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Fusione Corigliano-Rossano, Graziano: «Incoerente la posizione di Greco»

CORIGLIANO/ROSSANO (CS) – Il Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, torna a parlare della fusione dei comuni di Corigliano e Rossano. Graziano incentra la sua dichiarazione, di seguito riportata, sulla posizione del consigliere Orlandino Greco, da lui definita “incongruente”.

«Dispiace registrare la posizione del collega Orlandino Greco in merito alla fusione dei Comuni di Corigliano-Rossano. Per carità, ognuno è nella facoltà e nella libertà di esprimere il proprio pensiero. Ma è la coerenza che non torna. Perché se oggi il collega Greco, già Sindaco di Castrolibero e profondo conoscitore delle esigenze e i problemi delle realtà locali cosentine, si ritrova a sostenere le (non)ragioni del Primo cittadino di Corigliano – apertamente schieratosi contro la fusione – o è complice di un disegno mirato a minare il processo di unificazione dei due comuni della Sibaritide oppure, lo scorso 27 Gennaio, in Consiglio regionale, ha approvato una Legge senza conoscere i tempi perentori scanditi dalla stessa  normativa che prevedono l’indizione del Referendum, da parte del Governatore, entro i dieci giorni dall’approvazione del deliberato in Consiglio regionale. Delle due, una! L’iter di indizione del Referendum è avviato e dovrà obbligatoriamente farsi. Saranno i cittadini ad esprimersi, qual è il problema? Qual è la paura che si cela dietro questa improvvisa levata di scudi? Dove sta lo scandalo? Quali sono le grandi preoccupazioni del collega Greco e del sindaco Geraci? Se sono così convinti delle loro ragioni (e per carità, avranno anche le loro buone motivazioni!) si battessero per il NO. Andassero dai cittadini di Corigliano e Rossano, che ancora aspettano una risposta chiara dalle Istituzioni,alle decine e decine di soprusi e tagli di servizi avvenuti in questi anni, e motivassero perché e come una città più grande e autorevole non possa essere destinataria di quei privilegi che, del resto, prevedono l’ordinamento giuridico nazionale e regionale. Che sono chiari ed inequivocabili e che in qualunque caso dissipano tutti i dubbi e le perplessità, di natura economico-finanziarie, avanzate da Geraci e sostenute da Greco».

CNA Calabria, al via la fusione tra Cosenza, Catanzaro e Crotone

LAMEZIA TERME (CZ) – Primo passo verso la costituzione della CNA Centro Calabria. Questa mattina nella sede di Unioncamere a Lamezia Terme (Cz) la direzione unitaria  della Confederazione nazionale dell’artigianato e delle piccole e medie imprese di Cosenza, Catanzaro e Crotone ha approvato all’unanimità la delibera di fusione. <<Un momento storico per la CNA calabrese che adesso è in grado di affrontare nuove sfide e raggiungere obiettivi importanti e più ambiziosi. Un traguardo collettivo, unitario, condiviso. La nostra confederazione cambia e rappresenta altre categorie. Il mondo dell’impresa si modifica e la CNA ha il dovere di seguire la strada dell’innovazione. Ringrazio il presidente della CNA Catanzaro, Antonello Mauri e il presidente della CNA Crotone, Domenico Ceraudo. La sinergia e l’impegno comune con entrambi ha fatto sì che potessimo raggiungere questo risultato>>. E’ quanto ha affermato Francesco Rosa, presidente della CNA Cosenza, durante la direzione di ieri a Lamezia Terme alla quale hanno partecipato anche Armando Prunecchi, direttore Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema della CNA e Lino Donzi, responsabile dell’amministrazione della CNA. <<Puntiamo – ha affermato Armando Prunecchi, direttore Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema CNA Nazionale – sull’identità. La scelta di mettersi insieme è promossa dai vertici della nostra confederazione. Serve massa critica e presenza sui territori. Il cammino intrapreso dalle tre confederazioni calabresi viaggia nella giusta direzione>>. <<Esistono – ha sottolineato Lino Donzi, responsabile dell’amministrazione della CNA Nazionale – altri esempi di fusione nel panorama italiano, come Viterbo e Civitavecchia. Una fusione che tenga conto di una preventiva analisi e valutazione rispetto ai Bilanci, alla consistenza nell’erogazione dei servizi e al grado di democrazia interno. Economie di scala e meccanismi unitari favoriscono processi innovativi. La CNA Centro Calabria è tra le più grandi d’Italia. Volevo farvi i complimenti>>. <<Ringrazio – ha precisato Antonello Mauri, presidente CNA Catanzaro – il direttivo che mi  ha sostenuto in questa fase così delicata della vita della nostra confederazione. Siamo arrivati a questa decisione e a questo traguardo grazie al lavoro svolto insieme ai mie collaboratori>>. <<Abbiamo sempre pensato – ha precisato Domenico Ceraudo, presidente CNA Crotone –  che la CNA fosse una sola cosa, un elemento unitario. La decisione di oggi di accorpare le tre confederazioni ha trovato subito la nostra adesione>>. <<Cambia il modello di rappresentanza – ha sottolineato Giulio Valente, direttore della CNA Cosenza – e di organizzazione di tutta la nostra organizzazione.  Oggi è il primo step. Le direzioni deliberano l’accorpamento. Percorso non facile. Abbiamo bisogno di un’organizzazione che funzioni meglio. La fusione ci aiuta a stare più vicino ai territori. La nostra mission è questa. Se a Trento forniscono un sevizio qualificato, lo stesso deve essere al Sud>>. Nel corso della direzione è intervenuta anche Paola Perri, direttore della CNA di Catanzaro.

 

 

 

 

Fusione Rossano-Corigliano, ok della Regione. Presto il referendum

ROSSANO (CS) – Nei giorni scorsi Giuseppe Graziano, Segretario Questore del Consiglio Regionale e Presidente nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, ha presentato una proposta di legge regionale per la fusione dei due Comuni di Rossano e Corigliano Calabro. A tal proposito, nella serata di ieri lo stesso Graziano ha illustrato nel dettaglio la proposta di legge nel corso dell’incontro promosso dal Comitato delle 100 Associazioni per l’unione dei Comuni di Corigliano e Rossano. Presente alla riunione anche Vincenzo Scarcello, già Presidente del Consiglio Comunale che approvò all’unanimità la delibera pro fusione e coordinatore civico del CCI. «È un passo fondamentale – ha dichiarato – che si compie con l’auspicio di vedere realizzato il progetto più importante e propedeutico per lo sviluppo del territorio. Partendo dalla fusione di Corigliano e Rossano e dalla creazione di un’unica entità istituzionale il comprensorio della Sibaritide potrà finalmente rivendicare con più autorevolezza servizi e diritti finora negati. Pertanto è essenziale che in questo percorso, sostenuto nella quasi unanimità dalla politica locale, inizi ad entrare in gioco la popolazione rossanese e coriglianese affinché sia protagonista consapevole dell’importanza di creare un Comune unico che sappia recidere definitivamente il cordone pregiudiziale del campanile per guardare con fiducia al futuro». Il prossimo passo, come ha annunciato Scarcello, sarà istituito il comitato referendario per il Sì alla fusione.

 

 

 

 

In Prima Commissione si parla del Comune Unico della Presila

REGGIO CALABRIA – Si è discussa questa mattina, presso la sede della Prima Commissione, la proposta di legge n°96/10^, su iniziativa dei Consiglieri Regionali Sebi Romeo e Giuseppe Giudiceandrea. Un passaggio indirizzato verso il progetto di costituzione del Comune Unico, che vede coinvolti cinque paesi della fascia presilana cosentina: Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. Oltre i Sindaci o loro rappresentanti, erano presenti il vicepresidente della Giunta Regionale Antonio Viscomi, il rappresentante del comitato promotore dell’Unione dei Comuni Romano Baldino e il Capogruppo dei Democratici Progressisti Giuseppe Giudiceandrea.

 

Riforma del credito e progetti di fusione, informazione e confronto alla Bcc di Cittanova

Cittanova ( RC) –  Riforma del Credito Cooperativo e progetto di fusione con la BCC di Montepaone. Domenica 10 aprile, alle ore 9:00, presso il Centro Congressi “Giulio Cosentino” in via Sandro Pertini, saranno questi i temi discussi dal Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova dott. Giuseppe Cosentino, dai vertici dell’Istituto di Credito cittanovese e dall’assemblea dei Soci. Un momento di informazione e di confronto, di approfondimento e ascolto. Il futuro che verrà – «La riforma del Credito Cooperativo è legge dallo scorso 6 aprile – ha ricordato il Presidente dott. Giuseppe Cosentino – ed è importante che i Soci della nostra Banca, in merito a quanto deciso dal Governo, vengano informati nel dettaglio. Il mondo delle BCC sta cambiando, ed è importante ribadire in questa fase che il nostro Istituto è pronto ad affrontare i mutamenti con la forza di chi ha la solidità dalla propria parte. Contestualmente – ha proseguito – sta prendendo forma il progetto di fusione tra la nostra Banca e la BCC di Montepaone. Anche su questo tema sarà importante aprire una finestra di confronto e di ascolto con i Soci».

Talking Estate, nuova puntata a San Lorenzo del Vallo

 CORIGLIANO (CS) – La puntata di “Talking Estate”, in onda mercoledì 15 luglio alle ore 21.00 su Esperia TV canale 18 del digitale terrestre, è stata ospitata a San Lorenzo del Vallo, presso l’Anfiteatro su cui domina il prestigioso e suggestivo Castello di origine seicentesca. L’argomento affrontato riguarda l’ipotesi di unione tra i comuni di Tarsia, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari e San Lorenzo del Vallo. Gli amministratori presenti hanno discusso, con spirito costruttivo e di confronto, sul tema «Unione dei comuni, forte azione riformatrice: rafforza il potere contrattuale,  combatte le diseconomie».

Ospiti della puntata: Vincenzo Rimoli (sindaco di San Lorenzo del Vallo), Ferdinando Nociti (sindaco di Spezzano Albanese), Roberto Ameruso (sindaco di Tarsia), Luigi Lirangi (sindaco di Terranova da Sibari), amministratori, imprenditori, artisti e cittadini dei quattro comuni.

TALKING ESTATE andrà in onda MERCOLEDÌ ORE 21, GIOVEDÌ ORE 14,45, DOMENICA ORE 19,00, SU ESPERIA TV – CANALE 18 – DIGITALE TERRESTRE e in streaming al seguente indirizzo www.informazionecomunicazione.it (sezione TALKING).

Approvata all’unanimità dal Consiglio di Rossano la delibera della fusione Rossano-Corigliano

ROSSANO (Cs) –

Il Consiglio comunale di Rossano, all’unanimità, ha approvato la delibera con la quale si dà impulso al procedimento di fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano Calabro, con la previsione dell’istituzione dei municipi e di adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi nell’ambito dei territori coincidenti con le preesistenti istituzioni comunali. La delibera, immediatamente esecutiva, verrà ora trasmessa al Comune di Corigliano calabro e, unitamente a quella dell’altro comune deliberante, alla Regione Calabria.

Fusione Rossano-Corigliano, le parole di speranza del sindaco Antoniotti

ROSSANO (Cs) –

Nella seduta consiliare di oggi pomeriggio, convocata dal presidente dell’Assise Vincenzo Scarcello, per deliberare l’avvio dell’iter delle procedure burocratiche per la fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano, il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti si è espresso con queste parole: “La fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano è l’unica via perseguibile per rilanciare le aspettative di sviluppo e per rafforzare la strategicità politica di questo territorio, ma è soprattutto l’unica strada da percorrere con responsabilità e lungimiranza per ridare speranza e un futuro certo alle nuove generazioni. La strada verso la costruzione di questa nuova entità è giusta soprattutto perché crea condizioni nuove e migliori in questo territorio. Certo, il cammino verso la fusione, sulla concretizzazione della quale l’ultima parola spetterà al popolo rossanese e coriglianese attraverso il Referendum, non è privo di resistenze, frutto di stereotipi ideologici e campanilistici che, su entrambi i fronti, tendono a frenare questo processo. Del resto, il sogno di diventare grandi, l’aspettativa di ritrovare insieme quel ruolo guida e di riferimento in questo territorio, comporta degli obblighi. Nei mesi futuri gli Amministratori si troveranno di fronte a scelte di importanza fondamentale: dovranno impostare ora lo sviluppo e il benessere dei prossimi decenni, riorganizzando un territorio che, unito, potrà sviluppare ulteriori punti di forza. E penso all’essenziale potenziamento e completamento di servizi e infrastrutture, che nell’ottica di Comune unico avrebbero tempi di realizzazione certi e concisi. Su tutti: l’edificazione e l’entrata in esercizio del Nuovo Ospedale della Sibaritide quale Polo Sanitario di eccellenza del territorio; l’avvio e la conclusione dei lavori del nuovo Depuratore. Potremmo avere più potere contrattuale per chiedere ed ottenere garanzie e tempi certi per la riapertura del Tribunale della Sibaritide (Rossano) e il mantenimento di tanti uffici ad oggi destinati alla soppressione, per pretendere interventi strutturali definitivi per l’ammodernamento della Strada Statale 106 – Megalotti Otto e Nove e sul potenziamento del trasporto ferroviario e marittimo, chiedendo una connotazione turistico-commerciale del Porto della Sibaritide (Corigliano)”. Presenti in sala, oltre al Primo cittadino, alla Giunta e ai consiglieri, tra gli altri, anche il Consigliere regionale, componente dell’Ufficio di Presidenza, On. Giuseppe Graziano, il già Sindaco di Rossano nonché Consigliere regionale, On. Giuseppe Caputo, ed i rappresentanti del Comitato delle Cento Associazioni che da anni rappresentano la spinta sociale a questo processo di fusione.

BCC Mediocrati operativa sull’Alto Jonio

RENDE (COSENZA) – Da lunedì 2 settembre BCC Mediocrati sarà operativa sul territorio dell’Alto Jonio cosentino. In un tempo relativamente breve, infatti, è giunto a compimento l’iter di fusione con la ex BCC Banca dello Jonio-Albidona. Con la fusione prende corpo un rinnovato istituto di credito che, con oltre 140 dipendenti e 21 filiali, copre buona parte della provincia di Cosenza e aggiunge la filiale di Nova Siri, in Basilicata.

Il numero dei soci supera le 5.500 unità, facendo di BCC Mediocrati la cooperativa bancaria più numerosa di Calabria e tra quelle più robuste del Sud Italia. La denominazione della banca nata dalla fusione resta “Credito Cooperativo Mediocrati” con sede nel centro direzionale di Via Alfieri in Rende (CS).

Nel CdA, presieduto da Nicola Paldino, entrano a far parte tre soci eletti dall’Assemblea della ex BCC Banca dello Jonio-Albidona: Michele Aurelio, Giuseppe Ferraro e Pasquale Antonio Stamato. In occasione della prossima riunione del CdA sarà eletto in seno il nuovo vice presidente vicario della Banca. Il rinnovato Consiglio di Amministrazione della BCC Mediocrati, nella sua nuova composizione, rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31.12.2014.