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Apre i battenti la “Biblioteca delle comunità” intitolata a Gianfranco Labrosciano

RENDE (CS) – L’Associazione culturale Alt Art presenta – con una manifestazione interamente online – la “biblioteca delle comunità” intitolata a Gianfranco Labrosciano, con sede all’omonimo Parco d’Arte situato nei pressi dell’Università della Calabria. Alt Art è una realtà attiva che accoglie ed ospita esposizioni d’arte, performance e sostiene la produzione teatrale e musicale.  Il lavoro intorno al Parco è frutto di un intervento privato, voluto e sostenuto dai soci che hanno potuto contare, negli anni, sull’esperienza del critico Gianfranco Labrosciano, scomparso nel 2019, il quale ha lasciato all’associazione un’importante collezione di libri.

La biblioteca privata è costituita da diversi volumi fra raccolte d’arte contemporanea, testi di filosofia, letteratura, architettura, storia, critica d’arte e critica letteraria, anche di carattere locale.

Questi libri sono sempre stati messi a disposizione di amici, conoscenti e studiosi. I testi che costituiranno la sezione “Arte”, rappresentano il nucleo di una biblioteca della comunità che i promotori indicano come luogo nel quale costruire riflessioni e sviluppare relazioni significative dentro e fuori il territorio. 
 
Per promuoverla è stato predisposto un calendario di eventi per il quale l’associazione è beneficiaria del contributo concesso dalla Regione Calabria a valere sul Fondo Unico Cultura annualità 2020. 
 
Il programma è ideato intorno all’area territoriale vicina al Parco d’Arte Alt Art, entro cui sono comprese evidenze storiche significative e di cui si trova corrispondenza in testi presenti nella biblioteca.
 
Ci si riferisce in particolare all’area che connette San Fili al Tirreno, sul versante occidentale ‒ passando da Falconara Albanese, dall’abbazia di florense di Fonte Laurato e dall’eremo di Santa Maria di Persano ‒ e ai territori ultramontani, sul versante orientale dell’Appennino paolano, con particolare riguardo ai nuclei antichi compresi tra Gesuiti e San Sisto dei Valdesi.  Obiettivo è sondare in che modo si siano potuti e si possano, oggi, instaurare rapporti significativi tra individui e società e fra comunità e territori, con la consapevolezza che, in questa incessante trasformazione, i libri e le biblioteche, pur trasformandosi, sono dimore (fisiche o virtuali che siano) della conoscenza, oltre che luoghi-simbolo dell’intreccio dei saperi. Ad accompagnare in questo prezioso percorso di ricerca l’etnomusicologa Delia Dattilo – co-progettista dell’intervento e curatrice artistica insieme ad Anna Infante – i musicisti Carlo CiminoMirko Onofrio e Massimo Garritano ed il regista Nanni Spina.
 
Agli incontri online prenderanno parte Marta Petrusewicz (Assessora alla cultura del Comune di Rende), Gianfranco Infante (Responsabile del progetto e direttore del Parco Alt Art), Mariuccia Campolo (Direttrice del Museo all’Aperto “Progetto Paterno”), Gilda De Caro (Presidente Civica Amica), Antonio Curcio (Direttore Biblioteca e Archivio “Fausto Gullo”), Nino Arrigo (critico letterario), Roberto Sottile (critico d’arte, Museo del Presente, Rende) e Eduardo Zumpano (teologo protestante, direttore della rivista “Critica protestante”)
 
L’evento sarà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook dell’associazione Alt Art nei giorni 17 e 18 aprile alle ore 17.00; gli incontri del 23 e 24 aprile si svolgeranno sempre alle 17 nell’aula virtuale dedicata “biblioteca labrosciano” sulla piattaforma Jitsi. È possibile chiedere maggiori informazioni scrivendo una mail a associazionealtart@gmail.com

“Siamo tutti lunatici”. Intervista a Gianfranco Labrosciano

th (5)Giovedì 16 luglio, l’appuntamento con “La notte dei lunatici”, organizzata dal critico d’arte, e dal suo staff, Gianfranco Labrosciano, che presenterà la poesia dei poeti lunatici, obbligo essere stravaganti e con un pubblico di lunatici di provenienza garantita e lunare. Ma, a parte ogni presentazione stravagante, che si possa fare in questo articolo, abbiamo sentito dalla voce, direttamente del Critico d’arte contemporanea, Gianfranco Labrosciano, di come sarà articolata la serata e del perché di questa importante novità, la prima ideata nel territorio.

La notte dei Lu11693960_10206161291128424_5393833441664555174_nnatici, obbligatorio essere stravaganti…

Era da qualche tempo che pensavo a questa iniziativa, che sarà la prima edizione di una serie di edizioni che voglio portare avanti nel tempo. L’anno venturo penso di portarla in giro e al Nord. Meno male che ci sono i lunatici, devo dire e nell’arte, la poesia, la cultura e dobbiamo riappropriarcene come Bene. Dopo il secolo della ragione, mi chiedo che cosa abbiamo ottenuto da questa eccessiva razionalità?! Una catastrofe dovuta alla ratio, alla politica della ragione. Ed è per questo che mi sento di dire:  Viva i Lunatici! Sto pensando da qualche tempo di portare avanti un discorso leopardiano con uno spettacolo “G.L. G.L.”

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Il Critico d’arte _ Gianfranco Labrosciano

Perché Leopardi e questo incontro d’iniziali G. L tra il suo e il nome del Sommo?

Un caso meraviglioso avere le stesse iniziali di Leopardi, me lo fece notare una studentessa a scuola. Da quella segnalazione, anche al femminile come la stessa luna, lei ne era rappresentante, mi venne l’idea di portate avanti il progetto. Ho cercato e incontrato Leopardi, appassionandomi allo studio del Poeta. E così è nata l’idea della luna. L’evento su Leopardi verrà con probabilità inaugurato a Udine, poi Mestre e poi i siti più belli della nostra terra: la Calabria. Con l’ idea di collocare la Poesia nella poesia, Cerchiara di Calabria, Rossano, Gerace e altre belle località. Un poeta come Giacomo Leopardi arriva nei luoghi, dove già si fanno la Poesia in arte e bellezza, come per esempio i paesaggi. Un intreccio, di Leopardi, corpo a corpo con i luoghi e con me da diversi anni.

Obbligatorio lath (4) stravaganza, ma anche negli abiti?

È auspicabile! L’abito è la cosa, che maggiormente arriva; è attrazione, è anche seduzione. La poesia alla luna è simbolo per eccellenza di stravaganza e di rottura con il razionale, in questo dialogo tra l’uomo e il Creato.

La serata prevede anche arte…

Ci sarà l’arte dedicata alle fasi lunari, poi il repertorio poetico e le video/proiezioni con atmosfera, che si cercherà di dedicare in modo surreale: Con giocolieri, cartomante, per sottolineare una certa irregolarità, che porterà benessere, musicisti e artigiani, il tutto in un’atmosfera allegra, surreale. Incontro dedicato sì alla luna ma, soprattutto, il voler far emergere il proprio io lunatico.

 

Lucia De Cicco  Lucia De Cicco

 

Il poeta Gianfranco Aloe in commissione cultura

Cosenza – “Anche i bancari hanno un’anima”. Era il titolo di una commedia musicale di successo, scritta da quei grandi umoristi che rispondono al nome di Italo Terzoli ed Enrico Vaime e che rappresentò uno dei cavalli di battaglia della premiata ditta Garinei e Giovannini.

Quel titolo calza a pennello per Gianfranco Aloe, un passato da bancario, da politico militante e ora, in una sorta di “second life”, scopertosi fine scrittore e poeta di vaglia, capace di versi di grande profondità ed emotivamente molto coinvolgenti.

Ma i suoi versi, almeno finora, non ha ritenuto di doverli pubblicare “perché – dice – è difficile vendere libri, solo gli amici potrebbero acquistarli”.

Una scelta che probabilmente dovrà rivedere, anche sulla spinta e dietro l’incoraggiamento che riceve quotidianamente da quegli amici potenziali acquirenti e ieri dalla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, che ha ospitato Gianfranco Aloe nell’ambito della rassegna rivolta a far emergere e valorizzare i talenti del nostro territorio.

Innegabile il talento di Aloe, espresso a piene mani nel racconto “Fratelli di fatto” che per la verità ha trovato pubblicazione su un periodico di cultura giovanile e che si è aggiudicato, meritatamente, il primo posto al Premio Letterario Internazionale “Arte solidale tra Musica e Memoria” 2011, promosso dall’Associazione culturale “Gueci” di Anna Laura Cittadino.

Ieri, dopo un breve saluto introduttivo del Presidente della Commissione cultura Claudio Nigro, è stata la Vicepresidente Maria Lucente a leggere per intero il breve, ma intenso racconto.

La lettura dei versi del poeta cosentino è stata affidata, nell’incontro in commissione cultura, a Rossella Gaudio, che da attrice consumata ha dato ancora più anima alle poesie di Gianfranco Aloe: “Vedo”, e l’inedita “E…venti”.

Prima di lei anche il giovane poeta Davide Carpino, con il quale Gianfranco Aloe condivide un pezzo del suo cammino nelle iniziative dell’Associazione solidale “La Terra di Piero”, aveva letto i versi di un’altra poesia, dal titolo “Rimorsi”.

Dopo aver ringraziato la commissione, Gianfranco Aloe ha spiegato di “vivere per gioco la poesia” che trasuda impegno civile, solidarietà ed anche denuncia.

Contaminare la città di cultura – ha aggiunto – è l’unico modo per farci uscire dalla nostra condizione di crisi e talvolta di subalternità. E il ruolo della poesia può in questo senso essere di grande aiuto.”

Ne sono convinti più che mai anche i consiglieri Maria Lucente e Mimmo Frammartino, che hanno espresso apprezzamento a Gianfranco Aloe. La Lucente “per la sua capacità di raccontare, ma anche di mescolare sapientemente la poesia con la sociologia e la psicologia” e Frammartino perché “Aloe rappresenta una delle risorse della città di cui bisogna andare orgogliosi”.

Michelangelo: Ecco la “Bottega” del Cinquecento a Cosenza

COSENZA – Grande manifestazione culturale, stamattina, presso l’auditorium Guarasci del liceo classico Telesio. Tra i relatori il presidente dell’Accademia Cosentina avv. Ernesto D’Ippolito, lo scrittore Coriolano Martirano, lo storico Vincenzo Napolillo e il fisico Franco Piperno.

Una grande ouverture, un momento di grande cultura, con il gotha degli intellettuali cosentini. “Michelangelo e una bottega del Cinquecento a Cosenza”, presentazione-evento che precede la lectio magistralis che il critico d’arte e scrittore Gianfranco Labrosciano terrà domani sera sul palco del teatro Garden di Rende. Un grande successo di eloquenza e bellezza.

Michelangelo,dunque, è servito da meravigliosa liaison per raccontare la storia e l’identità di un popolo, di una città, di un sentire. Cosenza come teatro di un Rinascimento che è spesso sconosciuto ai più, con la sua storica Accademia, con uomini che sono ricordati in un epitaffio eterno tra i grandi di ogni tempo, da Aulo Parrasio a Bernardino Telesio, dal vescovo Martirano che partecipò al Concilio di Trento all’astronomo Giovan Battista Amici, da Lucrezia della Valle a Sertorio Quattromani in un abbraccio incommensurabile tra le arti, letteratura, scienza, poesia e naturalmente bellezza.

Michelangelo avvalora quindi l’importanza di Cosenza come la piccola Atene che può annoverare un patrimonio intellettuale, artistico e architettonico di strepitosa forza concettuale.

Domani sera, presso il teatro Garden, alle 20,30, la lectio magistralis di Gianfranco Labrosciano in onore del cinquecentenario della Cappella Sistina, definita dal Vasari “la lucerna dell’arte nostra”.