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Pollino Gestione Impianti, l’amministratore delegato Angelo Loiacono si dimette

Assessore Angelo Loiacono
 

CASTROVILLARI (CS) – L’Amministratore delegato della Pollino Gestione Impianti s.r.l.,  si è dimesso in data odierna a seguito della nomina a Presidente del C.d.A. della A.L.E.S.S.C.O. srl . Il delegato del Comune di Castrovillari, Angelo Loiacono, nel consiglio di amministrazione della Pollino Gestione Impianti, ha annunciato oggi al Sindaco di Castrovillari, al C.d.A. e a tutti i soci, le proprie «dimissioni irrevocabili con effetto immediato». A comunicarlo è Angelo Loiacono il quale ha affermato: «Ho comunicato questa sofferta decisione al Sindaco Lo Polito che ringrazio per la fiducia accordatami, ma la successiva nomina nel Consiglio di Amministrazione della ALESSCO  non mi dà la possibilità di seguire l’attività della Pollino Gestione Impianti». Il Sindaco Domenico Lo Polito ha aggiunto: «Ringrazio Loiacono per la posizione assunta, di grande trasparenza nei confronti dei cittadini castrovillaresi e del Consiglio Comunale,gli faccio il mio “in bocca al lupo” per la nomina ricevuta in seno al Consiglio di Amministrazione della ALESSCO, è motivo di orgoglio anche per Castrovillari avere un concittadino alla guida della società strumentale della Provincia di Cosenza, esperta in energia ed euro-progettazione, con cui il Comune di Castrovillari ha collaborato e collabora. Tempestivamente- ha aggiunto il Sindaco Lo Polito – verrà avviata la procedura per la nomina del nuovo componente nel consiglio di amministrazione della Pollino Gestione Impianti in qualità di delegato del Comune di Castrovillari». Infine, Loiacono ha aggiunto: «La politica per riacquisire credibilità deve ripartire da scelte serie che presuppongono il raggiungimento di obiettivi tangibili per i cittadini ed in tempi brevi. Castrovillari fortunatamente ha tanti professionisti validi che sapranno portare avanti l’attività della Pollino Gestione Impianti; faccio i migliori auguri a chi verrà nominato a seguito delle mie dimissioni».

Falsa laurea e teoria gender, i giovani Udc chiedono le dimissioni del ministro Fedeli

VIBO VALENTIA – Il coordinamento nazionale dei Giovani UDC riunitosi questa mattina ha deciso in modo unanime di presentare lettera di dimissioni del neo Ministro del MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca On. Valeria Fedeli del gruppo parlamentare Partito Democratico. «Constatate la sua falsa dichiarazione di laureata in Scienze Sociali – si legge nella nota- e la grave promulgazione della teoria gender che è di grande pericolo per l’identità cristiana del Paese e la difesa della famiglia, chiediamo al Presidente del Consiglio On. Paolo Gentiloni la revoca della nomina. In tal senso, seguirà raccolta firme unitaria con associazioni e movimenti di ispirazione cattolica in sintonia con la segreteria nazionale del Partito guidata dall’On. Lorenzo Cesa».

Acri, si è dimesso il ds Siciliano

ACRI (CS) – Non c’è pace in casa Acri. Se la squadra naviga nelle tempestose acque della bassa classifica (12 punti in 11 partite), non meno agitate sono quelle degli assetti societari. Dopo le dimissioni di alcuni dirigenti delle scorse settimane, vere o presunte tali, oggi sono arrivate quelle del direttore sportivo Angelo Siciliano, sebbene come riferito dallo stesso Siciliano, il suo ruolo in casa Acri da fine agosto a oggi non sia mai stato veramente espletato. «Sono stato coinvolto a inizio stagione a cose già fatte ma ho deciso di rimanere per amore dei colori rossoneri», dichiara a Ottoetrenta Siciliano. I rapporti non proprio idilliaci con l’ex tecnico Franco Giugno, i disguidi societari («Fosse dipeso da e avrei anticipato l’esonero al post trasferta di Locri) e la mancata convergenza sulla scelta della nuova guida tecnica – il nome da lui caldeggiato era un altro -, sono le principali motivazioni delle dimissioni di Siciliano, definite da lui stesso irremovibili e già depositate in società e in Lega. «Ho aspettato fino ad oggi prima di comunicare questa decisione con la speranza che potessero avvicinarsi nuovi soci ma sono settimane che mi tengo distante dagli allenamenti» conclude l’ormai ex ds rossonero rivelando di non essere quindi stato coinvolto per le scelte di mercato da attuare a dicembre e di aver quindi deciso di «non volere essere complice di eventuali disfatte» seppur augurando «le migliori fortune alla squadra».

Acri, si dimette il dg Molinari

ACRI (CS) – Nuovo colpo di scena in casa Acri. Se la nuova guida tecnica e la conquista della semifinale di Coppa avevano riportato entusiasmo e serenità nell’ambiente e fra i giocatori, una nuova tegola si abbatte sull’assetto dirigenziale. Il direttore generale dei rossoneri Angelo Molinari si è infatti dimesso dal suo incarico. Raggiunto telefonicamente Molinari ha spiegato con poche, ma pesanti parole, il motivo delle sue dimissioni: «Io sono una persona che non si nasconde e vorrei altrettanto dagli altri. A chi mi riferisco? A chi ha in mano l’Acri». Alla domanda se possano sussistere le condizioni per un eventuale ripensamento ha infine risposto lapidario: «Nessun ripensamento». Ci saranno nuovi aggiornamenti?

Siderno, al via il dopo Laface

SIDERNO (RC) – Laface non è più il tecnico del Siderno. Ieri sera, dopo la pesante sconfitta interna con la Luzzese, l’ormai ex allenatore sidernese ha rassegnato pubblicamente le proprie dimissioni e la società sarebbe già a lavoro per scegliere il sostituto che, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere Tonino Figliomeni. Per il momento non ci sono state comunicazioni ufficiali da parte della società del presidente Salerno sia per quanto riguarda le dimissioni che per quanto riguarda il nuovo tecnico ma sembra chiara l’intenzione di voler risolvere la situazione prima possibile per permettere all’eventuale sostituito di Laface di prendere subito confidenza con ambiente e squadra per poi raddrizzare la rotta anche grazie ad un mercato di riparazione mirato.

Non proprio felice la prima parte di campionato per il Siderno, imbottigliata nelle retrovie della classifica a quota 8 punti (penultima insieme al Corigliano). Mercoledi la squadra scenderà in campo per i quarti di finale di Coppa contro l’Aurora Reggio, mentre domenica la squadra è attesa dall’insidiosa trasferta di Gallico.

 

Dimissioni Sgarbi, Occhiuto: «Continueremo a lavorare insieme»

COSENZA – «Per il centro storico stiamo lavorando molto bene su progetti di lungo respiro e continueremo a farlo insieme. Il contributo dell’assessore Vittorio Sgarbi è importante in questa fase, e può essere determinante per il centro storico in una prospettiva di concreto rilancio». Nessun commiato, al momento, tra il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ed il suo delegato alla parte antica di Cosenza. Occhiuto tiene a precisare alcuni passaggi in merito alle dichiarazioni sui social network delle dimissioni paventate dal critico d’arte. «In virtù di questa premessa sulla nostra collaborazione – aggiunge – invito Sgarbi a restare in Giunta. Certo, se qualcuno pensa che il ruolo che intendevo per il professor Sgarbi potesse essere quello di occuparsi delle buche e della rottura delle reti fognarie nel Centro storico, ha sbagliato i termini del confronto. Lo ribadisco: Vittorio Sgarbi sta lavorando efficacemente su progetti lungimiranti sui quali realmente e concretamente potrà esserci una prospettiva di valorizzazione e di rilancio del nostro centro storico. Colgo l’occasione per ringraziarlo dell’ottimo lavoro che sta svolgendo in termini di idee e di programmazione, oltre che di promozione».

Cosenza, Sgarbi annuncia le dimissioni. Occhiuto: «Lavoreremo ancora insieme»

COSENZA – Novanta giorni. Tanto è durata l’esperienza da assessore comunale a Cosenza del critico d’arte Vittorio Sgarbi. Nominato a fine giugno dal sindaco Mario Occhiuto, Sgarbi ha deciso di mollare. «Non avendo ancora avuto gli strumenti per agire, rimetterò il mandato di assessore nella mani del sindaco». Un divorzio dalla città di Cosenza? Una presa di distanza dall’attività del primo cittadino? Una provocazione? Niente affatto. Si tratta più semplicemente di una valutazione pragmatica. «La realtà è che questa delega è una suggestione – spiega, rintracciato telefonicamente – Non mi sento in grado di agire anche perché non ho nulla a disposizione per esercitare il mio ruolo. Non una sede, una segreteria, un computer. E allora? Per risolvere i problemi del centro storico cosa posso fare? In realtà – aggiunge – serve un’azione congiunta di più enti istituzionali e di tutti i settori pubblici cittadini, per canalizzare finanziamenti, per avviare progetti, per educare gli abitanti a mantenere integri e puliti i luoghi. Se mi chiedi di fare l’autista senza avere l’automobile cosa posso fare? – si domanda il noto critico – Con Occhiuto abbiamo interloquito più volte sulle linee da seguire. Per questo gli dico, dammi una delega alle attività culturali. Ha più senso e mi consentirebbe di offrire un reale contributo alla città». Mario Occhiuto ha subito redatto una dichiarazione in merito: «Per il Centro storico stiamo lavorando molto bene su progetti di lungo respiro e continueremo a farlo insieme. Il contributo dell’assessore Vittorio Sgarbi è importante in questa fase, e può essere determinante per il Centro storico in una prospettiva di concreto rilancio. In virtù di questa premessa sulla nostra collaborazione – aggiunge il primo cittadino – invito Sgarbi a restare in Giunta. Certo, se qualcuno pensa che il ruolo che intendevo per il professor Sgarbi potesse essere quello di occuparsi delle buche e della rottura delle reti fognarie nel Centro storico, ha sbagliato i termini del confronto. Lo ribadisco: Vittorio Sgarbi sta lavorando efficacemente su progetti lungimiranti sui quali realmente e concretamente potrà esserci una prospettiva di valorizzazione e di rilancio del nostro Centro storico. Colgo l’occasione – conclude Occhiuto – per ringraziarlo dell’ottimo lavoro che sta svolgendo in termini di idee e di programmazione oltre che di promozione».

Si dividono le strade tra Faraone e il Gallico Catona

REGGIO CALABRIA – Antonello Faraone non è più l’allenatore della prima squadra del Gallico Catona. La notizia, arrivata in serata, è stata ufficializzata dalla stessa società che ha comunicato in una nota che Faraone «e lo staff tecnico si dimettono dall’incarico affidatogli dalla dirigenza a inizio stagione». Poi i ringraziamenti di rito a tecnico e staff per il lavoro svolto sino ad oggi.

Non proprio positivo fin qui il cammino del Gallico Catona: tre punti in quattro partite. Rumors vicini all’ambiente riferiscono di un clima non proprio sereno, dopo la sconfitta di ieri contro l’Acri, che avrebbe portato il tecnico a maturare la propria scelta. La società è già al lavoro per nominare il successore che deve arrivare necessariamente prima della sfida con la Cittanivese.

Pisa, Gattuso lascia per «gravi problemi societari». Dura la reazione del club

PISA – Gennaro Ivan Gattuso non è più il tecnico della Pisa. L’ex campione del mondo, a poco meno di un mese dall’inizio del campionato di Serie B, ha rassegnato le proprie dimissioni, motivandole con i problemi societari del club. «In seguito ai nuovi, gravi, costanti e inaccettabili problemi societari che impediscono una corretta e seria condizione lavorativa, e per il rispetto che ho sempre portato e porterò alla città e alla tifoseria del Pisa, mi vedo obbligato a rassegnare le dimissioni irrevocabili dalla carica di allenatore, unitamente al mio staff», ha comunicato alla stampa Gattuso. «Si tratta di una scelta molto dolorosa – ha spiegato l’ex calciatore del Milan – a maggior ragione dopo la fresca ed esaltante esperienza della promozione in serie B, ma assolutamente necessaria, per senso di responsabilità innanzitutto nei confronti dei calciatori stessi». E poi ancora: «Sono infatti venute meno le condizioni minime per svolgere un lavoro che porto avanti con passione e senza mai anteporre l’interesse personale a quello del gruppo. So bene che le difficoltà fanno parte del mestiere e ritengo di avere dimostrato – in particolare modo già durante la scorsa stagione, caratterizzata da non pochi intoppi – che gli ostacoli non mi fanno mai paura e che non mi scoraggiano di sicuro. Ma qui si è ampiamente passato il segno». «Avevo sperato – si legge ancora nel comunicato di Gattuso – che la situazione si potesse superare attraverso il lavoro sul campo e la dedizione. Ho purtroppo dovuto constatare che la mia era un’illusione: senza organizzazione e senza programmazione non è possibile porsi obiettivi seri, concreti e realistici. L’attuale condizione del club non offre alcuna prospettiva. Vivere alla giornata, tirando a campare in attesa di chissà quale nuovo imprevisto, non appartiene al mio modo di interpretare gli impegni che mi assumo. Fare finta di niente sarebbe stato un atto irresponsabile, soprattutto nei confronti della città e dei tifosi, che non lo meritano. Io ho una sola parola, a differenza di chi aveva promesso ai tifosi del Pisa e a Pisa un impegno che non è stato in grado di mantenere o non ha voluto mantenere. Ho dunque giudicato doveroso prendere le distanze da una gestione che non appare in grado di garantire al club non solo un futuro, ma anche un presente senza incognite extra sportive».

Pronta la risposta del club toscano arrivata attraverso le parole di Vincenzo Taverniti,  membro del consiglio di amministrazione del Pisa: «Rimango sconcertato e provo sgomento dalle notizie che giungono dai media. Con tutto il lavoro fatto per iscrivere la squadra al campionato di serie B, con il Presidente in queste condizioni di salute ed inibito dagli arresti domiciliari mi sarei aspettato maggiore solidarietà e responsabilità. Confidiamo nelle capacità e nella professionalità di Fabrizio Lucchesi per garantire la migliore continuità al progetto sportivo dell’AC Pisa 1909».

 

Regione, D’Agostino si autosospende: «No a strumentalizzazioni»

REGGIO CALABRIA – «Quest’oggi ho comunicato al presidente della Regione Mario Oliverio, nonché al presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto, la mia decisione di autosospendermi dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio nel quale siedo come vice presidente dell’Assemblea». Lo afferma, in una nota, Francesco D’Agostino per il quale era stato attivato nei giorni scorsi, l’iter per la verifica dell’incandidabilità. D’Agostino è indagato dalla Dda di Reggio Calabria nell’inchiesta “Alchimia” quale presunto prestanome della cosca Raso. I pm avevano chiesto per questo il sequestro della sua azienda, la Stocco e stocco, ma il gip ha respinto la richiesta. «Ciò – prosegue D’Agostino – al fine di evitare ogni possibile strumentalizzazione delle vicende in atto. Infatti, è noto che il gip Bennato, nel contesto dell’operazione “Alchimia” ha pienamente rigettato ogni addebito a mio carico, quale veniva ipotizzato dalla Procura della Repubblica. E ancora, mi pare necessario sottolineare che, sulle medesime questioni, ora nuovamente avanzate dagli inquirenti nei miei confronti, analoga iniziativa investigativa condotta negli anni scorsi si è conclusa riconoscendo la piena liceità del mio operato. A questo proposito, voglio ancora una volta ribadire la mia piena fiducia nell’azione della magistratura. Nei prossimi giorni sarà ulteriormente chiarito nella Giunta per le Elezioni quello che, a ben vedere, è già risultato evidente al Prefetto di Catanzaro circa una mia presunta incandidabilità. Emerge con solare evidenza dagli atti la mia piena candidabilità, come peraltro attesta il mio certificato di Casellario giudiziale da cui non risulta “nulla” a mio carico. Le ragioni della mia autosospensione derivano dunque – conclude D’Agostino – solo dal fatto che non voglio consentire a chicchessia di utilizzare questa vicenda per attacchi politici strumentali e faziosi a danno dell’Istituzione regionale».