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[#MuseodelFumetto] Intervista inedita a Gilbert Shelton

Da una settimana esatta è finita la terza edizione di Graffi di Primavera.

La redazione è nostalgica, per questo vi proponiamo un’intervista inedita, fatta durante la scorsa edizione de Le Strade del Paesaggio, a un grande esponente del mondo del fumetto sulla scena mondiale, il padre dei Freak Brothers, Gilbert Shelton.

Presto OnLine le interviste a Labadessa, Bruno Cannucciari e Miriel Montague.

Miriam Caruso

Coding in classe, intervista al docente Vincenzo Marino

Vincenzo Marino
Vincenzo Marino

TAVERNA (CZ) – Si è appena conclusa la Settimana dell’Informatica che ha coinvolto le scuole di tutta Italia. Nel catanzarese l’Istituto comprensivo di Taverna, diretto da Rita Elia, ha promosso l’Ora del Codice (Hour of Code), iniziativa fortemente voluta e curata dal docente e animatore digitale Vincenzo Marino.

 

In che cosa consiste l’Ora del Codice?

L’Ora del Codice è un’attività promossa dal Miur e dal Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’informatica) che si svolge in tutto il mondo con l’obiettivo di avviare i ragazzi al pensiero computazionale ed insieme fornire gli strumenti base per approcciare didatticamente l’informatica.

 

Che cosa hanno fatto gli alunni della scuola primaria e secondaria?

Tutti coloro che hanno aderito, sono stati registrati nella specifica piattaforma per livelli equivalenti alle età e ai percorsi scolastici. I docenti referenti hanno quindi individuato un’ora all’interno delle attività didattiche in cui sottoporre ai discenti l’iniziativa: si è trattato in particolare di un laboratorio in cui si dovevano costruire sequenze di videogiochi attraverso “pezzi di codice”, facendo perciò una prima conoscenza con le tecniche del coding.

 

Come hanno risposto all’attività? C’è stata differenza tra i più piccoli e i più grandi?

Bisogna ancora procedere con il monitoraggio completo essendo l’Ic [Istituto comprensivo, ndr] di Taverna ricadente su diversi plessi, ma da una prima analisi il progetto sembrerebbe aver riscosso grande interesse e partecipazione. I ragazzi sono apparsi entusiasti e per una novità, com’è stata appunto il coding, si sono comunque dimostrati abbastanza all’altezza.

 

Nella scuola è presente una nuova figura, quella dell’animatore digitale: quali sono i suoi compiti?

L’animatore digitale nasce come promotore e diffusore dei processi di attuazione del Piano Nazionale per la Scuola Digitale. L’Ad è un docente di ruolo particolarmente vocato all’innovazione, con spiccate capacità organizzative che per tre anni dovrà promuovere il processo di digitalizzazione della propria scuola: si tratterà di realizzare per esempio laboratori, attività varie allo scopo di formare la comunità scolastica sui temi del PNSD [Piano Nazionale per la Scuola Digitale, ndr].

 

In generale, quale può essere la funzione delle nuove tecnologie nella didattica?

L’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica può essere davvero la svolta per i vari approcci metodologici: non si abbandonano i contenuti o per certi versi la lezione frontale, ma con la tecnologia per esempio si può promuovere concretamente la flipped classroom, in cui alunni e docenti condividono e collaborano per la creazione di percorsi di apprendimenti, ma in particolar modo la tecnologia oggi permette una vera rivoluzione se si pensa che al centro dell’insegnamento torna il ragazzo che, con le sue potenzialità, le sue competenze, partecipa attivamente al processo di insegnamento-apprendimento.

 

L’Istituto comprensivo di Taverna sta portando avanti anche il progetto delle Biblioteche innovative e quello degli atelier creativi: di che cosa si tratta?

Sia per le Biblioteche innovative sia per gli atelier creativi, siamo in attesa della pubblicazione degli esiti, ma non c’è dubbio che in questi progetti si è cercato di realizzare il perfetto connubio tra esigenze didattiche e contesto territoriale. In entrambi i casi si sono infatti promosse delle reti territoriali che hanno individuato quale bacino di riferimento tutta la Presila catanzarese: pensate come sarebbe interessante e importante mettere a disposizioni materiali da Pentone a Petronà passando per Taverna e Sersale per alunni che viceversa, nonostante la rete, avrebbero difficoltà a reperire, creando così degli archivi imperituri; o come sarebbe bello avere dei laboratori artigianali in cui affiancare tecniche tradizionali e tecniche 2.0.

 

Attenzione viene data anche alle difficoltà di apprendimento con il progetto Dislessia Amica.

Il progetto Dislessia Amica è parte integrante dell’omonimo progetto nazionale realizzato e curato dall’Associazione nazionale della Dislessia. Si tratterà di un percorso di e-learning che attraverso materiale strutturato, come video, audiolezioni e approfondimenti vari, vedrà i docenti dell’Istituto impegnati ad affinare le proprie competenze e conoscenze, così da potenziare le risorse a disposizione della scuola ed essere sempre più in grado di accogliere e includere gli studenti con DSA [Disturbi Specifici di Apprendimento, ndr].

 

Rita Paonessa

[#LuccaComics] Intervista alla vincitrice del contest cosplay di Nova Ludica

Si è da pochi giorni conclusa la cinquantesima edizione del Lucca Comics and Games 2016. Tra le tantissime sorprese che hanno caratterizzato la fiera, una in particolare ci ha reso orgogliosi: il primo posto al Contest “S.T.D.” della calabrese Vittoria Aiello, tenutosi nella bellissima cornice del Japan Town. Ecco la nostra intervista in esclusiva per Nerd30.

Ciao Vittoria e complimenti per la vincita del contest, parlaci un po’ del costume e del personaggio che hai portato a Lucca.

Ciao! Il personaggio è Alisa Bosconovitch della serie picchiaduro Tekken, in particolare Tekken 6. È stato probabilmente il costume più complesso che ho realizzato, non tanto per la quantità dei dettagli, ma per il taglio della stoffa, essendo di per sé molto particolare!

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Ciò che colpisce del tuo cosplay sono le ali. Sono state difficili da realizzare?

Quelle non troppo. Bene o male la struttura era semplice, non ho incontrato difficoltà per fortuna.

Raccontaci un po’ di questo contest.

Il contest è stato organizzato dall’associazione Nova Ludica a tema Namco – Bandai, Soul Calibur – Tekken- Dragonball. Avendo un cosplay a tema Tekken ho deciso di partecipare, anche se sapevo che sarebbe stato difficile competere con altri cosplayer a Lucca. Non mi aspettavo minimamente di poter vincere un premio, figurarsi classificarsi al primo posto! È stata un’emozione unica!

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Certo vincere è sempre emozionante, sopratutto in una cornice come Lucca. Hai altri progetti in futuro?⁠⁠⁠⁠

Sicuramente continuare a fare cosplay, ne ho parecchi all’attivo e non posso certo rinunciare ora. Anche partecipare ai contest fa parte della mia visione di completezza del cosplay, perciò sicuramente parteciperò ad altri eventi. È un divertimento irrinunciabile!

Bene bene, allora speriamo di vederti presto con un nuovo cosplay. Grazie a Vittoria e ancora congratulazioni!

Grazie mille e a presto!

Carmine Aceto
ph. Giuseppe De Luca

Anche il Rende di Carnevale si gode il primo posto

RENDE (CS) – Non solo la prima squadra biancorossa. A Rende festeggiano il primo posto anche i ragazzi della Juniores allenata da Luigi Carnevale, ex di San Lucido e Scalea, che 365 giorni fa guidava il campionato di Eccellenza con un sorprendente Scalea. Un anno dopo il tecnico di Guardia Piemontese si gode un’altra vetta, quella del campionato nazionale Juniores, girone M, conquistata forse in maniera inaspettata ma non certo per caso. «Nei nostri piani c’era il progetto di mettere su una squadra con soli ’99 per poter fare bene l’anno prossimo – spiega Carnevale parlando dei suoi ragazzi con una punta di orgoglio -. Evidentemente gli altri stanno facendo peggio e quindi ci godiamo il momento. Sono molto contento dei miei giocatori, i più piccoli della categoria, perchè sono diligenti, volenterosi e disciplinati. Ci troviamo al primo posto, complice anche il pareggio del Roccella in casa del Castrovillari ultimo in classifica. Siamo contenti per la società che ha entrambe  le squadre al 1° posto». Insomma il bilancio fin qui è certamente positivo, merito di un’attenta e mirata programmazione.rende-juniores-2 «Siamo partiti prima degli altri perchè sappiamo che non si può improvvisare nulla. Mi hanno dato la possibilità di riorganizzare – prosegue Carnevale – e lo stiamo facendo anche con Allievi e Giovanissimi ma con loro ci vorrà più tempo per raccogliere qualche risultato». Programmazione ma anche l’esempio della prima squadra i “piccoli” atleti rendesi: «Stiamo cercando di ricalcare pure quello che fa la prima squadra, anche se non abbiamo certo gli stessi elementi. Cerchiamo di fare più o meno le stesso cose, anche utilizzando lo stesso modulo, gli stessi schemi, soprattutto per agevolare i ragazzi che vengono chiamati a fare amichevoli con i grandi. Certo il mio 3-5-2 non è proprio uguale a quello di Trocini perchè ogni modulo ha il metro di lettura però facciamo in modo di avvicinarci per la crescita dei ragazzi». La Juniores del Rende si gode il primo posto, ma Carnevale non è certo appagato e ai suoi giovani atleti chiede di ancora di «giocare gara per gara, lavorando per migliorare le carenze e con l’obiettivo di essere convocati in prima squadra. La classifica la guardiamo a fine marzo con la speranza di poter fare i playoff».

Ma a Carnevale la domenica manca allenare? Carnevale(1)La risposta è un po’ spiazzante: «Ad essere sincero, dopo sette anni di fila, non molto. Allenando al sabato la domenica ho più tempo di fare cose che prima non potevo fare, come correre le mezze maratone o andare a vedere qualche gara di Lega Pro o Serie D. E per me questo è importante, vedere come lavorano gli altri è come se fosse un continuo aggiornamento. Da sportivo mi manca solo la voglia di vincere una gara di cartello o un campionato». A proposito di campionato il ricordo del suo Scalea che lo scorso anno di questi tempi era primo in Eccellenza, e che poi avrebbe vinto il titolo d’inverno, è ancora fresco ma Carnevale rivela di non aver visto ancora giocare la sua ex squadra: «Non ancora ma ci andrò quanto prima. Trovo che non stiano facendo male anche se non ha purtroppo una panchina lunga. Peccato per ieri, con un uomo in più hanno sciupato la possibilità di tornare a casa almeno con un punto». Per quanto riguarda il resto del campionato Carnevale dice la sua anche sulla capolista Isola, sulle possibile sorprese e sulle delusioni attuali: «Non penso si possono fare parallelismi con lo scorso anno, il campionato era piatto e non c’era una reale protagonista. Credo che l’Isola sia come la Palmese di due anni fa. A dire il vero però – dichiara il tecnico biancorosso – la squadra che sembra per il momento giocare meglio è la Cittanovese. Poi merito va dato anche alla Paolana, squadra di giovani che corrono tanto e che ogni anno si conferma nei primi posti. La Luzzese potrebbe essere una sorpresa, gioca senza grosse pressioni. Le delusioni del momento sono Siderno e Sambiase. Questa classifica è comunque poco decifrabile, ci sono solo otto punti fra il quarto e il penultimo posto, bastano due sconfitte di fila e ti ritrovi nella bassa classifica. Le uniche due squadre che hanno rispettato il pronostico sono Isola e Cittanovese, ma la classifica è davvero difficile da comprendere ora». Lo scorso anno lo Scalea di Carnevale cedette alla 19ª giornata il primato al Castrovillari di Franco Viola, poi superato dal Sersale di Renato Mancini. Oggi in Serie D le due squadre navigano nelle zone basse della classifica ma per l’ex rivale Carnevale le due squadre se ne tireranno fuori: «Viola aveva una grande squadra per vincere l’Eccellenza, ma non molto allestita, anche anagraficamente, per la corsa e il sacrificio della D. Mancini ha fatto un grande lavoro a livello di squadra ma è sstato penalizzato dal fattore campo: avendo perso le misure del suo ha avuto grosse difficoltà ma piano piano si riprenderà. Ancora niente è compromesso per entrambe: il Castrovillari può puntare sul mercato di riparazione, il Sersale sul Ferrarizzi». Carnevale, infine, non crede al cambio di guida tecnica come possibile soluzione: «Entrambi hanno chiesto di fare mercato per le proprie esigenze, cambiare guida non porterebbe il contributo che serve realmente. Faccio il tifo per loro e per le altre squadre calabresi. Più ce ne sono, meglio è per tutti».

[#SpecialeStrade] Intervista a Raiden e Midna (PlayerInside)

Arrivato alla sua decima edizione, il festival del fumetto Le Strade del Paesaggio ha ospitato personaggi di grande rilevanza del mondo del fumetto, del cinema e non solo; infatti, fra la grande vastità di ospiti, erano presenti anche Gianluca Verri e Maria Elisa Calvagna, meglio conosciuti dal popolo di YouTube con i nomi di Raiden e Midna, gestori del famoso canale videoludico PlayerInside.
Noi di Nerd30 abbiamo incontrato le due webstar, che ci hanno rilasciato un’intervista esclusiva:

Chi sono i PlayerInside?

Raiden: Noi, piacere.
I PlayerInside sono due coniugi. Noi siamo marito e moglie, tanti ci chiedono se siamo fidanzati, fratelli, “sorelli”. No, siamo marito e moglie e sostanzialmente parliamo di videogiochi all’interno di YouTube, a modo nostro, cioè cerchiamo di tendere sia sul professionale che sul comico.

Qual è stato, per entrambi, il primo approccio al mondo dei videogiochi e quale è stato il primo videogioco a cui avete giocato?

Midna: Dobbiamo andare nell’88, quando mia zia regalò ai miei fratelli un Nes, però me ne innamorai più io quasi. Il mio primo videogioco fu Super Mario Bros. 2, ma poi amai tutta la serie di Mario e tutti i giochi Nintendo. Il Nes fu la mia console per dodici anni prima di passare ad altre. E poi è storia.

Raiden: Io, come dico spesso, non ricordo bene il mio primissimo gioco, perché è stato veramente troppo tempo fa e quando ci giocavo non sapevo nemmeno cosa fosse. Quindi, il primo di cui ho cognizione di causa è stato forse Pacman o Frogger, una cosa del genere. Insomma, un approccio classicissimo.

Parliamo un po’ del vostro progetto: com’è nato il canale YouTube?

Raiden: Sostanzialmente ci siamo voluti mettere in gioco in un periodo in cui lavoravamo a tempo pieno, però volevamo fare qualcosa di creativo. Il canale l’ho aperto io perché, personalmente, ne sentivo il bisogno, anche se lei (Midna) aveva un altro canale su Mass Effect, MassEffectItalia; ho sentito il bisogno di sfogare quella forma di creatività che non trovavo. In passato ho provato a esprimere questa mia voglia di comunicare tramite il canto o suonando, ma non ho mai voluto esibirmi in pubblico. Ho pensato di fare qualcosa di diverso, ma allo stesso tempo simile a quello che era l’approccio su YouTube in quel periodo, cioè parlare davanti a una telecamera senza troppi fronzoli, senza troppi tecnicismi e con un livello qualitativo della ripresa modesto, che poi è migliorato col tempo.

Qual è il vostro videogioco preferito?

Midna: Per me è la trilogia di Mass Effect. Amo tantissimo gli altri giochi, ma Mass Effect è nel cuore

Raiden: Io rispondo con Grim Fandango, ma in realtà la lista sarebbe lunghissima. Diciamo le avventure grafiche della Lucas Arts, Grim Fandango in particolare.

Proiettiamoci in avanti: quali sono i vostri progetti futuri?

Midna: Bella domanda! Noi in realtà non pensiamo al futuro, ma all’immediato futuro, che sarebbe domani, ovvero cosa dobbiamo fare domani e non oltre. A noi piace creare i nostri video, fare la nostra community e non sapremo cosa aspettarci giorno dopo giorno dall’utenza; inoltre dobbiamo anche stare al passo con l’industria, quindi con i titoli che escono. Non possiamo veramente prevedere molto e dunque viviamo tutto alla giornata.

                                                                                                          Paolo Gabriele De Luca

Crotone, Palladino: «Bisogna mettere un punto e ripartire. Faremo ricredere tanti»

CROTONE – I rossoblù si sono radunati ieri, sul campo di Località Margherita, per la ripresa dei lavori dopo i due giorni di riposo concessi da mister Nicola al termine della gara di Cagliari di domenica scorsa.
Assenti alla ripresa degli allenamenti i giocatori impegnati con le rispettive Nazionali: Cojocaru (Romania Under 21), Rohden (Svezia) e Tonev (Bulgaria).
Il tecnico piemontese e il suo staff hanno impegnato gli squali iniziando la seduta con un riscaldamento fisico e successivamente tecnico, per poi proseguire con lavoro di possesso palla e partite a tema. A chiudere l’allenamento, un lavoro fisico. Ha lavorato con il gruppo anche il giovane e promettente Manuel Nicoletti dopo il brutto infortunio subito nella scorsa stagione. A parte solo Mesbah. Oggi in programma una doppia seduta, al mattino e al pomeriggio.

Al termine della sessione di allenamento ha parlato Raffaele Palladino, uno dei migliori fin qui della stagione rossoblù: «Il Crotone ha una rosa giovane per la serie A. Tutti si sono affacciati in un campionato nuovo quindi le difficoltà iniziali erano previste e prevedibili. Abbiamo avuto un processo di crescita: giocatori nuovi, tecnico nuovo, inesperienza. palladino-intervistaAbbiamo faticato, ora cerchiamo la strada giusta per venire fuori dal delicato momento. In molti ci danno già per spacciati ma siamo un gruppo che non cura e legge molto i giornali e le notizie. Era prevedibile, è normale che sia così ma dopo questo inizio difficile ci prepariamo per smentire le voci e far ricredere tanti». Il ritorno allo stadio Elia sarà determinante per l’attaccante napoletano: «Per noi il calore del pubblico è fondamentale. Dà stimoli, carica, dà tutto. La componente tifosi è il bello del calcio. Giocare a Pescara non è certo la stessa cosa ma a prescindere poi sta a noi trovare la concentrazione giusta per affrontare ogni partita nel migliore dei modi. Il calendario? Ora, teoricamente, c’erano quelle più alla nostra portata. Adesso mettiamo un punto e affrontiamo quelle sulla carta più dure ma dobbiamo stare sereni e concentrati su quel che possiamo fare. Non abbiamo niente da perdere, solo continuare a crescere come stiamo facendo».

[#SpecialeStrade] Intervista a Vincenzo Sparagna (Frigidaire) – VIDEO

Frigidaire, rivista culturale alla base della storia italiana per innovazione di contenuti e audacia della propria redazione. Abbiamo incontrato Vincenzo Sparagna, direttore e storico fondatore della rivista assieme a Stefano Tamburini e Filippo Scòzzari, che ci ha raccontato qualche aneddoto sulla redazione e sulla nascita di Frigidaire.
Buona Visione!

Intervista a cura di Miriam Caruso
Riprese e montaggio a cura di Daniele Ferullo
Ph. Luca Pizzimenti

[#SpecialeStrade] Intervista a Lorenza Di Sepio (Simple&Madama) – VIDEO

Ancora ospiti per la nostra rubrica direttamente da Le Strade del Paesaggio, con interviste esclusive per i nostri lettori. Oggi vi proponiamo la nostra chiacchierata con Lorenza Di Sepio, creatrice delle avventure dei simpaticissimi Simple&Madama. Non resta che augurarvi una buona visione!

Intervista a cura di Miriam Caruso.
Riprese e montaggio a cura di Daniele Ferullo.
Ph. Luca Pizzimenti.

[#SpecialeStrade] Intervista a Patrizio Smiraglia direttamente da Lercio.it

Si è appena concluso il festival del fumetto Le Strade del Paesaggio, evento tenutosi nel centro storico di Cosenza nei giorni 23,24 e 25 Settembre e arrivato alla sua decima edizione. La fiera di quest’anno ha accolto numerosi ospiti ed eventi di altissima qualità. Noi di Nerd30 abbiamo avuto il piacere di incontrare Patrizio Smiraglia, redattori di Lercio.it, che ci ha rilasciato un’intervista esclusiva:

Che cos’è Lercio.it?

Lercio è un sito satirico di notizie finte che fanno il verso alle notizie un po’ sensazionalistiche, soprattutto nei titoli che si trovano in tanta stampa italiana, sia quella dei piccoli giornali online, sia quella dei grandi giornali, come Repubblica o Corriere.
Noi abbiamo notato il decadimento della qualità dei titoli, che diventano sempre più acchiappa click piuttosto che contenere un minimo di anticipazione della notizia; quindi abbiamo creato una parodia di questo modo di fare, e sono nati titoli tipo: “Cina: liberato pozzo ostruito da bambini”, oppure “Bambino indiano con sei braccia non vuole suonare il piano”. Insomma, prendiamo in giro queste notizie sensazionalistiche, ovviamente esagerando, e non c’è niente di vero.
Lercio nasce così, come parodia nella grafica di Leggo e nell’intenzione di tutto questo modo di fare notizia. Abbiamo avuto un buon successo perché in Italia mancava questo tipo di prodotto e adesso, per fortuna, c’è e ce ne sono anche altri sulla nostra scia, quindi questo settore è in auge.

A proposito del successo, vi aspettavate di raggiungere così tante persone?

No, è stato davvero improvviso. Il pubblico italiano è disabituato alla satira, perché è stata cacciata dalla tv da tanti anni e gli spettatori erano abituati al massimo a Striscia la Notizia, che è intrattenimento, Zelig, che è divertente ma è pure intrattenimento, e poi a programmi che sono meno divertenti. Molti quando si sono trovati davanti Lercio non lo hanno compreso, mentre altri lo hanno capito e hanno iniziato a divertirsi; abbiamo colmato questo vuoto, ecco il motivo del nostro successo. Non ce lo aspettavamo, però ne siamo contentissimi.

lercio

Com’è nata la redazione di Lercio.it?

Noi inizialmente scrivevamo sul blog di Daniele Luttazzi, che aveva aperto La Palestra, dove gli utenti mandavano le battute firmate e lui selezionava le migliori. Dopo due anni Luttazzi ha chiuso La Palestra e noi ci siamo ritrovati tramite Facebook, visto che le battute avevano nome e cognome, e abbiamo fondato un gruppo che si chiama Acido Lattico, in cui facevamo lo stesso tipo di umorismo de La Palestra. Uno del gruppo, un ragazzo sardo, era dell’idea di fare la parodia di Leggo e ce lo fece vedere riempito di notizie fasulle. Chiese se ci piacesse e noi, trovandolo bellissimo, abbiamo proposto di farlo tutti insieme. Così, da Acido Lattico nacque Lercio. Acido Lattico c’è ancora, ma lo curiamo un po’ di meno perché Lercio ha avuto un successo dirompente. Il resto è storia.

Perché avete scelto proprio il giornalismo come forma di satira?

È nato così, per gioco, l’ha scelto questo ragazzo sardo di cui ti parlavo, Michele. E’ stata un’idea sua e noi ci siamo accodati volentieri. Facevamo battute sullo stile classico, come fa Spinoza, notizie più commento, invece con Lercio inventiamo la notizia surreale, quindi è un approccio un po’ diverso. Forse anche per non fare sempre la stessa cosa, perché fare sempre battute può diventare ripetitivo, quindi Lercio ci ha dato la possibilità di sfogare in maniera diversa e scrivere anche articoli lunghi e pieni di situazioni paradossali.

Ultima domanda, dall’aspetto creativo: che titolo darebbe Lercio.it all’evento “Le Strade del Paesaggio”?

Le Strade del Paesaggio: cosplayer di Capitan Harlock si cava un occhio e vince il primo premio!

                                                                                                                Paolo Gabriele De Luca
ph. Luca Pizzimenti

[#LameziaComics2016] Intervista a Val Romeo, disegnatrice di casa Bonelli

Vi abbiamo presentato qualche tempo fa il nuovo personaggio di Sergio Bonelli Editore, l’affascinante cacciatore di serial killer Morgan Lost. Durante il Lamezia Comics ho avuto modo di conoscere una delle mani che dà vita alle storie di Claudio Chiaverotti, disegnandone le avventure e portando alla luce ogni sfaccettatura dei personaggi, sto parlando della talentuosa Val Romeo. Ho fatto una chiacchierata molto approfondita con lei, scavando su alcune curiosità e anticipazioni di questa serie molto apprezzata.

Chi è Val Romeo?

Val Romeo oggi è una fumettista italiana che disegna per la Sergio Bonelli Editore, soprattutto su Morgan Lost.

Qual è stato il tuo primo approccio con il mondo del fumetto?

Il primo approccio da lettrice l’ho avuto al liceo con Dylan Dog e Lupo Alberto.

Come professionista ho cominciato con Jonathan Steele della Star Comics per poi entrare nella Sergio Bonelli Editore, contemporaneamente in due staff: Dylan Dog e Nathan Never. In seguito sono approdata nello staff di Morgan Lost, dove c’è uno dei miei sceneggiatori preferiti, Claudio Chiaverotti. Lui mi ha chiesto se volevo lavorare con ad un suo nuovo progetto ed ho accettato subito, al buio, senza sapere di cosa si trattasse.

Star Comics prima e Bonelli oggi, ci racconti come nascono queste due collaborazioni?

Per quando riguarda la Star Comics, sono stata scoperta da Ade Capone a scuola del fumetto, durante l’esame dell’ultimo anno. Mi ha chiesto di collaborare con la Star Comics e ho subito accettato. In quello stesso anno è stato chiuso Lazarus Ledd e Capone mi ha suggerito di andare da un suo collega, Federico Memola, creatore di Jonathan Steele. A seguito del nostro incontro abbiamo stretto una collaborazione.

Ho spedito i miei albi della Star Comics in Bonelli, per vedere se avevano un posto libero in qualche progetto e mi hanno presa contemporaneamente in due staff. Ho avuto un po’ di fortuna insomma!

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Morgan Lost, nuovo personaggio di casa Bonelli. Com’è disegnare le avventure del cacciatore di serial killer?

Guarda, è bellissimo! A parte l’ambientazione che è molto particolare, un po’ gotica, un po’ steampunk, abbastanza tenebrosa. La serie tratta anche di attualità sociale come la violenza sulle donne. Nel prossimo volume, in uscita il 23, verrà trattato un qualcosa che avrà a che fare con il successo. La domanda verrà spontanea dalla lettura del nuovo Morgan Lost e sarà: fino a che punto arriveresti pur di avere successo? Insomma un tema molto presente ai giorni nostri.
Mi piace che Claudio tratti questo tipo di argomenti, sia perché lo fa con il cuore e con l’anima di una persona che ha scritto tanto e capisce la sensibilità umana, sia dal punto di vista fumettistico perché è molto dinamico nella trattazione e ti fa catapultare in un mondo fantastico. Per qualche minuto ti toglie tutte le preoccupazioni della vita quotidiana.

Questa simbologia egiziana?

E’ stato un puro caso che anche Claudio fosse appassionato di simbologia egiziana. Io lo sono da circa 10 anni e a quanto pare anche lui è un appassionando, essendo lui di Torino ed avendo a disposizione il museo egizio avrà subìto qualche influenza. Questo matrimonio professionale è stato bellissimo per entrambi, perché lui non mi fa fare mai nessuna correzione, io non gli rompo le scatole sulla sceneggiatura e quindi abbiamo stabilito un grande feeling. E’ come se fossimo nati per avere questa collaborazione, anche perché non abbiamo mai avuto tanto tempo per scambiarci opinioni a voce però io apprezzo molto come scrive e lui il mio modo di disegnare. Ci vogliamo bene!

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Spero vivamente di continuare con Morgan, però mi piacerebbe anche un giorno affrontare il mercato francese, andare all’estero. Imparerei cose nuove e mi metterei alla prova. L’evoluzione è fondamentale in ogni carriera, non bisogna mai fermarsi ma continuare a studiare sempre cose nuove!

Miriam Caruso