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Dimissioni in casa Cotronei, mister Gabriele lascia il timone della squadra

COTRONEI (KR) –  «La società ASD Cotronei 1994 comunica di aver ricevuto ed accettato nella giornata odierna (22 ottobre) le dimissioni del mister Ernesto Gabriele»

«Preso atto di ciò la società augura le migliori fortune personali e professionali ringraziandolo per l’impegno profuso e la professionalità dimostrata fino ad oggi. La società comunica, inoltre, di essere già attiva sul mercato per la scelta della nuova guida tecnica. A breve verranno comunicati gli sviluppi delle trattative». Questo quanto riporta una nota stampa della società.

Wanda Ferro (FDI) opta per il mandato parlamentare e si dimette da consigliere regionale

CATANZARO – Il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro ha trasmesso al presidente del Consiglio regionale Nicola Irto la nota con cui ha esercitato l’opzione per il mandato parlamentare, rassegnando le dimissioni da Consigliere regionale della Calabria. Wanda Ferro ha quindi rivolto un saluto all’intero Consiglio, ricordando come «la pur breve permanenza nel Consiglio Regionale, dovuta alla tardiva proclamazione intervenuta giudizialmente dopo oltre due anni di ricorsi dinanzi ai tribunali amministrativi ed alla Corte costituzionale, è stata caratterizzata da momenti di entusiasmo alternati a momenti di sconforto per non essere riuscita a contribuire abbastanza alle pressanti richieste di “normalità” dei nostri concittadini». «La mia decisione di optare per il mandato parlamentare  – ha spiegato Wanda Ferro – interviene a seguito di riflessioni tanto meditate quanto sofferte, dopo tanti anni vissuti nella mia terra ove ho svolto l’impegno politico con spirito di servizio e abnegazione».

«Passo il testimone con la consapevolezza di avere interpretato il mio ruolo secondo coscienza e sempre pronta a fornire il mio modesto contributo a rifondare questa nostra terra ferita a morte dalla irresponsabilità e dall’egoismo di pochi». Wanda Ferro, che ha concluso la sua lettera al presidente Irto con un “arrivederci”, ringrazia anche per la disponibilità i dipendenti del Consiglio regionale e tutti coloro che hanno collaborato all’attività consiliare, e si rivolge quindi ai cittadini calabresi, tanti dei quali le hanno dato fiducia determinandone l’elezione alla Camera dei Deputati, ai quali assicura il suo impegno in Parlamento. «Spero di poter continuare in quella sede le mie battaglie per il futuro della nostra terra, con l’aiuto di tutti coloro che, animati dagli stessi miei ideali, continueranno a contribuire con impegno e senso di responsabilità a creare le condizioni perché la Calabria possa avere un futuro diverso». 

«Ho lottato molto per ottenere il seggio in Consiglio regionale – prosegu – poiché ho considerato la mia esclusione come una grave ingiustizia nei confronti delle migliaia di elettori ai quali era stato negato il diritto di essere rappresentati. Ho cercato di recuperare il tempo perduto, tentando di fare una opposizione chiara, determinata, ma anche costruttiva, cercando di orientare la mia attività in Consiglio verso la difesa dei diritti dei più deboli, la trasparenza e la legalità dell’azione amministrativa. Oggi non posso che considerare conclusa questa breve esperienza in Consiglio regionale, per oggettiva mancanza di una controparte. Il governo Oliverio si è distinto  fin dai suoi esordi per immobilismo e incapacità di dare una sterzata alla situazione gravissima in cui versa la Calabria. Oggi è chiaramente giunto al capolinea, abbandonato dalla sua stessa maggioranza. E’ un governo regionale che punta alla sopravvivenza, espressione di un centrosinistra che ha necessità di aggrapparsi a qualcosa in attesa che passi la piena di dissenso che lo sta travolgendo. Purtroppo ad essere travolta da questo atteggiamento irresponsabile è anche la speranza dei calabresi, che hanno avuto nel governo Oliverio forse la delusione più profonda, considerata la fiducia con cui era stato premiato dagli elettori. Settori trainanti come turismo e agricoltura sono stati abbandonati al proprio destino, la sanità viene garantita soltanto per la professionalità e la dedizione degli operatori, mentre il governatore ha smantellato il Dipartimento Tutela della Salute trincerandosi dietro lo scontro con l’Ufficio commissariale e innescando una disastrosa crisi di rapporti con il governo nazionale che pure aveva il suo stesso colore politico. Non meno deludente l’attività del Consiglio, che nonostante la buona volontà del presidente Irto, è stata in molti casi privata del dibattito sui temi più importanti della vita regionale, lenta e macchinosa rispetto all’urgenza dei problemi, con interrogazioni discusse a distanza di due o tre anni dalla presentazione, quando ormai le stesse vicende erano giunte ad un epilogo spesso negativo».

Tonno Callipo, il ds Prestinenzi si è dimesso

VIBO VALENTIA – Il Direttore Sportivo Francesco Prestinenzi ha rassegnato le proprie irrevocabili dimissioni dal proprio incarico con la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Le ragioni sono da ricondursi ad uno stato d’animo di profondo sconforto per il cattivo andamento del campionato appena concluso.

«Pur dispiaciuto per la decisione – è quanto comunica il presidente giallorosso Filippo Callipo -, che so essere stata travagliata, la comprendo e l’accetto. Ringrazio sentitamente ed affettuosamente il DS Prestinenzi per la dedizione e la professionalità profusa in tanti anni, peculiarità queste ultime che ne hanno sempre contraddistinto il suo operato. Insieme abbiamo vissuto gioie ed emozioni a volte inimmaginabili, abbiamo raggiunto obiettivi ambiziosi, anche al di sopra delle iniziali aspettative, che ci hanno regalato grandi soddisfazioni. Abbiamo gestito situazioni impreviste con prontezza e amore per i colori giallorossi. In altre parole, insieme abbiamo fatto la storia della Volley Tonno Callipo Calabria. Tutto questo rende il distacco doloroso. Nel contempo, però, convinto che a volte è necessario cambiare, apprezzo l’atteggiamento di responsabilità che è alla base della decisione presa».

Shock in casa Rende, il presidente Coscarella si è dimesso (Audio)

RENDE (CS) – Clamoroso in Casa Rende. Al termine della partita con il Monopoli, che ora pasa ovviamente in secondo piano, il presidente Fabio Coscarella ha rassegnato le proprie dimissioni. 

«In mancanza di riscontri – ha esordito in sala stampa – è diventato difficile programmare la prossima stagione della nostra squadra. Pertanto il progetto Casa Rende – Rende Calcio per Fabio Coscarella finisce qui». La decisione del nunero uno biancorosso arriva all’indomani della scadenza del termine indicato nelle scorse settimane legato alla firma per la costruzione del nuovo “Marco Lorenzon”.

Di seguito l’audio integrale della conferenza di Coscarella.

Commissione Controllo Mensa Unical, Cristofaro Russo si dimette

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – «Con la presente, rassegno le mie irrevocabili dimissioni da ruolo di membro  della Commissione Controllo Mensa dell’Università della Calabria, in linea con la scelta politica dell’associazione UNICA, di cui faccio parte in qualità di ex Presidente». E’ quanto si legge in una nota diffusa da Crostofaro Russo.

«L’associazione,infatti,  ha potuto constatare negli ultimi giorni divergenze di vedute politiche rispetto alla Lista Unidea che mediante la persona del Consigliere d’Amministrazione Diego Mazzitelli ha delegato il sottoscritto  in questo delicatissimo  ruolo. Tengo a ringraziare i coordinatori di lista Antonio Verano, Fernando Militerno,  tutte le componenti della lista UNIDEA e in particolare il Consigliere d’Amministrazione Diego Mazzitelli per la fiducia riposta in me in un anno di collaborazione».

L’assessore Vigna annuncia le dimissioni, verso un rimpasto a Palazzo dei Bruzi

COSENZA – L’assessore del Comune di Cosenza Luciano Vigna ha annunciato le proprie dimissioni dall’incarico. Lo stesso assessore, durante la sessione del Consiglio Comunale in corso per l’approvazione del Bilancio Triennale 2018-2020, ha precisato che formalizzerà il suo abbandono dall’esecutivo comunale appena si completeranno tutte le formalità legate proprio all’iter burocratico del nuovo documento contabile. Alla seduta non prendono parte per protesta i gruppi di minoranza PD, Grande Cosenza, PSI e Uniti per la città. Alla base della scelta dell’assessore Vigna potrebbe esserci la condanna inflittagli lo scorso 22 marzo dalla Corte di Appello di Catanzaro a due anni e due mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta, nell’ambito del processo Tesi.

Acri, si è dimesso il vice presidente Viteritti

ACRI (CS) – Scossone in casa Acri. E’ di poche ore fa la notizia delle dimissioni del vice presidente Gianluigi Viteritti. «Dopo giorni di riflessione, ho deciso, a malincuore – ha dichiarato Viteritti -, di dimettermi dalla carica di vice presidente della Fc Calcio Acri, per motivi strettamente personali e familiari». L’ormai ex dirigente dell’Acri fa sapere però che continuerà a star vicino alla squadra che, a poche giornate dal termine del campionato, si trova in piena corsa play off. «La mia scelta non mi esonera dagli impegni presi che saranno comunque rispettati – conclude Viteritti -. Auguro a società, staff e calciatori di raggiungere gli obiettivi prefissati».

Clamoroso in casa Palmese, Dal Torrione lascia?

PALMI (RC) – Terremoto in casa Palmese. Sebbene manchi ancora la conferma ufficiale da parte della società neroverde, Mario Dal Torrione, dopo appena una gara alla guida della squadra neroverde, culminata con la sconfitta ad Acireale, avrebbe rassegnato le proprie dimissioni da tecnico. Le motivazioni di questa decisione sarebbero esclusivamente di carattere personale. Dal Torrione era subentrato ad Alessandro Pellicori due settimane fa. 

Caccia al successore

Se le dimissioni saranno accettate e confermate, adesso la Palmese deve cercare al più presto il successore di Dal Torrione. Il calendario non aspetta: per salvare la categoria sono rimaste sette giornate. Fondamentale sarà anche il sostegno dei tifosi che dovrà necessariamente essere iol 12° uomo in campo una volta di più. 

Nelle prossime ore aggiornamenti sulla panchina della Palmese.

Catanzaro, si dimette ds Doronzo

CATANZARO – Il direttore sportivo Pietro Doronzo ha rassegnato le sue dimissioni dall’incarico conferitogli a inizio stagione dalla società del Catanzaro. Una decisione sofferta, assunta con l’obiettivo di dare uno scossone al gruppo per il prosieguo del campionato. «E’ con amarezza ma con senso di responsabilità – ha affermato Doronzo dialogando con il presidente Noto – che ho deciso di interrompere qui questa esperienza a Catanzaro. Ritengo che la squadra possa ottenere risultati più importanti di quelli conseguiti sinora e spero che questa mia determinazione possa servire, in qualche modo, a farli raggiungere».

Il saluto del presidente Noto

Dal canto suo il presidente ha ringraziato Doronzo per l’impegno, la serietà e le qualità umane dimostrate in questi mesi. «Auguro al direttore – ha detto – ogni fortuna professionale certo che la sua carriera proseguirà con i successi che merita».

Cosenza, Paolini lascia il consiglio. Subentra Lo Gullo

COSENZA – Colpo di scena in consiglio comunale a Cosenza. Nel corso della seduta Enzo Paolini, competitor di Mario Occhiuto per la carica di sindaco nel 2016, ha rassegnato le proprie dimissioni. Da tempo si era allontanato dalla politica e dalle istituzioni, tanto da disertare buona parte delle sedute consiliari, compresa quella dell’insediamento. «Non è che non vi sia politica, ce n’è tanta nel Paese, l’abbiamo visto il 4 dicembre dello scorso anno quando la difesa del senso profondo della convivenza civile, rappresentata dalla nostra Costituzione, ci ha spinti ad una partecipazione intensa, convinta, motivata e informata – ha scritto Paolini sul proprio profilo facebook spiegando i motivi della decisione – Dunque la politica e la passione civile vivono nella nostra città e nelle nostre case, ma non sono qui non sono più nelle istituzioni arbitrariamente composte da organismi alieni alla democrazia nelle quali sediamo noi come inconsapevoli o compiacenti strumenti di chi ha abusivamente occupato le stanze delle decisioni politiche. Le ha occupate – e le occupa – senza diritto e senza mandato popolare.
La politica, quella fatta in nome del popolo, è altro, ed allora, fermo restando il rispetto e l’ammirazione personale per quanti di voi si battono valorosamente in nome di una propria idea o di un proprio ideale, io penso di essere fuori posto, o meglio, che questo non sia il mio posto». 
A Paolini subentrerà il primo dei non eletti, Massimo Lo Gullo, vicino alle posizioni del sottosegretario Antonio Gentile.