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Cosenza, operazione antifrode della finanza

COSENZA – Alle ore 10.30 nella Procura
della Repubblica di Cosenza, si terrà una conferenza stampa relativa a due operazioni di servizio in corso in materia di appalti, corruzione e frode fiscale nel settore immobiliare. La conferenza sarà presieduta dal Procuratore Capo della
Repubblica Mario Spagnuolo, e sarà presente il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, Marco Grazioli.

Coltivava canapa indiana, arrestata una persona a Cetraro

CETRARO (CS) – La guardia di finanza del comando provinciale di Cosenza ha arrestato una persona a Cetraro in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Paola Rosamaria Mesiti, su richiesta del procuratore Pierpaolo Bruni e del sostituto Teresa Valeria Grieco. Le fiamme gialle, dopo aver percorso una serie di ripidi sentieri della costiera tirrenica e facendosi largo tra i rovi e la fitta vegetazione, hanno scoperto una piantagione di circa cento piante di canapa indiana dell’altezza di oltre due metri e peso superiore a 40 chilogrammi, curate e coltivate in vasi occultati all’interno di un canneto in una zona impervia del comune di Cetraro. Immediate sono scattate le indagini, che hanno permesso di individuare la persona responsabile della coltivazione e della custodia della piantagione illegale. Se immessa sul mercato la canapa avrebbe fruttato un guadagno illecito di oltre 500 mila euro. Le perquisizioni effettuate dai finanzieri hanno, inoltre, permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro ulteriore sostanza stupefacente del tipo marijuna.

Fermati sulla statale con pesce avariato a bordo, denunciati dalla Guardia di Finanza

MONTEGIORDANO (CS) – La Guardia di Finanza di Montegiordano, nell’ambito dei controlli effettuati su mezzi e persone in transito sulla Strada Statale 106 Jonica, ha sottoposto a sequestro 210 kg di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione. L’intero carico di pesce era nascosto all’interno di grossi sacchi di propilene, privi di ghiaccio e di cella refrigerante, e trasportato a bordo di un furgone anch’esso privo della prescritta autorizzazione sanitaria al trasporto. Il servizio veterinario dell’A.S.P. di Cosenza, appositamente interessato, ha confermato l’inidoneità al consumo umano del prodotto ittico e quindi la sua pericolosità. Per tale motivo l’intero carico di pesce costituito da seppie, polpi, spigole e filetti di pangasio è stato sequestrato e successivamente distrutto. Violando la disciplina della vendita di sostanze alimentari, il conducente ed il passeggero del mezzo sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari e rischiano l’arresto fino ad un anno e una sanzione fino a 30.000 euro.

Sigarette di contrabbando intercettate dai finanzieri nell’Alto Jonio cosentino

MONTEGIORDANO (CS) – La Guardia di Finanza di Montegiordano, nel corso degli ordinari controlli su strada ha tratto in arresto, in flagranza di reato, un uomo di nazionalità albanese e sequestrato circa 14 kg di tabacchi lavorati esteri di contrabbando. I militari, sulla Strada Statale 106 Jonica, nel comune di Roseto Capo Spulico, hanno sottoposto a controllo un automezzo, verificando che all’interno dei bagagli erano state abilmente occultate 28 stecche di sigarette di contrabbando, per un peso complessivo di circa 6 chili. Di concerto con il Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, è stata quindi immediatamente eseguita una perquisizione domiciliare nel luogo di residenza del conducente albanese, sito nelle campagne di Tursi, in provincia di Matera. Qui sono stati rinvenuti ulteriori 8 chili di sigarette di contrabbando. Tutti i tabacchi lavorati esteri di contrabbando rinvenuti, delle marche Marlboro, Winston, Merit, L&M, Karelia, sprovvisti del prescritto contrassegno di Stato, sono stati sequestrati e l’uomo, responsabile dei reati di “contrabbando di tabacchi lavorati esteri” e “ricettazione” è stato tratto in arresto.

Cosenza, prodotti alimentari non in regola. 180mila euro di sanzioni

COSENZA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, nell’ambito di controlli effettuati nell’area silana hanno rilevato numerose irregolarità nella conservazione e commercializzazione di prodotti alimentari tali da determinare la contestazione di sanzioni per oltre 180 mila euro nei confronti di dieci soggetti ed il sequestro di numerosi prodotti alimentari privi di requisiti igienico – sanitari previsti dalla normativa vigente. Complessivamente sono stati sequestrati 6 quintali di mosto ed oltre 600 litri di vino, ma anche un quintale di prodotti alimentari e suini da allevamento.

In generale è emersa la violazione degli obblighi comunitari a tutela del consumatore in quanto i prodotti alimentari venivano commercializzati, omettendo le previste comunicazioni agli organi di controllo, Regione Calabria e Asp di Cosenza. L’esercizio di una attività imprenditoriale di distribuzione di alimenti è, infatti, sottoposto agli
obblighi di comunicazione e autorizzazione previsti dalla normativa comunitaria. Si tratta di disposizioni a tutela della sicurezza alimentare che prevedono l’obbligatorio rispetto di un insieme di procedure volte a prevenire le possibili contaminazioni degli
alimenti (cd “sistema HACCP” – Hazard-Analysis and Critical Control Points), alla quale si aggiunge la disciplina della tracciabilità ed etichettatura del prodotto. In particolare, l’idoneità igienica dei locali e degli automezzi impiegati costituisce necessario
presupposto per la corretta conservazione del prodotto destinato al consumo umano. 

 

Corigliano, sequestrato lido balneare abusivo

CORIGLIANO CALABRO – La Guardia di Finanza di Corigliano Calabro (CS) è intervenuta su un’area demaniale già sottoposta a sequestro. Nonostante il provvedimento ablativo già operato dalle Fiamme Gialle per mancanza di concessione demaniale, un lido balneare continuava illegalmente ad operare violando le prescrizioni imposte. I finanzieri della Tenenza di Corigliano Calabro, nell’ambito delle attività di
controllo del territorio nei confronti degli operatori turistici che operano sul
demanio marittimo, hanno scoperto la reiterazione dell’occupazione abusiva
rinnovando il sequestro dell’area demaniale illecitamente occupata.
Il titolare dell’occupazione abusiva è stato ulteriormente denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per occupazione abusiva di demanio e sono state sottoposte sequestro – oltre all’area demaniale illecitamente occupata di circa 3000 mq – anche le attrezzature presenti costituite da circa 80 ombrelloni, 155 lettini e sdraio e 4 strutture di servizio. La prosecuzione dell’attività illecita ha inoltre determinato la violazione dei sigilli precedentemente apposti e per tale condotta il titolare è stato ulteriormente denunciato all’Autorità Giudiziaria.
L’area sottoposta a sequestro sarà oggetto di costante monitoraggio al fine di evitare la reiterazione di tali reati.

Gasolio agricolo usato per autotrazione, sequestro a Rossano della guardia di finanza

ROSSANO (CS) – La Guardia di Finanza di Rossano, a conclusione di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, ha rinvenuto e sequestrato un quantitativo pari a 1400 litri di gasolio agricolo di illecita provenienza indebitamente impiegato come carburante per autotrazione, denunciando l’amministratore di una società di trasporti per sottrazione al pagamento delle imposte sugli oli minerali. Le Fiamme Gialle, in seguito ad un controllo presso un’azienda del rossanese volto a verificare l’osservanza delle prescrizioni previste dal Testo Unico sulle Accise, imposte cui sono assoggettati i prodotti energetici per autotrazione, si sono insospettite dopo aver analizzato i registri rinvenuti presso gli uffici della ditta in quanto dagli stessi risultava che i mezzi aziendali effettuavano il rifornimento solo in località estremamente lontane dal luogo di partenza. In seguito ad una più precisa ed approfondita ispezione, i Finanzieri hanno rinvenuto all’interno di tre autocarri di proprietà della società un quantitativo di 1.400 litri di gasolio recante il caratteristico colore verde conforme a quello dei carburanti impiegati in agricoltura e beneficiari di specifico regime agevolato. Atteso che l’amministratore della società non è stato in grado di dimostrare la lecita provenienza del carburante, il prodotto è stato estratto dai serbatoi degli automezzi e sottoposto a sequestro penale poiché trattasi di carburante illegittimamente detenuto e sottratto ad imposizione ai sensi del Testo Unico di settore, che sanziona con la pena fino a 3 anni di reclusione chiunque destini ad uso diverso da quello previsto, carburante immesso sul mercato in virtù di regimi agevolati, come appunto quello agricolo. Il gasolio agevolato per l’agricoltura gode, infatti, rispetto a quello utilizzato per autotrazione, di una particolare agevolazione consistente in una riduzione dell’accisa e in una riduzione dell’IVA pari al 10% anziché al 22%, che consente un prezzo finale di vendita del gasolio agricolo mediamente più basso di 0,50€ al litro rispetto a quello per autotrazione. 

400mila euro di ricavi non dichiarati, scoperta maxi evasione fiscale sul Tirreno cosentino

COSENZA – La Guardia di Finanza del comando provinciale di Cosenza ha scoperto una maxi evasione fiscale commessa da un’impresa operante nel settore delle onoranze funebri. Mirati controlli documentali, incrociati con i dati acquisiti dalle banche informatiche in uso al corpo, hanno consentito alla Fiamme Gialle di individuare una società dell’alto Tirreno cosentino la quale, pur offrendo sul territorio servizi funerari in regime quasi “monopolistico”, dal 2012 non risulta aver mai presentato alcuna dichiarazione fiscale. Per ricostruire il significativo numero di prestazioni offerte ai clienti sono stati necessari rigorosi riscontri che hanno consentito di risalire al vero volume d’affari della società. Sono stati così quantificati complessivamente compensi percepiti e non dichiarati, pari a circa 400.000 euro, con conseguente evasione delle imposte dovute per un importo che supera i 100.000 euro. Nel corso dell’intervento sono emerse, inoltre, violazioni agli adempimenti di natura amministrativa e sanitaria per le quali i finanzieri hanno provveduto a contestare le previste sanzioni nei confronti dei responsabili.

Falsi braccianti a Corigliano, scoperta truffa all’Inps da 800mila euro

CORIGLIANO CALABRO (CS) – La Guardia di Finanza di Corigliano Calabro, a conclusione di un’articolata e complessa attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha smascherato una truffa ai danni dell’Inps, perpetrata dalla cooperativa agricola di Caputo Francesco di Corigliano mediante 335 false assunzioni di dipendenti, con un danno alle casse dello stato per oltre 800.000 euro. L’impresa presentava, all’ente previdenziale, falsi contratti di fornitura di frutta e contratti di comodato d’uso gratuito e/o di affitto di terreni riconducibili a soggetti ignari, completamente estranei alla truffa, nonché fasulle denunce aziendali trimestrali, attestanti l’impiego, mai avvenuto, di operai, al fine di consentire l’indebita percezione di indennità di disoccupazione, malattia e maternità. Nel corso delle indagini sono state acquisite informazioni dai proprietari dei terreni estranei alla truffa e attraverso l’analisi documentale sono state ricostruite le false dichiarazioni e comunicazioni all’INPS del falso dal datore di lavoro. Oltre 27.000 le giornate lavorative mai effettuate e comunicate, che hanno fittiziamente generato falsi costi di personale per oltre 1.500.000 di euro e nessun ricavo. Al termine delle indagini, il rappresentante legale dell’impresa è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per truffa aggravata ai danni dell’ente previdenziale e falso, mentre, i 335 falsi braccianti, sono stati segnalati per il reato di truffa aggravata, in concorso con il fittizio datore di lavoro. L’attività svolta si inquadra in un più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria predisposto dalla Guardia di Finanza di concerto con il Procuratore della Repubblica Eugenio Facciolla per la tutela della legalità economica e la repressione dei reati in materia tributaria e di spesa pubblica.

Guardia di Finanza, sequestrati beni per oltre 8 milioni ad imprenditore lametino

LAMEZIA TERME  (CZ) –  Il grupo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme ha confiscato ad un imprenditore lametino beni mobili e immobili accumulati con i preventi derivanti da prestiti con tassi usurari oltre il 90% annuo. Dagli accertamenti patrimoniali e reddituali è emerso che il valore dei beni confiscati è sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dall’ imprenditore. Ciò ha consentito ai finanzieri di delineare un quadro finanziarioindispensabile alla confisca del patrimonio il cui valore si attesta oltre gli oltre 8.500.000 di euro.

La misura ablatoria ha riguardato: due ville ubicate in un residance turistico;

un fabbricato adibito ad uffficio ed un magazzino ad uso commerciale;

una villa con annessa piazzola di atterraggio per elicotteri;

una struttura adibita ad hotel e ristoranti;

una struttura adibita ad attività commerciale;

15 appezzamenti di terreni agricoli ed edificabili;

quote societarie ed intero compendioaziendale di due società operanti nel settore della ristorazione e della compravendita di immobili;

quote societarie ed intero compendio aziendale di due s.r.l operanti nel settore edile;

quote societarie ed intero compendio aziendale di una società di persone operante nel settore del commercio di preziosi  ed immobiliare;

quote societarie di una s.r.l operante nel settore della ristorazione e caffetterie;

quote societarie di una s.r.l operante nel settore delle scommesse.

Alcuni beni sottoposti a sequestro sono risultati intestati anche a prestanome.