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Ricostruzione Maierato, chiuse le indagini

frana_maieratoVIBO VALENTIA – Chiusa l’inchiesta che la Procura di Vibo aveva avviato sulla ricostruzione e messa in sicurezza di Maierato in seguito alla frana del 15 febbraio 2010. La Procura ha fatto notificare l’avviso ai diretti interessati per i quali si ipotizza il reato di truffa in concorso finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche.

A rischiare il processo sono i direttori dei lavori Ernesto Silvaggio, 61 anni e Paolo Suppa (56); Antonio Lombardo (60), responsabile del procedimento e al tempo vicesindaco; Gregorio Tolomeo (51), responsabile dei Lavori pubblici del Comune; gli imprenditori Alessio Montesano (30), Domenico Prestanicola (38) e Pasquale Galati (58). I tecnici, per l’accusa, avrebbero certificato l’ultimazione di lavori in realtà non finiti.

Il 15 febbraio 2010 si era verificata la frana che avava stravolto la valle del Maierato, nel vibonese. Il sindaco di allora, Sergio Rizzo, aveva fatto evacuare l’intero paese.

 

 

Unical, le valutazioni sulle fonti di finanziamento del sistema universitario calabrese nel libro di Aiello e Fogli

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Il sistema universitario regionale gioca un ruolo strategico in molti degli obiettivi tematici definiti nelle strategie di sviluppo del POR Calabria 21014-2020. Oltre a ciò, le Università Calabresi hanno la possibilità di utilizzare anche altre fonti di finanziamento della ricerca, quali, per esempio, il programma Horizon2020. L’analisi dei dati riportata nel saggio “Horizon2020: la performance delle Università Italiane ”di Francesco Aiello e Francesco Foglia mostra che fino ad Aprile 2016, le università italiane hanno ricevuto finanziamenti per 775 progetti. Di questi solo 6 provengono dalle università calabresi. Nello specifico si tratta di 5 iniziative dell’UNICAL – coordinate da altre università – e di un progetto dell’Università di Reggio Calabria.

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“Il rischio – sostiene il Prof. Francesco Aiello – è che si focalizzi l’attenzione solo sul POR Calabria 2014-2020 perché è percepito come uno strumento più accessibile rispetto alla complessità e alla selezione imposta da H2020”. “Se ciò fosse vero – continua Aiello – il sistema universitario regionale rinuncerebbe sia all’addizionalità di H2020 sia a posizionarsi su progetti più grandi, con innovazioni attese più radicali e, quindi, a più elevato impatto sistemico”.

Lo studio di Aiello e Foglia è consultabile dal sito http://www.opencalabria.com/horizon2020-la-performance-delle-universita-italiane/

Controlli nel reggino, cinque arresti

REGGIO CALABRIA – Cinque persone sono state arrestate nel corso dei controlli compiuti dai carabinieri nella frazione Gallina a Reggio Calabria, disposti all’indomani dell’omicidio di Giovanni Vilasi e del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato dal Prefetto Sammartino. Ai controlli hanno partecipato i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, un elicottero, due unita’ cinofile ed i militari dello squadrone eliportato Cacciatori di Calabria. Complessivamente sono state identificate 252 persone ed eseguite 17 perquisizioni.

Operaio ucciso all’uscita dalla palestra

Reggio Calabria ( RC)  – Un operaio di 38 anni, Alfredo Pileggi, e’ stato ucciso ieri sera a Monasterace, Comune della Locride. L’uomo, uscito da una palestra, stava per entrare nella sua autovettura quando e’ stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco. Sull’omicidio indagano i carabinieri del gruppo di Locri e della compagnia di Roccella Jonica.

Attentato incendiario contro un negozio nel vibonese

MILETO (VV) – Un negozio di telefonia a Mileto, nel vibonese, è stato parzialmente distrutto da un incendio di probabile natura dolosa. Sul posto per scongiurare maggiori danni sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Vibo Valentia. Sono in corso le indagini per accertare le cause scatenanti del rogo e gli eventuali responsabili

Mehdi, un consulente informatico per analizzare file video e audio

COSENZA – Tutto il materiale sequestrato ad Hamil Mehdi, il marocchino di 25 anni arrestato lunedì, a Luzzi, dalla polizia di Stato, perché accusato di auto-addestramento ai fini di terrorismo internazionale, è al vaglio degli inquirenti e di un perito informatico. Il giovane è detenuto in isolamento nel carcere di Cosenza. La Procura ha affidato l’incarico peritale a un consulente informatico che sta analizzando tutti i file video, audio e i testi che il giovane scaricava quasi ogni sera da internet e che sarebbero riferibili all’Isis. Oggi pomeriggio, nel carcere di Cosenza, si terrà l’interrogatorio di garanzia per Hamil Medhi che risponderà alle domande degli inquirenti alla presenza del suo avvocato Francesco Porto. L’ipotesi è che il marocchino avesse intenzione di raggiungere la Siria per unirsi al fronte terroristico. Nel corso delle indagini gli investigatori avrebbe accertato che il venticinquenne si sarebbe auto-addestrato per il combattimento ed avrebbe avuto contatti telefonici con esponenti dell’organizzazione terroristica dello Stato islamico.

Cosenza, abuso su minore, svolto l’incidente probatorio

COSENZA – Su richiesta del pm Antonio Bruno Tridico si è svolto presso il Tribunale di Cosenza, il confronto tra il minore ed il sacerdote ritenuto responsabile di violenza sessuale ai suoi danni. L’uomo, insegnante di religione in una scuola media del centro città, ruolo al quale ha già rinunciato, secondo l’accusa avrebbe molestato il ragazzino, di undici anni, proprio all’interno dell’istituto di istruzione. La testimonianza del minore è stata ascoltato in audizione protetta in presenza di psicologi. Secondo quanto si è appreso, avrebbe confermato l’episodio contestato, cioè quello in cui il prete durante una pausa delle lezioni lo avrebbe palpeggiato. Il sacerdote, assieme al suo legale l’avvocato Rossana Cribari, ha ascoltato in un’altra stanza la ricostruzione del ragazzino. Per la difesa, infatti si sarebbe trattato semplicemente di una manifestazione d’affetto. Nel dettaglio lo avrebbe sfiorato con la mano, e non di una volontà di adescamento del minore. Nelle scorse settimane, è emerso che gli accertamenti sul materiale informatico sequestrato al prete non avrebbe portato ad alcun risultato rilevante. Sembrerebbe, infatti, che non sarebbero state trovate particolari immagini pedopornografiche compromettenti.

Cosenza, ha un nome e un volto il sacerdote indagato per abuso su minore

tribunale cosenzaCOSENZA – In città non si parla d’altro, nel passeggio centrale del sabato sera e nei bar della domenica mattina. Ma nessuno si interroga più sul nome del sacerdote indagato dalla procura di Cosenza per abusi su minore. Semplicemente perché è diventato di dominio pubblico. E’ un nome che circola ormai da diverse ore di bocca in bocca, alimentando commenti, reazioni e discussioni. In redazione ci siamo a lungo interrogati sull’opportunità di pubblicare questa notizia, ma abbiamo deciso che non saremo noi di ottoetrenta.it a puntare il dito su un prete che merita la presunzione di innocenza, almeno finché non si farà chiarezza sul quadro indiziario. Secondo alcune indiscrezioni il sacerdote sarebbe stato chiacchierato già alcuni anni fa, quando venne trasferito ad altro ruolo per una presunta cattiva gestione patrimoniale della parrocchia di cui era responsabile. Ed anche adesso che insegna religione, non è passata inosservata la sua abitudine di chiedere ai ragazzi di sedersi alla cattedra, vicino a lui. Smentita invece la notizia secondo la quale sarebbe stato in procinto di ricevere una promozione. Pesante l’accusa: avrebbe palpeggiato un 12enne in aula. I genitori della vittima hanno sporto denuncia in procura. Le indagini sono condotte dal Pm Antonio Tridico.

Incendio alla Sala consiliare di Cerisano

CERISANO (CS) Incendio alla porta della sala consiliare di Cerisano. Pochi giorni fa il Sindaco del Comune ha dato le dimissioni e questo ha portato le forze dell’Ordine ad investigare sulla vicenda in maniera meticolosa. Dalle prime ricostruzioni l’atto sembra riconducibile ad una bravata fatta da ragazzi ma le indagini proseguono e i Carabinieri hanno acquisito i filmati delle telecamere di sicurezza istallate in quell’area.

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Amantea, sequestrata una discarica incendiata

incendiorifiutiAMANTEA (CS) – Una discarica con rifiuti dati alle fiamme a monte del comune di Amantea è stata sequestrata dalla Guardia costiera di Vibo Marina . L’area si estende lungo circa 200 metri quadri di demanio fluviale. Il rogo, spento dai vigili del fuoco, ha riguardato vario materiale pericoloso e non, tra cui traverse di legno, eternit, auto abbandonate, materiale edile e tubi in plastica. Indagini sono state avviate per tentare di risalire ai responsabili della discarica.