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Sequestro tratto A3, fiume Mesina esondato perché fu eliminato argine

VIBO VALENTIA – L’esondazione del fiume Mesima, avvenuta il 23 marzo scorso, è stata provocata dall’eliminazione di un «tratto considerevole del preesistente argine sinistro del corso d’acqua a monte del viadotto autostrada». E’ quanto emerso nel corso delle indagini condotte dalla Guardia di finanza di Vibo Valentia e dirette dalla Procura della Repubblica che hanno portato al sequestro di un tratto di otto chilometri dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, compreso tra gli svincoli di Mileto e Rosarno. Nel provvedimento di sequestro del tratto autostradale viene evidenziato come sono stati commessi «fatti diretti a cagionare un disastro ed in particolare l’esondazione delle acque del Fiume Mesima, verificatosi il 23 e 24 marzo scorso, e la conseguente inondazione con riversamento nella strada attigua Sp 58 e nelle aree golenali, minando la sicurezza dei luoghi e delle attività e facendone derivare un pericolo per l’incolumità pubblica». Nonostante il sequestro disposto dalla Procura di Vibo Valentia ed eseguito dalla Guardia di finanza il tratto di circa otto chilometri dell’Autostrada Salerno – Reggio Calabria, compreso tra gli svincoli di Mileto e Rosarno, resterà aperto al traffico. Non sarà transitabile, invece, il tratto della strada Provinciale 58, in corrispondenza del viadotto sul fiume Mesima. Anche quest’ultima infrastruttura rientra nel provvedimento di sequestro emesso dalla Procura di Vibo Valentia.

‘ndrangheta, cartello per condizionare economia, 7 fermi

REGGIO CALABRIA – Un’operazione dei finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria è in corso per l’esecuzione di sette provvedimenti di fermo emessi dalla Dda nei confronti di imprenditori, dipendenti pubblici e professionisti reggini. Le indagini avrebbero evidenziato l’esistenza di un vero e proprio cartello criminale, presente ed operante a Reggio, in grado di condizionare lo svolgimento delle attività economico-imprenditoriali, con particolare riferimento alla grande distribuzione alimentare, sfruttando anche la compiacenza di pubblici amministratori, al fine di ottenere, tra l’altro, l’illecita percezione di profitti. Secondo l’accusa imprenditori e professionisti sarebbero stati partecipi, con ruoli organizzativi, della ‘ndrangheta. Inoltre sarebbero stati svelati i collegamenti tra le cosche con una strutturata rete di professionisti, capaci di indirizzare le sorti di rilevanti settori dell’economia cittadina. I reati contestati sono associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, aggravati dalle modalità mafiose. Dodici società ed altri beni, per un valore complessivo di circa 34 milioni di euro, sono state sequestrate nel corso dell’operazione della Guardia di finanza di Reggio Calabria che ha portato al fermo di 7 tra imprenditori, dipendenti pubblici e professionisti. Nel corso dell’operazione sono state effettate anche più di 30 perquisizioni. Alcuni amministratori pubblici di Reggio Calabria dei quali non è stata fornita al momento l’identità sono indagati in stato di libertà. Indagati in libertà anche diversi dipendenti pubblici che, hanno precisato fonti investigative, non sono stati fermati come riferito in un primo momento. Tra i fermati figurano imprenditori, avvocati e commercialisti. I dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma alle 11 al Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria alla presenza del procuratore capo di Reggio Federico Cafiero de Raho.

Cosenza, sequestrate 24 macchine da gioco illegali

COSENZA  – Ventiquattro apparecchi da gioco e intrattenimento sono stati sequestrati in due esercizi commerciali dalla Guardia di finanza di Cosenza che ha segnalato tre persone, che rischiano sanzioni per 500 mila euro, all’Agenzia delle Dogane e all’Azienda Monopoli di Stato.
Gli apparecchi sequestrati dai finanzieri, che sono risultati totalmente illegali perché privi delle licenze previste, apparivano destinati all’acquisto di ricariche telefoniche e di beni on line e, solo attraverso una combinazione di tasti, consentivano l’attivazione dei giochi illegali. In modalità “stand by” gli apparecchi mostravano i loghi dei gestori telefonici o di siti di shopping on line.
La totale illegalità degli apparecchi da gioco, secondo quanto appurato dai finanzieri, ha consentito al titolare dell’attività di impostare le percentuali di ritorno delle giocate in vincite a proprio favore, disattendendo la normativa di riferimento e assicurando così elevati introiti e bassissime erogazioni di vincite.

Crotone, controlli della Guardia di finanza in aziende agricole

CROTONE – La Guardia di finanza di Crotone ha eseguito numerosi controlli nei confronti di braccianti agricoli impegnati nella raccolta degli asparagi.
I finanzieri, attraverso la rilevazione aerea, hanno individuato alcuni terreni dove erano in corso i lavori agricoli. I baschi verdi hanno successivamente controllato le aziende ed i lavoratori. Dagli accertamenti non sono emerse irregolarità.

Sequestro di Luminarie a Lamezia Terme: maxi operazione della Guardia di Finanza

sequestro luminarie 2Lamezia Terme (Cz)- Sono state ritrovate dalla Guardia Di Finanza, circa 28 mila luminarie natalizie potenzialmente pericolose. Immediato il sequestro a Lamezia Terme. Il sequestro è avvenuto al termine di un’ispezione all’interno di un esercizio commerciale gestito da cinesi e sarebbe dovuto all’assenza di informazioni obbligatorie per la commercializzazione. Tra i prodotti ritirati dal mercato, luci, apparati elettrici e accessori.

L. G

 

Maxi sequestro di botti pericolosi

VIBO VALENTIA – La Guardia di finanza ha sequestro nel Vibonese oltre tre quintali di botti illegali. I finanzieri, a seguito di un controllo nell’esercizio, hanno trovato esposti per la vendita, a contatto con altri prodotti infiammabili, decine di scatoloni contenenti 23.954 artifizi pirotecnici per 380 kg. I botti erano stati messi in vendita in assenza delle previste autorizzazioni.IMG_20150831_153251 IMG_20151224_113644

Una persona di nazionalità cinese è stata denunciata per commercio abusivo di materiale esplodente.

Vibo: sequestrata discarica abusiva con ethernit

kjoasVIBO VALENTIA – Il Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha posto sotto sequestro un’area estesa trecento metri quadri sulla quale era stata realizzata una discarica abusiva. Nella zona sono state rinvenute, tra le altre cose, anche 70 lastre di eternit, per un totale di duecento mentri quadri, oltre a due metri cubi frammentati del medesimo materiale, per lo più scarti di lavorazioni edili, insieme ad altri rifiuti, pericolosi e non, incendiati. Il proprietario del terreno è stato denunciato.

 

Evasione fisco per 12 mln, impresa denunciata

CROTONE – Una impresa operante nel settore del legno, risultata Guardia finanzaevasore totale per 12 milioni di euro, sottratti a tassazione per tre periodi d’imposta, è stata scoperta dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Crotone. Il titolare è stato denunciato per omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Per la verifica, i finanzieri hanno fatto controlli incrociati nei confronti di una cinquantina tra clienti e fornitori integrati da indagini finanziarie.

Gdf: imprenditore denunciato per bancarotta fraudolente

Guardia di FinanzaVIBO VALENTIA – Il titolare di un’impresa di calcestruzzo è stato denunciato dai militari della Guardia di finanza di Vibo Valentia per bancarotta fraudolenta.
L’imprenditore ha distratto dalla procedura fallimentare beni e disponibilità finanziarie per un valore di circa 200 mila euro.

Lo scopo era quello di non influenzare negativamente gli istituti bancari ed i fornitori ed ha quindi pensato di riportare, falsamente, in contabilità crediti inesistenti per oltre 700 mila euro.

Sequestri e denunce per giochi illegali

REGGIO CALABRIA – Settantatre piattaforme tra macchinette, pc, monitor e altre attrezzature sono state sequestrate nel reggino da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Personale dei Monopoli di Stato grazie ad un’operazione congiunta contro il gioco illegale. L’operazione ha portato al controllo di 206 pubblici esercizi, alla denuncia di 16 persone e all’emanazione di 32 sanzioni in sale collegate illecitamente con siti stranieri. I minori trovati nelle sale, una volta identificati, sono stati riaffidati ai genitori.