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Una poesia per farci compagnia. Il buongiorno in versi di Siluna

ACRI (CS) – Sono già settecento le persono connesse che ogni mattina, da lunedì 9 marzo, ricevono quotidianamente il buongiorno con una poesia, un messaggio contenente parole ricche di significati da fare propri e da condividere con gli altri. Per rimanere vicini, collegati, distanti ma uniti (come ci viene chiesto ormai a gran voce) dalla poesia che scalda i cuori sensibili e non solo.

Una lista broadcast di whatsapp nata per gioco, una sera davanti al camino, e che continua a crescere man mano che i giorni passano grazie alle continua richieste di chi vuole entrare a farne parte. È l’iniziativa che l’associazione culturale Siluna di Acri – la stessa che ogni anno promuove la rassegna culturale “Siluna Fest” – sta alimentando in questi giorni difficili per via dell’emergenza sanitaria per la pandemia del Coronavirus.

«Il nostro è un assalto alla paura, un modo per stare vicini in questo tempo nonostante il metro di distanza interpersonale impostoci per il nostro bene dal decreto del Presidente del Consiglio. Ci rendiamo conto che in questo periodo difficile c’è tanta voglia di comunicare, anche solo di ricevere messaggi cordiali», spiega il direttore artistico di Siluna e promotore dell’iniziativa Giacinto Le Pera.

Cinque gli autori scelti che con i loro versi alle 8.00 di ogni giorno raggiungono in rete le persone registrate nella sua rubrica telefonica, suddivise in tre liste whatsapp che corrispondono al sud, al centro e al nord della Penisola. «I poeti che abbiamo scelto sono Christian Bobin, Mariangela Gualtieri, Franco Arminio, Livia Candiani, Rainer Maria Rilke, per un’avventura collettiva tra la paura e la voglia di vivere». Del resto anche il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, che proprio in questi giorni ha lanciato l’iniziativa social “Uffizi Decameron” – che porta le opere del complesso museale più importante d’Italia nelle case degli italiani per un’unione virtuale nel nome della cultura e dell’arte -, ha detto che «dobbiamo evitare ogni contagio, tranne quello della bellezza».

Chi vorrà entrare a far parte della speciale lista poetica potrà comunicare il proprio numero a siluna@silunafest.it.

Concorso di video-poesia su Leopardi, vince Maria Assunta Scalzi

COSENZA – In occasione del “duecentoventesimo” compleanno del poeta recanatese più famoso d’Italia, la pagina Facebook ufficiale di Giacomo Leopardi ha indetto un concorso di poesia denominato “I ragazzi del Sabato del villaggio”, al quale si partecipava inviando una video-poesia mentre si declamavano i versi di opere del Leopardi.

Tra tutte le poesie arrivate in redazione ne sono state selezionate dieci, che poi sono state pubblicate sulle pagine Facebook ufficiali di “Giacomo Leopardi”, “Casa Leopardi Recanati Pagina Ufficiale” e “GiacomoMaina gioia Leopardi”.

Tra i finalisti era presente il video di Maria Assunta Scalzi, studentessa che frequenta il secondo anno magistrale di “filologia moderna” all’Unical, con la poesia “il sabato del villaggio” in dialetto calabrese. La video-poesia “U sabbitu du villaggiu” ha subito ottenuto moltissime visualizzazioni, oggi conta oltre 14 mila visualizzazioni, circa 80 condivisioni e oltre 300 mi piace. La studentessa calabrese si aggiudica la vittoria ufficialmente con 265 mi piace, anche se il “gradimento” aumenta, è come afferma la pagina ufficiale l’apprezzamento “va oltre i confini”.

Il divertente video inoltre è stato condiviso anche su youtube ed è stato filmato proprio nel parco dell’Università della Calabria. L’idea di tradurre e reinterpretare il “sabato del villaggio” in dialetto calabrese, anche se in realtà il dialetto è Isolitano, perché la studentessa è di Isola di Capo Rizzuto provincia di Crotone, è nata cinque anni fa, quando Maria Assunta Scalzi frequentava ancora il “liceo classico Pitagora” di Crotone. Inserisce la poesia nel suo percorso tesi che, aveva come argomento centrale proprio il “dialetto”. Recita in commissione d’esame la poesia, quella che poi interpreterà nella video-poesia per il contest e che le farà ottenere il primo posto. La studentessa, inoltre, ha già ottenuto altri riconoscimenti in precedenza per poesie dialettali, in questo ultimo periodo, ha preso parte al laboratorio di giornalismo presentato da Ottoetrenta, in cui è ancora impegnata.

Premio internazionale di poesia a Catanzaro, tra i premiati anche Maria Rita Urso

CATANZARO – Tra i premiati del concorso internazionale di poesia indedita “Alda Merini”, promosso dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro e organizzato con l’adesione della Camera di commercio del capoluogo di regione, anche la poetessa e docente di lettere cosentina Maria Rita Urso. La sua composizione, dal titolo “Resta con me”, commentata e apprezzata dalla giornalista Adele Furciniti, è entrata a pieno titolo nel volume di poesie edito dalla Ursini editore “Versi per Alda”.

Due su due dunque, per la compositrice bruzia che alla sua seconda partecipazione è riuscita, come nel 2014, a far parte dei grandi premiati.

Riavvolgiamo il nastro ora e andiamo a parafrasare le sue parole: si tratta di echi di Salmi che risuonano spesso nei riti ecclesiastici riscritti nella lirica della letterata che alza al Signore, che tutto può, il suo canto gioioso per ringraziarlo e adorarlo. Tutto chiede perché tutto il Signore dona e vede. Ed è gioia anche la certezza di sapere che un giorno saremo insieme a Lui.

Grande soddisfazione

«Il premio Merini – ha dichiarato Vincenzo Ursini della Ursini editore, oggi presso l’hotel Guglielmo di Catanzaro – si conferma ancora una volta come uno dei più seguiti concorsi europei riservati alla poesia inedita. Un premio che ormai, a sette anni dalla sua istituzione, possiamo dichiarare senza dubbio adulto per la qualità delle opere che annualmente pervengono alla nostra segreteria. La vera poesia, quando non persegue finalità diverse da quelle culturali, vince sempre e questi nostri poeti ne sono la conferma».

Tutto pronto per la seconda edizione di Laterale Film Festival

COSENZA – Cinema come arte, cinema come ricerca, cinema come poesia. Queste le tendenze promosse dal Laterale Film Festival, quest’anno alla sua seconda edizione. Il progetto, nato lo scorso anno per iniziativa dell’Associazione culturale Kamen (composta da un gruppo di cosentini appassionati), si propone di unire giovani autori da tutto il mondo in un festival di cinema indipendente nei mezzi come nel linguaggio.

Da Roma a Londra, da Teheran a Lisbona, da Sofia a New York centinaia di giovani artisti hanno condiviso le loro opere, realizzate in assenza di grandi mezzi economici, ma in piena autonomia creativa e con una visione artistica ben definita: l’idea che il cinema sia linguaggio prima che industria, che sia comunicazione condivisa, che possa ingaggiare il pubblico nella sperimentazione artistica e nella sua scoperta. Le proiezioni inizieranno dalle 20.30 e saranno ad ingresso gratuito.

Il festival non ha carattere competitivo: non ci sono premi, giurie, gare. Prevale invece una logica di condivisione, di scambio, una volontà di scoperta, che ha trovato la risposta entusiasta e partecipata sia degli autori che del pubblico. Le selezione di quest’anno riunisce 29 film brevi, low-budget e no-budget, 11 dei quali sono stati realizzati da giovani autori italiani, a conferma del fatto che la domanda, la curiosità e l’attenzione per nuovi modi di fare e intendere il cinema sono vivaci anche nel nostro paese, e in sintonia con quanto accade a livello internazionale, al di fuori di ogni provincialismo.

Contro l’idea che tutto sia già detto, già visto, fatto e sentito: la metafora utilizzata dal Laterale Film Festival è quella di una macchina per esplorare l’invisibile, alla scoperta di visioni innovative e originali fuori dai modi convenzionali di fare cinema. Laterale: un cinema che vive della centralità delle immagini come strumento di ricerca, individuale e collettiva. Una bussola per orientarsi nei modi di fare cinema oggi e domani, che non si rivolge ad un pubblico di nicchia ma, al contrario, vuole essere guida e riferimento in uno spazio di condivisione libero e stimolante. Un vero e proprio laboratorio artistico condiviso che parte dall’intimità della sala, per cui è stato scelto il Cinema San Nicola: un ambiente raccolto, spesso considerato ai margini della vita cinematografica cittadina ma che esprime al meglio l’artigianalità e la qualità del cinema sperimentale e che ha un trascorso storico proprio in questo senso.

Il Laterale Film Festival, completamente autofinanziato, intende promuovere un cinema giovane non ancora visto in sala, nella convinzione che il linguaggio filmico abbia ancora qualcosa di nuovo da dire e dare. Dopo la scommessa vinta della precedente edizione, che ha trovato una riposta positiva da parte di un pubblico curioso, variegato e non composto da soli cinefili, i 29 corti selezionati nella seconda edizione saranno proiettati nei giorni 11, 12 e 13 giugno, alla presenza di alcuni degli autori italiani disponibili a un incontro con gli spettatori.

 

 

 

 

Cinema, ricerca e poesia, torna Laterale Film Festival

COSENZA – Cinema come arte, cinema come ricerca, cinema come poesia. Queste le tendenze promosse dal Laterale Film Festival, quest’anno alla sua seconda edizione.

Il progetto, nato lo scorso anno per iniziativa dell’Associazione culturale Kamen (composta da un gruppo di cosentini appassionati), si propone di unire giovani autori da tutto il mondo in un festival di cinema indipendente nei mezzi come nel linguaggio.

Da Roma a Londra, da Teheran a Lisbona, da Sofia a New York centinaia di giovani artisti hanno condiviso le loro opere, realizzate in assenza di grandi mezzi economici, ma in piena autonomia creativa e con una visione artistica ben definita: l’idea che il cinema sia linguaggio prima che industria, che sia comunicazione condivisa, che possa ingaggiare il pubblico nella sperimentazione artistica e nella sua scoperta.

Il festival non ha carattere competitivo: non ci sono premi, giurie, gare. Prevale invece una logica di condivisione, di scambio, una volontà di scoperta, che ha trovato la risposta entusiasta e partecipata sia degli autori che del pubblico.

29 film brevi, low-budget e no-budget

Le selezione di quest’anno riunisce 29 film brevi, low-budget e no-budget, 11 dei quali sono stati realizzati da giovani autori italiani, a conferma del fatto che la domanda, la curiosità e l’attenzione per nuovi modi di fare e intendere il cinema sono vivaci anche nel nostro paese, e in sintonia con quanto accade a livello internazionale, al di fuori di ogni provincialismo.

Contro l’idea che tutto sia già detto, già visto, fatto e sentito: la metafora utilizzata dal Laterale Film Festival è quella di una macchina per esplorare l’invisibile, alla scoperta di visioni innovative e originali fuori dai modi convenzionali di fare cinema. Laterale: un cinema che vive della centralità delle immagini come strumento di ricerca, individuale e collettiva. Una bussola per orientarsi nei modi di fare cinema oggi e domani, che non si rivolge ad un pubblico di nicchia ma, al contrario, vuole essere guida e riferimento in uno spazio di condivisione libero e stimolante. Un vero e proprio laboratorio artistico condiviso che parte dall’intimità della sala, per cui è stato scelto il Cinema San Nicola: un ambiente raccolto, spesso considerato ai margini della vita cinematografica cittadina ma che esprime al meglio l’artigianalità e la qualità del cinema sperimentale e che ha un trascorso storico proprio in questo senso.

Il Laterale Film Festival, completamente autofinanziato, intende promuovere un cinema giovane non ancora visto in sala, nella convinzione che il linguaggio filmico abbia ancora qualcosa di nuovo da dire e dare. Dopo la scommessa vinta della precedente edizione, che ha trovato una riposta positiva da parte di un pubblico curioso, variegato e non composto da soli cinefili, i 29 corti selezionati nella seconda edizione saranno proiettati nei giorni 11, 12 e 13 giugno, alla presenza di alcuni degli autori italiani disponibili a un incontro con gli spettatori.

 

Laterale Film Festival – Selezione 2018

 

Ab ovo – 2017 – Luca Ferri (Italia); Alkaid– 2017 – Mauro Santini (Italia); Art 35.5 Hours a Week – 2017 – Mariken Kramer e Eli Eines (Norvegia); La Cognizione del Calore – 2017 – Salvatore Insana (Italia); Cut to the Chase – 2016 – Dean Kavanagh (Irlanda); Dagadòl – 2017 – Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa (Italia); Divided by blue – 2017 – Eric Ko (Stati Uniti); Flowing (for Naruse) – 2018 – Ross Meckfessel (Stati Uniti); Frightening Woods – 2017 – Alvaro De La Hoz (Spagna); Fuori Programma – 2016 – Carla Oppo (Italia); The Girl – 2017 – Hans Op de Beeck (Belgio); Glacies – 2017 – Pierre Villemin (Francia); Gold diggers – 2017 – Lucie Pagès (Francia); Ho Visto Morandi – 2016 – Katia Viscogliosi e Francis Magnenot (Italia); Ida – 2017 – Giorgia Ruggiano (Italia); Inês Marches – Tiago Rosa-Rosso (Portogallo); The invention of cinematography – 2017 – Stefano Virgilio Cipressi (Italia); Laura – 2017 – Tânia Dinis (Portogallo); May devotions to the Blessed Virgin Mary – 2016 – Piotr Piasta (Polonia); The night in all things – 2017 – Alexander Girav (Stati Uniti); O Meu Pijama – 2017 – Maria Inês Gonçalves (Portogallo); Ogni roveto un dio che arde – 2016 – Giorgiomaria Cornelio e Lucamatteo Rossi (Italia); Pareti Bianche – 2017 – Alessandro Sedda e Annalisa Ciacco (Italia); Turtles Are Always Home – 2016 – Rawane Nassif (Libano); The secret sharer – 2017 – Filippo Ticozzi (Italia); Stella 50.4N1.5E – 2016 – Elsa Brès (Francia); Terrain Vague – 2017 – Latifa Said (Francia); Vigils – 2017 – Peter Treherne (Regno Unito) e Visit – 2017 – Yannis Zafiris (Grecia).

Incontro con Corrado Paina, il poeta ospite dell’associazione culturale “Nucleo Kubla Khan”

RENDE (CS) – Domani lunedì 26, alle ore 17,30, Corrado Paina sarà ospite dell’Associazione Culturale “Nucleo Kubla Khan” di Rende.

Corrado Paina, nato in Italia ma emigrato in Canada, a Toronto, è poeta e narratore dei mondi che s’intersecano, dei ponti che si costruiscono, delle ipocrisie e dei falsi miti che crollano, costantemente in bilico fra due anime linguistiche differenti. Viene descritto come moderno umanista, e mentore di giovani artisti.
Di ritorno in Italia, è desideroso di incontrare le anime poetiche della città di Cosenza dove ha vissuto per alcuni anni.

Durante l’incontro l’autore leggerà alcune sue poesie, assieme ai poeti cosentini che hanno risposto alla chiamata. Chiunque fosse interessato e volesse partecipare a questo scambio culturale, potrà farlo registrandosi la sera stessa dell’evento in via Brodolini, 19, sala conferenza “Tommaso Sorrentino” di Rende (sede della redazione dell’emittente televisiva Cam Tele3). Segue discussione e aperitivo.

Ilfilorosso, aperte le iscrizioni per il premio poesia “Francesco Graziano” 2017

ROGLIANO (CS) – L’associazione ilfilorosso, che da tre decenni svolge un’intensa attività di promozione culturale attraverso l’omonima rivista, incontri, convegni, pubblicazioni di volumi e mostre organizza per il sesto anno consecutivo un premio nazionale dedicato al suo ideatore e fondatore Francesco Graziano.  Lo scopo del concorso è di dare voce a poeti e narratori offrendo loro “carta-imbarcazione e filo per comunicare” e creando altresì occasioni di incontro, studio e riflessione nelle varie manifestazioni che accompagneranno la cerimonia di premiazione dei vincitori che si svolgerà a Cosenza nel mese di giugno p.v. Francesco Graziano (1949-2009), docente di italiano nei licei, instancabile animatore culturale, poeta e critico calabrese ha pubblicato saggi su Montale, Moravia, Pea, Roversi, Saba, Celati, La Cava, Seminara etc. Sue poesie sono apparse su “La tartana degli influssi” (Bologna), “Incontri 2000” (Bologna), “Rendiconti” (Bologna), etc. Ha pubblicato nei “Quaderni de ilfilorosso” la raccolta di versi Nasse del Sud (2002) con prefazione e traduzione in inglese di Annalisa Saccà; presso Rubbettino Editore, il poema progressivo Cronache di anni d’abisso e di vento, con prefazione di Roberto Roversi. Dopo la sua scomparsa, gli amici bolognesi hanno dato alla stampa l’ultimo lavoro a cui si stava dedicando dal titolo Dentro il libro dei giorni con la revisione e la prefazione di Roberto Roversi, per i tipi della Pendragon editrice di Bologna. Il premio, che registra in ciascuna edizione un numero sempre maggiore e qualificato di partecipanti provenienti da tutto il territorio nazionale, ha una giuria d’eccezione presieduta da Annalisa Saccà, docente di letteratura italiana presso la St. John’s University di New York, ed è composta da: Luigina Guarasci, direttore de ilfilorosso di Cosenza, Vincenzo Ferraro, dirigente scolastico e critico letterario di Cosenza, Salvatore Jemma, poeta e saggista di Bologna, Maria Lenti, poeta e saggista di Urbino, Giuseppe Sassano, docente e promotore culturale di Cosenza, Mariangela Chiarello, segretario del premio di Cosenza.

l premio si articola in quattro sezioni:

Sezione A: Poesia edita in lingua italiana: si partecipa inviando una raccolta edita di poesie.

Sezione B: Raccolta inedita in lingua italiana: si partecipa inviando una raccolta inedita di poesie non inferiore a 200 versi.

Sezione C: Poesia inedita a tema libero in lingua italiana: si partecipa inviando una sola poesia inedita, che costituisca un momento significativo nel percorso letterario dell’autore.

Sezione D: Narrativa breve a tema libero in lingua italiana: si partecipa inviando un solo racconto breve inedito, senza nessun vincolo di contenuto. La prosa può appartenere a generi diversi: racconto, fiaba, dialogo, lettera ed ogni altra forma di narrazione. Il testo non dovrà superare le 10.000 battute (4 cartelle, spazi compresi).

Data ultima per l’invio delle opere è il 30 Aprile 2017.

Rocca Imperiale, Giancarlo Giannini si appassione al paese della Poesia

Rocca Imperiale (CS)-  Giancarlo Giannini si innamora del Paese della Poesia: «Spero di ritornarci presto»- sono rimasto molto colpito dal festival letterario “Il Federiciano”… una bellissima atmosfera, in una terra che amo molto. Spero di ritornarci presto». Con queste significative parole, Giancarlo Giannini ha commentato la sua esperienza al festival poetico che si tiene ogni anno in agosto a Rocca Imperiale, un piccolo paese in provincia di Cosenza, che è diventato la dimora ideale di tutti i poeti, grazie all’efficace idea dell’editore Giuseppe Aletti di utilizzare le poesie come arredo urbano. Incamminandosi nelle vie del borgo, infatti, si incontrano abitazioni ornate, sulle proprie facciate, di stele poetiche in ceramica. Ci sono i versi dei vincitori del concorso ma anche le poesie di autori famosi; tre su tutti: Jodorowsky, Ferlinghetti, Luzi. E ci sono anche componimenti pubblicati per la prima volta sui muri di Rocca Imperiale, come nel caso dei bellissimi inediti di Dacia Maraini e Maria Luisa Spaziani, scritti e donati appositamente per la realizzazione del progetto “Il Paese della Poesia”.

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È una peculiarità apprezzata da Giannini, che ha definito le stele «un modo efficace per far conoscere agli italiani questa bella terra attraverso la cultura».

“SEC”, quando Crosia fa rima con poesia

CROSIA (CS)  – “Crosia fa rima con Poesia”, è l’evento che, la domenica 21 agosto, alle ore 18.30, inaugurerà l’ex edificio comunale, nel Centro Storico, in Via dei Trionfi, oggi ristrutturato e adibito a sede Spazi Espressivi Crosia (SEC). Al vernissage della collettiva di poesia visiva a cura di Anna Lauria, seguirà la “Notte di Poesia” in Piazza del popolo.

L’evento, promosso dal Comune di Crosia – Assessorato alla Cultura mira a valorizzare la riscoperta dei valori e delle tradizioni del territorio, grazie alla capacità di espressione dei sentimenti, insito nella poesia.

«L’Amministrazione Comunale a guida Russo – dichiara l’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione Graziella Guido – è molto sensibile e attenta alle iniziative culturali ed artistiche, offrendo il propriosostegno verso tutte quelle manifestazioni che intendono promuovere il ricco patrimonio di questo territorio. Per questo, abbiamo inteso sostenere l’iniziativa della poetessa Anna Lauria, per dare il via alle numerose manifestazioni culturali che saranno ospitate all’interno del SEC. Una struttura, quella che ospitava la sede del Palazzo Comunale, che abbiamo ristrutturato, destinandola alle attività espressive e culturali, proprio perché vogliamo che il nostro Centro Storico sia caratterizzato e identificato esclusivamente quale location privilegiata per eventi culturali di qualità e spessore. Con l’auspicio – conclude l’Assessore Guido – che si possa investire sempre di più e sempre meglio in progetti a favore della cultura, e della formazione. Solo così si potrà contribuire al riscatto e alla rinascita del un territorio, la Calabria in generale e la Valle del Trionto in particolare, che può e deve ricominciare a programmare il suo futuro».

All’inaugurazione del SEC, seguirà la “Notte di Poesia”, in Piazza del Popolo, a partire dalle ore 21.00. La lettura con numerosi poeti e scrittori provenienti da tutta la Regione, sulle note musicali degli allievi del Maestro Salvatore Mazzei.

La poetica di Michele Pane domani a Decollatura

DECOLLATURA (CZ) – Dopo la prima a Marina di Curinga, nell’ambito della “Festa della Cultura e dell’Ambiente” di Costa Nostra, MAICU MAN – Tra i sensi ed i paesaggi di un poeta: Michele Pane, lo spettacolo di Scenari Visibili di e con Dario Natale e Domenico D’Agostino, sarà in replica domenica 7 agosto, alle ore 18.00, ad Adami, frazione del comune di Decollatura dietro l’organizzazione di Rivìentu – Coordinamento territoriale delle associazioni del Savuto Reventino in collaborazione con l’associazione culturale e teatrale Scenari Visibili. La manifestazione di domenica si inserisce nel Cartellone Unico di eventi realizzato da Rivìentu, attraverso il quale si cerca di riunione, a mo’ di un’unica grande kermesse territoriale, tutte le iniziative culturalmente più significative dell’intera area del Savuto Reventino.

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L’azione teatrale sarà realizzata in una particolare e suggestiva location, su via Luigi Costanzo, nei pressi della casa natale del poeta. Michele Pane infatti, nacque proprio nel piccolo borgo del Reventino Adami nel lontano 1876. Emigrato sin da giovane, passò quasi tutta la sua vita negli USA, prima a New York e poi a Chicago. Fu poeta colto, perfettamente inserito nel suo tempo, da sempre contrario al feudalesimo dei galantuomini calabresi come al consumismo industriale americano. Fondatore oltreoceano di seguite riviste letterarie italo-americane, mantenne sempre precisi contatti con i dissidenti calabresi costretti all’espatrio e con la natura dei suoi luoghi, dei quali perpetua nei sui scritti la nostalgia e il ricordo. Morì a Chicago il 18 aprile del 1953.

Un’azione che vuole essere l’auspicio di una rete culturale concreta e ben collegata tra il mare e le montagna. Una poetica fortemente intrisa di passione, storia, geografia, antropologia, usi e consuetudini dell’area del Reventino. Un invito a mantenere accesa la spia della curiosità verso le figure identitarie che tuttora attualizzano il presente e il circostante.