Archivi tag: giudizio

Prostituzione minorile, rinviato a giudizio anche ex parroco di Zungri

VIBO VALENTIA – Sono quattro i rinvii a giudizio chiesti dal pm della procura della Repubblica di Catanzaro Debora Rizza nei confronti di altrettanti accusati di prostituzione minorile. I fatti risalgono all’estate di due anni fa a Zungri e fu condotta dalla squadra mobile di Vibo Valentia.

Tra i nomi anche quello di Don Felice La Rosa di Calimera, ex parroco di Zungro che adesso dovrà rispondere di detenzione di materiale pornografico. Insieme al parroco compariranno in giudizio anche Antonio Battaglia, Miroslaev Iliev, Mariano Mamone e Luciano Restuccia

Fonte foto http://www.avvocatopenalista.org/sentenza.php?id=13112

“Robin Hood”, chiesto il rinvio a giudizio per l’ex assessore Nazzareno Salerno

CATANZARO – La Dda di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio di Nazzareno Salerno, ex assessore al Lavoro della Regione Calabria ed attuale consigliere regionale, coinvolto nell’inchiesta “Robin Hood” che ha svelato un presunto sistema illecito nella gestione dei fondi europei attraverso l’ente in house “Calabria etica”. La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata al gup, Claudio Paris, oltre che per Salerno, per altri 16 indagati e due società. I reati contestati, a vario titolo, sono truffa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato, turbativa d’asta ed abuso d’ufficio. Dalle indagini della Guardia di Finanza di Vibo Valentia e del Ros di Catanzaro è emersa l’esistenza di un presunto “comitato d’affari” che avrebbe distratto i finanziamenti comunitari vincolati al progetto regionale “Credito sociale”, indirizzandoli su conti correnti di società private anche all’estero.

Terzo megalotto SS 106 jonica, la Regione si costituirà in giudizio

CATANZARO – La Regione Calabria si costituirà in giudizio contro il ricorso al TAR presentato avverso la delibera CIPE n. 41 del 2016, delibera che approva e sancisce l’avvio dei lavori di ammodernamento del terzo Megalotto della statale 106 jonica tra Sibari e Roseto Capo Spulico.
L’approvazione della delibera CIPE n. 41 è il risultato di oltre 10 di anni di lavoro a cui hanno contribuito gli attori del territorio, la Regione, lo Stato centrale.
Il progetto è stato discusso nelle sedi istituzionali preposte e il tracciato approvato è anche il frutto dei miglioramenti proposti dal territorio che, quando possibile, sono stati sempre accolti. Le richieste di modifica del tracciato, oltre a essere di dubbia opportunità, sono tardive.
Il blocco dell’iter amministrativo di approvazione della seconda tratta, o addirittura la revoca della delibera di approvazione della prima, sarebbero un danno gravissimo per tutti i calabresi segnando, con ogni probabilità, uno stop all’opera per un tempo indefinito, lì dove il progetto attuale è contraddistinto da tempi e risorse certi.
Le rivendicazioni di alcuni non possono essere condivise da chi ha come riferimento gli interessi di tutti. L’opera rappresenta un’occasione imperdibile per la Calabria, sia perché è un’infrastruttura di trasporto che ne migliorerebbe in modo considerevole l’accessibilità, sia perché rappresenta la più grande opera pubblica programmata oggi in Italia, con un impatto economico importantissimo: un miliardo 234 milioni. I lavori di realizzazione avranno ricadute estremamente rilevanti per lo sviluppo della Regione e dei territori interessati anche in termini di occupazione.
Per questi motivi, la Regione ha l’obbligo di opporsi con ogni legittimo mezzo a un’iniziativa che mette a repentaglio le prospettive di sviluppo di una larga parte del territorio e le speranze di benessere dei suoi cittadini.

Abuso d’ufficio, rinviato a giudizio il sindaco Sergio Abramo

CATANZARO – Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, di Forza Italia, é stato rinviato a giudizio dal Gup del capoluogo Giovanna Gioia a conclusione dell’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta cosiddetta “Multopoli” sui presunti illeciti legati all’annullamento di contravvenzioni per violazioni del Codice della strada. Oltre che per Abramo il processo é stato disposto per il comandante ed il vicecomandante dei vigili urbani, Giuseppe Antonio Salerno e Salvatore Tarantino, per il consigliere regionale Domenico Tallini – imputato in qualità di ex consigliere comunale- e per altre trenta persone. Abramo e Tallini sono accusati di abuso d’ufficio. Tallini é stato rinviato a giudizio insieme ad altre 23 persone anche per l’inchiesta denominata “Catanzaropoli” sui presunti illeciti riguardanti l’attività del Comune di Catanzaro. L’inchiesta che ha portato ai rinvii a giudizio era stata avviata dai pm Gerardo Dominijanni, oggi procuratore aggiunto a Reggio Calabria, e Graziella Viscomi.