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Interrogazione di Paolini al sindaco: «La chiesa cosentina paga l’Imu?»

COSENZA – Cinquanta immobili di proprietà della curia vescovile per i quali il consigliere comunale Enzo Paolini, di cui a Palazzo dei Bruzi si sono da tempo perse le tracce, interroga il sindaco per sapere se l’Imu corrisposta è congrua. «Da attestazione ricevuta, in seguito a mia istanza e redatta dal preposto ufficio tributi – si legge nel testo del documento – risulta che l’Arcidiocesi di Cosenza Bisignano ha versato a titolo di IMU nel corso dell’anno 2016 la somma di € 3.352,00; che nello stesso anno e per gli stessi esercizi l’Istituto S. Maria in Aquiro ha versato € 22.988,00 per IMU; che nello stesso anno e per gli stessi esercizi l’Istituto delle Canossiane ha versato € 0 per IMU. Ciò premesso – insiste il consigliere Paolini – chiedo di sapere se gli importi pagati sono coerenti con il carico tributario dovuto dai proprietari degli immobili e, in caso negativo, conoscere quali siano le procedure poste in essere, o che codesto comune dovrà porre in essere, per conseguire eventualmente anche in via coattiva, le somme in credito dell’erario municipale».

L’interrogazione è accompagnata da una nota stampa a firma dei Radicali italiani in cui si sottolinea come Paolini avesse già sollevato il problema nella precedente consiliatura. «L’iniziativa, prettamente politica, ha i suoi riferimenti nell’analoga battaglia che da tempo i radicali conducono a Roma dove i possedimenti immobiliari di Santa Romana Madre Chiesa hanno una consistenza difficilmente quantificabile che ingloba non poche strutture che producono rendita. Si comprende, al riguardo, il compiacente e interessato silenzio delle formazioni politiche presenti in consiglio ma non è una ragione sufficiente perché, con tutto il rispetto dovuto all’istituzione, il problema non venga posto».

Ecco l’elenco degli immobili di proprietà di enti religiosi, segnalati da Enzo Paolini nella interrogazione:

Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano:

  • Corso Telesio N.44 / 46
  • Piazza Parrasio n. 17/18 piano T
  • Corso Telesio n. 40/42 piano T
  • Corso Telesio n. 38 piano T
  • Corso Telesio n. 34/36 piano T
  • Piazza Parrasio n. 16 piano T
  • Piazza Parrasio n. 16 piano 1
  • Piazza Parrasio n. 16 piano 1
  • Piazza Parrasio n. 16 piano 2/3
  • Piazza Parrasio n. 16 piano T/1/2/3
  • Piazza Parrasio n. 16 piano T
  • Piazza Parrasio n. 16 piano T
  • Piazza Parrasio n. 16 piano S1
  • Piazza Parrasio n.16 piano S1
  • Via G. Marini Serra n. 44/46 piano T
  • Contrada Falco snc piano T/1
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 5 interno 11
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 5 interno 12
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 7 interno 7
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 7 interno 8
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 6 interno 13
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 6 interno 14
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 7 interno 9
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 7 interno 9
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 3 interno 8
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 7 interno 3
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 7 interno 4
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 4 interno 9
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 4 interno 10
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 7 interno 5
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 7 interno 6
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 2 interno 5
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 2 interno 6
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 7 interno 1
  • Via degli Stadi n. 2000 piano 7 interno 2
  • Via San Giovanni n. 12 piano 1/2
  • Viale Magna Grecia snc piano S1
  • Viale Magna Grecia snc piano 2 interno 3
  • Via Sicilia piano T scala U
  • Località Falco – Fiego snc piano T
  • Via Piave n. 31 piano T
  • Via Trento n. 55 piano 2
  • Via Cafarone n. 26 piano T
  • Via Cafarone n. 28 piano T
  • Via Cafarone n. 30 piano 1
  • Via Cafarone n. 30 piano 1
  • Via Santa Lucia n. 40 piano T
  • Via Santa Lucia n. 40 piano T
  • Piazza Giacomo Matteotti snc piano T/1
  • Via Alfonso Salfi piano T

Istituti Santa Maria in Aquiro – Isma

  • Viale della Repubblica n. 361

Istituto delle Canossiane

  • Via T. Arnone n. 5

 

Maxi evasione fiscale a Vibo, Imu non pagata dal 2012

VIBO VALENTIA – Le attività ispettive condotte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria e della Compagnia di Vibo Valentia, nell’ambito di controlli fiscali su immobili adibiti ad alberghi ed attività commerciali operanti sulla fascia costiera vibonese, hanno permesso di constatare, con riferimento agli anni d’imposta dal 2012 al 2015, numerosi casi di evasione dell’Imposta Municipale sugli Immobili, tributo che, con il taglio dei trasferimenti da parte del governo centrale, influenza in modo sempre più significativo i bilanci degli Enti Locali. Le investigazioni sono state sviluppate attraverso un’attività preparatoria basata sulla raccolta di dati relativi agli immobili e sulla collaborazione con gli Enti locali. Dopo avere rilevato gli immobili accatastati nella categoria catastale D (nello specifico: le strutture alberghiere – categoria catastale D/2 – ed i fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale – categoria catastale D/8) ed identificato le persone fisiche e/o giuridiche intestatarie degli immobili, sono stati esperiti accertamenti presso l’Ufficio Tributi dei Comuni al fine di confermare le risultanze delle interrogazioni alle banche Dati e determinare l’esatto ammontare dell’imposta dovuta. Una volta individuato il proprietario dell’immobile e l’esatto ammontare dell’I.M.U. dovuta, così come determinata dall’ente comunale, le Fiamme Gialle hanno consultato la banca dati dell’Anagrafe Tributaria al fine di verificare la presenza di modelli di pagamenti F24, inerenti il tributo in questione, e la loro congruità rispetto all’ammontare statuito dal Comune. Gli accertamenti esperiti hanno fatto emergere molti casi di totale evasione dell’I.M.U. per un importo complessivo di € 679.043,00

Imu e Tasi, il PD scende in piazza a Catanzaro

CATANZARO – Iniziative sui territori per spiegare cosa è cambiato in un anno sul fronte del pagamento delle tasse, quasi obiettivi sono stati raggiunti in tanti settori: dai diritti civili ai risultati del JobsAct, dalle riforme istituzionali fino agli investimenti su cultura e scuola. E’ questo l’obiettivo dei banchetti e delle iniziative organizzate dalla Federazione provinciale del Partito democratico di Catanzaro, guidata dal segretario provinciale Enzo Bruno, grazie anche allo sforzo del segretario regionale del Pd Calabria, on. Ernesto Magorno. Militanti, simpatizzanti, dirigenti e amministratori democratici domani saranno in piazza in tanti importanti centri del territorio. A partire da Catanzaro, dove il banchetto sarà allestito in piazza Rossi dalle 10.30 alle 12.30, in prossimità della sede dell’Amministrazione provinciale. Gli altri banchetti saranno: ad Amato dalle 18 alle 20, in piazza Municipio; Botricello, piazza Stazione dalle 18 alle 20; Lamezia-Sambiase, in piazza Diaz dalle 18 alle 20; Lamezia-Nicastro, Corso Numistrano dalle 18 alle 20; Pianopoli, piazza Municipio dalle 18 alle 20; Davoli, via Nazionale dalle 18 alle 20; Palermiti, via Cannistrà dalle 18 alle 20; Sant’Andrea Apostolo, piazza Stadio dalle 18 alle 20; Vallefiorita, Corso Europa dalle 18 alle 20; Girifalco, via Migliaccio dalle 18 alle 20.

La Gdf di Cosenza scopre oltre 2 milioni di Imu evasa

COSENZA – Oltre due milioni di euro di Imu evasi da diverse strutture turistiche. E’ quanto ha scoperto la Guardia di Finanza del comando provinciale di Cosenza che ha intensificato una serie di controlli di natura fiscale relativi al corretto pagamento dell’Imu. Con un’attività di monitoraggio del territorio cosentino, le Fiamme Gialle si sono concentrate sulla categoria catastale “D”, comprensiva dell’enorme quantità di stabilimenti balneari, alberghi e strutture ricettive presenti nella fascia costiera di competenza. Dai controlli effettuati nei confronti di 10 attività imprenditoriali prevalentemente operanti nel settore turistico, è emerso il mancato versamento dell’Imu, dal 2012 al 2015, per circa 2 milioni di euro. All’imposta evasa andrà aggiunto anche il pagamento di una sanzione amministrativa del 30% dell’importo dovuto nei casi di ritardi nei pagamenti superiori a 90 giorni. Con il recupero delle risorse finanziarie evase, si potrà garantire un miglioramento dei servizi, incrementando le risorse di quei comuni calabresi che basano sul turismo gran parte del loro sistema economico e occupazionale.

Rende, in scadenza Imu e Tasi 2016

RENDE – Scadrà il prossimo 16 dicembre la seconda rata (saldo) dell’Imu e della Tasi per l’anno 2015. E’ quanto fa sapere il Responsabile del Servizio Fiscalità Locale – Tributi che ricorda ai contribuenti che sul sito del Comune di Rende, nell’apposita sezione dedicata ai “Tributi”, è disponibile l’applicativo per il calcolo e la stampa del modello unificato di pagamento F24.Comune Rende

La bolletta per la TARI 2015, invece, sarà recapitata direttamente al domicilio del contribuente.

IMU.Adottato principio di equità

crosiaCROSIA(CS)-La detrazione dell’IMU sulla prima abitazione non è per agevolare determinate categorie ma per garantire l’equità su quella che è la prima e, in molti casi, l’unica dimora. I “nobili” non si desumono dalla prima abitazione, perché può darsi che un cittadino sia possessore di un solo immobile anche se classificato catastalmente come residenza di lusso. Il dibattito politico nazionale, oltretutto, si sta incentrando sull’abolizione delle tasse sulla prima casa, quindi, se lo poniamo su un principio di equità l’Esecutivo Russo non ha fatto altro che anticipare quello che oggi il Governo sta cercando di attuare.È quanto fanno sapere gli uffici comunali del settore Finanziario, chiarendo in merito alle inesattezze espresse, nei giorni scorsi, a mezzo stampa, dal Consigliere di minoranza Davide Tavernise. La legge 147/2013 – chiariscono dall’Ente – ha istituto la IUC che comprende tre componenti: IMU, TASI e TARI. Fino al 2013 l’IMU si applicava anche sulla prima abitazione. Dall’anno d’imposta 2014 l’IMU è stata abolita sulla prima abitazione escluse le categorie A1, A8 e A9. Questo significa che coloro che il consigliere Tavernise definisce nobili continuano a pagare l’imposta sulla prima abitazione. In luogo dell’IMU sulle restanti prime abitazioni è subentrata la TASI destinata a finanziare i servizi indivisibili. È necessario chiarire anche che le prime abitazioni, soggette oggi alla TASI, hanno un carico fiscale più basso. Difatti l’aliquota TASI è pari a 2,5 per mille mentre quella dell’IMU sulle prime abitazioni è pari al 6 per mille. Essendo l’aliquota IMU sulle categorie A1 A8 e A9 applicata al tasso massimo, queste categorie non sono soggette alla TASI. L’introduzione delle detrazioni sulla prima abitazione consentono di applicare un principio di “quasi” equità sulla prima casa. Dove il “quasi” è d’obbligo, in quanto il carico fiscale dell’IMU è più elevato della TASI, nonostante l’introduzione delle detrazioni. I cosiddetti “nobili” come provocatoriamente definiti da Tavernise, non si desumono dalla prima abitazione, soprattutto perché in moltissimi casi un cittadino è possessore di un solo immobile anche se classificato catastalmente come abitazione di lusso. Eventualmente potrebbero essere coloro che possiedono più di un immobile. E questi, oltre che pagare l’IMU o la TASI sulla prima abitazione, pagano sui restanti immobili di cui sono proprietari l’IMU al 10,6 per mille. È chiaro – precisano in conclusione dagli uffici comunali – che la detrazione dell’IMU sulla prima abitazione non è per agevolare determinate categorie, ma per garantire l’equità su quella che è la prima, e in molti casi, l’unica abitazione. Infatti, proprio per una questione di equità, il dibattito politico nazionale si sta incentrando sull’abolizione delle tasse sulla prima casa, quindi, l’amministrazione comunale in carica non ha fatto altro che anticipare quello che, oggi, il Governo sta cercando di attuare.

Prossime sedute per Castrovillari per il Bilancio di previsione

OLYMPUS DIGITAL CAMERALa seduta del Consiglio comunale di Castrovillari, Cs per l’approvazione del Bilancio di previsione, è stata convocata dal Presidente, Piero Vico, su determinazione della conferenza dei capigruppo, in prima, per mercoledì 12 agosto, alle ore 17,30 nella sala delle rappresentanze , al primo piano di palazzo Gallo, sede temporanea dell’Ente, e giovedì 13 agosto , e in seconda, sempre alla stessa ora nella sala 14 del Protoconvento.

Ben 12 i punti all’ordine del giorno. Questi prevedono oltre le interrogazioni, interpellanze e mozioni, la presentazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti che vuole realizzare l’Amministrazione Lo Polito nel corso del suo mandato; la nomina dei componenti delle Commissioni Consiliari permanenti; la determinazione delle aliquote e delle detrazioni per il tributo sui servizi indivisibili (TASI) e sull’imposta municipale propria (IMU); l’approvazione della delibera , con effetto dal primo gennaio 2015, dell’aliquota di compartecipazione dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF); il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per l’anno 2015; l’approvazione del programma degli incarichi di collaborazione autonoma sempre per lo stesso anno; la verifica delle quantità e della qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza e/o alleOLYMPUS DIGITAL CAMERA attività produttive o terziarie che potranno essere ceduti in proprietà o in diritto di superficie sempre riguardante l’anno in corso; l’approvazione del piano finanziario T.A.R.I. e la determinazione delle tariffe ancora per l’anno 2015; il bilancio di previsione  e pluriennale nonché la definizione delle linee di  indirizzo per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune e del Consiglio presso Enti, Aziende ed Istituzioni.

I punti in programma saranno introdotti dal Sindaco, Domenico Lo Polito, dall’Assessore alle Finanze e Pianificazione Economica, Giovanna Leonetti, e dal presidente del Consiglio.

Riduzione IMU, Manna: “Presto tasse eque per tutti i cittadini e i commercianti”

RENDE (CS) – Il comune di Rende riduce il valore dell’area edificabile  fino ad un massimo del 60%. Comune Rende

Con la Deliberazione di Giunta Comunale N° 119 del 04/06/2015 sono stati infatti rimodulati i criteri di determinazione del valore venale minimo di riferimento per le aree edificabili , per tener conto delle dinamiche del mercato immobiliare che, nel corso degli ultimi anni, ha subito profondi cambiamenti con consistenti riduzioni dei valori degli immobili, soprattutto nei casi in cui la possibilità di effettiva utilizzazione edilizia si concretizza solo dopo l’approvazione di specifici strumenti attuativi da parte della Giunta Comunale, come, ad esempio, per ciascun comparto dei Piani Attuativi Unitari.

Il Sindaco di Rende ha concentrato tutti gli sforzi in quest’ultimo periodo per trovare le risorse necessarie al fine di abbattere le tariffe previste nella tabella. Ed è lo stesso sindaco Manna che si dice molto soddisfatto della delibera di giunta:Questo grande lavoro ha portato a far si che il cittadino da oggi in poi possa avvalersi di una riduzione  del valore dell’area edificabile prevista dalla delibera fino ad un massimo del 60%. Questo è solo l’inizio. In cinque anni gli sforzi si concentreranno al fine di garantire le giuste tasse eque per tutti i cittadini e i commercianti che intenderanno investire sul territorio della città di Rende”.

L’IMU congelata a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Buone notizie per i proprietari terrieri di Sambatello e dell’intera area comunale di Reggio Calabria. L’IMU sulle zone edificabili, notificata nelle ultime settimane dalla Reges mediante l’invio di salatissime cartelle, subisce un congelamento di novanta giorni grazie all’istituto dell’accertamento con adesione del contribuente, previsto dalla legge e dal regolamento comunale. In sostanza, non potendo puntare alla riduzione delle aliquote per via del piano di rientro pluriennale, Palazzo San Giorgio ha inteso avviare un confronto diretto con i cittadini. Verrà esaminato ogni singolo caso verificando l’effettivo valore dei terreni e determinando una netta riduzione in caso di appezzamenti scoscesi o attraversati da tralicci, fondi interclusi o posti a ridosso di fiumare e scarpate, tutte problematiche manifestate da buona parte dei cittadini di Sambatello.

Un risultato raggiunto grazie ai partecipati incontri promossi dai giovani del “Telecentro – Centro di Aggregazione Giovanile Pluriservizio” (progetto finanziato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile) che hanno visto confluire a più riprese nei locali della Biblioteca Municipale di Sambatello i cittadini interessati dalle cosiddette “cartelle pazze”, la Coldiretti di Reggio Calabria ed il consigliere comunale Francesco Gangemi, quest’ultimo promotore del tavolo operativo con il Comune. Tavolo che ha avuto luogo lo scorso 5 febbraio ed al quale hanno preso parte l’assessore al bilancio Neri, lo stesso consigliere Gangemi, la Reges, Coldiretti e Confagricoltura ed i rappresentanti delle associazioni Colocrisi, VIdiSA e Tre Quartieri.

Un nuovo tavolo operativo si terrà martedì 10 febbraio alle 15.00 a Palazzo San Giorgio dove saranno presentate da parte della associazioni di categoria le istanze dei proprietari terrieri di Sambatello e dell’intera città al fine di favorire una più equa tassazione.

Marziale Battaglia: L’Imu agricola serve solo a fare cassa

CATANZARO – “L’IMU sui terreni agricoli rappresenta soltanto un nuovo balzello che serve solo a fare cassa”. È quanto afferma il consigliere provinciale di Catanzaro Marziale Battaglia, delegato alle politiche agricole e alle attività produttive.

“Anche dopo l’approvazione del decreto legge n.4 del 24 gennaio 2015, che ha stabilito alcune esenzioni dall’IMU, resta comunque una tassa iniqua – sostiene Battaglia –.  Nel nuovo decreto legge non sono state affrontate le vere problematiche della tassazione dei terreni agricoli e in generale dei terreni utilizzati, quali beni strumentali dalle imprese agricole, ma ci si è limitati a una valutazione di carattere esclusivamente finanziario. Il precedente decreto legge n.66 del 28 novembre 2014 (oggetto di diversi ricorsi al TAR del Lazio accolti in prima istanza con temporanea sospensione) ha individuato tre fasce altimetriche: Comuni Totalmente Montani con altitudine del centro sopra 600 metri (tutti i terreni esenti); Comuni Parzialmente Montani con altitudine dal centro compresa tra 281 metri e 600 metri (esenti solo i terreni di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola oppure quando questi vengono concessi in comodato o in affitto ad altri coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola); Comuni non Montani con altitudine dal centro fino a 280 metri (tutti i terreni sono oggetto di imposta)”.

Conseguentemente, nella Provincia di Catanzaro degli 80 comuni, che, secondo la classificazione precedente in vigore fino al 2013, erano esenti praticamente tutti, solo 35 fruiranno dell’esenzione totale IMU, 19 avranno invece un’esenzione parziale e i restanti 26 Comuni, dovranno pagare entro il 10 febbraio 2015 tutta l’imposta sui terreni. La nuova tassa prevede, a partire dal 2014, un maggior gettito per circa 350 milioni di euro, che andrà a gravare interamente sul settore agricolo senza tenere conto della condizione in cui versa.

Per questo motivo, il consigliere Battaglia, che nei giorni scorsi ha incontrato alcuni imprenditori agricoli, ha presentato un ordine del giorno con il quale chiede al Presidente Enzo Bruno di inserire la discussione nel prossimo consiglio provinciale.

“In sostanza viene chiesto di sospendere l’attuazione del decreto, che introduce una nuova forma di tassazione per i Comuni, che fino ad oggi erano esenti, attraverso un percorso partecipato tra il Governo e le Istituzioni (Regione Calabria, il Governatore Oliverio, le Province e le associazioni di categoria) e di ripristinare l’esenzione in vigore fino al 2013 quando i terreni agricoli erano esenti da IMU se il Comune era riconosciuto come Comune montano o di collina secondo la classificazione individuata nella Circolare del Ministero delle Finanze n. 9 del 14 giugno 1993 oppure, in subordine, modificare sostanzialmente il decreto, includendo non solo l’altimetria come strumento di selezione dei Comuni montani esenti da IMU, ma anche altri fattori quali criteri di esenzione, tipo: l’orografia, il deficit infrastrutturale, la densità di popolazione, ecc. riconosciuti anche a livello europeo – conclude Battaglia -. Inoltre, moltissimi nostri terreni rientrano nel PAI (Piano Assetto idrogeologico) con vincolo idrogeologico inibitorio o a rischio di frane. Infine, allo stato attuale, nei comuni parzialmente montani, vengono oltretutto penalizzate le imprese familiari e tutte le iniziative finalizzate al ricambio generazionale, dove frequentemente il genitore ormai anziano e non più iscritto alla previdenza agricola concede in affitto o in comodato il proprio terreno agricolo ai figli affinché proseguano l’attività agricola, attualmente questi terreni sono esclusi dalla possibilità di beneficiare dell’esenzione IMU”