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Una carriera nel mondo con le energie rinnovabili. La storia di successo del cosentino Leonardo Sblendido

COSENZA – “Lavoro a Milano, San Paolo, Johannesburg ma preferisco continuare a vivere con la mia famiglia in Calabria, esattamente a Rende”: È questa la sua scelta di vita, che Leonardo Sblendido ingegnere originario di Campana, nel pre-silano, riconferma giorno dopo giorno con sua moglie e le tre figlie. Nel 2008, quando ancora i trend oggi più in voga come “green”, “sostenibilità”, “ambiente”, “innovazione”, “energie rinnovabili”, “green economy”, erano poco conosciuti o del tutto sconosciuti, lui fonda la Green & Green S.r.l., società di consulenza e servizi dedicata allo sviluppo sostenibile.

Solo un sogno, una gran bella scommessa o un’intuizione vincente? Dietro questo progetto professionale e di vita, c’è certamente tanta voglia di credere in sè stessi, nelle proprie capacità e attitudini, ma anche nella terra di Calabria a cui è stata data una grande opportunità. Perché quel giovane ingegnere, che ha iniziato ad andare in giro e presentarsi con la sua piccola partita iva come ditta individuale, mai avrebbe immaginato che questo giro non si sarebbe fermato: una sede nella sua Calabria, a Rende, una a Milano, e poi anche in Spagna e Sud Africa. Un sogno diventato realtà, grazie alla caparbietà e lungimiranza di Leonardo, partito da Campana (CS), che ha studiato all’Università della Calabria e con qualche esperienza ingegneristica fatta su Cariati (CS). “Le energie rinnovabili sono un settore che in questo momento è in forte fermento ma è il DNA della nostra azienda, il nome Green & Green ne è testimonianza”, dichiara Sblendido.

Energia, infrastrutture, ambiente e sostenibilità quindi, ma anche edilizia, industria e sviluppo sono i temi che affrontano il team di lavoro che si divide tra le quattro realtà aziendali, in grado di garantire contemporaneamente tutti i servizi tecnici in un clima costante di interscambio di professionisti, ingegneri, geologi in buona parte del territorio calabrese. “I miei collaboratori lavorano per me 8 ore al giorno, io lavoro per loro h 24 – aggiunge con una nota quasi ironica ma convinta – e chi è titolare sa cosa significa. Mi piace coinvolgere i miei collaboratori, farli lavorare in autonomia e responsabilità, la mia attività è di coordinamento, gestione, controllo, faccio relazioni per far crescere la nostra rete di clienti”.

E tra i loro clienti vi sono Enel Green Power, con cui sono cresciuti insieme, accompagnandoli sin dall’inizio nelle forniture, ma anche Eni, Terna e tanti altri che arrivano con il tradizionale metodo del passaparola che è sempre stata la loro forma preferita di pubblicità. “Una delle mie tre figlie, ingegnere laureata al Polimi, lavora con noi, non occupa posizioni dirigenziali ma fa parte del team delle risorse, così come le altre figure professionali che provengono dall’Unical. “Noi li accogliamo in stage retribuiti da 6 mesi, con un percorso di crescita professionale ed aziendale fatto sul campo”, specifica ancora Sblendido.

Un ambiente di lavoro umano, familiare, un rapporto diretto con il management per qualsiasi cosa, problema o proposta, è questa la forza di questo variegato team di lavoro nel mondo che, tra l’altro, già prima della pandemia da Covid-19 lavorava e si coordinava a distanza, anticipando di diversi anni le forme di Smart Working imposte dai Lockdown. Non semplicemente un’intuizione vincente, ma certamente una solida realtà nata da un bel sogno/progetto ben strutturato nella Green Economy che si fa sempre più spazio nelle nostre vite.

“Il sole in classe”, iniziativa sulle energie rinnovabili

il sole in classeMORANO CALABRO (CS) – “Il sole in classe” è il titolo dell’ iniziativa patrocinata dall’amministrazione De Bartolo e promossa dall’ANTER (Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili), svoltasi nei giorni scorsi a Morano presso l’auditorium comunale.La manifestazione ha coinvolto gli scolari del locale Istituto Comprensivo ed è consistita in una lezione sulle forme di energia rinnovabili presentata dal dr. Antonio De Filpo, responsabile dell’ANTER. Mediante l’ausilio di immagini e filmati  sono state illustrate le tecniche di produzione che consentono di creare energia ricavata da fonti alternative a quelle fossili e, soprattutto, non inquinanti. Si è parlato di geotermia, sistemi eolici, fotovoltaici e solari, idroelettrici, biomasse, e spiegato all’attento parterre il vantaggio, per l’uomo e per l’ambiente, che deriva dall’utilizzo di sorgenti pulite. E’ stato evidenziato come occorra proteggere il pianeta, sovente minacciato da azioni irresponsabili che insidiano i delicati equilibri sui cui si regge.«Come amministratori – ha affermato l’avv. Sonia Forte, all’evento nelle vesti di assessore alla Pubblica Istruzione – coscienti dell’urgenza di sensibilizzare le nuove generazioni su problematiche così complesse e sulle quali si gioca il futuro dell’umanità, abbiamo inteso patrocinare questo forum e dare il nostro contributo concreto alla cura della “casa comune”. I nostri figli non chiedono precetti impartiti dall’alto, ma esempi e testimoni credibili. Noi per primi, come predicava Gandhi, “dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere”. Alle parole di Forte fanno eco quelle dell’assessore all’Ambiente Biagio Angelo Severino, il quale ha sottolineato come «l’impegno dell’esecutivo nelle politiche ambientali prosegua alacremente» e spazi dai «successi riguardanti le percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti», ai diversi «impianti fotovoltaici già installati» nonché sullo sfruttamento della «centralina idroelettrica “cinque portelle” e i progetti di natura ecologica portati a compimento o in itinere». «I ragazzi – ha detto Severino – sono il nostro presente, non solo il futuro. E nella convinzione di dover consegnare loro un mondo migliore, ci muoviamo e agiamo quotidianamente per il bene della collettività».Le conclusione del sindaco Nicolò De Bartolo hanno fotografato una realtà bisognosa di cure amorevoli. Citando la meravigliosa enciclica di papa Francesco “Laudato si’”, «spettacolare sintesi tra fede e ambientalismo responsabile», il capo dell’esecutivo ha dapprima lanciato un monito finalizzato a suggerire «comportamenti corretti e riguardosi dell’ambiente», quindi ha evidenziato la necessità di «lavorare tutti nella medesima direzione, istituzioni e cittadini, per realizzare condizioni che favoriscano la green economy e sensibilizzino ad un utilizzo equo e consapevole delle risorse». De Bartolo ha, poi, chiuso ringraziando gli attori che hanno reso possibile l’incontro

Energie rinnovabili, domani Fedele incontrerà a Lamezia Terme una delegazione tedesca

L’assessore regionale all’Internazionalizzazione Luigi Fedele riceverà, domani, 21 novembre, una delegazione tedesca composta da rappresentanti di cluster dei settori ICT ed energie rinnovabili e da esponenti di istituti universitari e di ricerca.

Ad accogliere la deputazione della Germania – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta -, alle ore 10, nella sede della Fondazione Terina al Centro agroalimentare di Lamezia Terme, oltre all’assessore Fedele, sarà presente anche l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri. Parteciperanno, inoltre, le dirigenti regionali Saveria Cristiano (settore internazionalizzazione) e Michela Paese (settore ricerca), la coordinatrice dei Poli innovazione e ricerca Maria Teresa Russo, Luisa Caronte di Confindustria Calabria e Antonio Mazzei di Calabria Innova.

“L’iniziativa – ha dichiarato l’assessore Fedele – è stata realizzata dalla Regione e dalla Camera di Commercio italiana per la Germania (CCIG) e si inserisce nell’ambito del Programma Calabria Internazionale – Progetto Paese Germania. In occasione del workshop presso la Fondazione Terina – ha spiegato Fedele – la delegazione tedesca incontrerà gli esponenti dei maggiori Poli di innovazione calabresi, momento utile per favorire la nascita di un dialogo e di uno scambio di esperienze, nell’ottica di future sinergie e collaborazioni nei rispettivi settori di competenza”.

Gli operatori tedeschi saranno in Calabria fino al prossimo 23 novembre per conoscere più da vicino i maggiori Poli di innovazione della regione e le iniziative locali a sostegno dell’innovazione e del transfer scientifico e tecnologico, le quali si concretizzano, ad esempio, nella presenza dell’incubatore d’impresa “Technest” presso l’Università della Calabria. Il 22, infatti, la visita proseguirà all’Università della Calabria (Campus di Arcavacata di Rende, CS), per conoscere più da vicino l’Incubatore d’Impresa Technest e le imprese ad alto contenuto innovativo che ne fanno parte.

Energie rinnovabili: enorme potenziale del Sud

ROMA – Il Sud presenta a livello nazionale un vantaggio competitivo in termini di potenza prodotta dalle nuove rinnovabili (solare, eolico e biomasse) del 55%, con punte del 97% per l’eolico, e con un enorme potenziale non sfruttato in campo geotermico. Lo segnala il rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno 2013 presentato questa mattina.

Lo sviluppo geotermico in particolare, soprattutto al Sud, potrebbe offrire importanti opportunità nella produzione di energia termica (per riscaldare e raffreddare). Per favorire uno sviluppo di questi impianti però occorrerebbe passare da un approccio basato sulla incentivazione individuale ad uno collettivo, rivolto cioè alle comunità più che ai singoli, e per fare ciò va promossa la nascita di operatori che organizzino e realizzino progetti a tale scala. Per caratteristiche tecniche, tale produzione si presta a essere più facilmente realizzabile nel breve periodo.

Quanto al fotovoltaico, il 29% degli impianti, circa 139mila, si trova nel Mezzogiorno, a fronte di una produzione di potenza pari al 38% del totale nazionale. Per caratteristiche orografiche, inoltre, il Sud è leader indiscusso nel settore eolico, con quasi 6mila impianti, di cui il 60% concentrato in Puglia, Sicilia e Campania. Riguardo invece alle bioenergie, l’87% degli impianti si concentra nel Centro-Nord, ma il Sud concorre alla produzione nazionale per oltre il 35%.

La Calabria al secondo posto nel settore energie rinnovabili

La Calabria, quasi sempre, ogni qual volta se ne tratti a riguardo, trascina dietro di sè  quell’aura di negatività di cui ne è testimone con i fatti. Ma non è questo il caso: risolleva il morale la notizia del primato calabrese nel settore ambientale, indice dell’attenzione che la regione riserva per il suo territorio. Il rapporto statistico pubblicato dal Gestore dei servizi energetici (Gse) relativo agli impianti a fonti rinnovabili del 2011 ha rilevato che la Calabria, con il 4,2% di incidenza sulla produzione nazionale da fonti rinnovabili, si colloca al secondo posto tra le regioni meridionali, preceduta solo dalla Puglia.

Cosenza è quella che produce più energia fotovoltaica, lo 0,9% del totale nazionale, seguita da Catanzaro (0,3%), Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria (tutte con lo 0,2%); Catanzaro eccelle per l’energia eolica (secondo posto in tutto il Mezzogiorno dopo la provincia di Foggia) con il 7,8% della produzione complessiva nazionale, seguita da Crotone (4,6%), Cosenza (0,7%), Reggio e Vibo; al territorio crotonese  il primato per le produzioni da bioenergie (3,4%) e da altre biomasse (13,9%).

In conclusione,la provincia calabrese che più produce energia elettrica da fonti rinnovabili è Crotone (1,6% del totale nazionale), seguita da Catanzaro (1,3%), Cosenza (1,2%), Reggio Calabria (0,1%) e Vibo Valentia.