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Tentata estorsione, arrestati

LAMEZIA TERME (Cz) – Nel centro di accoglienza “Malgrado Tutto” di Lamezia, un mediatore culturale è stato sequestrato e minacciato di estorsione da parte di due iracheni, A.H.Y, 41 anni, e H.S.S., 30 anni. La vittima ha denunciato l’accaduto ai carabinieri, i quali sono intervenuti prontamente riuscendo ad arrestare i due stranieri, i quali, secondo quanto ha affermato dal mediatore culturale, gli avrebbero rubato le chiavi dell’auto, chiuso in una stanza e chiesto del denaro per essere liberato.

Un commerciante dice no alle estorsioni mafiose: sei arresti

VIBO VALENTIA – Il coraggio di ribellarsi ha permesso il fermo di 6 malavitosi: è successo a Vibo Valentia,dove un commerciante non ha accettato di essere succube delle estorsioni delle cosche ed ha denunciato i colpevoli, arrestati dai carabinieri nell’ambito dell’operazione “Insomnia”. I sei fermati, a quanto appurato dai militari, farebbero parte delle cosche Bellocco, Lo Bianco e Fiarè. I fermi per estorsione aggravata dalle modalità mafiose sono scattati a seguito di provvedimenti emessi dalla Dda di Catanzaro.

Reggio Calabria: tre arresti per estorsione

REGGIO CALABRIA – Tre arresti ad Orti di Reggio Calabria: i carabinieri hanno sottoposto a fermo i fratelli Francesco e Firolamo Morabito, di 37 e 28 anni, insieme a Giovanni Panzera, 46. L’accusa è di estorsione. L’arresto dei tre è seguito alla denuncia nella quale un uomo dichiarava di aver ricevuto ripetute richieste estorsive nell’ambito della compravendita di un immobile (di proprietà del denunciante) non andata a buon fine.

Accusato di estorsione per 3.000 euro, fermato

COSENZA – Il trentanovenne Renato Mazzulla è stato accusato di estorsione aggravata dal Pm della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni. L’uomo, fermato dai carabinieri di Rende e Cosenza sembra aver compiuto due estorsioni ai danni di un autosalone e una pizzeria. L’ammontare di tali estorsioni consisteva di 3.000 euro, di possibile rateizzazione tra Natale, Pasqua e Ferragosto.

Scoperti a estorcere denaro e arrestati

È accaduto in provincia di Potenza dove due uomini sono stati sorpresi mentre estorcevano del denaro ad un cittadino e per fuggire hanno tentato di investire i carabinieri. Protagonisti del fatto due calabresi, uno di 45 anni e l’altro di 25, in trasferta a Rivello, che sono stati arrestati con l’accusa di estorsione e tentativo di omicidio in concorso

COSENZA: FURTI D’AUTO ED ESTORSIONI, INTERVIENE LA POLIZIA

COSENZA – La squadra mobile di Cosenza ha posto fine all’attività di quattro persone accusate di ricettazione, furto ed estorsione. Proseguendo nelle indagini, le forze dell’ordine hanno portato alla luce una vera e propria organizzazione a delinquere che si basava sul furto di automobili e conseguente estorsione ai danni dei proprietari per la restituzione. Per due dei colpevoli è scattato l’arresto, uno è stato posto ai domiciliari e al quarto è stato imposto l’obbligo di soggiorno.

Minaccia la madre per ottenere soldi, fermato dalla Guardia di Finanza

LAMEZIA TERME – La guardia di Finanza ha arrestato stamane l’imprenditore Marcello Perri, accusato di tentata estorsione ai danni della propria madre. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, l’uomo avrebbe tentato più volte, tramite minacce, di convincere sua madre a corrispondergli alcuni beni di ingente valore. L’imprenditore, già protagonista in passato di episodi simili, è stato denunciato da alcuni familiari.

Tre Arresti per Estorsione a Prostitute a Falerna

FALERNA (CZ) – Bonkov Rosen Minchov  (24 anni),  Azzeddine Fannan  (26 anni) e Luca Ochiuto (36) sono stati arrestati dai carabinieri di Falerna per estorsione ai danni di due prostitute colombiane. Alla riuscita dell’operazione hanno collaborato i carabinieri di Falerna, Lamezia Terme e Nocera Terinese.

I tre uomini offrivano la loro protezione alle due donne, che si prostituivano in un appartamento a Falerna, facendosi pagare dai 50 ai 100 euro a settimana.

 

7 arresti per estorsione e voto di scambio

CATANZARO – Associazione finalizzata alla gestione e al controllo di attività economiche commerciali e imprenditoriali e a procurare voti in consultazioni elettorali queste le accuse per le sette persone arrestate, una delle quali è stata posta i domiciliari , dai carabinieri della Compagnia di Soverato, appartenenti ad una presunta cosca della ‘ndrangheta operante nella zona del basso Jonio catanzarese.