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Infiltrazioni di mafia nella chiesa e nei carabinieri di Vibo, parla l’on. Laratta

Così si è espresso l’on. Franco Laratta sulle ultime vicende che hanno visto un parroco e un maresciallo indagati per mafia.
“Mi sono occupato più volte delle drammatiche del vibonese, con interventi e interrogazioni parlamentari, e numerose visite sul territorio. Per questo esprimo grande soddifazione per il lavoro delle ultime ore dei magistrati della Dda di Catanzaro, della Procura di Vibo Valentia e degli uomini delle Forze dell’ordine contro la criminalità organizzata.
Le ultime vicende provano le gravissime infiltrazione della ‘ndrangheta in diversi ambienti, anche del tutto insospettabili. Come dimostra l’indagine che ha visto coinvolti un parroco e un maresciallio dei carabinieri!
Si tratta chiaramente di casi singoli e personali, essendo chiesa e Arma sempre in primissimo piano contro la criminalità organizzata, ma ora è necessario andare fino in fondo, fare assoluta chiarezza, colpendo tutte le fonti criminali e le centrali del terrore. Senza fermarsi davanti a niente!
Siamo  molto soddisfatti per il lavoro della magistratura e siamo certi che con la chiusura di una serie di inchieste si  farà finalmente luce su molti fatti criminali verificatisi in questo territorio.
Se ci sono le condizioni, Vibo deve essere subito liberata dall’angoscia criminale che per anni ha sconvolto la vita di tante famiglie.  Ne hanno bisogno i cittadini, le famiglie, le imprese”.

On.Laratta al Ministro del Lavoro: Lavoratori Lsu-Lpu Senza Stipendi e Senza Futuro

“E’ sconcertante quanto sta accadendo ai lavoratori Lsu-Lpu che vivono una condizione di estrema difficoltà e senza alcuna certezza per il loro futuro.
Nel corso delle assemblee organizzate dai lavoratori, è emersa la rabbia dei precari, stanchi di essere sfruttati e perfino non retribuiti da mesi.
I lavoratori Lsu-Lpu della Calabria, che da tantissimi anni prestano servizio presso Enti pubblici, oltre a essere sottopagati, non ricevono i contributi dai comuni e dalla regione, quasi fossero dei veri e propri lavoratori in nero!
I lavoratori rivendicano oltre che il pagamento degli arretrati, anche un piano di stabilizzazione, al fine di porre fine a questa lunga condizione di incivile precariato.
Occorre ricordare che senza l’apporto degli Lsu/Lpu, viene messa in ginocchio la normale gestione dei servizi essenziali in molti enti locali. Già alcuni comuni stanno dichiarando l’impossibilità di garantire i servizi essenziali.
In questi anni tutti gli appelli e le proteste dei precari non hanno prodotto nulla di concreto.
Si chiede pertanto al Governo nazionale e alla Regione Calabria di mettere in atto tutti gli strumenti possibili, e con estrema rapidità, che possano porre fina a questa lunga e complessa vicenda. In questo momento di gravissima crisi economica e sociale, ci sono disoccupati che vivono in condizioni di profondo disagio, ci sono imprese che vanno al fallimento, ci sono famiglie che scivolano nella povertà, e ci sono i precari che lavorano in condizioni difficili ma non ricevono da mesi nemmeno un cent di stipendio. Questa situazione non è più sostenibile.”

Laratta interviene riguardo le difficoltà dei dipendenti Demetra

L’on. del Pd Franco Laratta si fa carico delle problematiche dei 78 dipendenti di  Demetra, la società che ha gestito per il comune di Cosenza i servizi di accompagnamento disabili ed asili comunali. I lavoratori non ricevono lo stipendio da 9 mesi e non hanno ricevuto ancora la liquidazione del TFR. Per tale motivo Laratta sottolinea come “i 78 dipendenti da circa 2 anni, gestendo gli stessi servizi di sempre, sono stati assunti dall’Adiss coop di Paola che ha vinto la gara che scade però il prossimo 15 dicembre e che ancora il Comune di Cosenza non ha rimesso a bando –  l’Onorevole chiede pertanto – al Prefetto di Cosenza di intervenire su questa vicenda. I lavoratori sono ormai allo stremo. Occorre fare subito qualcosa.

 

L’on. Franco Laratta invia un’Interrogazione al Ministro degli Interni

L’Onorevole del Pd, Franco Laratta, ha inviato una formale Interrogazione al Ministro degli Interni, riguardo la situazione della Giunta comunale di Soriano (VV).

L’on. Laratta sottolinea come: “L’ Amministrazione Comunale in carica di Soriano (VV), nonostante notevoli difficoltà, si sta caratterizzando per un forte impegno per il rilancio della cittadina delle serre vibonesi il cui consiglio comunale, nel recente passato è stato sciolto per infiltrazioni mafiose e la stessa Commissione straordinaria insediatesi ha dichiarato il dissesto economico-finanziario dell’Ente; l’attuale Amministrazione sta profondendo il suo impegno per il risanamento finanziario dell’Ente e morale della collettività con un impiego di risorse nel settore culturale ed in favore dei giovani generazioni ed in tale direzione ha inaugurato l’apertura del MUMAR ( Museo dei Marmi) un unicum nel panorama culturale dell’Italia meridionale, richiamando l’attenzione della maggiori testate giornalistiche nazionali, dal Corriere della Sera all’Espresso a La Repubblica, oltre a programmi televisivi quali Atlantide de la Sette; la stessa Amministrazione ha una continua interlocuzione con la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo – di Vibo Valentia relativamente alle problematiche più gravi che interessano l’Ente. Di recente, è stata presentato interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro dell’Interno informazioni relativamente alla situazione del Comune di Soriano Calabro a seguito delle dimissioni di un assessore comunale; nella medesima interrogazione venivano riportati molti elementi suggestionanti privi di ogni fondamento. In  realtà, il sindaco e gli attuali amministratori comunali sono stati in passato vittime di aggressioni e intimidazioni, perfino di pestaggi, per avere sempre agito nell’interesse generale della comunità, senza mai piegarsi alla sopraffazione delinquenziale e criminale, che voleva imporre le sue leggi e tutelari i suoi interessi. Fatti che sono stati sempre denunciati, così come l’Amministrazione comunale si è anche costituita parte civile nei processi in atto. E’ chiaro ed evidente che si intende screditare gli uomini impegnati nella civile e pubblica amministrazione, indebolendoli e così esponendoli ai rischi che in alcune aree della Calabria si corrono quotidianamente.”

Laratta pertanto chiede formalmente al Ministro cosa intenda fare, per quanto di sua competenza, “Per sostenere l’attività del sindaco e dell’ Amministrazione comunale di Soriano (VV); e per favorire atti e  strumenti necessari a difendere l’impegno del Consiglio comunale, del sindaco e della Giunta, in favore della legalità e della trasparenza, tutelando gli amministratori locali che sempre più appaiono indeboliti ed esposti”.

Laratta-Oliverio: gli allevatori calabresi non percepiscono stipendio da oltre un anno

I deputati del Pd Franco Laratta e Nicodemo Oliverio, intervengono a proposito degli allevatori calabresi che da oltre un anno non percepiscono lo stipendio. “La Regione Calabria  riconosca  il finanziamento agli associati dell’ ARA (Associazione Regionale Allevatori) dovuto per le attività già espletate negli anni 2011 e 2012.  Non è possibile lasciare un centinaio di persone senza un centesimo per oltre un anno.  Ma la vertenza si deve concludere  dando certezze alla continuità dei servizi indispensabili all’intera filiera zootecnia calabrese.

I lavoratori dell’ARA, pur senza stipendio da tantissimi mesi, hanno dimostrato grande responsabilità e professionalità , continuando ad operare nelle aziende zootecniche per tutto l’anno in corso”.
Secondo Laratta e Oliverio: “ Complessivamente  sono 130 le unità che negli ultimi tredici mesi non hanno percepito lo stipendio pur continuando ad espletare le funzioni richieste.

Dopo l’incontro con l’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra i lavoratori dell’Associazione hanno preso atto dell’impossibilità da parte della Regione di reperire i fondi. Il progetto regionale S.A.T.A. (Servizio Assistenza Tecnica Allevatori)  prevedeva circa 4.930.000 euro dal 2007 al 2013 ai quali si sarebbero dovuti aggiungere fondi ministeriali pari a 730.000 euro per la tenuta dei libri genealogici. Per un totale di 5.660.000 euro. “Al momento nel bilancio regionale sono stati stanziati solo 2.000.000 di euro più i soldi ministeriali che sono diventati 615.000 euro”!  

L’on Oliverio e l’on Laratta hanno così concluso: “A questo punto, la Regione Calabria deve mantenere gli impegni assunti con gli allevatori, senza tardare ancora.  La situazione di 130 lavoratori e delle loro famiglie si va facendo drammatica”.

“Viaggio nel pianeta sanità”: Guccione e Laratta presentano il loro libro

COSENZA-“Lo stato della sanità in Calabria. Viaggio nel caos delle strutture ospedaliere”. E’ da questo presupposto che prende avvio la ricerca condotta per due anni da Carlo Guccione, consigliere regionale del Pd,  e Franco Laratta, deputato del Pd e che ha dato vita al loro libro. Un viaggio nelle strutture sanitarie calabresi, per toccare con mano e verificare la situazione in cui versano.

Guccione e Laratta, presenteranno le loro ricerche Venerdì 30 novembre alle ore 15 al comune di Trebisacce, dove interverrà il sindaco Francesco Mundo.

Sempre Venerdì 30 alle ore 17, Guccione e Laratta interverranno a Rossano presso la Delegazione Municipale; presiederà l’incontro Antonio Micciullo.

Viaggio nelle strutture ospedaliere: Franco Laratta e Carlo Guccione presentano la loro inchiesta

Lo stato della sanità in Calabria. Un viaggio di quasi due anni nelle strutture ospedaliere calabresi. Per toccare con mano le condizioni in cui versa la sanità calabrese.

Lo hanno fatto insieme Franco Laratta, deputato del Pd, e Carlo Guccione, consigliere regionale dello stesso partito.
Da questo viaggio ne scaturisce un vero e proprio rapporto sulle condizioni della sanità in Calabria. Una pubblicazione che verrà illustrata lunedì 19 alle ore 17 presso il Caffè Letterario di Cosenza.

Dal viaggio di Laratta e Guccione viene fuori uno spaccato devastante degli ospedali calabresi. In particolar modo dei pronto soccorso che sono ormai in preda al caos.

Laratta e Guccione hanno contestato la chiusura dei piccoli ospedali, che pure svolgevano una funzione importante per i cittadini. Senza di loro, i pazienti sono tornati a compiere viaggi lunghissimi alla disperata ricerca di un posto in un ospedale.

E poi le prospettive nerissime per la sanità calabrese che a tutt’oggi sembra affondare sempre di più.

Proprio questo interesse verso i mali della sanità calabrese, è costata due lettere anonime di minacce a Laratta e Guccione, insieme all’invito di farsi i fatti loro per evitare spiacevole conseguenze.

L’On Franco Laratta in memoria di Antonio Acri

L’on Franco Laratta interverrà oggi pomeriggio al Premio Sila a Cotronei, in memoria di Tonino Acri,  consigliere regionale della Calabria e Presidente della Provincia di Cosenza.

“Acri è l’esempio della migliore Calabria. Nessuno come lui onesto, trasparente, competente. La sue è stata una storia politica di straordinario valore. Acri é senza dubbio un modello, l’esempio della migliore politica calabrese, della migliore storia meridionale. Tonino Acri è un punto di riferimento per i giovani che hanno bisogno avvicinarsi alla buona politica in Calabria”.

Carlo Guccione e Franco Laratta: “sarebbe opportuno che il management dell’ASP di Cosenza vada in procura a denunciarc​i”

Il consigliere regionale Carlo Guccione e il deputato Franco Laratta, alla notizia che la Direzione generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza  potrebbe richiedere il ricorso all’Autorità Giudiziaria per tutelare il nome dell’Azienda e la tranquillità degli utenti; considerato che entrambi hanno potuto verificare, nel corso di un anno e mezzo di ‘sindacato ispettivo’  nelle strutture ospedaliere della provincia di Cosenza,  ritengono davvero opportuno che il Management procede con una denuncia alla Magistratura. Anzi, speriamo che non sia solo una notizia propagandistica ma che si proceda con le vie legali. 
Quello che abbiamo visto, sentito e toccato con mano in questi mesi del nostro ‘viaggio nella sanità calabrese’, rappresenta una fotografia reale del disastro in cui si trovano i presidi ospedalieri regionali. Disastro che è frutto di gravissimi errori di politica e di gestione sanitaria. Chi ne ha le responsabilità è chiaro ed evidente a tutti. Noi abbiamo solo raccontato quello che abbiamo visto.
E sarà di supporto la pubblicazione nelle prossime settimane, di un corposo e documentato dossier sulla stato della sanità in Calabria.  Dossier che sarà distribuito ai cittadini affinché possano essere informati.  Lo stesso sarà trasmesso al Governo  e alle Istituzioni competenti.
E intanto sul DEA  si chiede che questa importante struttura venga al più presto consegnata ai cittadini.
Dell’intera vicenda se ne parlerà la prossima settimana alla Camera con una interrogazione urgente dell’on Laratta.

Sanità in Calabria. L’on Laratta presenta al ministro Balduzzi l’esposto-denuncia

ROSSANO (CS) – L’on Franco Laratta ha presentato stamane al governo un’interrogazione urgente sulla sanità in Calabria. Il testo chiede al Governo delle risposte concrete per risolvere il degrado che riguarda la maggior parte degli ospedali calabresi.

L’on Laratta nel suo esposto-denuncia fa presente che: “In seguito alle scelte operate dal Commissario Scopelliti con il Piano di Rientro dal deficit, la rete ospedaliera è stata di fatto smantellata.  La chiusura, o il ridimensionamento drastico, di 17 piccoli ospedali, senza una riqualificazione adeguata e indispensabile degli ospedali rimasti operativi, ha provocato un vero e proprio caos. I pronto soccorso degli ospedali operano in condizioni assurde, tanto che risulta essere sempre più a rischio la sicurezza dei pazienti costretti a farvi ricorso.  Ma in preda a confusione e caos è la grandissima parte dei Reparti ospedalieri, in condizione di abbandono e  privati del personale necessario, del tutto insufficienti a far fronte alle necessità dei pazienti. Gli ospedali appaiono così, quotidianamente, in preda alla confusione, nel generale smarrimento dei medici e del personale, che sono le ‘altre vittime’ del caos-sanità in Calabria”.

L’ on Laratta insieme al consigliere regionale calabrese Carlo Guccione ha avuto modo di visitare, in questi ultimi mesi, gli ospedali di Cosenza, Rossano, Corigliano, Paola, Cetraro, Castrovillari, Praia, Trebisacce, Cariati, Vibo Valentia,  Rogliano, San Marco Argentano, Lungro, Acri, San Giovanni in Fiore, verificando una condizione ormai del tutto insostenibile.

Nell’esposto l’on Laratta sottolinea come : “Particolarmente grave è risultata, nel corso dell’estate appena terminata, la condizione degli ospedali delle zone turistiche del cosentino (in particolar modo quelli di Paola, Cetraro, Rossano e Corigliano) dove i pronto soccorso (ormai privati di tutto)  sono stati letteralmente presi d’assalto. E proprio la condizione di uno di questi ospedali, quello di Rossano (per la verità  molto simile a quella di altri), risulta così grave che, dopo il lungo silenzio del Commissario Scopelliti, è stato necessario presentare un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Rossano, affinché verifichi se si siano consumati reati ai danni dei cittadini, fino a mettere in forse il costituzionale diritto alla salute e in dubbio i livelli essenziali di assistenza e cura”.

Alla luce di tutto ciò chiede al Presidente del Consiglio e al Ministro della Sanità: “Se il governo sia a conoscenza delle condizioni della sanità calabrese; cosa intenda fare affinché sia garantito il diritto alla salute e i livelli minimi di assistenza; come intenda operare in merito a quanto descritto nell’esposto-denuncia relativo alle gravi condizioni dell’ospedale di Rossano (Cs); se non intenda verificare nel dettaglio le condizioni in cui sono stati costretti a funzionare gli ospedali calabresi, in particolare quelli di Rossano, Corigliano, Rossano, Paola , Castrovillari e Cetraro; se  sia a conoscenza del rischio che corrono le popolazioni delle aree interne calabresi ( in particolare quelli di San Giovanni in Fiore e Acri in provincia di Cosenza) dove operano in condizioni del tutto insufficienti i sedicenti “ ospedali di montagna” ,  ridotti in realtà a veri e propri ambulatori; se sia a conoscenza del funzionamento delle cosiddette ‘Case della salute’ che avrebbero dovuto prendere il posto dei piccoli ospedali soppressi, e che ancora non sono state messe nelle condizioni di dare risposte ai pazienti, che ormai vagano nel vuoto di una regione che non sa più garantire le cure ai propri cittadini”.