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Sequestrata discarica abusiva con resti amianto

DSC01408LAINO BORGO (CS) – La Polizia provinciale di Cosenza ha sequestrato, in contrada Arena Bianca di Laino Borgo, un’area demaniale di circa 3.200 metri quadrati adibita a cava, ora dismessa, sulla cui superficie sono stati abbandonati 30 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Sono stati trovati rifiuti contenenti cemento-amianto, pericolosi per la salute e per l’ambiente, oltre a materiale di risulta proveniente da demolizioni edili, vetro, materiali provenienti da demolizioni auto, pneumatici fuori uso, ingombranti, imballaggi metallici, carta e catone, materiali provenienti dalla lavorazione del legno. L’area è nelle adiacenze del Parco Nazionale del Pollino. La discarica abusiva costituisce un pericolo anche per la falda acquifera dal momento che il terreno è privo di opere di impermeabilizzazione e regimazione delle acque. Il sequestro, convalidato dall’autorità giudiziaria, è stato eseguito dagli agenti provinciali del Distaccamento di Mormanno.

Vibo: sequestrata discarica abusiva con ethernit

kjoasVIBO VALENTIA – Il Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha posto sotto sequestro un’area estesa trecento metri quadri sulla quale era stata realizzata una discarica abusiva. Nella zona sono state rinvenute, tra le altre cose, anche 70 lastre di eternit, per un totale di duecento mentri quadri, oltre a due metri cubi frammentati del medesimo materiale, per lo più scarti di lavorazioni edili, insieme ad altri rifiuti, pericolosi e non, incendiati. Il proprietario del terreno è stato denunciato.

 

Roggiano (cs) – Sequestrata discarica abusiva

 

unnamed (1)Deferito il proprietario di una ditta edile per smaltimento illecito. Continua, su disposizione del Comandante provinciale del Corpo forestale, Giuseppe Melfi, il controllo del territorio mirato all’attività di repressione delle discariche abusive ed al controllo dello smaltimento dei rifiuti. Nei giorni scorsi l’ennesimo sequestro ad opera degli uomini del Nipaf, Nucleo Investigativo del Corpo Forestale di Cosenza, che a Roggiano Gravina hanno posto i sigilli ad una area di circa mille metri quadri adibita a discarica aziendale da una ditta che opera nel campo dell’edilizia e che usava tale area per smaltire illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti costituiti principalmente da residui, fanghi  e scarti provenienti dalla lavorazione del marmo, , rifiuti ferrosi, rifiuti plastici provenienti da imballaggi nonché rifiuti provenienti da attività di demolizione edile, tutti miscelati tra loro. I rifiuti erano dislocati sull’area in cumuli, con un’altezza media di due metri Nel corso delle indagini è stato accertato che il titolare dell’impresa, un uomo del luogo di 68 anni attraverso i suoi dipendenti smaltiva, bruciandoli ingenti quantitativi di materiale plastico derivante da imballaggi. Per tale reato l’uomo dovrà rispondere del reato di discarica abusiva e combustione illecita di rifiuti. Il sequestro è stato convalidato dalla procura della Repubblica di Cosenza

Siderno: discarica abusiva sequestrata. Eternit e pneumatici nel torrente Chiaro

È stata sottoposta a sequestro dai Carabinieri della Stazione di discarica_carabinieri_sidernoSiderno una discarica abusiva, di circa 30 mq, sull’argine del torrente Chiaro, situato alle spalle della diga. In questo sito ignoti avevano sversato materiali di vario genere, qualificati rifiuti speciali pericolosi e non, tra cui pneumatici e lastre di eternit, abbandonate anche sul corso d’acqua. L’area interessata è stata poi tempestivamente affidata al responsabile dell’ufficio tecnico del locale Comune, che condurrà le operazioni di bonifica.

Sequestrata discarica abusiva da 3.500 metri

TERRANOVA DA SIBARI (CS) – E’ stato effettuato il sequestro di un’area di circa 3.500 metri, usata abusivamente come discarica in cui depositare rifiuti originati da autodemolizione. Dopo aver sottoposto a sequestro la zona, i carabinieri hanno individuato e denunciato quattro persone. L’area, il cui suolo non è mai stato imperbeabilizzato, rappresentava un veicolo di danni ambientali ingenti: le forze dell’ordine hanno infatti rinvenuto sul posto parti meccaniche che perdevano olio, pneumatici usurati e carcasse di automobili.

Sequestrata discarica abusiva sul lungomare di Cariati

CARIATI – I militari della Stazione dei Carabinieri di Cariati, con il supporto della Guardia Costiera, hanno sequestrato un area in stato di abbandono, in cui era stata realizzata una vera e propria discarica abusiva non autorizzata, I rifiuti scaricati abusivamente sul suolo e sottosuolo, oltre a comportare un’importante contaminazione dei terreni e la potenziale conseguente contaminazione delle acque. L’intera area è stata quindi sottoposta a sequestro penale ed affidata in custodia all’amministrazione comunale di Cariati, anche per le successive operazioni di bonifica del sito. Verranno attivate nei prossimi giorni le procedure per la rimozione dei rifiuti e la successiva bonifica dell’area, per evitare, ulteriori pericoli di inquinamento del suolo e nelle acque.

Sequestrata discarica abusiva e denunciato imprenditore

LAMEZIA TERME (CZ) – Durante un controllo la Guardia di Finanza di Lamezia Terme ha sequestrato una discarica abusiva ed ha denunciato un imprenditore per disastro ambientale. I finanzieri hanno scoperto un terreno dove venivano stoccati rifiuti speciali e pericolosi. In particolare la Fiamme Gialle hanno scoperto che una società commerciale operante nel settore della raccolta di acque di scarico e di rifiuti speciali pericolosi, stoccava illecitamente i prodotti abbandonandoli a cielo aperto e senza alcun accorgimento, su un terreno di proprietà. I finanzieri hanno appurato inoltre, che l’impresa svolgeva l’attività abusiva e senza accorgimenti a tutela dell’ambiente. Oltre al terreno sono stati sequestrati 55 mila chili di rifiuti, 200 litri di olio vegetale esausto, un grande cassone metallico con decine di metri cubi di rifiuti ed una grossa cisterna interrata colma di liquami maleodoranti.

Scoperta discarica abusiva di rifiuti speciali

DAVOLI (CZ) – Ancora discariche a cielo aperto scoperte dal Corpo forestale dello Stato.

Il personale operante su Davoli e San Vito Jonio, nel corso dei normali servizi di controllo del territorio, ha infatti individuato un grosso quantitativo di rifiuti speciali provenienti dalla lavorazione della pietra, (marmi e graniti), depositati in modo incontrollato, in località Roella del Comune di Davoli.

Avviate le relative verifiche ed accertamenti è emerso che gli stessi erano stati depositati in maniera sistematica e continuativa, da un’azienda dedita alla lavorazione del marmo, poco distante dal sito e comunque in un terreno di proprietà della stessa ditta, accessibile con estrema facilità privo di recinzione ed a poca distanza dalla strada SS 106.

Dalla georeferenziazione dell’area e dall’utilizzo degli strumenti del Sistema informativo della montagna è risultato che la superficie interessata è di circa 5000 metri quadri, dei quali quasi 1000 occupati dal deposito incontrollato dei rifiuti, stimati in circa 100 metri cubi.

 

Discarica abusiva nel centro di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Una discarica abusiva, in cui erano stati lasciati rifiuti pericolosi e non, è stata sequestrata nel centro di Reggio Calabria dal Nucleo operativo della Guardia costiera. L’area, estesa su oltre 220 metri quadri, è situata a poca distanza da numerosi condomini abitati in via Vecchia Pentimele. All’interno della discarica erano state abbandonate carcasse di elettrodomestici, latte di vernici e materiale da costruzione, oltre a numerose lastre di eternit lesionate.

Sequestrata discarica abusiva di 14.000 metri quadri

CATANZARO – I finanzieri del nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Catanzaro hanno sequestrato un’area di circa 14.000 metri quadri di terreno adibiti abusivamente a discarica.

Il sito, grande quanto 3 campi da calcio, è ubicato nel comune di Davoli, precisamente in località Piani di Bella, e veniva utilizzato illegalmente come luogo di scarico e stoccaggio di vari materiali, tra cui scarti delle lavorazioni edilizie, materiali ferrosi e gomme di automezzi, anche pesanti, ormai inservibili.

Le fiamme gialle sono giunte alla scoperta del sito perché nei giorni precedenti alcune pattuglie in servizio nella zona si erano insospettite a causa del via vai di mezzi industriali che vi giungevano pieni di detriti vari e ripartivano vuoti.

Durante le attività di appostamento i finanzieri hanno quindi raccolto le necessarie prove videofotografiche comprovanti le fasi dello scarico dei materiali. Nessuna autorizzazione allo scarico e stoccaggio di materiali e rifiuti in genere era mai stata richiesta o concessa ai proprietari degli appezzamenti di terreno costituenti l’area sequestrata.