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Giornate della memoria, ricco calendario di eventi a Cosenza

COSENZA – «Il nostro dovere di amministratori pubblici è anche quello di non consentire che l’orrore conosciuto dalla Storia finisca nell’oblio dei tempi moderni». Così il sindaco Mario Occhiuto alla vigilia della tre giorni di commemorazioni per la Shoah che l’Amministrazione comunale, attraverso la delegata alla Cultura del primo cittadino, Eva Catizone, ha organizzato con la collaborazione del conservatorio “Stanislao Giacomantonio” e la partecipazione del liceo musicale “Lucrezia Della Valle”. «Come raccontare la Shoah a giovani e giovanissimi?  Crediamo che debba essere questa la nostra preoccupazione, soprattutto di fronte a pericoli che ci mostrano come la disumanità oggi minacci il bene con forme ancora più spietate di odio. La città di Cosenza si appresta a vivere una serie di appuntamenti che partono dal presupposto che solo attraverso la cultura, il confronto, la conoscenza, si possa essere donne e uomini liberi. Auspico quindi – aggiunge il Sindaco – un’ampia partecipazione di ragazzi che, grazie ai dibattiti con Marta Petrusewicz e Rudi Assuntino, alle proiezioni cinematografiche e agli incontri musicali previsti, a partire da quello sulla musica nella cultura yiddish insieme a Mordechaj Gebirtig, apprenderanno con una visione approfondita di quella che fu la crudeltà delle persecuzioni perpetuate, nello specifico, al popolo ebraico, armeno e all’etnia degli zingari. Con tale scopo, abbiamo pensato al tema del viaggio non soltanto metaforico. Uno speciale itinerario dei Cinque sensi di marcia condurrà dentro a quel che fu il ghetto nel centro storico di Cosenza. Un viaggio nei ricordi tragici che non vanno rimossi e da cui – conclude Mario Occhiuto – ognuno di noi non torna mai lo stesso».

Giornate della memoria, il programma completo della maratona cinematografica alla Casa della Musica

COSENZA – Tre giornate di riflessione per non dimenticare. Sono quelle promosse dall’Amministrazione comunale per domani, venerdì e sabato 28 gennaio alla Casa della Musica per sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto le giovani generazioni in ricordo della Shoah, la persecuzione dei cittadini ebrei, e delle altre persecuzioni razziali, come quella subita dal popolo armeno sulla quale sarà aperta una particolare finestra.
Il programma delle iniziative, coordinato dalla delegata alla Cultura del Sindaco Mario Occhiuto, Eva Catizone, è stato messo in piedi dall’Amministrazione comunale con la collaborazione del Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio” e la partecipazione del Liceo Musicale “Lucrezia Della Valle”.
Le giornate della memoria saranno ufficialmente aperte domani, alle ore 10,00, alla Casa della Musica, dai saluti del Sindaco Mario Occhiuto, del Prefetto Gianfranco Tomao, dell’Assessore alla scuola e alla formazione della coscienza civica Matilde Lanzino Spadafora, del Direttore del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” Giorgio Feroleto e di Roque Pugliese, responsabile della Comunità ebraica per la Calabria.
La collaborazione  tra Comune e Conservatorio e la specificità del contesto assumono un significato particolare, in quanto il nuovo corso di musiche tradizionali del “Giacomantonio” si inserisce a pieno titolo nelle iniziative pensate dal Comune per le giornate della memoria. “Nel prossimo futuro – sottolinea in una dichiarazione il Direttore del Conservatorio Giorgio Feroleto – la collaborazione tra le due istituzioni, per la promozione ed il consolidamento della cultura musicale in città, porterà sicuramente ad ottimi risultati”.
Il clou della prima giornata sarà, subito dopo i saluti istituzionali, la conversazione sul tema “La musica nella cultura yiddish” con la partecipazione di Rudi Assuntino e Marta Petrusewicz. Rudi Assuntino, cantautore, regista e autore televisivo, appartiene a quel gruppo di intellettuali ed artisti che, all’inizio degli anni sessanta diede vita, a Milano, ad una importante attività di studio e ricerca della espressività popolare, del canto sociale e della canzone popolare e politica italiana. Traduttore di Master of war di Bob Dylan (L’uomo che sa) e di Eve of destruction (L’alba della fine) di Barry Mc Guire, Assuntino ha pubblicato nel 1998, insieme a Wlodeck Goldkorn, per l’editore Sellerio, e successivamente per l’editrice polacca Znak e per la tedesca Verlag C.H.Beck, il libro “Il Guardiano. Marek Edelman racconta” che contiene le memorie del vice comandante dell’insurrezione del Ghetto di Varsavia, cardiologo, leader di Solidarnosc, difensore del popolo bosniaco e dei diritti civili, uno dei maggiori testimoni della storia del ventesimo secolo, scomparso nel 2009.
Ma la presenza a Cosenza di Rudi Assuntino è legata alla conversazione, durante la quale sarà affiancato dalla docente universitaria Marta Petrusewicz, sul tema della musica nella cultura yiddish, con particolare riferimento a Mordechaj Gebirtig, il più grande autore della canzone yiddish, al quale Assuntino ha dedicato, nel 1997, il volume “Le mie canzoni”, edito da “La Giuntina” e da cui ha tratto lo spettacolo “Tre figliole” che sarà proiettato alla Casa della Musica di Cosenza nel corso della manifestazione di apertura delle giornate della memoria e che venne presentato a Torino, Roma, Cracovia e Varsavia e registrato dal canale culturale satellitare RAISAT nel 1999. Subito dopo l’incontro con Rudi Assuntino e  Marta Petrusewicz, il programma proseguirà con l’inizio delle proiezioni cinematografiche a tema. Una vera e propria maratona di film sul cinema e le persecuzioni.
Sarà il film L’isola in via degli Uccelli del regista danese Soeren Kragh Jacobsen, tra i fondatori del movimento “Dogma 95”, ad aprire ufficialmente, alle ore 12,00, la rassegna cinematografica. Il programma prevede, poi, alle ore 14,00, la proiezione de La Rosa bianca – Sophie Scholl  diretto dal regista tedesco Marc Rothemund. Decisamente per bambini, ma capace anche di parlare agli adulti, il terzo titolo della rassegna: il film di animazione Galline in fuga, diretto da  Peter Lord e Nick Park, della scuderia Dreamworks e che sarà proiettato alla Casa della Musica alle ore 16,00. Un successo della stagione cinematografica 2015 è il quarto titolo in programma, sempre giovedì 26 gennaio, alle ore 18,00: Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli, regista italiano, alla sua opera prima, selezionato dalla Germania per la corsa all’Oscar per il miglior film straniero. Ultima proiezione di giovedì 26 gennaio è il bellissimo e recentissimo Il figlio di Saul, film del regista ungherese László Nemes, vincitore dell’Oscar 2016 per il miglior film straniero e, nel 2015, del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes.
La seconda giornata di proiezioni cinematografiche dedicate al ricordo della Shoah e delle altre persecuzioni razziali inizierà venerdì 27 gennaio, alle ore 9,00, con il film Jona che visse nella balena di Roberto Faenza. Alle ore 11,00, seconda proiezione con Arrivederci, ragazzi di Louis Malle, Leone d’oro a Venezia nel 1987. Dichiaratamente autobiografico, il film fa riferimento ad un fatto storico di cui il regista fu testimone durante la seconda guerra mondiale. Dalla regista ungherese Márta Mészáros arriva, invece, il film che sarà proiettato il 27 gennaio alle ore 14,00, La settima stanza, nel quale l’autrice riflette le sue personali esperienze subite sia durante il regime fascista di Horty, sia durante la rivolta d’Ungheria del 1956. Particolarmente significativa la proiezione delle ore 16,00. In programma, infatti, il documentario di Paolo Santoni, Tzigari, una storia rom. La proiezione di “Tzigari”, a cura dell’Associazione Lav Romanò,  è promossa dalla Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta dalla consigliera comunale Alessandra De Rosa, e sarà preceduta da un’introduzione di Fiore Manzo, attivista dell’Associazione  Lav Romanò e di Enzo Abruzzese, vice presidente della stessa Associazione. Dopo la proiezione del documentario sarà dato ampio spazio al dibattito con il pubblico. Nella rassegna cinematografica della Casa della Musica non poteva mancare un titolo come Train de vie (ore 18,00) del regista rumeno  Radu Mihaileanu, autore di una spiritosissima e amara commedia, divenuta una sorta di cult del genere che mescola dramma e   umorismo. A chiudere la maratona cinematografica  sarà il film di Margarethe Von Trotta Rosenstrasse (ore 20,00),  microstoria di un capitolo dell’Olocausto. Altre iniziative collaterali saranno, sia il 26 che il 27 gennaio, alla Biblioteca civica, la consultazione libera  di testi e documenti d’epoca riguardanti la Shoah, l’attivazione della filodiffusione su tutta l’isola pedonale di Corso Mazzini con musica della tradizione ebraica ed armena, tratta quest’ultima dal canzoniere di Charles Aznavour (ambasciatore ONU per l’Armenia, ambasciatore itinerante dell’Armenia per l’Unesco oltre ad essere eroe musicale del suo Paese di appartenenza). In occasione delle giornate della memoria l’Amministrazione comunale propone, inoltre, sabato 28 gennaio, con inizio alle ore 15,30, un’edizione speciale di “Cinque sensi di marcia”, la collaudata iniziativa promossa dall’Assessorato al turismo e marketing territoriale guidato da Rosaria Succurro, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Turistica “Città di Cosenza” e l’Associazione “Cosenza Autentica”. Tema dell’edizione speciale di “Cinque sensi di marcia” è “La città dei Bruzi in ricordo della Shoah”.
L’itinerario proposto condurrà i partecipanti alla scoperta dei segni materiali e immateriali che la comunità ebraica ha lasciato nella città di Cosenza. Il raduno è previsto alle 15.30 alla Confluenza dei fiumi. L’itinerario si articolerà nel centro storico, percorrendo Lungo Crati Miceli e, attraversando la “postierla”, antica porta secondaria delle mura cittadine, raggiungerà via Cafarone, il cui toponimo, secondo alcune tesi, riporterebbe alla memoria Cafarnao, antica città della Galilea, centro spirituale dell’evangelizzazione di Gesù. Qui è prevista una sosta a Palazzo Gervasi che potrebbe, secondo ultime ipotesi, svelare nuove indicazioni riguardo alla localizzazione del quartiere ebraico e della Sinagoga. Si proseguirà alla volta di Salita Liceo raggiungendo Piazza dei Follari, luogo di memoria della straordinaria operosità della comunità ebraica che favorì la produzione e la diffusione della seta. Tappa successiva, il Monastero delle Vergini realizzato, secondo le fonti, sul sito dell’antica Sinagoga. Dopo la visita alla Chiesa, sarà percorsa via Gaetano Argento fino a raggiungere alcuni dei pannelli del museo storico all’aperto, posti nelle vicinanze della Chiesa di San Francesco d’Assisi, che mostreranno ancora una volta l’importante espansione artigianale della seta nel periodo svevo. Attraverso via del Seggio si arriverà in Piazza Duomo per una visita in  Cattedrale, riconosciuta il 12 ottobre 2011 patrimonio testimone di cultura di pace dall’UNESCO. Tutte le iniziative delle giornate della memoria a Cosenza saranno gratuite.

Giornate della Memoria, a Cosenza il ricordo della Shoah

COSENZA – Due giornate di riflessione per non dimenticare. Sono quelle promosse dall’Amministrazione comunale per giovedì 26 e venerdì 27 gennaio per sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto le giovani generazioni in ricordo della Shoah, la persecuzione dei cittadini ebrei e sulle altre persecuzioni razziali, come quella subita dal popolo armeno sulla quale sarà aperta una particolare finestra.

Il programma delle iniziative è coordinato dalla delegata alla Cultura del Sindaco Mario Occhiuto, Eva Catizone che ne spiega il significato in una dichiarazione.

«Abbiamo volutamente impresso alle nostre iniziative, che prenderanno il via già dal 26 gennaio, un giorno prima della giornata della memoria che cade tradizionalmente il 27 gennaio, una connotazione senz’altro rievocativa, com’è giusto che sia, ma più culturale, attraverso una serie di manifestazioni che vanno dalle riflessioni con esponenti di spicco del mondo della cultura alla proiezione di film a tema, alla libera consultazione di testi e documenti d’epoca riguardanti la Shoah. Il nostro obiettivo – sottolinea ancora Eva Catizone – è quello di far sì che le giovani generazioni siano particolarmente stimolate a conoscere la storia delle persecuzioni razziali, da quella ebrea a quella armena.»

Il programma si presenta particolarmente articolato ed è promosso dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” e il Liceo Musicale “Lucrezia della Valle”. Non è un caso che buona parte delle manifestazioni si terranno nella Casa della Musica. La giornata del 26 gennaio sarà aperta, proprio alla Casa della Musica, alle ore 10 dal Sindaco Mario Occhiuto, presenti anche il Prefetto Gianfranco Tomao e l’Assessore alla scuola e alla formazione della coscienza civica Matilde Lanzino Spadafora. All’incontro di apertura della giornata del 26 gennaio parteciperà Rudi Assuntino, cantautore, regista e autore televisivo, appartenente a quel gruppo di intellettuali ed artisti che, all’inizio degli anni sessanta diede vita, a Milano, ad una importante attività di studio e ricerca della espressività popolare, del canto sociale e della canzone popolare e politica italiana. Traduttore di Master of war di Bob Dylan (L’uomo che sa) e di Eve of destruction (L’alba della fine) di Barry Mc Guire, Assuntino ha pubblicato nel 1998, insieme a Wlodeck Goldkorn, per l’editore Sellerio, e successivamente per l’editrice polacca Znak e per la tedesca Verlag C.H.Beck, il libro “Il Guardiano. Marek Edelman racconta” che contiene le memorie del vice comandante dell’insurrezione del Ghetto di Varsavia, cardiologo, leader di Solidarnosc, difensore del popolo bosniaco e dei diritti civili, uno dei maggiori testimoni della storia del ventesimo secolo, scomparso nel 2009.

Subito dopo l’incontro con Rudi Assuntino e  Marta Petrusewicz, il programma proseguirà con l’inizio delle proiezioni cinematografiche a tema. Una maratona che proseguirà fino alle 17,30 del 26 gennaio ed anche il giorno successivo, venerdì 27 gennaio, sempre alla Casa della Musica, fino alle 13,00. Tra i titoli in programmazione (il programma completo con i relativi orari sarà comunicato nei prossimi giorni) figurano film come “Jona che visse nella balena” di Roberto Faenza, “Arrivederci ragazzi” di Louis Malle, “La Rosa bianca” di Marc Rothemund, “Train de vie” di Radu Mihăileanu, “Rosenstrasse” di Margarethe Von Trotta e Danielle Schmidt e, per i più piccoli, il film di animazione “Galline in fuga” di Nick Park e Peter Lord. Alle proiezioni si aggiungerà quella, a cura dell’Associazione Lav Romanò, del documentario “Zingari, una storia rom”. Altre iniziative collaterali saranno, sia il 26 che il 27 gennaio, alla Biblioteca civica, la consultazione libera  di testi e documenti d’epoca riguardanti la Shoah, l’attivazione della filodiffusione su tutta l’isola pedonale di Corso Mazzini con musica della tradizione ebraica ed armena, tratta quest’ultima dal canzoniere di Charles Aznavour (ambasciatore ONU per l’Armenia, ambasciatore itinerante dell’Armenia per l’Unesco oltre ad essere eroe musicale del suo Paese di appartenenza). In occasione delle giornate della memoria l’Amministrazione comunale propone, inoltre, sabato 28 gennaio, con inizio alle ore 15,30, un’edizione speciale di “Cinque sensi di marcia”, la collaudata iniziativa promossa dall’Assessorato al turismo e marketing territoriale guidato da Rosaria Succurro, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Turistica “Città di Cosenza” e l’Associazione “Cosenza Autentica”. Tema dell’edizione speciale di “Cinque sensi di marcia” è “La città dei Bruzi: In ricordo della Shoah”.

L’itinerario proposto condurrà i partecipanti alla scoperta dei segni materiali e immateriali che la comunità ebraica ha lasciato nella città di Cosenza. Il raduno è previsto alle 15.30 alla Confluenza dei fiumi, dove la millenaria leggenda di Re Alarico guiderà i presenti alla scoperta della storia di un prezioso manufatto: la Menorah, candelabro a sette braccia simbolo della religione ebraica.

Tutte le iniziative delle giornate della memoria a Cosenza saranno gratuite.