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Truffa aggravata all’Inps, percepiva pensione da vedovo ma si era risposato

VIBO VALENTIA – La Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha individuato una truffa perpetrata ai danni dell’Inps da un soggetto che, per diversi anni, ha percepito la “pensione ai superstiti” senza averne diritto. In particolare, le indagini hanno permesso di accertare che l’uomo, già beneficiario, a seguito del decesso della moglie, dell’erogazione previdenziale, nel 2001 ha contratto nuovo matrimonio omettendo, tuttavia, di comunicare all’Ente Previdenziale, ben consapevole del fatto che tale variazione dello stato civile (da vedovo a coniugato) gli avrebbe procurato la perdita del beneficio. Questo gli ha permesso di percepire indebitamente, dal mese di gennaio 2002 al mese di febbraio 2015, una pensione per l’importo di ben 80mila euro. Le Fiamme Gialle hanno provveduto a deferirlo alla Procura della Repubblica per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso, richiedendo ed ottenendo  la misura cautelare del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle somme indebitamente percepite.

Acri, nuova sede Inps presso i locali dell’ex tribunale

ACRI (CS) – Il Sindaco di Acri, il dottor Nicola Tenuta, ha comunicato ufficialmente che dal prossimo 1 giugno l’ufficio Inps avrà una nuova sede: si tratta dei locali dell’ex Tribunale. I giorni di apertura al pubblico previsti sono tre, nel corso della settimana, lunedì, mercoledì e venerdì. Il primo cittadino acrese ha voluto ringraziare personalmente «per l’impegno e per l’attenzione rivolta al territorio ed alla città» il direttore generale Inps, Giuseppe Greco e quello provinciale, Pasquale Scartecci.Inoltre, ha aggiunto Tenuta, «i vertici dell’Inps hanno anche prospettato la presenza, periodicamente, di esperti e professionisti a disposizione di ex dipendenti pubblici ed imprese per questioni particolari. Siamo consapevoli di quanto sia importante la presenza in città di servizi di interesse pubblico, per questa ragione ci siamo attivati subito non appena abbiamo appreso delle preoccupazioni che circolavano sul futuro della sede cittadina dell’Inps. Alla scelta definitiva si è giunti a seguito dei numerosi contatti tra Amministrazione Comunale e Inps che si sono intensificati in particolare nell’ultimo anno in una fase in cui anche l’Inps, come altri Enti, sta ridisegnando il proprio assetto nel territorio». Del resto, pur nella necessità di razionalizzare la spesa, come ha ricordato Tenuta, la cittadina di Acri ha una popolazione anziana molto significativa, e, oltre tutto, della struttura si servono «quanti percepiscono indennità di disoccupazione, di mobilità e cassa integrazione, notevolmente aumentati nel numero in questo drammatico momento di crisi e, quindi, una chiusura dell’Agenzia avrebbe provocato enormi disagi, avvertiti ancora di più, a causa della posizione orografica della città e considerato il bacino di utenza e l’estensione del territorio. I nuovi locali sono situati in una posizione meno marginale, all’ingresso della città, e facilmente accessibile grazie anche ai numerosi parcheggi».

False pensioni sociali, indagini in 19 regioni. Denunciate 517 persone

ROMA – Scoperta dalla Guardia di Finanza una maxi truffa ai danni dello Stato, per oltre 16,5 milioni di euro. Denunciate 517 persone, fittiziamente residenti in Italia, per aver percepito in modo indebito l’assegno sociale erogato dall’Inps. Nell’ambito dell’ormai consolidato rapporto di collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale grazie ad una complessa attivita investigativa, denominata “Italians Out”, ha portato all’individuazione ed interruzione di un diffuso sistema di percezione indebita dell’assegno sociale: già pensione sociale. L’attivita e stata condotta sull’intero territorio nazionale ed ha permesso di scovare centinaia di cittadini italiani che, successivamente all’ottenimento dell’assegno sociale, si erano trasferiti all’estero non rispettando pertanto il requisito essenziale della stabile residenza e continuando a riscuotere illecitamente l’emolumento assistenziale attraverso l’accredito su conto corrente oppure tornando, saltuariamente, in Italia al solo scopo di ritirare le somme allo sportello. Sono stati cosi tutti denunciati all’Autorita Giudiziaria per il reato di truffa continuata ai danni dello Stato e della collettività. L’operazione ha riguardato 19 regioni e 81 province. L’azione ha permesso di accertare 511 casi irregolari; denunciare 517 persone; constatare l’indebita percezione di emolumenti per oltre 16,5 milioni di euro. Ma dato ancora piu rilevante: oltre all’avvio del recupero di quanto indebitamente percepito dai soggetti responsabili, l’attivita consentirà un risparmio alla casse dello Stato pari a circa 3 milioni di euro annui per i prossimi esercizi. Queste le Regioni dove sono stati riscontrati i maggiori picchi di irregolarità. Sicilia: indebita percezione di emolumenti pari a 3.761.647,12 euro; 123 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di 115 posizioni irregolari. Campania: indebita percezione di emolumenti pari a 3.441.686,37 euro; 98 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di 96 posizioni irregolari. Calabria: indebita percezione di emolumenti pari a 2.392.214,75 euro; 75 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di 69 posizioni irregolari. Lazio: indebita percezione di emolumenti pari a 1.612.929,49 euro; 48 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di 57 posizioni irregolari. Puglia: indebita percezione di emolumenti pari a 904.495,48 euro; 29 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell¡¦accertamento di 27 posizioni irregolari. Abruzzo: indebita percezione di emolumenti pari a 837.847,90 euro; 32 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell¡¦accertamento di 34 posizioni irregolari. Umbria: indebita percezione di emolumenti pari a 553.186,60 euro; 9 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell¡¦accertamento di 11 posizioni irregolari.

La Guardia di Finanza denuncia 259 lavoratori “fantasma”

REGGIO CALABRIA – Una truffa pari a oltre due milioni di euro ai danni dell’Inps scoperta e 259 lavoratori “fantasma” denunciati. Questo l’esito di un’operazione dei finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria. Sotto la lente d’ingrandimento dei militari cinque aziende operanti in diversi comuni della Locride. L’analisi della documentazione contabile avrebbe consentito di rilevare il sistema fraudolento posto in essere dai titolari delle aziende nel dichiarare lavoratori “inesistenti” che, dal 2008 al 2014, avrebbero percepito indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia) a danno dell’istituto previdenziale. I titolari delle aziende sottoposte a controllo avrebbero dichiarato nella denuncia presentata all’Inps un fabbisogno lavorativo superiore alla reale ed effettiva capacità aziendale, segnalando l’assunzione di 259 dipendenti a tempo determinato che sarebbero stati impiegati per circa 60mila giornate lavorative in fondi agricoli risultati di fatto incolti. E’ stata smascherata, tra l’altro, una vera e propria associazione composta da soggetti legati da vincoli di parentela che, pur essendo titolari ciascuno della propria azienda, si servivano di un’unica struttura organizzativa assumendo personale che transitava fittiziamente da una ditta ad un’altra percependo indebitamente indennità assistenziali e previdenziali. Ulteriori accertamenti hanno consentito di rilevare l’omesso versamento nelle casse dello Stato di contributi previdenziali per circa 160 mila euro. Da qui la denuncia dei titolari delle aziende e di 259 lavoratori “fantasma”, accusati, tra l’altro, del reato di truffa aggravata ai danni dell’Inps. Negli ultimi tre anni la Guardia di Finanza Calabra ha proceduto a segnalare alla magistratura 12.631 lavoratori assunti fittiziamente dai titolari delle aziende, percependo indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia) a danno dell’Inps per circa 50 milioni di euro.

Denunciato falso invalido, dovrà restituire 65mila euro percepiti dal 1987

REGGIO CALABRIA – Dal 1987 percepiva, “per le gravi condizioni documentate”, la pensione di invalidità civile ed indennità di accompagnamento essendo affetto da “distrofia muscolare progressiva”. In realtà la Guardia di Finanza di Villa San Giovanni avrebbe accertato una situazione clinica del tutto differente. L’uomo, denunciato come “falso invalido” è stato pedinato e i suoi spostamenti filmati. Dalle indagini sarebbe emerso che le sue capacità di muoversi senza accompagnatore non erano così compromesse. I video lo avrebbero, infatti, ripreso in situazioni che dimostrebbero la sua autonomia nelle normali attività quotidiane. L’uomo è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per truffa aggravata ai danni dello Stato. Dovrà inoltre restituire all’Inps circa 65mila euro, la somma percepita indebitamente. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha anche disposto il sequestro dei conti correnti e l’immediato blocco della pensione di invalidità.

Ammortizzatori sociali in deroga, Roccisano: “A breve l’erogazione dei pagamenti”

Catanzaro ( Cz) – Lo sblocco, con la firma da parte del Ministro dell’Economia Padoan dei 78 milioni di euro che derivano dalla rimodulazione del Piano di Azione e Coesione per gli ammortizzatori sociali in deroga, è  la conferma che anche l’impegno assunto dal Presidente Oliverio su questo tema, che presto sarà portato a compimento con l’erogazione dei pagamenti da parte dell’INPS, è stato mantenuto. Come già comunicato nei giorni scorsi infatti – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – gli uffici dell’assessorato al lavoro hanno già predisposto i decreti per procedere ai pagamenti. “Ci riteniamo soddisfatti – ha detto l’’Assessore Roccisano – perché dopo diverse sollecitazioni, settimane di mail e telefonate da parte mia e del presidente Oliverio, siamo riusciti a sbloccare questa situazione che ormai era immobile da troppo tempo. La situazione che abbiamo ereditato per quanto concerne la sfera del lavoro non è di certo semplice ma stiamo cercando di sistemare tutte quelle realtà che per svariato tempo sono rimaste chiuse nei cassetti della Regione e del Governo. La firma del decreto e la realizzazione dei successivi passi da parte della Regione è nel pieno rispetto degli impegni presi dal Presidente Oliverio lo scorso maggio 2015 e degli sforzi anche in termini economici che questa giunta ha realizzato per arrivare a questo risultato”.

Truffa all’Inps, 157 denunce

MONTEGIORDANO (CS) – La Guardia di Finanza di Montegiordano ha denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari 157 persone, per aver falsamente dichiarato indennità di disoccupazione, sussidi di maternità, assegni familiari e indennità di malattia. L’ammontare della truffa all’Inps è di oltre 700 mila euro, erogati attraverso la predisposizione di falsi contratti di fitto/comodato di terreni. Sulla carta risultavano assunti centinaia di operai agricoli (lavoratori inesistenti) a tempo determinato ed effettuate 8 mila giornate lavorative. In realtà si trattava di lavoratori fittizi impiegati su terreni inesistenti, o addirittura sottoposti a sequestro dalle stesse Fiamme Gialle per inquinamento ambientale. Oltre all’indebito incasso di contributi statali, non sono stati versati contributi previdenziali Inps per circa 150 mila euro. Il danno complessivo segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Catanzaro è risultato di 757 mila euro.

Falsi braccianti agricoli, ancora una truffa all’Inps

CROTONE – Ennesima truffa ai danni dell’Inps posta in essere da una impresa agricola, attraverso la fittizia assunzione di manodopera agricola. A scoprirla è stata la Guardia di Finanza di Crotone. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalle Fiamme Gialle l’impresa, per gli anni 2011, 2012 e 2013,  avrebbe indicato, nelle varie denunce aziendali presentate all’Inps, la disponibilità di terreni che, in base alle verifiche effettuate dai militari in collaborazione con l’istituto di previdenza, sono risultati in gran parte non idonei alle coltivazioni dichiarate. Al termine delle indagini sono stati quindi disconosciuti i rapporti di lavoro e, di conseguenza, le prestazioni previdenziali di cui hanno beneficiato i falsi lavoratori per oltre 75 mila euro. L’imprenditore ed i falsi braccianti sono stati denunciati per truffa aggravata e falsità ideologica.

Rossano, falsi lavoratori. Solita truffa all’inps

ROSSANO – Le Fiamme Gialle della compagnia di Rossano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno smascherato una truffa all’Inps ad opera di un’azienda del settore agricolo, mediante la dichiarazione di assunzioni inesistenti. Sono state così denunciate 176 persone ed è stato scoperto un danno alle casse dello Stato di oltre 500.000 euro. L’azienda, in base alle indagini svolte, ha presentato all’ente previdenziale falsi documenti a partire dal 2010 ottenendo la liquidazione di somme relative a indennità di disoccupazione per un importo di circa 270.000 euro, beneficiando anche di altre elargizioni per indennità di malattia e maternità per un totale di 240.000 euro, arrivando ad arrecare un danno complessivo all’erario di oltre 500.000 euro. La società ha denunciato all’Inps un consistente numero di false giornate lavorative effettuate su terreni, di cui non ha mai avuto la disponibilità, attraverso il deposito di falsi contratti di fitto e comodato d’uso. Al termine dell’indagine, 176 soggetti, tra cui anche il titolare dell’azienda, sono stati denunciati per i reati di truffa e falso.

Truffa all’Inps scoperta dalla finanza

ROSSANO (CS) – Le fiamme gialle della compagnia della Guardia di finanza di Rossano, coordinate dalla procura della Repubblica di Castrovillari, hanno smascherato una truffa ai danni dell’Inps ad opera di un’azienda del settore agricolo per assunzioni inesistenti: ben 84 assunzioni fantasma che hanno creato un danno alle casse dello Stato per circa mezzo milione di euro. L’impresa, in base alle indagini svolte, ha presentato all’ente previdenziale falsi documenti a partire dall’anno 2011, ottenendo la liquidazione di somme relative a indennità di disoccupazione e malattia per un importo di circa 200.000 euro, beneficiando inoltre di indebite riduzioni contributive pari a circa 300.000 euro con un danno complessivo all’erario di circa 500.000 euro. La società ha denunciato all’Inps un consistente numero di false giornate lavorative effettuate su fondi agricoli di cui non ha effettivamente avuto la disponibilità, attestandone l’uso attraverso il deposito di falsi contratti di comodato d’uso. La fittizia attestazione di oltre 7.000 false giornate di lavoro ha inoltre consentito all’azienda di beneficiare di indebite riduzioni contributive per circa 300.000 euro e l’omesso versamento di ritenute previdenziali per circa 170.000 euro. Ottantaquattro persone sono state denunciate per i reati di truffa ai danni dello Stato e di falso.