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Fiaccola dell’Unità Nazionale a Cosenza

COSENZA (CS) In occasione delle commemorazioni per il Centenario  della Grande Guerra e del 154°  Anniversario della Costituzione dell’Esercito Italiano, lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, ha disposto lo svolgimento di una serie di attività su tutto il territorio nazionale.

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Il progetto nasce dalla volontà di coinvolgere  i cittadini in una serie di eventi condotti dalle Forze Armate, con lo scopo di riscoprire il ruolo dell’Esercito Italiano quale “costruttore” d’identità nazionale, oggi come nel lontano 1915.

In tale ambito,  lo Stato Maggiore  dell’Esercito ha organizzato una “staffetta”  che, partendo in tempi diversi da cinque città della penisola, riproporrà simbolicamente  la memoria dell’afflusso al  fronte  degli  italiani  chiamati  alle  armi.  A  tal  fine,  nuclei  podistici composti  da personale delle Forze Armate attraverseranno di corsa tutte le Regioni italiane. La conferenza stampa di presentazione di tutte le iniziative si svolgerà a Cosenza l’11 maggio alle ore 11 nel Salone degli Stemmi del Palazzo della Provincia, in piazza XV Marzo, alla presenza, oltre che del sindaco e presidente della Provincia Mario Occhiuto, dei Comandanti:

  1. Generale di Brigata Vito Dell’Edera Comandante del Comando Militare Esercito “Calabria” (l’Esercito Marciava ed eventi promozionali legati alla manifestazione nelle città di Reggio Calabria e Cosenza).
  2. Colonnello  Francesco Tessitore Comandante del 2° Rgt AVES “Sirio” di Lamezia Terme (Reggimento che fornirà i tedofori nella tappa Reggio Calabria-Cosenza).
  3. Colonnello Giancarlo Sciascia Comandante del 1 Rgt bersaglieri di Cosenza (Reggimento che fornirà i tedofori nella tappa Cosenza-Potenza).

Sono inoltre stati invitati il Comune di Reggio Calabria e l’ufficio Scolastico Regionale, rispettivamente nelle persone del primo cittadino Giuseppe Falcomatà e del dirigente Diego Buscè.

Granate d’artiglieria portate dal mare

ordigni belliciPALIZZI (RC) – Due granate d’artiglieria italiana sono state fatte brillare dagli artificieri dell’Esercito del Genio guastatori di Castrovillari sulla spiaggia di Palizzi.

Gli ordigni bellici, contenenti complessivamente due chilogrammi di esplosivo, sono stati scoperti da alcuni cittadini tra i vari rifiuti che il mare ha restituito dopo la burrasca di questi giorni.

Gli artificieri hanno fatto esplodere le due granate in sicurezza, non prima di aver provveduto a recintare la zona con sacchetti di sabbia.

Quattro ordigni bellici rinvenuti nel reggino

REGGIO CALABRIA – Un Team composto dal 1°mar. Francesco Cipriano e dal sergente maggiore Vincenzo Nanè, entrambi Capi Nucleo coadiuvati dal 1°caporalmaggiore Luigi Dire, ha svolto una serie di interventi di rimozione e neutralizzazione di residuati bellici.

Nonostante le pessime condizioni meteo e con la preziosa collaborazione dell’artificiere del XII° Reparto Mobile della Polizia di Stato, gli ordigni sono stati rimossi, controllati e immediatamente trasportati in una zona isolata in Frazione Archi, nel territorio del Comune di Reggio Calabria e fatti brillare in maniera controllata dai militari dell’Esercito, scortati dal personale della Polizia di Stato e dalla Croce Rossa Italiana.

Ben quattro ordigni disseminati sul territorio, in provincia, a partire dal Torrente Tuccio in San Lorenzo, dove è stata rinvenuta una granata d’artiglieria italiana da 75mm, proseguendo a Gerace dove si è rinvenuta una bomba da mortaio tedesca da 50mm, fino a Contrada Saracinello in Reggio Calabria, dove si sono rinvenute ben due bombe da mortaio tedesche da 81mm.

Tutte le munizioni rinvenute contenevano esplosivo e anche se in cattivo stato di conservazione, parzialmente corrose dal tempo e dagli agenti atmosferici, sono brillate regolarmente, dimostrando tutto il loro potenziale anche a distanza di quasi sette decenni.

Nell’anno in corso sono stati numerosi gli interventi degli artificieri dell’Esercito di stanza a Castrovillari, che ha in consegna e presidia un territorio che va da Pescara a Reggio Calabria, occupandosi in maniera capillare e determinante di questi pericolosi rinvenimenti.