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Percorso quadriennale al liceo “Telesio”, FLC- CGIL contraria

COSENZA  – «È di qualche giorno fa la notizia che il dirigente del liceo “Telesio” di Cosenza ha portato all’attenzione del Collegio docenti la proposta di aderire alla sperimentazione del percorso quadriennale e che il Collegio di quella scuola la abbia a maggioranza approvata.
Come FLC-CGIL , in compagnia di buona parte della comunità scientifica, ci siamo espressi sin da subito in maniera contraria al cosiddetto “liceo breve” perché abbiamo valutato questa scelta del MIUR profondamente errata , rivelatrice di una visione poverissima dell’istruzione e della sua missione, che va nella direzione opposta rispetto a ciò di cui ci sarebbe effettivo bisogno.
Riteniamo che ogni operazione relativa alla scuola debba essere compiuta con il fine di cogliere i bisogni degli studenti, di affrontare e superare le disuguaglianze, di costruire processi di inclusione. Questi sono gli obiettivi che deve avere, e non può non avere, la scuola pubblica come previsto dal dettato costituzionale.
Il taglio di un anno impoverisce fortemente la qualità formativa della scuola e naturalmente colpisce maggiormente le fasce più deboli e povere della popolazione studentesca. Rappresenta un ulteriore e pesante attacco alle finalità educative e didattiche dell’istruzione pubblica che mira a formare cittadini capaci di analisi ed elaborazione critica dell’esistente, consapevoli di sé, del mondo in cui vivono e delle importanti questioni che lo percorrono.
L’insopportabile bugia che questa sperimentazione favorisca l’anticipo dell’ingresso nel mondo del lavoro si scontra con la dura realtà dell’enorme disoccupazione giovanile nel Paese e delle caratteristiche di quel poco di offerta che c’è sul mercato lavorativo, tant’è che oltre 100.000  giovani abbandonano ogni anno le nostre terre.
Ancora, il “liceo breve” partirà come sperimentazione riservata ad un’élite, quella dei cosiddetti “eccellenti” , i quali magari riusciranno anche a riscontrare esiti positivi comprimendo nei quattro anni il lavoro che si prevede in cinque. Ma certo questi non rappresentano i livelli standard di apprendimento e, quando dalla sperimentazione si passerà alla generalizzazione, il risultato sarà naturalmente quello di un drastico ridimensionamento della qualità offerta formativa per tutti.
Infine, va da sé come conseguenza naturale che l’abbreviazione di un anno del corso di studi, se andasse mai a regime, provocherebbe la conseguente riduzione del personale docente ed ata.
“La sperimentazione per ridurre gli anni delle scuole medie superiori italiane da cinque a quattro è la riprova che la scuola è nelle mani di barbari. Anzi, più esattamente, di barbari incolti”. Così affermava il prof. Asor Rosa qualche giorno fa.
Noi siamo totalmente d’accordo con lui. Per questo ci siamo assai stupiti di quanto deliberato in un istituto importante come il “Telesio” e ci auguriamo che, laddove altri dirigenti così miopi presentino la proposta nei collegi docenti, ricevano l’opposizione convinta e determinata del personale di quella scuola».

 

Teoria del gender in una scuola di Rende, dure critiche di FLC-CGIL

COSENZA – Dura denuncia di FLC-CGIL attraverso un comunicato a firma del suo segretario provinciale, Pino Assalone: «ci stupisce e ci preoccupa l’organizzazione di un convegno da parte della dirigente dell’Istituto Comprensivo “Falcone” di Rende qualche giorno fa, in collaborazione con gruppi retrivi che partecipano in maniera ideologica ad una martellante campagna reazionaria, che sparge allarmi infondati mirante a creare una vera e propria psicosi collettiva da parte di oscurantisti ed integralisti di ogni risma. Gli studi di genere sono una cosa ben più seria dell’inesistente “teoria del gender”, solo un’accozzaglia di vergognose mistificazioni ed inaccettabili luoghi comuni che deformano con consapevolezza la realtà. Le differenze di genere e le loro implicazioni mentali e sociali vanno invece adeguatamente indagate. A questo serve la scuola: educare alla parità tra i sessi, rispettare tutti i giovani, contrastare e prevenire ogni discriminazione, bullismo, violenza di genere, omofobia. Di imbonitori che vogliono ritornare ad un triste passato non sappiamo cosa farcene. Riteniamo che la dirigente dell’Istituto “Falcone” abbia fatto un cattivo servizio alla sua scuola ed a tutta la Scuola che sarà nostra cura segnalare adeguatamente al Minitero».

Appello al sostegno della mozione ed alla partecipazione al consiglio regionale

Scuola-scioperoReggio Calabria(RC)Gli Insegnanti calabresi e i comitati docenti autoconvocati di tutte le province, lanciano un appello ai consiglieri regionali per un’ampia convergenza sul voto di approvazione della mozione n°39 depositata il 25 agosto 2015.Tale mozione sulla Scuola, mette in rilievo tutte le criticità della Riforma (Legge n°107 del 13 Luglio 2015) nei punti di incostituzionalità che ledono le competenze regionali.La mozione ha il fine di adire la Corte Costituzionale, entro il 13 settembre, con un ricorso della Regione Calabria.Pertanto gli Insegnanti calabresi chiedono anche il sostegno di tutti i sindacati, che invitano a partecipare alla seduta del Consiglio regionale del 31 agosto che inizia alle ore 14 a Palazzo campanella a Reggio, insieme ai lavoratori della scuola.Al momento parteciperanno al sit in del 31 agosto, il sindacato USB, Orsa, CGIL Cosenza, Gilda, Flc cgil, delegazione provinciale di Reggio.Appello alla partecipazione anche ai docenti e lavoratori della scuola. Informiamo pertanto che i pullman partiranno da Catanzaro Cosenza e Lamezia Terme.

Per info sul pullman e adesioni, telefonare al 320/9743024 (Lamezia), 340/1480886 (CZ), 333/ 278 9420 (Cosenza)

La Flc Cgil discute di scuola come bene comune

COSENZA – Di fronte a una scuola pubblica in costante peggioramento, ai continui tagli, al divario crescente tra Nord e Sud, alla dispersione e agli abbandoni che caratterizzano la Calabria, la Flc Cgil ha rilanciato la necessità di un’istruzione di qualità, libera, intesa come bene comune. Il sindacato ne ha discusso a Cosenza con docenti e genitori durante un’iniziativa molto partecipata e ricca di spunti.

Sul tappeto pure la vicenda del liceo scientifico Fermi di Cosenza dove la dirigente scolastica ha deliberato di far pagare i corsi di recupero. “Abbiamo chiesto e ottenuto dal ministero un’ispezione al Fermi, perché riteniamo che ciò che è stato deciso è fuori del dettato costituzionale, è contrario alle leggi, va contro il buon senso – ha sottolineato il segretario nazionale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo -. I corsi di recupero, difatti, sono un diritto legato all’obbligo scolastico. Non capiamo come mai la dirigente scolastica si ostina in una scelta che non ha riscontri in nessuna parte del Paese. Anche questa considerazione dovrebbe far riflettere la dirigente scolastica e convincerla a ritirare il provvedimento”. Pantaleo ha poi allargato lo sguardo sulle sofferenze della scuola italiana. Secondo Pantaleo “le vittime di questa situazione sono gli studenti che non avranno tutte quelle opportunità che garantiscono una migliore istruzione. Nella scuola italiana si registra un clima di disfacimento e neanche la ministra Carrozza, nonostante alcune decisioni, dà segnali di inversione di tendenza, basta guardare alla legge di stabilità che non prevede assolutamente niente per la scuola italiana”.

“Con questo incontro, come Flc Cgil, cerchiamo di dare una risposta alla deriva di privatizzazione della formazione e dell’istruzione pubblica – ha aggiunto dal canto suo Gianfranco Trotta, segretario della Flc Cgil Calabria -. Ancora una volta vogliamo chiarire che la conoscenza è un bene comune costituzionalmente garantito e che pertanto non può essere né mercificato né sottoposto alle leggi di mercato”.

Pino Assalone, segretario provinciale della Flc Cgil, si è soffermato “sulle scelte governative che si riversano in maniera piuttosto negativa in Calabria e nella provincia di Cosenza”. Un territorio che, al contrario, “ha bisogno di più risorse in termini economici e di organici per sconfiggere la dispersione e gli abbandoni scolastici e per rappresentare finalmente quell’atteso volano di riscatto”. “Accanto a queste negatività – ha concluso – c’è la mannaia di un dimensionamento scolastico che ha fatto sì che alcune scuole venissero accorpate, con dirigenti scolastici in reggenza, un fatto che non garantisce la necessaria continuità didattica”.

 

La Flc Cgil di Cosenza inaugura la nuova sede all’Unical

Rende – Domani 18 giugno la Flc Cgil di Cosenza inaugurerà la nuova Camera del lavoro all’Unical intitolata a Bruno Trentin. Il taglio del nastro è previsto per le ore 10 sul ponte Pietro Bucci nei pressi della segreteria studenti. Dopo i saluti di Pino Assalone, segretario della Flc di Cosenza, e di Gianfranco Trotta, segretario della Flc Cgil Calabria, ci sarà un ricordo di Trentin da parte di Dario Missaglia, dirigente scolastico, scrittore ed ex segretario della Cgil Scuola.
Alle 10.30 seguirà un dibattito sul tema ‘La lotta alla criminalità nel contesto europeo’. L’incontro – che si terrà all’University club, sul ponte Pietro Bucci, nei pressi delle biblioteche – sarà coordinato da Michele Gravano, segretario generale della Cgil Calabria. Dopo i saluti di Giovanni Donato, segretario generale della Cgil di Cosenza, ci saranno gli interventi del saggista Isaia Sales, del rettore dell’Unical Giovanni Latorre, di Nino Baseotto, segretario generale della Cgil Lombardia, di Michele Prestipino, procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, della giornalista e scrittrice Marcelle Padovani. Concluderà Gianna Fracassi, segretaria nazionale della Flc Cgil.

Nuova sede Cgil all’Unical

Rende (Cs) – La Flc Cgil di Cosenza apre una Camera del Lavoro all’Unical, la nuova sede sarà intitolata a Bruno Trentin. L’inaugurazione è prevista per martedì 18 giugno alle 10 sul ponte Pietro Bucci, nei pressi della segreteria studenti. Dopo i saluti di Pino Assalone, segretario della Flc di Cosenza, e di Gianfranco Trotta, segretario della Flc Cgil Calabria, è previsto un ricordo di Trentin da parte di Dario Missaglia, dirigente scolastico, scrittore ed ex segretario della Cgil Scuola.

Abbiamo voluto dedicare la nuova Camera del Lavoro dell’Unical a Bruno Trentin perché è stato un grande protagonista delle battaglie a favore della scuola e dell’università, si è speso molto contro quelle posizioni baronali che caratterizzavano molti atenei italiani – spiega Assalone. Non possiamo che condividere quanto egli affermava sul “merito” come potere invisibile del padrone o del governante che tende a ridimensionare ogni valutazione fondata sulla conoscenza o sul saper fare. Trentin sosteneva che la conoscenza e il saper fare sono gli elementi fondanti del valore del lavoro”.

Per la Cgil di Cosenza si tratta di un ritorno ‘fisico’ all’Università della Calabria, dove è stata a lungo presente con un proprio presidio – commenta Giovanni Donato, segretario generale della Cgil di Cosenza -. Abbiamo sostenuto la Fcl Cgil di Cosenza nella riapertura di una Camera del Lavoro all’Unical perché ha un forte valore simbolico e, soprattutto, perché crediamo che possa essere molto utile alla numerosissima comunità di studenti e lavoratori. Attraverso la nuova sede all’Università della Calabria, la Cgil di Cosenza prosegue la sua importante attività di radicamento sul territorio, di coinvolgimento dei giovani e di attenzione al mondo della cultura e della conoscenza”.

Al taglio del nastro della nuova Camera del lavoro seguirà un dibattito sul tema “La lotta alla criminalità nel contesto europeo”. L’incontro – che si terrà all’University club, sul ponte Pietro Bucci, nei pressi delle biblioteche – sarà coordinato da Michele Gravano, segretario generale della Cgil Calabria. Dopo i saluti di Donato, sono in calendario gli interventi del saggista Isaia Sales, del rettore dell’Unical Giovanni Latorre, di Nino Baseotto, segretario generale della Cgil Lombardia, di Michele Prestipino, procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, della giornalista e scrittrice Marcelle Padovani. Concluderà Gianna Fracassi, segretaria nazionale della Flc Cgil.

Unical: incontro per maggiori conoscenze sul fondo di previdenza “Sirio”

Cosenza – Alle 11.30 di quest’oggi, presso la sala stampa dell’Aula Magna dell’Unical, si terrà un incontro  sul fondo di previdenza “Sirio” alla presenza di Rosanna Agarossi, referente nazionale della FLC CGIL per il fondo SIRIO.

E’ stato sottoscritto tra l’ARAN e le organizzazioni sindacali rappresentative dei comparti università e ricerca, l’accordo di adesione al fondo di previdenza complementare “SIRIO” dei dipendenti  contrattualizzati degli Enti di Ricerca e delle Università, compreso il personale dirigente appartenente all’area VII.

Il fondo “SIRIO”, oltre ai comparti che hanno sottoscritto l’adesione coinvolge i dipendenti dei ministeri, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, degli enti pubblici non economici e, del CNEL  e dell’ENAC.

Il momento della raccolta delle adesioni è una fase molto delicata e di grande responsabilità, perché la decisione di iscriversi al fondo pensione è libera e i lavoratori devono essere messi nella condizione di decidere in piena autonomia

Per la FLC CGIL la previdenza pubblica rappresenta uno degli assi portanti dello stato sociale e va difesa dagli attacchi che sta subendo con la cosiddetta “Riforma Fornero”.

La previdenza complementare negoziale può rappresentare uno strumento utile per integrare la pensione di base, poiché il metodo di calcolo contributivo potrebbe produrre pensioni inadeguate, soprattutto a fronte dei periodi di inattività o precarietà che stanno vivendo le nuove generazioni.

Pertanto  la FLC organizza un incontro in cui metterà a disposizione dei lavoratori dell’Università e della Ricerca le indispensabili informazioni e la propria competenza.

FLC CGIL su CNR Calabria: necessario impegno nel lavoro di riorganizzazione dell’ISN

CATANZARO – La FLC CGIL Calabria comunica che il Consiglio di Amministrazione del CNR in merito alla riorganizzazione dell’ ISN ha deciso che per i prossimi due/tre anni, in attesa della costruzione o dell’acquisizione all’interno dell’area dell’Università della Calabria della sede del CNR,  la sede di Cosenza dell’istituto resterà a Piano Lago anche in virtù in quanto  la proprietà si è dichiarata disponibile alla decurtazione del fitto sino al 50% oltre all’accollo della manutenzione dell’ immobile. Ora definita la questione sede, resta da definire il progetto scientifico dell’istituto: a tal proposito la FLC CGIL Calabria ritiene indispensabile che la direzione dell’Istituto svolga per intero le sue funzioni di coordinamento ed indirizzo.

La presidenza del CNR, nell’incontro avuto a Roma con la
ha assunto l’impegno di incontrare direttamente il personale dell’ ISN; a parere delle FLC CGIL è urgente che tutto ciò venga svolto nel massimo del confronto costruttivo tra direzione e personale anche perché è ormai prossima la ratifica della convenzione tra Regione Calabria e CNR, la quale oltre a definire la presenza del CNR e dei sui istituti in Calabria prevede anche il coinvolgimento delle Università Statali presenti in Calabria e l’impegno della Regione a contribuire al finanziamento delle attività di ricerca  degli istituti stessi. Sottolinea la FLC CGIL  che  importante ed indispensabile che anche l’ISN sia messo nelle condizioni di poter operare nel pieno delle sue funzioni e con tutti gli strumenti necessari a valorizzare, come  è stato nel passato, l’opera dei ricercatori che vi operano e che non hanno mai, anche in condizioni di difficoltà, di cercare le soluzioni possibili per un rilancio pieno dell’attività dell’Istituto.

La FLC CGIL Calabria e CGIL Calabria ha ricevuto la disponibilità del presidente Nicolais a partecipare ad una un iniziativa pubblica sul rilancio e sul ruolo della ricerca pubblica in Calabria prevista nelle prossime settimane.

I sindacati in assemblea per discutere sulla precarietà del Cnr di Piano Lago

COSENZA – Si è svolta presso la sede dell’ISN-CNR di Piano Lago, l’assemblea del personale convocata dalla FLC CGIL, alla presenza di Rosa Ruscitti (responsabile nazionale CNR della FLC CGIL) e dei dirigenti sindacali regionali, Gianfranco Trotta e Raffaele Froio,  unitamente alla RSU della FLC CGIL Catia Algieri.

Gli interventi dei sindacalisti e dei lavoratori e delle lavoratrici presenti hanno ribadito lo stato di disagio e di precarietà in cui si opera nell’Istituto, infatti, non sono state avviate le procedure previste dai regolamenti del CNR relativamente al trasferimento dell’Istituto in altra sede, che prevedono la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Istituto, i quali in più occasioni hanno chiesto l’apertura di un confronto serio e di merito che definisca progetti scientifici definiti e compiuti. A tutt’oggi, invece, la discussione è affrontata tenendo conto di logiche baronistiche e senza un minimo di confronto.

Già nella scorsa settimana come FLC CGIL abbiamo chiesto ed ottenuto il rinvio della discussione relativa, appunto all’ISN, all’interno del Consiglio di amministrazione del CNR.

La responsabile nazionale CNR della FLC CGIL ha ribadito che anche nell’incontro previsto domani con il presidente del CNR Nicolais chiederà con forza che il trasferimento dell’Istituto dovrà essere deciso all’interno di una discussione ed di un confronto che tenga conto anche delle proposte che i ricercatori in questi mesi hanno avanzato al CNR e che non sono state tenute in considerazione anche alla luce della completa mancanza di coordinamento e di un effettivo ruolo della direzione scientifica dell’Istituto.

 

Al termine dell’assemblea si è deciso che qualora il Presidente del CNR non dia garanzie rispetto al reale e concreto coinvolgimento dei lavoratori e delle lavoratrici  ed alla valutazione dei progetti scientifici presentati, in occasione del prossimo cda del CNR una delegazione di ricercatori si recherà a Roma per manifestare per il mancato e necessario confronto e per difendere il diritto alla libera ricerca costituzionalmente garantito.

Università della Calabria: denuncia della FLC CGIL

RENDE (CS) – La FLC CGIL dell’Università della Calabria, in merito a quanto accaduto giorno 11 settembre 2012 durante la presentazione dei candidati per l’elezione dei rappresentanti del personale tecnico amministrativo e di biblioteca in seno al Senato Accademico, denuncia quanto segue:

la suddetta presentazione dei candidati è stata preceduta dai seguenti atti e fatti:

– dalla decisione di sospendere le attività di tutte le strutture dell’Ateneo dal 10.08.2012 al 18 agosto 2012 compreso, resa nota con rettorale del 26 giugno 2012, prot. n° 16988;

– dal Decreto Rettorale n. 1745 dell’1.08.2012, con cui venivano indette le elezioni dei rappresentati del personale tecnico amministrativo e di biblioteca in seno al Senato Accademico dell’Università della Calabria, per il rinnovo del medesimo organo relativamente al triennio accademico 2012-2015;

–  dalla convocazione, in seduta straordinaria, del Senato Accademico per il giorno 30 agosto 2012 e dalla richiesta al Rettore, avanzata in quella seduta, di posticipare di almeno una settimana la data di indizione delle elezioni del predetto organo, fermo restando l’insediamento del nuovo Senato per il 1° novembre p.v.;

– dalla risposta data dal Rettore e, cioè, che si sarebbe riservato di comunicare la decisione nel merito;

– dalla nota  prot. n° 21562 del 31 agosto 2012,  con la quale veniva notificata alle Organizzazioni Sindacali l’avvenuta costituzione dell’Unità Operativa Complessa “Organi di Governo e Attività Istituzionali”, formalizzata con Decreto Rettorale n° 1769 del 6 agosto 2012, dopo che le stesse Organizzazioni Sindacali, con apposita nota pubblicata anche sui quotidiani, avevano chiesto al Rettore che la valutazione della didattica rimanesse al delegato.

Con queste premesse, il Rettore, senza tener conto di quanto sopra evidenziato e, soprattutto, senza dare la risposta promessa, pensava bene di far pervenire alle Organizzazioni Sindacali una nota, a firma del  Presidente della Commissione Elettorale, che fissava per i giorni 11e 24 settembre c.a. due riunioni elettorali, violando così, non solo le norme del CCNL e della buona amministrazione, ma anche quelle della civile convivenza. E’ evidente che non si è voluto o non si è stati capaci di programmare le attività in maniera decente. Tuttavia, la FLC CGIL decideva di partecipare alla riunione dell’11 settembre 2012 con la propria candidata, Laura Pantusa, che, a differenza degli altri, ha già dato prova di grande coraggio e determinazione, rafforzando il ruolo del personale tecnico amministrativo e di biblioteca in contesti dove difficilmente si diventa determinanti, rifiutandosi, ad esempio, di votare lo Statuto e nelle decisioni riguardanti le elezioni del nuovo Rettore e la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. Per le ragioni già evidenziate, non è stato presentato ritualmente il programma, come si pretendeva. D’altronde nessun candidato lo ha fatto, neppure quello che ha chiesto ed ottenuto di intervenire, che invero ha parlato del suo passato e non certamente del futuro della comunità universitaria. Alla FLC CGIL, invece, è stato negato l’elementare diritto del convocato ad una  pubblica riunione di rilasciare a verbale una propria dichiarazione di indignazione per un siffatto modus operandi che ha ignorato ed offeso le componenti dell’Ateneo. Scriveva Stéphan Hessel, il «motivo di base della Resistenza era l’indignazione».