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Donna precipita in un burrone durante un’escursione

CIVITA (CS) – E’ precipitata rovinosamente in un burrone mentre si trovava insieme ad un gruppo di amici sull’altopiano del Pollino.  Un’escursione che si è trasformata ieri in una giornata di grande paura per una donna di 44 anni. Per recuperarla è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco di Castrovillari. La donna è apparsa subito cosciente e ha riportato una frattura alla gamba. Subito immobilizzata, è stata trasportata con l’elisoccorso al campo sportivo di Castrovillari dove ad attenderla c’era il personale del 118 che le ha prestato le prime cure. La 44enne è stata poi trasferita nel vicino nosocomio per gli accertamenti del caso.

 

Escursionista infortunato su Pollino, salvato dal Soccorso alpino

SAN LORENZO BELLIZZI (CS) – Personale della Stazione Pollino del Soccorso alpino della Calabria ha effettuato un intervento per soccorrere un escursionista pugliese di 43 anni infortunatosi mentre effettuava una discesa nelle gole del Raganello nei pressi di una cascata, nel territorio di San Lorenzo Bellizzi. L’escursionista, che si è fratturato una gamba, è stato stabilizzato da un medico del Soccorso alpino. Nell’intervento di soccorso, rivelatosi particolarmente complesso, sono state impegnate 18 unità di personale del Soccorso alpino.

Tonino Caracciolo: “Occorre riappropriarsi del territorio montano”

RossanoROSSANO (CS) – Riappropriarsi del patrimonio montano e boschivo. Rendere fruibili risorse naturali di cui è ricco il nostro territorio. Attrezzare le aree verdi già predisposte per diventare piste ciclabili, percorsi a cavallo e da trekking. Sfruttare le acque e le masse vegetali per produrre energia pulita.È con questi obiettivi che Rossano Futura promuove una nuova escursione ai castagni giganti in località Cozzo del Pesco, la prossima domenica sei marzo. Il raduno è previsto al parcheggio del Traforo, nel centro storico, alle ore 9.«La montagna ci offre- dichiara il candidato a sindaco Tonino Caracciolo- 2600 ettari di foreste, pascoli, paesaggi, acque e cascate meravigliose, biomasse e frutti del sottobosco, geositi e specie vegetali rare che sono alla mercé della mafia dei boschi. Si tratta di un enorme patrimonio pubblico che non viene adeguatamente sfruttato. Si perdono occasioni di reddito e di lavoro produttivo dove sperimentare i buoni lavoro all’insegna del non assistenzialismo e clientelismo. Occorre regolare gli usi civici, fare difesa attiva del suolo tutelare la piccola pastorizia produttiva e le sue microproduzioni tipiche».