il documento strategico di intervento integrato stilato dall’AGD (Associazione per l’aiuto ai giovani diabetici) in collaborazione con il Ministero della Salute e dell’Istruzione, ha inteso richiedere la formazione del Suo personale docente.
Al corso parteciperanno n. 16 insegnanti che verranno sottoposti a verifica finale ed ai quali verrà rilasciato attestato di partecipazione e materiale informativo; inoltre potranno partecipare anche i familiari degli alunni interessati.

Accordo tra Asp e Ufficio scolastico regionale per l’accoglienza del bambino diabetico

accordo-scuola-aspCATANZARO – È stato siglato l’accordo tra l’ASP di Catanzaro e l’Ufficio scolastico regionale Calabria per agevolare l’inserimento dei bambini diabetici nelle attività scolastiche. A siglare l’accordo c’erano il Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro dott. Giuseppe Perri, la responsabile dell’Unità operativa Pediatria di comunità  dottoressa Rosa Anfosso  e il direttore dell’Usr dott. Diego Bouchè. «È una giornata importante- dice Giuseppe Perri-  perché l’Azienda Sanitaria Provinciale firma un protocollo d’intesa con la direzione scolastica regionale che riguarda l’inserimento del bambino con diabete mellito in classe, cercando di approfondire delle tematiche che coinvolgano il corpo docente, ausiliario della scuola nell’assistenza al bambino diabetico. Quello delle malattie croniche sta diventando un problema sempre più pressante, sia per i servizi scolastici che per quelli sanitari, in quanto è importante garantire al bambino nell’ambiente scolastico tutte quelle condizioni idonee che facciano stare in sicurezza gli insegnati del bambino stesso, ma soprattutto dare sicurezza alle famiglie che, rispetto alla patologia di cui è affetto il bambino, ci siano delle persone che non ignorano quali possano essere gli aspetti  importanti da valutare e porre all’attenzione dell’organismo sanitario». “Oggi – ha dichiarato la dott.ssa Anfosso – sigliamo un accordo tra le due principali istituzioni che ruotano attorno all’utente bambino, quindi la scuola e la pediatria di comunità dell’Asp di Catanzaro, accordo per favorire l’inserimento e l’integrazione scolastica del bambino con patologia cronica. Entrambe le istituzioni si muovono seguendo uno stesso percorso e uno stesso obbiettivo: la pediatria di comunità, quindi l’Asp, opera nel territorio, nelle comunità scolastiche e ha come obiettivo principale la promozione del benessere fisico e psichico dell’alunno, l’Ufficio Scolastico ha come obiettivo la cura e la tutela del bambino all’interno della scuola». «L’obiettivo che noi ci siamo posti con questo accordo – ha affermato il dott. Bouchè – è far sì che determinate patologie non debbano essere limitative, i bambini e i ragazzi che hanno queste patologie possono fare tutto, ovviamente ci vuole la conoscenza e quindi ben vengano questi accordi che danno l’opportunità a specialisti dell’Asp di intervenire nelle scuole per informare e formare docenti e famiglie, quindi noi che siamo il giusto trait d’union, come Ufficio scolastico regionale vogliamo dare questa opportunità ai ragazzi. Noi siamo sempre pronti per poter realizzare qualcosa che possa favorire l’inclusione, perché ovviamente queste conoscenze e realizzare questi progetti serve proprio per l’inclusione degli studenti a scuola»

Una giornata dedicata alla conoscenza del diabete

CATANZARO – Si è conclusa con successo la giornata del diabete organizzata da Diabete Ricerca Onlus, Società Italiana di Diabetologia (SID) e dal Policlinico Universitario Mater Domini. Sono state circa 400 le persone che hanno misurato la glicemia ed 800 le brochure informative distribuite all’interno del Parco commerciale Le Fontane che ha ospitato l’evento. Lo screening gratuito ha permesso di individuare 5 persone con valori sospetti per la presenza di diabete, tra cui un caso che ha richiesto un consulto in Pronto Soccorso. Oltre alla glicemia, 219 persone si sono sottoposte alla misurazione della circonferenza vita. La circonferenza addominale esprime il grado di obesità viscerale; i valori non devono superare 88 cm nella donna e 102 negli uomini; un eccessivo aumento dell’obesità viscerale pone i soggetti a rischio di diabete e malattia cardiovascolare. Il 57% delle donne ed il 37% degli uomini che si sono sottoposti allo screening presentavano valori di circonferenza addominale non desiderabili.

Ad effettuare lo screening anche 17 persone che avevano già una diagnosi di diabete. Tra le domande poste ai medici e ai ricercatori: il rischio di familiarità della malattia in soggetti con parenti diabetici e consigli generici sull’attività fisica e sui cibi da evitare. L’iniziativa, promossa in occasione della Giornata mondiale del diabete (che ricorre il 14 novembre), è stata realizzata da un team di medici del Policlinico Universitario Mater Domini per offrire ai cittadini la possibilità di ricevere informazioni sulla malattia e di effettuare gratuitamente un esame della glicemia, effettuabile in pochi minuti. Il diabete è una malattia sempre più diffusa e particolarmente insidiosa e per questa ragione, come fortemente sostenuto dalla Società Italiana di Diabetologia (SID), i programmi di screening e di informazione della popolazione rivestono una fondamentale importanza. In Italia circa 4 milioni di cittadini hanno una diagnosi di diabete, mentre circa 1 milione di individui ha la malattia senza saperlo. Ancora di più sono le persone che ancora non hanno sviluppato la patologia, ma che presentano già i primi segnali, tra cui proprio una alterazione dei livelli di glicemia; la buona notizia è che in queste persone l’insorgenza della malattia diabetica può essere evitata o rallentata con semplici cambiamenti dello stile di vita, aumentando la attività fisica e modificando l’alimentazione. I medici presenti sono stati coordinati dalle dottoresse diabetologhe Concetta Irace e Faustina Scavelli.

Diabete, medici e ricercatori al Parco Commerciale Le Fontane per sensibilizzare i cittadini

CATANZARO – Domani, domenica 20 novembre, sarà la Giornata Mondiale del Diabete. per sensibilizzare sulla tematica e invitare alla prevenzione, dalle 10 alle 18, presso il Parco Commerciale Le Fontane, un team di medici del Policlinico universitario Mater Domini sarà presente e disponibile per offrire ai cittadini le informazioni necessarie riguardanti l’insidiosa patologia e di effettuare in maniera gratuita l’esame della glicemia, operazione semplice che permetterà di scoprire indicazioni sul rischio di sviluppare la malattia. Purtoppo, nei tempi recenti, la malattia si sta diffondendo in larga misura, per cui sempre più sono necessari i programmi di screening e informazione: solo in Italia, 4 milioni di persone hanno una diagnosi di diabete e circa 1 milione hanno la malattia senza esserne al corrente; molte di più sono, invece, le persone che non hanno ancora sviluppato la malattia ma che ne presentano i primi sintomi, come un’alterazione dei livelli di glicemia. In ogni caso, molti sono i passi in avanti compiuti dalla medicina circa le terapie relative alla malattia e, per questo, giovani ricercatori saranno disponibili per illustrare i risultati ai cittadini, coordinati dalla professoressa Marta Letizia Hribal, che da vent’anni conduce questi studi. Sarà infine possibile contribuire direttamente alle attività di ricerca, portate avanti con pochi fondi pubblici e con molto entusiasmo dai ricercatori di Diabete Ricerca e dell’Università Magna Graecia, facendo una piccola offerta.

Camminare per prevenire il diabete

SCIGLIANO (CS) – Giovedì 10 novembre si svolgerà a Scigliano la Camminata della Salute, organizzata dall’AGD – Associazione Giovani Diabetici di Cosenza e dalla SID – Società Italiana Diabetologia, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete, per sensibilizzare i giovanissimi sull’importanza della prevenzione nella patologia diabetica. Il raduno è previsto alle ore 9.00 in piazza Carmine Golia. Si camminerà per circa 5 chilometri attraverso il percorso naturalistico Madonna delle Timpe. Parteciperanno gli studenti dell’Istituto omnicomprensivo Bianchi – Scigliano (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e Istituto agrario).

Cosenza, tutto pronto per la decima Pedalata della salute

pedalata_saluteCOSENZA – Domenica 9 ottobre si svolgerà, nell’area urbana Cosenza – Rende, la decima Pedalata della Salute, organizzata dall’AGD – Associazione Giovani Diabetici di Cosenza per sensibilizzare giovani e adulti sull’importanza della prevenzione nella patologia diabetica. Il raduno è previsto alle ore 8,30 in piazza Matteotti, a Cosenza e la partenza alle ore 10.00. Il percorso è lungo circa 14 chilometri. Le iscrizioni sono gratuite e si effettuano prima della manifestazione. La pedalata è aperta a tutti con qualsiasi tipo di bicicletta. È obbligatorio l’uso del casco. «L’esercizio fisico è da considerarsi una cura – ha affermato Elvira Maddaloni, presidente AGD – soprattutto per i giovani che, a causa di uno stile di vita sedentario e di una cattiva alimentazione, sono maggiormente a rischio». Secondo gli ultimi dati sull’incidenza della patologia nelle regioni italiane risulterebbe che la prevalenza, in Calabria, per tutte le età, è di 5 – 7 % per il diabete di tipo 2 e di 0,5 – 0,7% per il diabete giovanile o di tipo 1. «Purtroppo il numero di diabetici nella nostra regione è in continuo aumento. Adottare uno stile di vita corretto – sottolinea Maddaloni – incide positivamente sia per contrastare il diabete che altre patologie. Per tale motivo abbiamo organizzato incontri nelle scuole elementari e medie per fare prevenzione tra i giovanissimi cercando di educarli alla sana alimentazione, quella mediterranea, e all’attività fisica». La pedalata sarà anche l’occasione per chiedere informazioni e delucidazioni sulla patologia diabetica ai medici dell’Asp – Azienda sanitaria provinciale e dell’ospedale di Cosenza e per eseguire un monitoraggio gratuito della glicemia, grazie alla collaborazione della Croce Rossa Italiana

Reggio, bambina diabetica rifiutata da 4 asili nido

REGGIO CALABRIA – A Reggio Calabria una bambina di 23 mesi affetta da diabete di tipo 1 insulino-dipendente è stata rifiutata, al momento dell’iscrizione, da ben quattro asili nido della città. Una situazione che ha dell’incredibile, denunciata dall’associazione “A.G.D. prof. Renato Caminiti” di Villa San Giovanni, presieduta dall’avvocato Raffaella Caminiti e impegnata da anni sul fronte delle problematiche legate al diabete.
«Nessun docente degli istituti dell’infanzia, pubblici e privati, di Reggio Calabria cui si sono rivolti i genitori della bambina – sostiene l’associazione – intende assumersi la responsabilità di prestarle assistenza in caso di eventuale malore. Sono numerosi gli istituti scolastici che abbiamo visitato e in moltissimi contesti abbiamo potuto toccare con mano i rilevanti disagi e le difficoltà con cui si trovano a dover fare i conti bambini, mamme e famiglie. Situazioni in cui traspare un’evidente mancanza di sensibilità e attenzione, unita all’incapacità di assumersi qualsiasi tipo di responsabilità».

Partito il progetto “PreVieni a scuola”

Previeni a scuolaCOSENZA(CS)-Un progetto di prevenzione a carattere sperimentale che per il momento sarà destinato agli studenti delle terze classi delle scuole medie degli Istituti comprensivi “Spirito Santo” e di via Negroni di Cosenza, ma che presto dovrebbe estendersi alle altre scuole della città. Il progetto si chiama “PreVieni a Scuola” ed è una diretta filiazione di un’altra iniziativa, “PreVieni a Cosenza”, tenuta a battesimo otto mesi fa dall’Assessore alla sanità, salute pubblica e qualità della vita Massimo Bozzo e che,prima sull’isola pedonale, poi nei quartieri della città, ha consentito di erogare, grazie al supporto di associazioni di volontariato come la Misericordia e l’A.V.A.S. Presila, circa 1000 prestazioni mediche a beneficio dei cittadini nel campo della prevenzione delle malattie cardiovascolari.Ora la campagna di prevenzione, voluta dall’Assessore Bozzo e dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mario Occhiuto, si sposta nelle scuole dedicando attenzione ad altre due patologie: il diabete ed il melanoma.Dal prossimo mese di gennaio nelle due scuole pilota dove partirà la sperimentazione, si svilupperanno diversi momenti di dialogo, informazione e sensibilizzazione con le gli studenti, le loro famiglie, i dirigenti scolastici e i docenti, al fine di avviare una conversazione sociale sulla prevenzione e sugli atteggiamenti utili da tenere per impedire l’insorgenza delle patologie oggetto della campagna o per affrontarle nel migliore dei modi. Gli studenti coinvolti nel progetto saranno accompagnati in questo percorso da alcuni specialisti.Questa mattina, nella sala “Gullo” della Casa delle Culture, il progetto “PreVieni a Scuola”, elaborato con la partecipazione dell’Associazione onlus “Training and work”, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dell’Assessore alla sanità, salute pubblica e qualità della vita del Comune di Cosenza Massimo Bozzo, del dermatologo Santo Spadafora, già direttore dell’Unità Operativa complessa di Dermatologia all’Ospedale civile di Cosenza, e della nutrizionista Valentina Mazzuca. All’incontro con la stampa hanno partecipato anche i dirigenti scolastici delle due scuole pilota, il prof.Massimo Ciglio, dell’Istituto comprensivo “Spirito Santo” e la prof.ssa Marina Del Sordo, dell’Istituto comprensivo di via Negroni.“La prevenzione – ha detto l’Assessore Bozzo – è estremamente importante perché, intanto, quando si previene si può essere tempestivi nell’intervento, con una maggiore percentuale sia di risoluzione che di un decorso tranquillo della patologia, e in secondo luogo, intervenendo in tempo, riusciamo a far risparmiare centinaia di migliaia di euro alle casse, abbastanza vuote, della sanità regionale ed anche alle nostre famiglie che troppo spesso ricorrono ai cosiddetti viaggi della speranza. Andremo nelle scuole – ha aggiunto Bozzo – a parlare dei problemi legati all’alimentazione, al diabete, al melanoma e per questo abbiamo fatto stampare un opuscolo informativo per favorire l’approccio dei ragazzi di terza media alla nostra iniziativa. La nostra speranza è che su duecento ragazzi si riescano a trovare almeno 20 ragazzi che riescano a recepire il nostro messaggio. Qualcuno tornerà a casa e avrà la sensibilità di dire ai propri genitori di sottoporsi a visite preventive”.L’idea dell’Assessore Bozzo è piaciuta molto al dottor Santo Spadafora che l’ha definita “geniale perché ha invertito la tendenza. In questo modo, non dovranno essere i genitori ad educare i figli, ma avverrà l’esatto contrario, anche perché così – ha aggiunto Spadafora – si mettono in condizione i figli di prendere per mano i genitori e di invitarli alla prevenzione”. Da grande esperto il dottor Spadafora ha fornito un’anticipazione di quella che sarà la sua opera di trasferimento di conoscenza ai ragazzi delle scuole sul melanoma. “E’ quello più aggressivo e non ha una dipendenza dall’età, al contrario di altri come il basalioma che certamente non si troverà mai in un ragazzino. Dobbiamo incidere nei giovani con un approccio semplice, con parole facili, Dobbiamo far capire loro che non si può vivere senza sole, ma che, al contempo, non dobbiamo fare una scorpacciata di sole. Esporsi al sole per chi ha origini normanne o ha gli occhi chiari non è la stessa cosa che avere la pelle scura ed occhi castani. L’incidenza del melanoma sugli svedesi o sulle popolazioni anglosassoni che per motivi di lavoro o per altre ragioni si sono trasferiti dalle latitudini del Nord in Australia è di cento casi su centomila persone. Qui da noi o nei paesi del Mediterraneo l’incidenza è più bassa, pari a 20 casi su centomila persone. Insomma – ha chiosato Spadafora – ci giochiamo tutto nella prevenzione. Non dobbiamo arrivare quando il melanoma ha messo radici. Il melanoma generalmente ha una crescita superficiale, poi col passar del tempo comincia una certa verticalizzazione o dà luogo a lesioni abbastanza profonde. Se arriviamo tardi, abbiamo perso la nostra battaglia. Ma se riusciamo ad arrivare in tempo, quando è nella sua fase superficiale, abbiamo molte più chances di guarigione. Se riusciremo a coinvolgere in questa battaglia i nostri adolescenti, credo che avremo fatto un grosso passo in avanti”.La nutrizionista Valentina Mazzuca ha fornito qualche dato sull’incidenza del diabete in Calabria. “Dati alla mano – ha detto – su 100 mila residenti in Calabria si sono registrati, tra i bambini, 40 decessi. Le statistiche parlano ancora di circa 7.400 abitanti che,  in età pediatrica, soffrono di diabete. Una patologia che colpisce i bambini sin dall’età di due anni, un dato abbastanza preoccupante. C’è un precoce risveglio della malattia in soggetti già predisposti e quindi c’è una certa familiarità, ma è anche vero che una delle cause dell’insorgere del diabete risiede anche nel cattivo svezzamento. E’ importante approcciarsi ai bambini e agli adolescenti in maniera molto semplice, ma anche in modo diretto, riuscendo così a veicolare le informazioni a casa, nella propria famiglia, cercando di fare prevenzione”.Al termine della conferenza stampa sono intervenuti anche i dirigenti scolastici Marina Del Sordo e Massimo Ciglio. Un plauso è stato rivolto dalla Del Sordo all’Amministrazione comunale per la lodevole iniziativa.“Gli atti di prevenzione e gli screening – ha detto la Del Sordo – come gli interventi didattico-educativi, formativi e informativi sono importantissimi”.Anche Massimo Ciglio ha ringraziato l’Amministrazione comunale per l’opportunità che viene offerta. “L’importante – ha aggiunto – è che ai ragazzi rimanga qualcosa, anche perché i modelli didattici tradizionali sono in crisi ed è quindi importante che il vissuto dei ragazzi venga messo al centro e da lì ricostruire e fornire informazioni migliori. Questo è il tipo di approccio da privilegiare, unito alla costanza. Sarebbe interessante che queste attività di prevenzione entrassero nelle scuole non in maniera isolata”.

“Pedalata della salute” contro il diabete

COSENZA – Si terrà domani mattina, a Cosenza, l’ottava “Pedalata della Salute” organizzata dall’Associazione Giovani Diabetici con il sostegno del Centro servizi per il volontariato della provincia di Cosenza. Obiettivo della manifestazione è la sensibilizzazione e la prevenzione della patologia diabetica, in aumento nella nostra regione, attraverso uno stile di vita corretto basato su una sana alimentazione mediterranea e sull’attività fisica.

Il raduno è previsto alle ore 8,30 in Piazza Matteotti, presso la sede del Coni di Cosenza, e la partenza e’ in programma per le ore 10. Quattordici saranno i chilometri da percorrere, con qualsiasi tipo di bicicletta ma con uso del casco obbligatorio.
Le iscrizioni sono gratuite e potranno essere effettuate prima dell’inizio della manifestazione. Nell’occasione i partecipanti potranno sottoporsi al monitoraggio gratuito della glicemia grazie alla collaborazione della Croce Rossa Italiana e dei medici dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Al termine della pedalata sara’ estratta una bicicletta tra tutti i partecipanti.