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Anche Mendicino si doterà presto del garante per i diritti dei disabili. Plauso di Mariangela Caserta

MENDICINO (CS) – Grazie alla programmazione redatta dalla Responsabile Regionale del Dipartimento Pari opportunità e disabilità, Maria Josè Caligiuri, molti comuni calabresi si stanno orientando verso l’adozione della figura del garante comunale per la tutela dei diritti dei disabili, affinché vengano garanti e tutelati i diversamente abili che, purtroppo ancora troppo spesso, finiscono nel dimenticatoio. Fra questi comuni c’è anche Mendicino in testa.

«Quando le proposte sono valide non possono che essere condivise»: questo quanto dichiarato dalla responsabile comunale per le pari opportunità e disabilità della città di Mendicino, Mariangela Caserta. «Corre l’obbligo di ringraziare il gruppo consiliare di maggioranza ‘Orizzonti futuri per Mendicino’ e il capogruppo Ignazio Giordano per aver mantenuto fede ed accolto in positivo la mozione presentata al Comune di Mendicino per l’istituzione del garante». «Auspico – conclude Caserta – che anche Mendicino possa in tempi brevissimi istituire il Garante dei Disabili».
I tempi sono maturi per iniziare un nuovo percorso che vada nella direzione della diffusione di una cultura inclusiva, più ampia, di comune condivisione.

Cosenza, convegno sulla salute del bambino nei primi 1000 giorni di vita

COSENZA – Il prossimo 25 novembre a partire dalle 10 nella Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza si terrà il convegno organizzato dall’Associazione Infanzia e Adolescenza “G. Rodari” dal titolo “Il diritto alla salute e alla possibilità di beneficiare del servizio sanitario (art. 24 convenzione Onu 1989) nei primi 1000 giorni di vita dei bambini e delle bambine: le buone pratiche”. Tra gli altri, vi prenderanno parte, Graziano Di Natale, presidente della Provincia di Cosenza; Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza; Monica Zinno, presidente dell’Associazione Infanzia e Adolescenza “G. Rodari”; Anna Domenica Mignuoli, presidente del Collegio Ostetriche; Maria Enrica Bettinelli, Senior Advisor Baby Friendly Community iniziative Unicef; Gianfranco Scarpelli, Direttore U.O.C di Neonatologia e Tin, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile A. O. Cosenza e presidente in Calabria della Società italiana di Neonatologia; Mario Marino, direttore Spisal servizio prevenzione, igiene e sicurezza e luoghi lavoro Asp Cosenza-Tirreno; Pino Monti, responsabile medico centro vaccinale Crotone e Riccardo Fatarella, dirigente generale dipartimento Tutela della salute Regione Calabria.

«Nei primi mille giorni che vanno dalla gestazione ai due anni di vita – ha affermato Monica Zinno – si costruisce buona parte del futuro di un individuo. L’influenza dello stile di vita dei genitori e del contesto ambientale nella primissima infanzia hanno un ruolo chiave nel determinare lo stato di salute negli anni a venire, ed è sempre nei primi due anni di vita il “periodo d’oro” in cui è possibile fare un’efficace prevenzione delle malattie. Dopo, i giochi sono fatti e tutto è molto più complicato. Stimoli ambientali negativi per il feto come l’obesità e il diabete della futura mamma, il fumo (anche passivo), l’esposizione ad aria malata e altri inquinanti ambientali nei piccoli, lo stress fisico e psicologico possono aumentare il rischio di sviluppare, da adulti, malattie non trasmissibili come quelle cardio-cerebro-vascolari, metaboliche, respiratorie e patologie oncologiche. I primi mille giorni di vita sono la reale frontiera della nuova bio medicina. Il meccanismo epigenetico che entra in gioco nei primi anni di vita è semplice e determinante: durante la vita fetale e dopo la nascita riceviamo messaggi dall’ambiente esterno, come le sostanze chimiche con cui entriamo in contatto, gli alimenti, lo stress materno. Tutto questo, attraverso meccanismi di adattamento, può “modificare” il nostro programma genetico: una volta impostato da piccolissimi, non cambia più. Per questo – ha concluso – se l’ambiente è sbagliato, ne pagheremo le conseguenze nell’arco della vita. L’attenzione alle disuguaglianze in salute è presente nel Piano Nazionale Prevenzione (2014-2018) e si è tradotto nei Piani Regionali Prevenzione nonché nel IV Piano Nazionale d’azione per l’Infanzia. Tuttavia, appare evidente quanto il diritto alla salute sia lontano dall’essere garantito in modo omogeneo in tutto il territorio».

Atlante Infanzia di Save the Children: quasi 1 minore su 3 a rischio povertà

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Ph. @Save the Children

ROMA – Bambini senza. Senza riscaldamento. Senza pasti adeguati. Senza continuità nell’istruzione. Senza giochi e spazi adatti. Ma con capacità di resilienza. Su loro è incentrato ‘Bambini, Supereroi’, il 7°Atlante dell’Infanzia (a rischio): in Italia quasi 1 minore su 3 è a rischio povertà ed esclusione sociale. La mappatura è stata redatta dall’associazione Save the Children e quest’anno, per la prima volta, viene pubblicata da Treccani.

In 48 mappe e 280 pagine di analisi, attraversa l’Italia per fotografare i gravi disagi dei minori che, in generale, nel Belpaese si caratterizzano per i dati negativi: 485.780 bambini nati registrati all’anagrafe nel 2015 («un livello di guardia mai oltrepassato dall’Unità d’Italia»), tasso di natalità che si abbassa sempre più (8 nati ogni 1.000 residenti nel 2015), peso specifico dei minorenni sulla popolazione passato dal 17% del 2009 al 16,5% attuale.

L’Atlante a cura di Giulio Cederna, con scatti di Riccardo Venturi, sarà in libreria da dicembre. Il progetto rientra nella campagna ‘Illuminiamo il futuro’ promossa da Save the Children con lo scopo di «contribuire a debellare la povertà educativa in Italia entro il 2030».

 

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Ph. @Save the Children

I dati – Secondo i dati Istat, in Italia la povertà assoluta colpisce più di 1,1 milioni di minori. L’incidenza è più grave nel Mezzogiorno: affligge più di una famiglia con bambini su 10 (10,9% contro l’8,6% di famiglie in povertà assoluta al Nord). Nelle Regioni del Nord, a essere maggiormente colpite sono le famiglie di immigrati.

Tale condizione di povertà si ripercuote su bambini e ragazzi: «i bambini di 4 famiglie povere su 10 soffrono il freddo d’inverno perché i loro genitori non possono permettersi di riscaldare adeguatamente la casa – sintetizza la nota di Save the Children – Più di 1 minore su 4 abita in appartamenti umidi».

Per quanto riguarda l’istruzione, il 14,7 % di giovani tra 18 e 24 anni lascia gli studi e si ferma alla licenza media (in Calabria il dato è del 16,1%). Le competenze minime in matematica non sono raggiunte da 1 alunno di 15 anni su 4, quelle in lettura da 1 su 5. Quanto ai figli di genitori con un titolo di studio basso, 6 bambini e ragazzi su 10 rischiano povertà ed esclusione sociale.

Anche per il tempo libero, l’Atlante di Save the Children registra delle carenze: «1 bambino su 20 non possiede giochi a casa o da usare all’aria aperta, mentre più di 1 su 10 non può permettersi di praticare sport o frequentare corsi extrascolastici». A rischio pure la sicurezza: «5,5 milioni di bambini e ragazzi sotto i 15 anni, inoltre, vivono in aree ad alta e medio-alta pericolosità sismica». Queste ultime comprendono anche la Calabria dove città come Reggio Calabria e Cosenza ricadono nella zona ad alta pericolosità, rileva l’Atlante Infanzia.

 

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Ph. @Save the Children

Welfare insufficiente e superpoteri – La mappatura di Save the Children si sofferma anche sulla scarsa efficacia del welfare in Italia, agli ultimi posti in Europa: «gli interventi di welfare messi in campo dal nostro Paese per il 2014 sono riusciti a ridurre il rischio di povertà per i minori di 18 anni di soli 10 punti percentuali (dal 35% al 25%)». Contro la media europea del 15,7%.

A tali disagi e carenze sembrano fare da contraltare i propositi e le considerazioni degli stessi ragazzi. Save the Children, infatti, li ascolta nei laboratori sui superpoteri condotti «con 130 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 22 anni impegnati nel Movimento Sottosopra, che raccoglie i giovani per Save the Children», racconta Raffaella Milano (direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children).

Qualcuno vorrebbe «clonare il materiale scolastico cosicché gli studenti non abbandonino la scuola», qualcun altro «trasformare le materie a scuola e utilizzare metodi più concreti». O ancora, dai laboratori è emerso il desiderio del potere di «manipolare il pensiero e la mentalità della gente per sconfiggere la camorra» o del teletrasporto «per viaggiare senza problemi economici» o della visione del futuro «per combattere bulimia e ogni disturbo alimentare».

 

Rita Paonessa

 

Mendicino, a teatro per beneficienza a sostegno dei bambini siriani

MENDICINO (CS) – Il prossimo venerdì 20 maggio alle ore 20,30 il Teatro Comunale di Mendicino farà da cornice alla serata di beneficienza Pro “Support Syrian Children”, ideata da Lia Lo Feudo, curata dall’Associazione culturale Milleventi di Finuccia Congi e patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Mendicino. L’evento, presentato dalla giornalista Valentina Zinno, vedrà la partecipazione della poetessa Serata beneficienza bambini sirianiCarla Curcio, dei cantanti Krezia Cavaliere, Max Bellissario, Giovanna Perna, Meron Mulugeta e le danzatrici di Iside. Inoltre, nel corso della serata sarà presentata in anteprima la mostra “Save me” della pittrice Patrizia Lo Feudo, un percorso attraverso le vite, una riflessione che prende il via dai volti dell’infanzia. Alla manifestazione, giusto ricordarlo, hanno aderito e contribuito anche i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Mendicino, col supporto della professoressa Assunta Morrone, realizzando disegni sui temi della pace e della fratellanza, da omaggiare ai coetanei siriani.

Obiettivo della serata, infatti, è quello di donare un sorriso ai bambini siriani, la cui infanzia è stata distrutta o forse non è mai iniziata, perchè la guerra li ha strappati alla vita o li ha portati a crescere in fretta. Il ricavato dei biglietti e della riffa, dunque, sarà devoluto al comitato Support Syrian Children, nato nel 2014 con lo scopo di tutelare ogni bambino che viva una situazione di disagio e di realizzare progetti a sostegno della popolazione profuga siriana. Ospite d’onore della serata sarà il Presidente del Comitato No Profit Support Syrian Children Arianna Martini,  testimonianza diretta di questa dura realtà raccolta nel corso delle missioni.

 

Marziale nominato Garante per l’Infanzia, la soddisfazione di Nico D’Ascola

Roma (RM) – “Esprimo grande soddisfazione per la nomina di Antonio Marziale come Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria”. Lo dichiara il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola. “La grande professionalità e la lunga esperienza del sociologo calabrese rappresentano sicuramente un elemento fondamentale per un contributo importante in un ruolo prestigioso ed impegnativo a tutela dei minori e degli adolescenti”.

Si inaugura a Serrastretta la nuova scuola per l’infanzia

Serrastretta (CZ) – L’Amministrazione Comunale di Serrastretta ha lavorato con impegno per avviare un’importante attività di manutenzione e ristrutturazione degli edifici scolastici del territorio e ora, dopo la semina, arriva il tempo della raccolta dei frutti. Con un avviso pubblico con cui si comunica la riapertura della Scuola dell’infanzia di Angoli, appena ristrutturata grazie all’ottenimento di un finanziamento di 220 mila euro, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Serrastretta hanno invitato la cittadinanza a partecipare alla cerimonia inaugurale che si terrà Domenica 10 aprile alle ore 16,30. Nel manifesto, rivolto alla popolazione, il sindaco Felice M. Molinaro ha colto l’occasione per tracciare un bilancio degli interventi di edilizia scolastica realizzati o programmati nei cinque anni dell’Amministrazione in carica. Un bilancio positivo che è frutto di lavoro e impegno e che restituisce un risultato lusinghiero: quasi un milione di euro per le scuole. Serrastretta è uno dei centri montani più popolati del lametino che vanta ben sei scuole operative: infanzia, primaria e secondaria di primo grado nel capoluogo ed una di ciascun ordine nelle frazioni di Angoli, Migliuso e Cancello.“Nel programma di governo – commenta il primo cittadino – erano previsti interventi di ristrutturazione degli edifici e l’edilizia scolastica è stata una priorità dell’azione amministrativa e un obiettivo che il Comune è riuscito a centrare.” Domenica prossima sarà dunque inaugurata e riaperta la scuola dell’infanzia della frazione Angoli, le cui attività erano state temporaneamente trasferite in altri locali, a Cancello, per poter portare a termine i lavori di ristrutturazione. Gli interventi hanno riguardato l’adeguamento funzionale dell’edificio, l’isolamento termico e l’efficientamento energetico, risolvendo definitivamente i problemi legati all’umidità della struttura. “L’intervento realizzato – commenta Molinaro – si aggiunge ad una serie di finanziamenti già messi in campo o in via di definizione, che consentiranno progressivamente di dare vita ad una vasta operazione di recupero edilizio su tutto il territorio comunale, con ricadute importanti non solo sul patrimonio, ma anche su uno dei servizi più indispensabili per i cittadini: l’istruzione”. In collaborazione con l’Istituto Scolastico sono stati realizzati, nello scorso anno, sulla scuola primaria e secondaria del capoluogo, importanti lavori resi possibili grazie ad un finanziamento del Ministero dell’Istruzione di 350 mila euro. Le somme sono state utilizzate, per grandi linee, per sostituire gli infissi, adeguare l’edificio alle norme antiantincendio oltre che per l’abbattimento delle barriere architettoniche. “Al riguardo – precisa il Sindaco – mi corre l’obbligo di ringraziare la Dirigente scolastica dott.ssa Roberta Ferrari e il Segretario dell’Istituto Comprensivo di Serrastretta-Decollatura, Vincenzo Davide, insieme ed in collaborazione ai quali è stata realizzata la cabina di regia che ha gestito il finanziamento, portando puntualmente a termine i lavori.” Da poche settimane il Comune ha indetto una gara, pubblicandone il bando, per affidare in appalto i lavori di messa in sicurezza, prevenzione e riduzione del rischio, della sede dell’Istituto Comprensivo che ospita la scuola primaria e secondaria di primo grado del capoluogo, il cui finanziamento è pari a 107 mila euro. Un ulteriore contributo di 245 mila euro sarà invece destinato a lavori strutturali sulla scuola primaria della frazione Cancello. Gli interventi riguarderanno un ampliamento e quanto necessario per ottenere l’agibilità dell’immobile e la conformità alle norme igienico-sanitarie. “Il benessere della popolazione scolastica è al centro della nostra azione politica – dichiara il primo cittadino – perché siamo convinti che l’attività didattica debba svolgersi necessariamente in luoghi sicuri, confortevoli, che possano, in qualche modo, aiutare a rendere sereno il percorso di studio dei bambini.” “L’Amministrazione in carica è riuscita a movimentare quasi un milione di euro da destinare all’edilizia scolastica e credo che questo sia oggettivamente un grande risultato”, afferma con soddisfazione Felice M. Molinaro, che prosegue sostenendo che solo partecipando a tutti i bandi, creando un “parco- progetti” fornito da utilizzare al momento opportuno, lavorando senza sosta per il bene del paese, è possibile vedere i frutti.” Il primo cittadino ci tiene poi a sottolineare che le somme utilizzate sono finanziamenti statali che non gravano in alcun modo sul bilancio comunale.

Padri e Figlie: Muccino racconta la “paura di amare”

padri-e-figlie-primo-trailer-del-film-di-gabriele-muccino-con-russell-croweCi sono voluti sette anni perché il potere di toccare le corde dell’anima ritornasse nelle mani di un grande regista come Gabriele Muccino.

Il suo talento, nel realizzare pellicole che hanno il potere di smuovere le emozioni anche quando il tempo destinato alla visione del film è terminato, viene fuori dirompente nel suo ultimo lavoro “Padri e Figlie“, nei cinema dal 1 ottobre.

La Trama: Jake (Russell Crowe) è uno scrittore di successo. Dopo la perdita della moglie, in un incidente stradale, è costretto ad allontanarsi dall’adorata figlia, per una malattia del sistema nervoso dalla quale non guarirà mai. In un concatenarsi di flashback che si alternano a momenti di vita presente, nell’ambito di una narrazione che si muove, per tutta la durata, su un duplice piano emozionale,  Muccino racconta il dramma di una giovane venticinquenne (Kate), la cui perdita del padre ha sancito un trauma profondo: l’incapacità assoluta di amare e di legarsi a qualcuno per paura di essere lasciata da sola, che la spinge a legarsi, in un ossessivo susseguirsi di rapporti occasionali, a una miriade di uomini senza alcun sentimento.

Un’impronta, quella del regista italiano, che è impossibile non riconoscere. La tendenza a trasferire, all’interno della pellicola, quell’intensità emotiva che porta ciascuno spettatore a rivedersi nel protagonista e lo costringe ad incassare il colpo, consapevole che quello che sta osservando non è poi così lontano dalla propria realtà, è ciò che ne contraddistingue il talento.

Come nei precedenti, seppur in modo meno urlato e forse più sottile, anche qui Muccino rilancia il melodramma nel quale chiunque può rivedere la propria esperienza. Una vera e propria seduta di gruppo durante la quale ognuno, nella propria intimità, riesce a dare sfogo ai  ricordi, rivedendo parte della propria vita e della propria infanzia. Del resto è proprio su questo che il regista punta attraverso il suo film. Ricordare agli spettatori che “siamo tutti figli di qualcuno”, tutti costretti, prima o poi, a fare i conti con i nostri dolori, i nostri vuoti, i nostri mancati e/o perduti affetti.

Un film sui sentimenti, sulla paura di amare, adatto a chi non ha paura di piangere e di ricordare. Un film nel quale la disperazione urlata, tipicamente Mucciniana, e propria delle pellicole precedenti, lascia spazio ad una sofferenza più intima, più introspettiva, che porta sorriso e commozione di fronte alla tenerezza e alla dolcezza dei fotogrammi tra padre e figlia, più che allo stordimento tipico dei precedenti film, in un succedersi di corse a perdifiato e urla fuori dal petto. 

E se in parte “Padri e Figlie” si discosta dai precedenti, sotto altri aspetti li abbraccia completamente evidenziando una serie di elementi che si susseguono come leit motiv ricorrenti in ogni pellicola. Dal coraggio proprio dei protagonisti di non mollare mai arrivando a superare le ingiustizie della società, fino all’abitudine, quasi attesa, di lanciare messaggi “reali” al di fuori dalla finzione cinematografica. 

Lia Giannini

 

 

 

Rende Fondi Pac: Approvato piano di Intervento Servizi di cura all’Infanzia

RENDE (CS) Importante riconoscimento al Comune di Rende nella sua qualità di capofila del Distretto socio Assistenziale N.2 è stato tributato dall’Autorità di Gestione ed Attuazione del Programma Nazionale, Servizi di Cura all’Infanzia e agli Anziani non autosufficienti, del Ministero dell’Interno.

E’ stata recapitata, infatti,  nei giorni scorsi in comune la missiva proveniente da Roma in cui si dava notizia della concessione di un finanziamento poco sopra al milione di euro, in quanto il Comitato Operativo per il Supporto all’Attuazione (C.O.S.A.) ha esaminato il Piano d’Intervento inoltrato dal Comune di Rende approvandone gli esiti della relativa istruttoria, esprimendo parere favorevole alla concessione del finanziamento richiesto.

La cifra finanziata destinata al sociale, dal (C.O.S.A.), nell’ambito del P.A.C. (Piano di Azione e Coesione) per il Distretto sanitario ambito di Rende N.2, che vede proprio il comune di Rende come Ente capofila è composto dai comuni di Castiglione Cosentino, Castrolibero, Marano Marchesato, Marano Principato, Rende, Rose, S. Pietro in Guarano, S. Fili e San Vincenzo La Costa.

Manna

” Una somma estremamente rilevante, che confluirà nelle casse comunali,  da destinare ad uno dei settori sicuramente più delicati della nostra comunità che premia il grande impegno delle Amministrazioni Comunali coinvolte ed in particolare quella del Comune di Rende che coordina il tavolo di partenariato in ambito Distrettuale sanitario N.2 di Rende – esordisce l’Assessore Rendese Ida BOZZO nella sua dichiarazione – nello specifico sono previsti interventi in favore dei minori fino a tre anni di età per tutto il Distretto di Rende.

Questa importante notizia giunge proprio in un momento molto particolare per la nostra Amministrazione, guidata da Marcello Manna, infatti come molti sapranno abbiamo già definito tutto l’iter burocratico anche attraverso la pubblicazione del relativo (Avviso Pubblico) per effettuare le iscrizioni in vista dell’imminente apertura del nostro primo Asilo Nido Comunale denominato (Peter Pan) fissata per il prossimo mese di settembre in concomitanza con la ripartenza del nuovo anno scolastico.

Devo riconoscere l’eccellente lavoro svolto da tutti i componenti (dell’Ufficio del Piano per l’Organizzazione e Gestione dei Piani di Azione e Coesione P.A.C.) che hanno lavorato in armonia e stretta collaborazione con i nostri Dipendenti comunali di Settore – ci tiene a fare risaltare l’Amministratore Rendese della Giunta  Manna – nella programmazione e nella predispozione, direi in maniera perfetta, del progetto in argomento approvato dall’Autorità di Gestione del Ministero dell’Interno, abbiamo di fatto assistito ad una grande capacità progettuale posta in essere in maniera professionale ed encomiabile.

Il tema della qualità dei servizi, intorno al quale è stato portato avanti il percorso progettuale ha una particolare rilevanza perché contribuisce alla attuazione concreta delle politiche di pari opportunità per i bambini del nostro territorio.

Stiamo già predisponendo tutte le attività e le procedure necessarie al prosieguo delle azioni messe in campo focalizzando la nostra attenzione – prosegue il documento di Ida BOZZO –  su questi servizi e sulla necessità di promuovere attente politiche di sviluppo non solo quantitativo, ma anche qualitativo.

 “Al riguardo mi preme ricordare che per compiere le iscrizioni dei bambini al Nido” – puntualizza l’Architetto Rendese – “c’è tempo ancora fino al 4 settembre prossimo e che il numero dei bambini che potranno essere accolti dalla nostra struttura non potrà superare il numero massimo di 40 unità, comunque per qualsiasi chiarimento sull’argomento rimando alla visione del sito Istituzionale del nostro Comune dove potranno essere rilevate tutte le informazioni utili e necessarie per poter procedere all’eventuale iscrizione”.

La Commissione Cultura incontra Vittoria Bacher

COSENZA – Insegnante cosentina di lungo corso nella scuola dell’infanzia, propugnatrice di sempre nuove occasioni di socializzazione con le famiglie degli alunni, da 40 anni in prima linea sul fronte della tutela dei diritti dei bambini per i quali ha condotto, da sempre, una vera e propria crociata. Vittoria Bacher  ha dedicato tutta la sua vita, come insegnante e come donna, a richiamare l’attenzione degli adulti sui bisogni dei bambini, trovando mille modi per farlo e i risultati non si sono fatti attendere.

Nei giorni scorsi è stata protagonista, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, degli incontri della Commissione Cultura del Comune di Cosenza e l’organismo consiliare, presieduto dal consigliere Claudio Nigro, le ha conferito un riconoscimento per l’impegno profuso al servizio della scuola e sul fronte della salvaguardia dei diritti dei bambini.

Un tema quest’ultimo sviscerato anche in una trilogia di volumi pubblicati nel corso del tempo : “Insieme per imparare ad ascoltarli”, con prefazione della docente di psicologia dell’Università della Calabria Angela Costabile, “Perché domani sia un altro giorno” con prefazione della giornalista Rai, di origini cosentine, Donatella Scarnati, e  “Aquiloni spezzati”, con la prefazione del criminologo Francesco Bruno.

La relazione introduttiva all’incontro del “Rendano” è stata tenuta dalla Vice Presidente della Commissione Cultura Maria Lucente che ha sottolineato come “Vittoria Bacher abbia fatto  dell’empatia e della capacità di ascolto dei bambini il suo credo, sia dal punto di vista comportamentale che dell’approfondimento delle dinamiche relazionali con gli alunni. Da insegnante militante – ha aggiunto la Lucente – ha svolto tantissimi progetti educativi, alcuni dei quali hanno avuto una risonanza anche nazionale. La targa che le abbiamo consegnato – ha poi concluso la Vice Presidente della Commissione Cultura – ha, mai come in questa occasione, un valore simbolico perché si tratta di un riconoscimento che idealmente viene attribuito a tutte le insegnanti del territorio  e a quelle buone pratiche, in ambito educativo, che si sviluppano numerose nella città di Cosenza”.

La Vice Presidente Lucente ha messo in luce anche l’impegno di Vittoria Bacher nel mondo del volontariato, sostenitrice, tra le tante, anche  dell’Associazione “Gianmarco de Maria” che si occupa, come è noto, di assistenza ai bambini ricoverati nel reparto di chirurgia pediatrica dell’Ospedale Civile di Cosenza, in particolare a quelli affetti da malattie oncologiche, prendendosi cura anche dei loro genitori, ospitandoli gratuitamente nella “Casa di Giusy”, a cento metri dall’Ospedale.

Quando prende la parola, la Bacher si definisce “solo una maestra e non una scrittrice professionista”, ma il patrimonio accumulato in tanti anni di insegnamento lo ha messo al completo servizio dei bambini. Educatrici come lei dovrebbero essere da esempio alle nuove generazioni di insegnanti. Quel patrimonio è racchiuso nei tre titoli che ha già dato alle stampe, mentre un quarto sta per vedere la luce. La speranza di Vittoria Bacher è che lei possa rappresentare per le nuove generazioni di educatori una sorta di guida o di faro all’interno di una società che pone al centro dell’esistenza valori sempre più falsi ed inconsistenti.

Nei suoi libri la Bacher affronta di petto, senza troppi giri di parole, questioni delicate come la solitudine dei bambini, sempre più indifesi di fronte ad una società annientatrice, o il bullismo e le altre forme di violenza e di disagio che hanno per protagonisti i giovani.

“I bambini – dice –  vanno ascoltati e il loro silenzio è dettato dal fatto che molti non parlano perché hanno paura di parlare o perché nessuno è disposto ad ascoltarli”.

La rassegnazione e l’indifferenza non fanno per lei. Ecco perché continua a combattere a denti stretti, facendo la sua parte e profondendo enormi energie, come donna e come insegnante, per spronare altri adulti a fare la loro.

UNICEF Catanzaro, FIGC Calabria e USR Calabria siglano un patto per l’infanzia

CATANZARO – Mentre nel mondo si compiono 25 anni dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, la condizione dell’infanzia nel mondo richiede coraggio e nuove idee per indirizzare i problemi secolari che ancora influenzano i bambini più svantaggiati. In particolare, la relazione chiede innovazione, soluzioni migliori provenienti dalle comunità, da adottare in scala per farne beneficiare ogni bambino. Intorno a questa importante Carta dei Diritti, il Comitato Unicef di Catanzaro, l’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria e il Comitato Regionale Calabria di Lega Nazionale Dilettanti della Federazione Italiana Giuoco Calcio hanno organizzato per domani, giovedì 19 febbraio 2015, un importante evento sul tema “Mettiamo le ali ai nostri sogni”. L’importante avvenimento, che avrà inizio alle ore 9.00, si terrà a Catanzaro presso la Sala dei Congressi della sede regionale della FIGC (Via Contessa Clemenza). Il programma prevede in apertura dei lavori l’indirizzo di benvenuto della presidente del Comitato Unicef di Catanzaro, Annamaria Fonti Iembo, e gli interventi di S.E. il Prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, del direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Diego Bouchè, del presidente della FIGC di Catanzaro, Saverio Mirarchi, e del giornalista esperto in politiche della famiglia e dell’infanzia, Valerio Caparelli. A seguire sarà illustrata dagli studenti della 3a G del Liceo Classico “Galluppi” di Catanzaro una sintesi del Rapporto Internazionale sulla Condizione dell’Infanzia nel Mondo con tema “Ri-immaginare il futuro, Innovazione per ogni bambino”. Il Rapporto sarà commentato e amplificato con analisi socioeconomiche nel corso dell’intervento che terrà per l’occasione il prof. Pietro Fantozzi, direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali dell’Università della Calabria. Al termine degli interventi, moderati dalla giornalista RAI Emanuela Gemelli, la manifestazione si concluderà con la firma di un apposito Protocollo d’Intesa tra l’USR Calabria, la FIGC Regionale e il Comitato Unicef di Catanzaro. Subito dopo, tutti gli intervenuti potranno assistere alla partita di calcio organizzata dall’UEFA tra le Nazionali under 15 di Italia e Belgio, che si terrà nell’attiguo campo di calcio della FIGC.

La Convenzione – ha dichiarato in una nota di presentazione la presidente dell’Unicef di Catanzaro, Annamaria Iembo – è un’innovazione che riconosce i bambini come persone aventi diritti, che devono essere rispettati come gli adulti. Essa ha contribuito a far conseguire notevoli progressi a milioni di bambini, ma troppi sono ancora lasciati indietro. Il Rapporto che presenteremo domani evidenzia come nuovi modi di risolvere i problemi ci possono aiutare a superare vecchie ingiustizie, che impediscono a milioni di bambini di sopravvivere. Abbiamo bisogno di innovare: ma questo signi­fica creare sistemi interconnessi e nuove reti di risoluzione dei problemi settoriali, generazionali e geogra­fici; ma significa anche sviluppare soluzioni locali per risolvere le sfi­de globali, plasmare nuovi mercati e stimolare il settore privato per la progettazione dello sviluppo, creare soluzioni insieme con le comunità, al fi­ne di includere tutti i loro membri, ma anche di fare le cose in modo diverso, per guidare il cambiamento a favore dei bambini”.

Bambini e giovani stanno già trovando nuovi modi per partecipare e rivendicare i propri diritti. In tutto il mondo, essi stanno avendo opportunità senza precedenti di connettersi gli uni con gli altri e di condividere esperienze e informazioni. Progetti innovativi, alcuni avviati o realizzati da giovani stessi, stanno contribuendo a trasformare queste connessioni in cambiamento. Lo fanno utilizzando Internet, smartphones e nuove tecnologie per tenere traccia dei problemi che per loro sono preoccupanti. Nel frattempo, per fortuna, gli adulti stanno cominciando a rendersi conto che è importante, quanto indispensabile, ascoltare e attenzionare concretamente le opinioni e gli stati d’essere dei bambini.