Archivi tag: dimissioni

Caos nell’amministrazione di Rosarno: lasciano in 11

ROSARNO (RC) – Undici consiglieri comunali di Rosarno, di cui dieci della minoranza e uno di rosarnomaggioranza su ventuno, hanno rassegnato le dimissioni. La decisione dei dimissionari protende verso lo scioglimento del Consiglio comunale, ponendo così fine all’amministrazione guidata da Elisabetta Tripodi del Partito Democratico. Queste sono le sue dichiarazioni in merito: “Vado via – ha detto Tripodi – con la coscienza a posto, consapevole di aver dato il massimo per la mia città”.

Scopelliti: “Resterò altri 15 giorni, poi andrò a casa”

CATANZARO – Il vertice notturno del Nuovo Centro Destra a Roma non ha regalato notevoli sorprese. A Roma era presente, ovviamente, una nutrita delegazione calabrese a sostegno del Governatore dimissionario Giuseppe Scopelliti. I vertici nazionali del partito (assente Alfano, presenti Schifani, Lupi e Quagliariello) hanno garantito il sostegno di Ncd a Scopelliti, ma il nodo della candidatura alle europee non è stato sciolto. Nessuna sopresa neanche da Scopelliti: il Governatore ha confermato che non intende fare alcun passo indietro rispetto alla decisione di dimettersi: “Resterò altri 15 giorni e poi andrò a casa”.

San Vincenzo La Costa, Danilo Caiazzo si dimette da commissario cittadino giovani Udc

“Mi dimetto dall’incarico di commissario dei giovani Udc di San Vincenzo La Costa e concludo la mia militanza nel partito. Nell’ Udc lascio tanti amici ai quali va il mio affetto e la mia stima, ma le ultime scelte operate dal partito a livello Nazionale e Locale non mi consentono di restare oltre. Ho maturato questa decisione a seguito di diverse riflessione tenute insieme agli altri giovani iscritti di San Vincenzo La Costa, con i quali siamo giunti alla conclusione che l’Udc ormai non rispecchia più i nostri ideali ed il nostro modo di fare politica. Esco senza polemiche, salutando tutta la classe dirigente dell’Udc e soprattutto i giovani con i quali ho condiviso numerose esperienze politiche. Continuerò tuttavia, insieme ai tanti amici che animano il mio gruppo a continuare a fare politica sul territorio, mettendo a disposizione della comunità di San Vincenzo tutte le competenze acquisite in questi anni di militanza”.

Danilo Caiazzo

Commissario cittadino dei giovani Udc di San Vincenzo La Costa

Dimissioni Assessore municipale di Cassano All’Ionio Antonino Mungo

CASSANO ALL’IONIO (CS) – Visti gl’ultimi eventi politici a Cassano, che vedono protagonista questa amministrazione e il centro sinistra l’Assessore municipale di Cassano All’Ionio Antonino Mungo sente la necessità di esprimermi e di fare chiarezza sulla sua posizione. Il PD a Cassano, nelle scorse amministrative, è stato un partito che ha promosso la coalizione di sinistra ed ha racchiuso la sintesi del suo programma politico nel candidato a Sindaco di Gianni Papasso; ed è stato un partito entusiasta e compatto nella scelta di una “Giunta Tecnica”, in seguito al risultato politico definito dagli anglosassoni d’oltre oceano, “lame duck”. Lo stesso partito è stato freddo, diffidente e polemico, subito dopo, la nomina della Giunta comunale, tanto da dover formulare delle considerazioni e prese di distanza, sempre direttamente alla stampa, sulla scelta dei nominativi della giunta.

Certamente, ognuno sarà responsabile delle proprie azioni, ma il vero problema, nonchè dramma, è che le conseguenze di tali comportamenti mineranno, in futuro, una sana presenza di idee, di proposte, di voglia di confrontarsi democraticamente, in una coalizione di sinistra che dopo anni riprendeva il suo ruolo sul territorio comunale.

Certo è, che per Mungo, che mi trovo a ricoprire la carica di Assessore, anche con deleghe “prestigiose”, nell’amministrazione Papasso,  è difficile capire quali sono i nodi politici e le divergenze insormontabili tra la “Politik e la Real Politik”, perpetrate da questo Sindaco, in divergenza con le linee politiche programmatiche della coalizione.

E’ per questo motivo che l’Assessore afferma: “Mi rattrista, non potermi più confrontare su questo terreno con il mio Partito, ed è con grosso rammarico, che mi autosospendo dal PD, sezione di Cassano Ionio, almeno fino a quando, protagonismo, litigiosità, vecchi rancori, piccoli o grandi ambizioni e/o interessi cadranno per lasciare spazio ad una coalizione forte ed incisiva che attraverso un’azione Amministrativa coesa, raccolga risultati anche politici, necessari per la crescita economica e sociale della nostra Cassano. Esprimo, la mia vicinanza al Sindaco Papasso, che in un momento in cui, l’Amministrazione, di cui mi onoro di farne parte, attraverso azioni incisive, riceve consensi e gradimenti sia da parte dell’opinione pubblica che politica, un partito, importante come il PD di Cassano, continui a sciupare il tutto con contrasti e dissapori “artatamente” politici, che hanno messo in crisi e generato dubbi all’elettorato del Centro Sinistra. Alla luce di ciò ritengo che il clima politico determinatosi negli ultimi mesi e che questi continui cambiamenti non possano far altro che frenare e arrecare danno all’azione amministrativa e sia doveroso da parte mia, in quanto la mia presenza non è più significativa per il PD, fare un passo indietro per garantire una maggiore stabilità amministrativa, restituendo le deleghe affidatami al Sindaco. Invito i miei dirigenti sezionali, provinciali, regionali e nazionali, affinche si ritorni ad agire all’insegna del confronto democratico, augurandomi che la sezione di Cassano Ionio torni a rappresentare, invertendo rotta, un esempio per un Centro Sinistra comunale coeso e incisivo”.

 

Il presidente della Provincia Stano Zurlo nomina tre assessori

 

CROTONE – A seguito delle dimissioni presentate nei giorni scorsi dagli assessori Ubaldo Prati e Giovanni Lentini, il presidente della Provincia Stano Zurlo con proprio decreto ha nominato in mattinata di oggi 3 assessori. Si tratta del dr. Giovanni Capocasale, dell’avv. Pietro Durante, dell’avv. Diodato Scalfaro.Tra l’altro l’assessore Zurlo ah assegnato e varie nomine: a Pietro Durante la vicepresidenza nonchè le deleghe al Lavoro ed alla formazione professionale; all’assessore Giovanni Capocasale le deleghe ai servizi sociali, Cultura, Beni Cultura e Sport; all’avv. Diodato Scalfaro le deleghe ai Lavori pubblicci e viabilità, sicurezza stradale, energia, polizia provinciale. Il presidente Zurlo ha attribuito inoltre le deleghe per l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” all’assessore Gianluca Bruno, l’impiantista sportiva all’assessore Alessandro Carbone, quella all’ambiente all’assessore Salvatore Claudio Cosimo. Inoltre il preidente della Provincia ringrazia gli assessori uscenti per la qualità del lavoromesso in campo in questi 2 anni e mezzo al suo fianco. E conclude di essere certo che gli assessori Capocasale, Durante e Scalfaro opereranno con il massimo entusiasmo.

Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace, si è dimessa

MONASTERACE (REGGIO CALABRIA)  – Si è dimesso il sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, vittima nel 2012 di alcune intimidazioni per il suo impegno antimafia.
Lanzetta motiva le dimissioni con il voto contrario della Giunta alla costituzione di parte civile nei confronti di alcune persone indagate in un procedimento a carico di un dipendente comunale. Lanzetta aveva già presentato le dimissioni nel 2012 ritirandole dopo un incontro con l’allora segretario del Pd Pier Luigi Bersani.

Auf Wiedersehen Joseph

Il 10 Febbraio viene dato l’annuncio dell’ addio del Papa.
Li’ per li’ ti viene da pensare che ora Zamparini sta davvero esagerando.

Le voci sui motivi dell’addio si susseguono. C’è chi pensa a una mancata promessa fatta al momento delle elezioni: restituire Gesù Cristo ai fedeli.

Come per Wojtyla, è commovente la stretta dei fedeli accorsi in questo momento drammatico: “pensio-ne  su-bi-to! pensio-ne  su-bi-to!”

L’abbandono di un papa non si vedeva dal medioevo. In Vaticano infatti hanno commentato: “Gesù, pare ieri”.

Non si è potuto parlare di dimissioni perchè non ha superiori in terra.
Non si poteva dire abdicazione perchè non c’è ancora un successore.
Il termine giusto credo sia ‘self defollowed’.

In molti già parlano del successore, che secondo molti potrebbe essere nero.
Dopotutto catene e crocefissi sono già della misura giusta.

Per molti il papa nero sembra proprio essere una fissa.
“Date un cinque in alto ai vostri figli. Poi dategli un cinque in basso. E ditegli che sono i cinque del papa”.

La critica più ricorrente a seguito dell’abbandono: “Gesù scelse la croce fino in fondo”
E si sa che solo coi pareggi è impossibile salvarsi.

Ma Ratzinger ha ribadito: “Non abbandono la croce”.
Alzi la mano chi ha pensato subito a quella di legno.

Nei salotti televisivi intanto si commenta. Vespa è in chiara polemica con l’abbandono del papa.
O non avrebbe chiamato come ospite Ferrara: uno che a metà non ha mai lasciato niente.

Prime voci sul fututo di Ratzinger: dopo il conclave andrà in clausura.
Testerà a Monza la nuova papamobile.

Il biografo del Papa annuncia:  “Non vede da un occhio”.
Ma sempre meglio di qualsiasi credente.

Il Cardinale O’Brien, che avrebbe dovuto partecipare al conclave, si dimette 30 anni dopo le accuse di molestie su alcuni preti.
Che oggi potrebbero essere degli splendidi papabili.

Ratzinger sarà papa emerito, ma dovrà lasciare l’anello del pescatore.
Giusto ora che da pensionato l’avrebbe usato un po’ di più.

Il Papa uscente lascerà in mano al suo successore le carte del caso Vatileaks.
Sempre che l’Equador abbia una ambasciata anche in Vaticano.

Le parole di addio di Benedetto XVI: “In questi 8 anni è il Signore che mi ha guidato”.
Ma non è che sotto sotto è Lui che s’era stufato?

Il Papa lascia il vaticano in Elicottero.
La sua più grande concessione alla modernità.

“Mammà io esco, per un po’ di tempo starò chiuso nella Cappella Sistina”.
(Oscar Giannino)

 

Sciscia.